Il senso dei piccoli diffusori, così diffusi e apprezzati anche in grandi metrature

RiseFall

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Ciao a tutti,

in forum stranieri c'è un gran parlare bene di questi diffusori, di tipologia monitor e amplificati, anche collocati in grandi stanze.

Precisamente mi riferisco in gran parte alle famose Kef LS50W e alle loro gemelle più povere, appena uscite.

Nei vari commenti da parte degli utilizzatori ed estimatori, non posso non notare che la platea è composta non solo da chi le colloca in una scrivania ad uso monitor o da coloro che le usano in ambienti piccoli e al massimo medi.

E' facile trovare utilizzatori che ne decantano le lodi in ambienti da 30mq o addirittura 50mq!

Questo vale anche per diffusori passivi (le stesse LS50 e altre marche).

Davvero non capisco come possano coinvolgere diffusori con woofer così piccoli. Siamo d'accordo che si senta "tutto" molto dettagliatamente, con voci e strumenti riprodotti in maniera magistrale, tridimensionalità ed espansione del soundstage straordinarie.

Ho posseduto tra l'altro le LS50 so di cosa sono capaci.

Ma so anche che, tutto ciò che si ascolta con esse, benchè sopraffino, esce dannatamente "finto", non per carenza dei diffusori ma proprio per dimensioni degli stessi! Ed anche nei miei piccoli/medi 20mq!

Ad esempio, la batteria. Con diffusori da pavimento anche di modesta capacità anche in termini di dimensione (prendo in considerazione le mie Diva 650 ad esempio), lo strumento acquista un "peso" che mai potrà essere replicato da un diffosore che ha un solo woofer per di più da 5 pollici.

C'è qualcosa che mi sfugge?

E' possibile che l'auto-amplificazione, tarata su misura su esse, o un amplificatore dal costo quadruplo rispetto ad esse, possa tirar fuori un "corpo" più credibile rispetto a ciò che ho sentito io?

Voi come la pensate?
 
Come sempre,un buon ampli fa esprimere al meglio qualsiasi cassa,per le mini ancor di più.La grandezza di un minidiffusore((:)) sta nel darti al meglio quello che possono,senza farti rimpiangere quello che non possono riprodurre.Tra quelle che ho avuto con grande piacere Sonus Faber Minima,Vecteur Premiere,LS 3/5,le prime Diamond Wharfedale,le Infinity Modulus.Una meglio dell'altra,a seconda dei gusti personali.Certo,se avevo voglia di sentire rock,forte,passavo ad altro;).
 
Io credo che dei mini come le LS50 o comunque casse da stand come le B&W 705s2 possano avere delle alte, medioalte e medi anche migliori rispetto a diffusori da pavimento di pari categoria, certo sono penalizzate nei bassi, ma se gli si aggiunge un buon sub, possono prendere quel corpo che gli manca ed avere anche più bassi rispetto ai diffusori da pavimento (ammeno che non siano enormi o che costino decine di migliaia di €)!
Inoltre tale soluzione ha il vantaggio di poter piazzare il sub dove rende meglio e dove non da problemi di rigonfiamento/rimbombo dei bassi, mentre con i diffusori a torre molte volte il posto e la posizione è per forza di cose quella.
Io penso che se metti B&W 705s2 + B&W DB4S e gli metti dietro un buon integrato, possano suonare bene e forse meglio/più complete/con meno problemi delle B&W 702s2, con il vantaggio di avere meno ingombri e di poter sfruttare il sub anche per comporre un 5.1!
 
A parte aspetti logistici (le casse grandi in una stanza piccola non si ssitemano bene), il parametro dirimente è il max SPL che non sempre è dichiarato ma che credo che si possa stimare aggiungendo alla sensibilità (pressione acustica prodotta ad un watt) l' equivalente in dB del fattore di moltiplicazione tra la potenza di misura (cioè 1) e la massima (di fatto il valore numerico della potenza massima stessa).

Le LS50 (passive) dichiarano sia la sensibilita, pari a 85dB, che il max SPL, che è 106dB, ad una potenza massima di 100W.
(nota: anche le LS50W, amplificate, dichiarano max SPL 106)

Se stimo max SPL delle LS50 con la formula proposta in precedenza, per verificarla, ho 85 + 20 (che è il moltiplicatore 100 espresso in dB) = 105.

Le Diva 660 dichiarano una sensibilità pari ad 92dB, non dichiarano il max SPL, ed hanno una potenza massima di 170W.

Stimando max SPL con la solita formula, avrei 92 + 22,5 (che è il moltiplicatore 170 riportato in dB) = 114,5.

Ammesso che la stima sia corretta, la differenza è tanta (+8,5dB) in buona parte dovuti alla maggiore sensibilità delle Diva (+7dB).


Conclusione

La scarsa sensibilità delle casse "piccole e bensuonanti" è una costante (le mie PSB mini in camera anecoica dichiarano 85dB) ne consegue che, a prescindere da considerazioni di timbrica (cui credo che si riferisca @risefall nel confronto) è evidente la incapacità di sonorizzare grandi ambienti fermo restando che per un ascolto in prossimità vanno benissimo a prescindere dalle dimensioni della stanza.

Se prendiamo invece una cassa piccola ma non in miniatura, la Diva 262, la differenza si riduce assai perché la sensibilità è simile a quella della Diva a torre e la differenza è dovuta quasi esclusivamente alla potenza massima sopportata. (Il valore max SPL stimato è 111, 3,5dB meno delle Diva 660).
 
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Tra l'altro quei valori di SPL generalmente sono riferiti ad una frequenza di 1 KHz, che valore abbiamo a 30 Hz?

Solitamente diffido quando ci sono giudizi entusiastici circa prestazioni "eclatanti", "stupende" di apparecchi (di qualsiasi tipologia) di classe inferiore paragonati ad altri di classe superiore e nel nostro settore ce ne sono stati tanti di "ammazzagiganti".

Non esiste alcuna Legge fisica che impedisce a un diffusore "mini" di suonare bene in gamma media e alta, tutto sommato anche nei grandi diffusori questi due componenti richiedno poco volume per poter rendere al meglio, le dimensioni di una B&W 801 sono dovute al woofer, non certo al tweeter, qui sarà solo questione di costo.

FìDove la dofferenbza satla agli orecchi è in gamma media-bassa e bassa.

Un woofer da 13 cm. o giù di lì arriverà certamente a riprodurre i 30 Hz, evviva! Tutti felici, vero, ma con che livellodi pressione sonora? Minimo, stando vicini al diffusore si potrà comunque avere un buon suono, ma non mi si venga a dire che si può sonorizzare un ambiente grandi dimensioni, sono limitazioni fisiche, la potenza emessa in gamma bassa non può essere elevata, se ci si allontana diminuirà pure.

Se parliamo di monitor near field o, comunque, ascoltati molto da vicino tutto va bene.

Se metto un tavolo in un angolo del Salone delle Feste del Castello con due piccoli diffusori posti sullo stesso e mi siedo all'altro lato del tavolo, ascolterò bene, anzi, probabilmente il livello sarà tale che non riuscirà a sollecitare i modi della stanza, idem per le riflessioni, pertanto tanto di guadagnato, ma se vado a sedermi dall'altro lato del salone e poi provo ad alzare il volume per ascoltare bene mi ritroverò i coni sul pavimento.

Le famosissime LS5 erano state progettate per un uso molto chiaro: monitor per le regie mobili poste nei furgoni durante gli eventi dal vivo, quindi ambiente molto piccolo ed ascolto ravvicinato, certamente suonano bene anche in un grande ambiente, ma non con livelli utilizzabili e/o distanze di ascolto grandi.

Certo, è bello pensare che spendendo non molto si possa avere lo stesso risultato di chi spende molto di più, discorso fatto per gli ampli, le sorgenti, ecc., ma alla fine tutto si risolve con una frase che un iscritto ha avuto per molto tempo in firma:

"Chi si contenta, si contenta...e basta".
 
In un diffusore piccolo, affinché ci sia una certa linearità è obbligatorio che la sensibilità sia bassa.
Ottenere dati di sensibilità elevata è abbastanza semplice anche per un diffusore piccolissimo ma tutto questo è a scapito della linearità.
Ovviamente negli altoparlanti di piccolo diametro vi sono dei limiti che non sono necessariamente di estensione sulla gamma bassa, piuttosto di pressione sonora. La gamma bassa viene comunque riprodotta da un piccolo altoparlante, ma semplicemente ad un "volume" minore. Dunque per avere da un piccolo diffusore un eccellente suono con una buona estensione del registro più grave è assolutamente necessario che la parte più alta dello spettro venga "allineata" a quella più bassa. Questo è possibile sostanzialmente solo con la riduzione dell'efficienza della stessa.

Ipotizziamo di aver un diffusore il cui woofer sia di grande diametro e sensibilità di 100 db, di avere nello stesso diffusore di aver un tweeter con un efficenza di 110 db e che il costruttore abbia deciso di non effettuare un attenuazione di 10 db sul tweeter, è evidente che avremo una un suono sicuramente sbilanciato verso gli acuti ed una sensazione di leggerezza del basso nonostante intrinsecamente il woofer riesca a riprodurre basse frequenze a pressione veramente alta! Tuttavia relativamente agli acuti che riprodurrebbe il diffusore, le basse frequenze sarebbero sempre insufficienti ed inadeguate.
Vice versa immaginiamo d'avere un diffusore con un woofer piccolo e un tweeter perfettamente allineato alla pressione sonora dello stesso in quanto il costruttore ha effettuato un attenuazione esemplare. Avremo in questo caso un diffusore che sicuramente in termini assoluti non potrà restituire un pressione sonora elevata ma che per ascolti normali sarà sicuramente equilibrato e avrà una sensazione di "pienezza" che il diffusore da pavimento citato prima non può avere.
Dunque possiamo dedurre che non è sempre vero che un diffusore da pavimento esprime una gamma bassa più poderosa.

Un'ultima osservazione: si prenda ad esempio la Kef LS50 già citata, l'estensione in basso dichiarata dalla casa entro i 3 db di attenuazione è di 79Hz. Se invece prendessimo in esame la Kef Q500 l'estensione dichiarata dalla casa è di 58Hz.
Ciò significa che su 20.000 frequenze da riprodurre la q500 rispetto alla LS50 ne riproduce solo 21 in più ovvero circa lo 0,1 %
 
Esempio quello sopra puramente scolastico, perché non mi risulta che ci siano diffusori da pavimento con mid e tweeter più avanti di 10 db rispetto al woofer. Sarebbe un grave errore di progettazione. Mediamente i diffusori da pavimento hanno migliori frequenze gravi, per dimensioni woofer e per litraggio. Per i diffusori da piedistallo rimane l'opzione subwoofer, con tutte le incognite del caso.
 
CIT Matteo R

prenda ad esempio la Kef LS50 già citata, l'estensione in basso dichiarata dalla casa entro i 3 db di attenuazione è di 79Hz. Se invece prendessimo in esame la Kef Q500 l'estensione dichiarata dalla casa è di 58Hz.
Ciò significa che su 20.000 frequenze da riprodurre la q500 rispetto alla LS50 ne riproduce solo 21 in più ovvero circa lo 0,1 %

CIT. Matteo R

Questa sembra scientifica come cosa, ma in realtà nella pratica è affermazione fuori dalla grazia di Dio. Quelle frequenze tagliate sono importantissime per la musica ( come del resto quelle da 30 a 58 hz!). È sufficiente per capire vedere una tabella della risposta in frequenza delle fondamentali degli strumenti acustici, tutte comprese tra 30 hz e 1000 hz circa. Da 15000 a 20000 hz viceversa molte persone dopo una certa età non odono proprio nulla, ma questo non impedisce di ascoltare bene la musica. Mettere sullo stesso piano di importanza tutte le frequenze da 20 a 20 mila hz è un grave errore.
 
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CIT Matteo R... riproduce solo 21 in più ovvero a lo 0,1 %... CIT Matteo R

...nella pratica è affermazione fuori dalla grazia di Dio.

Anche nella teoria si potrebbe ben dire: non a caso, sui diagrammi che rappresentano le prestazioni di casse ed apparecchiature, le frequenze sono rappresentate in scala logaritmica. Basta guardare in un qualsiasi diagramma per verificare che sul lato destro della scala una differenza di poche decine di Hz non si riesce ad apprezzare mentre sulla sinistra è ben evidente.

Comunque casse "mini" senza sub non le vedo proprio, a quel punto se scendano a 70Hz o 50Hz non è più importante perché magari il crossover del sub è a 80 o più. E' invece importante che la risposta sia abbastanza piatta (si fa per dire) fino alla soglia di intervento del sub.
 
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Non vorrei banalizzare, ma io sono dell`idea

stanza piccola=diffusori piccoli
stanza grande=diffusori grandi

poi entrano in gioco l`ampli, il volume di ascolto, la posizione di ascolto, i generi musicali e tante altre cose, ma in linea generale ritengo che due cassettine in una sala da 50m2 siano un po poco, come due torri enormi in 12m2 sarebbero inutili.
 
Esatto.

Si può certamente fare anche il contrario, ma non è certo l'optimum.

Ovvio che i confronti vanno fatti a parità di qualità.

Un diffusore da scaffale può suonare veramente bene se progettato come si deve e costerà anche parecchio, però ritengo che ci sarà sicuramente un diffusore da pavimento che suonerà sicuramente meglio, quanto meno avrà una gamma bassa più piena e potente, probabilmente costerà di più, ma questo discorso vale per qualsiasi prodotto.

Siamo al solito discorso dell'ammazzagiganti caro a molte persone che sperano sempre di fare "l'affare" ed avere il top con poco.
 
Siamo al solito discorso dell'ammazzagiganti caro a molte persone che sperano sempre di fare "l'affare" ed avere il top con poco...........[CUT]

Nella definizione e posizionamento di prezzo entrano anche tanti fattori che poco hanno a che fare con la progettazione, come parere personale può succedere che buoni progetti siano proposti a prezzi inferiori a soluzioni meno performanti. ( vedi Elac Debut per esempio).

Come giustamente ha già citato più volte le regole della fisica non si possono ingannare come non possiamo ingannata la nostra personale percezione .. altrimenti non esiterebbero diverse filosofie progettuali.

Ciao
Luca
 
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Sicuramente ci sono così tante soluzioni sul mercato che non è detto che se le mettiamo in ordine di prezzo crescente siano perfettamente nella stessa sequenza che se le mettessimo per qualità...e poi c'entrano anche le esigenze e il gusto personale (il miglior diffusore per la tua situazione potrebbe non essere ottimale per un'altro).

Il discorso che fa Nordata è differente, giustamente ribadisce che la speranza di qualcuno di trovare il famigerato ammazzagiganti (ad esempio il diffusore piccolo che pompa bassi come un mostro da 200kg o quello da 100€ che smonta quello da 10000€) resta una chimera.
Si può pensare di fare l'affare nel senso di risparmiando qualcosina, ma portare a casa la Zonda al prezzo della Panda, quello proprio no.
 
A mio avviso si stanno sovrapponendo discorsi diversi. Salvo soluzioni atipiche (on-wall, in-wall) tutte le mini-casse sono bookshelf ma non tutte le bookshelf sono mini casse.

Chi sceglie le mini casse non lo fa per risparmiare (basta vedere il prezzo delle Kef LS 50) ma per motivi di inserimento in un contesto particolare (spazio, arredamento ecc).

Il termine ammazzagiganti è la classica millanteria (nel senso buono) commerciale, come quando un venditore al mercato grida "comprate i miei pomodori che sono i migliori del mondo" e magari un sacco di gente glieli compra, ma non certo perché crede veramente che siano i migliori in assoluto.

La scelta tra book shelf e casse a torre invece può essere prettamente economica, specie se è previsto fin dall'inizio di abbinarle con un subwoofer, fattore spesso decisivo per una scelta razionale piuttosto che emotiva o indotta dal mito dell' "ammazzagiganti".
 
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Le mie considerazioni in merito al rapporto tra tipo di diffusori e dimensioni ambiente le avevo espresse sopra e in prima battuta non ho volutamente parlato di costi.

Questo perché penso che quando si decide di acquistare un impianto gli step fondamentali siano:
1) capire quale sia la soluzione migliore per le nostre necessità.
2) decidere il budget per la soluzione scelta al punto 1.

In soldoni, non sceglierei mai se prendere tower o bookshelf in base al budget, ma solo unicamente in base al mio obiettivo, poi data una cifra, per cercare di impiegarla bene fare soprattutto tanti ascolti.
 
Personalmente metterei al primo posto il budget, visto anche in ottica futura.

Stabilito questo per quanto riguarda i diffusori cercherei il meglio che posso permettermi tra quelli che incontrano i mei gusti, ma limitatamente ai diffusori da pavimento, sceglierei dei bookshelf solo se ci fossero limitazioni di spazio/installazione e non avessi alcuna altra alternativa di installazione, ma volessi comunque un buon impianto Hi-Fi, magari ci abbinerei un paio di cuffie di gamma alta per quando voglio godermi una qualità sonora di alto livello.
 
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Se metti al primo posto il budget, ma poi limiti la scelta ai diffusori da pavimento, in realtà le nostre posizioni sono diverse solo all'apparenza, ma in realtà sono vicine!
 
Preferisco un mini- diffusore di qualità (ho avuto le AE1 e ora le minima vintage) che con 2000 € sul nuovo puoi prendere e con circa 1000 euro sull'usato. Le minima ad esempio hanno un fascino tutto loro specialmente per ascolti relax serali -- veramente godibili. Chiaro che più di quel tanto in basso non scendono - basta saperlo. Mediamente i mini diffusori sono poco sensibili e quindi necessitano di ampli piuttosto generosi e ben fatti - in modo che possano suonare a dovere
 
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