Differenze con elettrostatiche

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zeb

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Salve a tutti. Nei prossimi mesi sono in procinto di comprare una coppia di nuove casse.
Vorrei sapere dalla vostra esperienza la differenza tra casse normali ed elettrostatiche che, esteticamente mi affascinano ma certamente non basta....
Come suonano
Budget indicativo 3000 euro per la coppia di casse
Qualsiasi consiglio è ben accetto!
Grazie
 
Le elettrostatiche hanno stuoli di ammiratori e stuoli di denigratori.
E' difficile quindi parlare "oggettivamente".
Ti posso dire alcuni luoghi comuni e la mia piccola esperienza diretta.
1) sono molto direttive, se non sei perfettamente al centro senti praticamente solo un diffusore
2) se non sono "ibride" (cioè con un woofer tradizionale) manca nelle prime ottave dello spettro
3) se sono ibride la interazione con il woofer può essere difficile
4) hanno una "trasparenza" impensabile per le casse dinamiche
5) hanno una naturalezza disarmante e 0 fatica di ascolto
6) i pannelli dopo qualche anno perdono di efficenza e vanno sostituiti
7) sono in genere piuttosto difficili da pilotare


forse potrei dire altre cose, ma comunque, anche se il consiglio dovrebbe essere scontato, mai come in questo caso è obbligatorio:
vanno ascoltate!!!!
sono sicuramente una soluzione affascinante e potresti non desiderare di meglio se te ne innamori.
Personalmente è una soluzione che non ho scelto, ma la cosa è del tutto irrilevante.
buon ascolto
 
maurocip ha detto:
Ti posso dire alcuni luoghi comuni e la mia piccola esperienza diretta.
1) sono molto direttive, se non sei perfettamente al centro senti praticamente solo un diffusore
2) se non sono "ibride" (cioè con un woofer tradizionale) manca nelle prime ottave dello spettro
3) se sono ibride la interazione con il woofer può essere difficile
4) hanno una "trasparenza" impensabile per le casse dinamiche
5) hanno una naturalezza disarmante e 0 fatica di ascolto
6) i pannelli dopo qualche anno perdono di efficenza e vanno sostituiti
7) sono in genere piuttosto difficili da pilotare
Scusa Mauro, io mi colloco fra gli estimatori dei sistemi planari in generale, compresi quindi gli isodinamici.

Per quella che è la mia esperienza, devo smentire l'affermazione al punto 1 e parzialmente quella al punto 2.

Per questo tipo di diffusori, l'ambiente diventa parte integrante del sistema. Il posizionamente va curato particolarmente, ma nella giusta posizione la spazialità (conseguenza diretta di un'ampia risposta polare) di un sistema elettrostatico o isodinamico, a mio avviso, non ha paragoni.
Per quanto riguarda l'estensione limitata in basso, questo è parzialmente vero, nel senso che come in tutti sistemi dipolari sarebbero necessarie grandi superfici. Molto più comodo è l'abbinamento ad una sezione bassi dinamica.

Quanto agli altri punti direi sì a tutti.
Solo per il 6 non saprei cosa dire, dato che non ho tenuto le mie (magneplanar) così a lungo da notare il calo di efficienza.

Infine è sacrosanto il consiglio di ascoltarle.
Io aggiungere, se è possibile, nel proprio ambiente.

Ciao.
 
Anni fa ebbi in prova un paio di Martin Logan Aerius, diffusori ibridi con pannello elettrostatico e woofer da 20 cm. Bellissimo suono ma il mio integrato Pathos andava in crisi. Così mi furono proposte elettroniche Krell per pilotarle ma il prezzo era proibitivo. Il suono era comunque stupefacente per dettaglio e trasparenza ma era un'arma a doppio taglio, perchè con incisioni non eccelse ( cioè il 90%:) :) :) ) i difetti erano tutti ben mostrati.:(
Quindi occhio all'amplificazione che deve essere robusta perchè sulle frequenze più alte il modulo dell'impedenza scende sotto i 2 ohm e occhio che tutta questa analiticità a volte può essere... troppa!:D Ma questi sono gusti personali.
Ciao!
Graziano
 
Girmi, che vuoi che ti dica, ho ascoltato varie volte le elettrostatiche, sia in "location" presso punti vendita e/o fiere, sia in casa di amici.
Il punto 1 nella mia esperienza è drammaticamente vero, e constatato più volte.
Mi ricordo ancora la "prima volta" quando ascoltando le martin logan letteralmente estasiato per la trasparenza, la naturalezza e la velocità della parte "alta" dello spettro, il mio amico, seduto vicino a me, a fronte dei miei "gridolini" di goduria (:D ) mi guardava con una faccia infastidita.
Invertendo le posizioni (eravamo spalla a spalla) ho capito il perchè.
Al suo posto, circa 40 cm alla sx del punto ideale, sentivo solo il diffusore di sinistra.
La cosa l'ho sperimentata altre volte, con l'unica eccezione di un TAV dove delle Magneplanar (non più in produzione, il modello non lo ricordo) con elettroniche Audia, suonavano divinamente....
 
Vi ringrazio per le delucidazioni. Ovviamente mi metterò all' ascolto e magari in seguito vi farò sapere anche il mio parere. Grazie comunque per ora.
Un ultima cosa: avete parlato di eventuale ricondizionamente nel tempo. Sapete darmi anche indicazioni dopo quanto tempo può essere necessaria tale operazione e l' eventuale prezzo (ovviamnete molto indicativo)?
 
martin logan?

Per la direttività do ragione a maurocip, è un problema reale di questa tecnologia.
Per l'amplificazione non direi che sono critiche ma vogliono un ampli in grado di erogare molta corrente e di non andare in crisi su carichi bassi, si può trovare qualcosa di buono anche a prezzi terreni.

Nessuno ha accennato alla caratteristica peggiore, imho, di questi diffusori, che poi è il motivo che mi ha costretto a rinunciare alle aerius che avevo trovato dopo più di 3 mesi di ricerche: la distanza dalla parete posteriore.

Se non si è in grado di lasciare almeno un metro (ma è ancora poco) di aria dal pannello alla parete posteriore scordatevi di far suonare bene dei pannelli elettrostatici, la magia che sono in grado di creare svanisce miseramente.:cry: :cry: :cry:
 
fabio111 ha detto:
Se non si è in grado di lasciare almeno un metro (ma è ancora poco) di aria dal pannello alla parete posteriore scordatevi di far suonare bene dei pannelli elettrostatici, la magia che sono in grado di creare svanisce miseramente.:cry: :cry: :cry:
diciamo che questa è una prerogativa di tutti i diffusori "importanti"...
mi fanno abbastanza scompisciare quelli che comprano diffusori da mezza tonnellata e poi le appiccicano alle pareti....:p
 
Per amor di precisione: va ricordato che le Magneplanar, assimilabili alle elettrostatiche per quantro riguarda l'emissione, non sono assolutamente elettrostatiche.

Gli ultimi pannelli delle Martin Logan, le versioni "I"" dei vari modelli, hanno ridotto il problema della direttività; non l'ho mai sentito come un problema particolare.

Stesso discorso per quanto riguarda la transizione woofer/pannello.

Per la durata, le mie precedenti Aerius le ho acquistate appena uscite, penso un 15 anni fa, forse un pelino più, e le ho cambiate pochi mesi fa, senza alcun problema ai pannelli.

Direi che anche alcuni altoparlanti normali possono avere problemi alla sospensione, che deve essere sostituito (con una differenza, la sostituzione eventuale di un pannello elettrostatico non comporta variazioni nella caratteristica del diffusore, anzi, può darsi che il nuovo pannello sia una versione migliorata del vecchio, la risospensionatura di un altoparlante ne altera abbastanza le caratteristiche originali).

Per la difficoltà di pilotaggio credo sia superabile abbastanza facilmente dagli ampli attuali di buona classe; non credo che chi affronta la spesa di una coppia di diffusoro elettrostatici poi prenda un ampli di fascia media in un centro commerciale.

Le mie precedenti le pilotavo con una coppia di pre+finale Perraux senza problemi; con le attuali ho fatto delle prove anche con il Denon A11 senza evidenziare problemi, con il finale Mc, che però ha i trasformatori di uscita, idem.

Ciao
 
Ultima modifica:
Girmi ha detto:
Quanto agli altri punti direi sì a tutti.
Solo per il 6 non saprei cosa dire, dato che non ho tenuto le mie (magneplanar) così a lungo da notare il calo di efficienza.

Ciao.

Ma le isodinamiche non hanno i problemi delle elettrostatiche, che come si sa ( o meglio si dovrebbe sapere ) abbisognano di una tensione di polarizzazione, oltretutto bella alta, e qui sorgono i problemi ..........

Saluti
Marco
 
nordata ha detto:
Per amor di precisione: va ricordato che le Magneplanar, assimilabili alle elettrostatiche per quantro riguarda l'emissione, non sono assolutamente elettrostatiche.
Avendone già scritto diverse volte davo per scontato il collegamento, ma è per questo che ho specificato isodinamiche e Magneplanar.

Ciao.
 
nordata ha detto:
Per la difficoltà di pilotaggio credo sia superabile abbastanza facilmente dagli ampli attuali di buona classe; non credo che chi affronta la spesa di una coppia di diffusoro elettrostatici poi prenda un ampli di fascia media in un centro commerciale.
su questo, non dare nulla per scontato....
è un attimo innamorarsi di un oggetto come le Martin Logan (se non altro, sono veramente belle) e poi magari dicedere di inserirle in un impianto AV pilotato da un integratone 7+1 canali...
 
fabio111 ha detto:
.

...Se non si è in grado di lasciare almeno un metro (ma è ancora poco) di aria dal pannello alla parete posteriore scordatevi di far suonare bene dei pannelli ......:
Confermo !!
Possiedo delle vecchie "maggies" da + di 8 anni, devono avere tanta aria attorno


zeb ha detto:
..avete parlato di eventuale ricondizionamente nel tempo. Sapete darmi anche indicazioni dopo quanto tempo può essere necessaria tale operazione .....?

personalmente le ho inviate in assistenza dopo 15 anni per farle ritelare (dal beige al nero), e in quella occasione chiesi che me le controllassero, ma nulla da segnalare.

Ciao
 
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