Poi basta ascoltare un concerto dal vivo , se chiedi ad un musicista e audiofilo quali sono i limiti del CD ti rispondera' ad esempio che alcuni particolari come il sottofondo di un orchestra nel pianissimo con il CD sono solo melma acustica e fatica di ascolto con l'alta definizione si riescono a individuare e nell'insieme costruiscono quella magia dell'ascolto dal vivo. Questo e' un esempio.
Perdonami ma è un perfetto esempio di come ci si beve tutto il marketing. I limiti del CD di fatto non esistono perchè non sono ancora stati raggiunti. Il CD ad oggi è ampiamente sottosfruttato.
L'esempio è: Mastering X, del CD sfruttiamo il 25%, messo su un file HD o SACD o Blu Ray questa quota di sfruttamento non cambia, si adegua solo al nuovo formato se non cambia la masterizzazione e difatto aumenta solo lo spazio sprecato e o utilizzato per informazioni inutili.
L'ho già affrontato in un'altro thread questo discorso.
La maggiore "risoluzione" dei 24bit è un'invenzione, i 24bit servono solo per aumentare il range della dinamica. La presunta capacità di registrare segnali a bassissimo volume o ultrasuoni non è utile poichè l'orecchio non è in grado di percepirli (altrimenti non sarebbero ultrasuoni). Il maggior dettaglio o risoluzione in alto può essere contenuto in un CD visto che arriva ben oltre la soglia dei 20Khz. La bitrate elevata è inutile oltre un certo valore poichè le curve sinusoidali della musica sono già ricostruite perfettamente col campionamento che può fare un CD. Che tu usi 20 punti o 150 la forma d'onda in uscita non cambia, è identica se misurata nel mondo analogico, non è che quella a 150 punti è più precisa o dettagliata, è semplicemente la stessa ma calcolata con più sforzo di calcolo.
Non c'è altro, le magie o i dettagli quantici, le frequenze inudibili della armoniche non esistono. Le differenze che si sentono sono TUTTE attribuibili al master diverso, ai diversi DAC/lettori e/o all'effetto placebo.
Per gli audiofili è auspicabile che chi lancia edizione in SACD, Blu Ray Pure Audio abbia l'accortezza e l'attenzione di metterci un master più decente di quello che userà nella versione CD, ma questa è l'unica speranza. Poichè tecnicamente non esiste motivo per usare formati del genere ad "alta risoluzione" (se non in fase di registrazione dove le operazioni di mixaggio hanno bisogno di grandi margini di manovra).
Un po' come dire: Ho un CD sfruttato al 25%, mah lancio un formato nuovo e metto il 26% che potrei mettere sul CD sul SACD e così lo vendo. Perchè spesso le differenze sono così sottili tra CD, SACD e file HD che c'è davvero da che dubitarne. Aggiungo che a volte le riproposizioni di vecchie registrazioni in SACD sono più compresse e meno dinamiche di quelle originali, così uno pensa
"senti come si sente forte questo pianissimo, col CD neanche lo sentivo" una vera vergogna/truffa che allontana le persone dalla veridicità della musica.
In fase di riproduzione ha perfettamente ragione quello di TNT, stiamo usando delle scatole più grandi per mettere roba che potrebbe stare in quelle che abbiamo già. Evidentemente oltre ad una buona dose di onestà ha delle competenze tecniche specifiche nel campo. Perchè ad oggi è molto impopolare attaccare l'alta definizione, che sia audio o video. Per farlo ci vuole cultura, anche tecnica.
Ti capisco che tu sia contrariato per la sparizione di un formato che ti ha fatto investire dei $ in lettori e SACD ma ricordati che quando ascoltiamo musica noi ascoltiamo una registrazione incisa, con un master, non il formato su cui è incisa. Per cui coi File HD o Blu Ray Pure Audio non cambierà nulla.
L'Mp3 è un discorso diverso perchè è un formato di compressione a perdita effettiva di informazioni, per quanto difficile (Perchè gli ultimi LAME fanno un lavoro davvero eccellente e possono arrivare a 320Kbps/48Khz), è comunque possibile tecnicamente che una persona si accorga delle differenze rispetto ad un formato Lossless specialmente su un impianto molto trasparente.