Roy Neary
New member
Premesso che sono stato un fedele lettore di Digital Video Home Theater dal suo nascere come allegato HT di AudioReview, ho poi comprato tutti (TUTTI) i numeri ogni mese fino al 142 (che possiedo ancora quasi tutti) e adesso, a causa delle note vicissitudini, lo compro saltuariamente poiché ho riscontrato un degrado qualitativo della rivista che da specialistica è diventata generalista, scelta rispettabilissima ma che non riflette le mie esigenze.
Ho faticosamente trovato l'ultimo numero, il 154, che desideravo acquistare perché contiene la prova del Panasonic ZT60 e di tale meraviglia volevo conservarne ricordo.
Lo apro, leggo per primo come sempre l'editoriale del Direttore e poi arrivo alla prova del Pana...
Prova? Prova? Quale prova?
Questa non è una prova di un prodotto, la si può chiamare tuttalpiù un articolo sul cazzeggio e la relativa arte del cazzeggiare!!!
In tutto l'articolo non si parla del prodotto in questione, invero si divaga sulla crisi del plasma, del mercato, del bla bla bla bla per poi arrivare, dopo 6 (SEI) pagine ad uno sparuto commento che rimanda la discussione del citato tv alle didascalie.
Vado a leggere "la prova" nel trafiletto in basso alla quinta pagina dell'articolo, posto su tre mezze colonne e per buona metà cosa leggo?
Cazzeggio, solo inutile cazzeggio sulle qualità che deve avere un tv, colore degli incarnati, Chernobyl e i suoi fiori (no, tutto vero, non scherzo) per poi finire l'articolo parlando finalmente del ZT60.
Tutto qui? Si parla del migliore(?) tv e lo si fa per uno spazio di mezza colonna?
E si che l'editoriale di cui parlavo in apertura dice testualmente:
"...Per questo siamo ancora qui, grazie a voi che avete voglia di informazioni approfondite. Il motivo per cui ha ancora senso spendere soldi per acquistare la rivista è semplice: l'autorevolezza..."
Io mi sono riletto nuovamente l'editoriale e come acquirente della rivista mi sono sentito preso per i fondelli...
Anzi, come ex-acquirente, perché...
Perché alla luce di quanto sopra, smetto di perdere tempo a cercare in tutte l'edicole la rivista.
Perché la tanto vituperata informazione di internet mi permette di accedere agli stessi contenuti, redatti con il medesimo livello di professionalità in via del tutto gratuita.
Perché tale articolo e i suo svolgimento mi hanno fatto arrabbiare e provare una delusione tremenda.
Perché 4 euro e 90 per degustare l'arte del cazzeggio mi sembrano soldi spesi male.
p.s.
da http://it.wiktionary.org/wiki/cazzeggiare
Cazzeggiare = essere inconcludente
scusate l'apparente volgarità, ma tale termine mi pare l'unico che renda l'idea di quello che ho provato leggendo l'articolo.
Ho faticosamente trovato l'ultimo numero, il 154, che desideravo acquistare perché contiene la prova del Panasonic ZT60 e di tale meraviglia volevo conservarne ricordo.
Lo apro, leggo per primo come sempre l'editoriale del Direttore e poi arrivo alla prova del Pana...
Prova? Prova? Quale prova?
Questa non è una prova di un prodotto, la si può chiamare tuttalpiù un articolo sul cazzeggio e la relativa arte del cazzeggiare!!!
In tutto l'articolo non si parla del prodotto in questione, invero si divaga sulla crisi del plasma, del mercato, del bla bla bla bla per poi arrivare, dopo 6 (SEI) pagine ad uno sparuto commento che rimanda la discussione del citato tv alle didascalie.
Vado a leggere "la prova" nel trafiletto in basso alla quinta pagina dell'articolo, posto su tre mezze colonne e per buona metà cosa leggo?
Cazzeggio, solo inutile cazzeggio sulle qualità che deve avere un tv, colore degli incarnati, Chernobyl e i suoi fiori (no, tutto vero, non scherzo) per poi finire l'articolo parlando finalmente del ZT60.
Tutto qui? Si parla del migliore(?) tv e lo si fa per uno spazio di mezza colonna?
E si che l'editoriale di cui parlavo in apertura dice testualmente:
"...Per questo siamo ancora qui, grazie a voi che avete voglia di informazioni approfondite. Il motivo per cui ha ancora senso spendere soldi per acquistare la rivista è semplice: l'autorevolezza..."
Io mi sono riletto nuovamente l'editoriale e come acquirente della rivista mi sono sentito preso per i fondelli...
Anzi, come ex-acquirente, perché...
Perché alla luce di quanto sopra, smetto di perdere tempo a cercare in tutte l'edicole la rivista.
Perché la tanto vituperata informazione di internet mi permette di accedere agli stessi contenuti, redatti con il medesimo livello di professionalità in via del tutto gratuita.
Perché tale articolo e i suo svolgimento mi hanno fatto arrabbiare e provare una delusione tremenda.
Perché 4 euro e 90 per degustare l'arte del cazzeggio mi sembrano soldi spesi male.
p.s.
da http://it.wiktionary.org/wiki/cazzeggiare
Cazzeggiare = essere inconcludente
scusate l'apparente volgarità, ma tale termine mi pare l'unico che renda l'idea di quello che ho provato leggendo l'articolo.
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