Eco Controllo: codec video "Made in Italy"

notevole!

certo che 5 milioni per sviluppare un codec...

col discorso "compatibilità" come la mettiamo? che cosa occorre per leggere i nuovi file?
 
altra cosa: sicuri che sia "loseless"? perchè l'H.264 non lo è, quindi sarebbero due cose parecchio diverse (e 100 volte meglio in nuovo algoritmo!)
 
mmmm 20 secondi di 1080i in un floppy? la cosa mi puzza :D

staremo a vedere gli sviluppi, ma un film HD in un cd mi spaventa..
 
A meno di non aver sviluppato un qualche fantascientifico metodo di compressione loseless è impossibile far stare 20 secondi di filmato 1080i loseless in un floppy disk... a meno che questo non fosse composto da fotogrammi vuoti o con immagini estremamente semplici e stilizzate. In un filmato "tradizionale" non esiste un algoritmo di compressione loseless così efficiente e se veramente l'avessero inventato avrebbero inventato un algoritmo che di milioni ne varrebbe 50... altro che i 5 investiti... visto che potresti far stare in un CD un film in HD con qualità D-Cinema 2K o un film su DVD con qualità D-Cinema 4K.

Non ci sarebbe produttore al mondo che non ne comprerebbe i diritti...

Ma la cosa mi puzza...
 
Ultima modifica:
concordo con loreee. Su un floppy non ci sta un filmato normale fullhd

A meno che il filmato hd non fosse una schermata nera con un pallino bianco che si sposta da sx verso dx
 
Se la cosa e le prestazioni vengono confermate sarà la gioia dei pirati di tutto il mondo, un bel BD senza compressioni che sta su un DVD e che si scarica in pochissimo tempo.

Ciao
 
Questo ambizioso progetto è costato 5 milioni di Euro, finanziati al 60% direttamente dal Ministero per lo Sviluppo Economico

Adesso ho capito dove vanno a finire i miei soldi...visto che è stato finanziato al 60 % con soldi pubblici, cosa ci guadagna l'italiano medio (che ha contribuito allo sviluppo) nel caso che il codec venga venduto ed usato a scopi commerciali?
 
Paganetor ha detto:
altra cosa: sicuri che sia "loseless"?

Assolutamente no! :)....si parla effettivamente di algoritmo lossless, ma non vorrei che fosse riferito alla compressione delle immagini fisse!
Mi sembra davvero arduo che possa essere lossless anche per i video! ;)

Gianluca
 
x dave76

si in effetti era meglio se quei 3 milioni di euro fossero stati spesi per pagare lo stipendio a una decina di raccomandati per fare gli uscieri alla camera o al senato
 
Dave76 ha detto:
cosa ci guadagna l'italiano medio (che ha contribuito allo sviluppo) nel caso che il codec venga venduto ed usato a scopi commerciali?

Ci guadagna perchè ogni innovazione tecnologiaca porta a nuovi investimenti e posti di lavoro, oltre ad aumentare la ricchezza del paese.

Cmq l'algoritmo si sembra interessante, il nome "cappelli" mi ricorda il problema dei cappelli che si studia in probabilità, chissà se ci ha qualcosa a che fare.
Mi picerebbe sapere che tipo di processore è stato utilizzato per fare la simulazione. In un algoritmo molto compresso, oltre allo spazio occupato, un altro problema e il carico computazionale che ne potrebbe influenzare una qualsiasi applicazione commerciale.
 
Ho dato un occhiata al sito di questa "Eco Controllo", ci sono veramente molte cose poco convincenti... a cominciare dall'organigramma (salta all'occhio l'esiguità del reparto ricerca e sviluppo), per poi passare al curriculum delle persone coinvolte.

Sento puzza di operazione per "drenare" fondi pubblici...
 
coser ha detto:
Ci guadagna perchè ogni innovazione tecnologiaca porta a nuovi investimenti e posti di lavoro, oltre ad aumentare la ricchezza del paese

la ricchezza del paese? non è mica proprietà dello stato il codec, ma della Eco Controllo SPA...dai non scherziamo...
E poi da dove deriverebbero i nuovi posti di lavoro? qui si parla di un codec, mica di far su uno stabilimento industriale...
Se il codec dovesse veramente funzionare come dicono verrà comprato da una multinazionale, o una società leader nel campo audio video (sicuramente non italiana) e la ricchezza va a finire nelle tasche dei soci della SPA...
 
Ultima modifica:
In effetti è impossibile che 20 minuti di video finiscano in 1.44mb... ed appunto se visitate il sito della Eco Controllo, vedrete che nelle news si parla di un equivoco, in quanto si tratta di 20 secondi!!!!
 
Fax3D ha detto:
In effetti è impossibile che 20 minuti di video finiscano in 1.44mb...

Infatti, nella nostra news non abbiamo mai parlato di 20 minuti, ma appunto di 20 secondi! E tutti i calcoli che ne ho dedotto si basano proprio sui dati riferiti a quei 20 secondi! ;)

Gianluca
 
Ho letto il documento e queste sono le mie impressioni:
- Effettivamente la parte lossless è riferita solo alle immagini fisse prodotte dalla macchina fotografica
- Le foto usate per il test non sembrano essere disponibili. Perché non hanno usato uno dei tanti test set disponibili (anche ITU) per fare questo tipo di prove invece di pagare un fotografo professionale?
- La parte del video è invece lossy: anche qui, non si sa che tipo di sequenze sono state utilizzate. Forse quelle dell'EBU? Potevano scriverlo.
- Il guadagno che riportano in termini di PSNR è effettivamente elevato. Una obiezione che sollevo risiede nell'algoritmo di rate-control, che per quanto sia fatto bene, può far perdere 2-3 dB rispetto ad una compressione fatta usando un indice di quantizzazione. Hanno fatto una codifica multipassaggio oppure no? Gran parte del vantaggio potrebbe risiedere proprio in questo più che nell'algoritmo di compressione.
- Il gruppo che studia lo H.264 o lo MPEG-4 è composto da decine (centinaia) di persone che lavorano nelle maggiori industrie dell'ICT e del video, che si incontrano regolarmente più volte l'anno e che fanno analisi, contro-studi ecc a più non posso ad ogni innovazione apportata, prima di inserirla nello standard. Ergo, è veramente difficile e costoso ottenere dei guadagni così alti senza una grande organizzazione alle spalle.


Detto questo, spero che abbiano ragione, almeno torna un po' di tecnologia in Italia!
 
Dave76 ha detto:
la ricchezza del paese? non è mica proprietà dello stato il codec, ma della Eco Controllo SPA...dai non scherziamo...

Se il codec dovesse veramente funzionare come dicono verrà comprato da una multinazionale, o una società leader nel campo audio video (sicuramente non italiana) e la ricchezza va a finire nelle tasche dei soci della SPA...

Si vede che sei male informato. Per citarti un esempio il processori Intel sono coperti da segreto nazionale,non sono proprietà dello stato ma sono tutelati perchè costituiscono una risorsa importate per l'economia del paese (che di conseguenza ne aumenta la ricchezza). Inoltre non bisogna sottovalutare le innovazioni tecnologiche, non bisogna per forza costruire hardware per creare un azienda che fattura miliardi, vedi ad esempio facebook.
Se la cosa funzionasse realmente, potrebbe aprire nuovi scenari per lo streaming video abbattendo enormemente i costi di gestione. Pensate alla tv a pagamento.
Non vorrei sbagliarmi ma un paio di anni fa ho sentito che all'università di Salerno avevano sviluppato un algoritmo di compressione delle fotografie dai risultati strabilianti, forse si tratta dello stesso progetto.
Detto questo, pure io sono molto scettico, la documentazione è troppo sintetica.
 
Ho anch'io l'impressione che per quanto riguarda il video si tratti di un … diciamo "risultato secondario" dello sviluppo del codice di compressione fotografico. Sarà una banalità, ma un frame è in tutto e per tutto una fotografia, solo la quantità dei frame digitalizzati in riferimento alla larghezza di banda per la loro trasmissione impone una loro "approssimazione" allo scopo di ridurre il carico per una qualsiasi connessione. Se limitassimo l'ipotesi d'applicazione di quei risultati ad un video totalmente "RAW", grezzo, già avremmo un bel progresso perché l'algoritmo alla base del Cappelli codec sui file raw dichiara vantaggi che mi paiono notevoli ed incontestabili a meno di una menzogna spudorata.

Sembra una contraddizione accostare i termini "compressione" e "RAW", ma chi usa comunemente file di dati compressi sa che a priori il documento estratto da un .zip, per esempio, è in tutto e per tutto identico a quello d'origine. Nelle compressioni applicate dai fabbricanti di fotocamere questo principio dovrebbe essere altrettanto rispettato (?) per le immagini digitali, ma al momento ogni marca risolve a modo suo e non esiste uno "standard RAW", per cui in realtà ci fidiamo della qualità dichiarata e comunque abbiamo le nostre preferenze, opinioni o … pregiudizi.

Quindi il fatto sostanziale credo sia che l'algoritmo Cappelli potrebbe servire a migliorare ed unificare il prodotto base fotografico: il RAW

È a partira da una questa premessa che do una valutazione positiva del codec video poiché credo che, prima o poi, si cesserà d'inseguire prioritariamente l'incremento di risoluzione ed invece il progresso lo si cercherà maggiormente nella direzione di una minore perdita da compressione. I risultati dichiarati mostrano miglioramenti significativi nelle condizioni critiche mentre non sembrano stravolgenti in quelle normali. Un dato di solidità, quindi, ma tutt'altro che trascurabile.

I riferimenti di tipo legale al valore probatorio attribuibile ad un file raw, similmente a quello di un negativo, mi fanno pensare che alla base della ricerca ci siano solide premesse di tipo teorico/pratico. Non rischiamo di farne un caso Meucci in un eccesso di scetticismo per altro gistificatissimo in Italia.
 
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