Qualche chiarimento.
Mi sembra che ora, in alcune discussioni, si abusi un po' del termine "preamplficatore", anche a sproposito.
Con questo termine si indica semplicemente un circuito, più o meno complesso che amplifica un segnale per portarlo ad un certo livello, in tutti gli amplificatori, anche in quelli da 10 € e 5 Watt c'è uno stadio preamplficatore, magari costituito da un solo transistor, il tutto, come ho già scritto, serve a portare il segnale al livello necessario a pilotare al meglio lo stadio di potenza che pilota i diffusori.
In questa parte del circuito si trova anche il controllo di volume, quelli di tono, se presenti, ed il selettore degli ingressi.
In un DAC, come in qualsiasi altra sorgente audio esiste uno stadio che serve elevare il segnale per inviarlo all'ampli che verrà collegato alla sua uscita.
Questo stadio può essere realizzato con un qualsiasi componente attivo, ossia valvole o transistor o, anche Amplificatori Operazionali (per brevità OpAmp).
L'Opamp è "semplicemente" costituito da un certo numero (decine e decine) di transistor realizzati sullo stesso chip di silicio e collegati in modo da realizzare uno stadio amplificatore di cui si può variare facilmente il guadagno, solitamente variando il valore di un paio di resistenze.
Uno stadio preamplificatore può essere realizzato attorno ad un solo transistor o con un solo Opamp, così come si possono impiegare decine di transistor oppure diversi Opamp, il numero non è importante, dipende anche dalle funzioni che si vogliono implementare, non è certo il numero di componenti che fa la qualità nè la tipologia dei componenti attivi, ma il progetto e da come è realizzato.
Nei DAC esiste all'uscita uno stadio che amplifica il segnale ai livelli usuali, oltre a fornire una impedenza di uscita di valore basso.
Se vuoi usare il termine "preamplficatore" fai pure, ma non è corretto, il termine sarebbe "stadio di uscita"
Ciao