Il mio punto di vista:
premessa.
Mi ritengo un feticista del Software (nonché dell'Hardware

) per cui compero e colleziono i DVD che mi piacciono, quelli che non mi piacciono - e sono molti- li lascio dove sono.
Unica contravvenzione alle regole: se mi prestano un DVD lo guardo anche se questo sarebbe comunque un reato perchè il prestito è vietato espressamente.
Sono però generalmente contrario alle limitazioni regionali (R1, R2 ecc.) perchè ledono il diritto alla cultura: che colpa ne ho io se devo acquistare all'estero alcuni film orientali in lingua originale che in Italia non riesco a trovare? Ho acquistato anche libri all'estero, non trovandoli in Italia, non ci vedo nulla di male.
In passato per cultura mi sono interessato ai dvix, ma la risibile qualità e la mancanza di ogni "plus" collezionistico me li ha fatti abbandonare subito.
Non dico di non aver mai copiato un cd...ma anche qui le copie erano di dischi imprestati da amici, in alcuni casi riacquistati originali immediatamente per il feticismo di cui sopra, negli altri casi buttati dopo qualche veloce ascolto.
Considerazioni:
Tolto il caso della pirateria industriale, che non ci deve interessare, perchè comunque condannabile e da reprimere, anche affinchè i prezzi possano magari scendere ed il mio feticismo essere soddisfatto al meglio, passando alla pirateria domestica io ritengo che:
Ognuno di noi è disposto a spendere una certa cifra annuale per i propri hobby, chi poco, chi tanto, in rapporto alle proprie entrate. Per cui la cifra che si può destinare al software è comunque limitata all'origine.
In poche parole: se decido di spendere 40 euro al mese potrò comperare due DVD originali oppure affittarne un certo numero senza collezionare nulla, potrò acquistarne di più se il prezzo fosse più basso, ma in ogni caso i produttori di software prenderanno sempre e soltanto i miei 40 Euro.
Poniamo invece il caso che uno comperi e rivenda tenendosi la copia: in casa avrà più "film" ma esauriti i 40 euro destinabili a questa tipologia di spesa non ne acquisterà/copierà più nessuno ed i Produttori (che comunque hanno incassato questa cifra) non ne incasseranno comunque altri.
Altra possibilità, il ragazzino che non ha un soldo e che scarica da internet: in ogni caso anche se ciò gli fosse impedito, non solo vietato, non è che perchè non li copia si ritrova ricco sfondato e li va ad acquistare, dovrebbe solo farne a meno. Mi chiedo per la soddisfazione di chi? I produttori comunque non venderebbero i DVD originali e perderebbero l'occasione di avere in futuro un nuovo cliente appassionato (e magari feticista), qualora il ragazzino spiantato fosse diventato un lavoratore benestante.
Secondo me non ci sarebbe un fatturato maggiore eliminando la piccola pirateria domestica, ma combattendo quella organizzata che produce centinaia di copie fasulle che sottraggono, queste sì, vendite regolari, in quanto utenti sprovveduti o comunque non avvezzi alla qualità sono attirati dal prezzo più basso.
Se i prezzi poi calassero, alcune vendite potrebbero anche aumentare attirando anche chi non ne acquista neppure uno, teniamo presente che moltissimi italiani non arrivano alla fine del mese, altro che DVD!
Una perla: incontro un vecchio amico, negoziante di dischi da tempi ormai storici e, chiacchierando del più e del meno, gli chiedo se risente la concorrenza degli mp3, risposta: "ma no, scaricano quello che non comprerebbero mai, la musica buona si vende ancora...il problema è che ci sono meno soldi da spendere.."
Qualche volta però devo dire che sono tentato dalla copia privata per poter dare la copia in mano al mio figliolo di tre anni, perchè di lasciargli il prezioso originale Disney Edizione Speciale non se ne parla nemmeno. Per ora però resta senza, o meglio li guarda solo se c'è il papà
Saluti
Guido