in attesa di poter finalmente ascoltare il DAC-7 di Lele, ho appena finito di leggere la recensione pubblicata sul n.462 di Marzo della rivista Suono. La rece è stata curata in alcuni passaggi direttamente del Direttore Paolo Corciulo, professionista che leggo e stimo da tempo per la sua altissima competenza, il suo coraggio di opinionista e la sua visione 'distaccata' ed incondizionata dai luoghi comuni. Pertanto ritengo la rece estremamente attendibile e ne consiglio vivamente la lettura a chi è interessato.
Di seguito una breve sintesi per provare a rispondere ai vari quesiti posti in questo 3D. Consiglio però necessariamente la lettura in quanto gli stralci in calce rischiano di essere travisati in quanto privi del completo contesto del lungo e dettagliato articolo di Suono.
-) Voto della Redazione (il massimo è 5): Costruzione 2/5, Ascolto 3/5, Q/P 4/5;
Un primo commento: Considerando la fascia di prezzo del DAC-7 (595 Euro di listino) i voti della redazione sono + che buoni. tenete conto che ad es. il DAC Ayre Acoustic QB-9 da 3.190 euro di listino prende dalla redazione il voto di 4/5 su ascolto.
-) Il DAC-7 è costruito sostanzialmente da 2 circuiti 'separati', uno per l'ingresso S/PDIF (a cui si collega ad es. una meccanica CDP) e uno per l'ingresso USB 2.0 basato su XMOS XS1-L1 che consente il collegamento da computer.
-) Il cuore del DAC-7 è costituito dal convertitore AKM AK4396VF che è 192/24 bit nativo (da circa 4$) ... per i tecnici il link.
http://www.datasheetsite.com/datasheet/AK4396VF
-) Particolarmente curata la sezione di clock che utilizza componenti Texas e BurrBrown ottimizzati per il progetto Goldenote.
-) Ottimo lo stadio di alimentazione, che prevede anche l'alimentatore esterno per migliorare il S/N.
-) Stadio di uscita con operazionale National LM837M

.... da cui quanto dice Lele .. suona meglio /suona peggio.
Premesso che come scrive Paolo Corciulo
"dal punto di vista sonoro il gap tra i vari apparecchi DAC è abbastanza contenuto sebbene all'interno di questo range ci siano una miriade di sfaccettature .... " ... è facilmente possibile evidenziare come il DAC-7 Goldenote sia fornito di un animo sonoro alquanto mutevole a seconda della sorgente al quale è abbinato.
A giudizio del redattore:
-) se utilzzato come un classico DAC per una meccanica CD collegato all'ingresso S/PDIF si ottiene un risultato buono ma non eccezionale che definiremo "nella media". IMHO .... evidentemente il CDP di Lele si colloca in un range di costo superiore vs. i lettori tradizionali


-) se utilizzato con l'ingresso USB per 'musica liquida' da computer (lettura di file) le cose cambiano parecchio e la raffinatezza generale del suono sale decisamente di tono mettendo l'apparecchio in condizioni di sfidare macchine di pari classe o anche superiori.
Un risultato che fa pendere la bilancia a favore del Goldenote rispetto a molti concorrenti presenti, anche blasonati.
In questa configurazione (come lettore di file da computer) fornisce prestazioni oltre la media anche utilizzando file pcm 16/44.1 Khz (leggi CD rippati): siamo una spanna sopra ai tradizionali lettori CD, in alcuni casi anche di costo superiore
Lele devo riconoscerti il fatto che nelle tua pur breve e qualitativa rece hai centrato perfettamente pregi e limiti di ascolto del DAC-7 .... aspetto di sentirlo da me per capire come si posiziona (come lettore di file da computer) vs. DAC3 Belcanto ...
Anticipo che rinuncio alla prova con la chiavetta M2Tech in quanto, come detto sopra, il DAC-7 non è ottimizzato per gli ingressi S/PDIF e quindi
inutile perseverare a volerlo utilizzare come sorgente Hi-end in questa configurazione.