curiosoni !
Diciamo che di carne al fuoco ce n'è molta, e che forse non mi sono espresso in maniera chiarissima, mea culpa!
Un DMD ha due "linee di alimentazione" :
In verticale (tramite l'integratino DAD1000) vengono fornite le alimentazioni elettriche vere e proprie.
In orrizontale (tramite l'ASIC installato) vengono forniti i segnali video ed i controlli
Sincronizzando opportunamente il tutto, e semplificandolo molto (ma molto

), immaginiamo che ad ogni celletta RAM posizionata sotto ogni singolo microspecchio viene fornita l'informazione (0 = pixel OFF, 1 = Pixel ON) e poi viene rilasciata l'alimentazione.
In base alle informazioni già date, tutta la superficie del DMD si "muove di conseguenza".
Non esiste un comando (invento) 1/2 = Pixel FLAT , ma è comunque lo stato di transizione che hanno gli specchietti quando il DMD non è proprio alimentato (tipo proiettore spento per capirci). Ad ogni modo, con questo "stato", a schermo si ha un pixel "grigio".
Nella CW, la zona di transizione fra due segmenti colorati ("Spoke region" come la chiama la TI) è critica, perchè si corre il rischio di "mescolare" i colori a schermo se il DMD è in riflessione. Per questo motivo gli specchietti andrebbero posizionati in stato OFF.
La stessa TI ha sviluppato però un sistema "furbo" (chiamato da loro "a ricattura di luce") che in pratica sfrutta anche (ma non solo ... ma se vi racconto tutto .. che gusto c'è ??

) la transizione fra due stati degli specchietti, sincronizzando il tutto in modo che nel passaggio della Spoke region siano in pratica flat, per non "sprecare" appunto la luce. L'apporto di questa "ricattura" (ritenuto interessante) ed il "mescolamento" dei colori che ne consegue (minimo e non apprezzabile a schermo) ha fatto ritenere questa tecnica valida.
Va detto, ad onor di cronaca, che non tutte le ditte utilizzano questo stratagemma, che richiede un sincronismo ed un'ottimizzazione dei FW interni alla macchina "non banale".
Chiedo ancora scusa per la confusione.
Mandi!
Alberto
