guest_4322
Guest
lukakà ha detto:(...) come in ogni cosa in natura esistono dei criteri di bellezza oggettivi, non è possibile ricondurre tutto alla sfera della soggettività (...)
Ancora una volta, non sono assolutamente d'accordo.
Ricordi "L'attimo fuggente"? Durante la sua prima lezione, il professor Keating incita gli alunni a strappare le pagine del manuale di letteratura, proprio lì dove si spiega "come si giudica una poesia".
Se a me una cosa non piace, la giudicherò brutta, e viceversa giudicherò bella una cosa che mi piace, sempre e comunque.
Come fai a dire che "La guerra dei mondi" è un film oggettivamente brutto, quando a me e a qualche altro milione di persone è piaciuto tanto?
Non è chiaro quanto sia importante la soggettività nel giudicare un film (o qualunque altra cosa)?
Vent'anni fa i ragazzi dello ZEN 2 (famoso quartiere della mia città) andavano a vedere in massa i film di Nino D'angelo, ed uscivano dal cinema CONTENTI.
Alcuni miei colleghi d'ufficio hanno riempito la loro stanza di orribili stampe finto-antiche, ma t'assicuro che sono veramente CONTENTI di potersele guardare ogni santo giorno: chi sono io per dire loro che esistono criteri oggettivi di bellezza secondo cui quelle stampe sono da strappare?
I criteri oggettivi di bellezza non esistono, per il semplice fatto che vanno in ogni caso rapportati al "fruitore" di ciò che si presume sia bello (o brutto).
A Milano di recente si è inaugurata una mostra sulla cacca (e non sto scherzando).
Ciao
Massimiliano