Guida all'utilizzo di timings personalizzati
Facendo seguito all'invito di EDOFEDE, ho preparato una breve guida all'impostazione di timings personalizzati, secondo le mie capacità, che non sono quelle di un tecnico, ma di un semplice utente che, resosi conto delle potenzialità derivanti dalla personalizzazione dei timings, ha ritenuto di approfondire l'argomento, in termini pratici/operativi.
Due precisazioni necessarie:
1)la “guida” è rivolta essenzialmente a possessori di videoproiettori CRT
2)alcuni dati riportati fanno riferimento specifico ai CRT Marquee, poiché dispongo di un Marquee 8500 ed ho ricercato informazioni pertinenti, che ho poi potuto sperimentare “sul campo”.
Ciò detto, tuttavia, ritengo che, gli stessi concetti, con poche variazioni, possano essere applicati a tutti i CRT e che la guida, nei principi generali, possa essere utile a chiunque utilizzi un videoprocessore evoluto/HTPC (con possibilità di personalizzazione dei timings) per il pilotaggio di un display, anche digitale.
Come è noto, i CRT suddividono ciascuna immagine in una successione di linee orizzontali (ad es: 1080 linee, nelle immagini ad alta definizione). Le immagini (frame) si succedono ad una specifica frequenza di scansione (ad es.: 50 per secondo – 50 Hz -per il PAL)
Il fascio di elettroni procede rapidamente da sinistra verso destra tracciando la linea di scansione, quindi viene spento (blanking orizzontale), ritorna a sinistra per tracciare la linea successiva; alla fine del frame (ultima linea di scansione), vi è un ulteriore periodo di blanking (blanking verticale) ed il ciclo ricomincia, con il tracciamento della prima linea di scansione del frame successivo.
Da quanto detto, ciascuna linea di scansione orizzontale comprende una fase in cui il fascio di elettroni è attivo (tracciamento della linea di scansione) ed una fase in cui il fascio di elettroni è spento (blanking) preparandosi il tracciamento della linea successiva.
In dettaglio, ciascuna linea comprende:
1.linea di scansione (H active): il fascio di elettroni è attivo e procede da sinistra a destra
2.front porch: il fascio di elettroni è spento e si muove da sinistra a destra
3.sync pulse (widht): il fascio di elettroni è spento e si muove rapidamente da destra verso sinistra
4.back porch: il fascio di elettroni è spento e si muove da sinistra verso destra
Schematicamente:
|_H back porch__|________H active_______|__H front porch__|___H sync width___|
NB: il sync pulse orizzontale (Hsync) divide ciascuna linea dalla successiva; in altri termini determina il reset del fascio di elettroni che termina una linea dando origine alla successiva.
Come si diceva, la successione di linee che disegna l'immagine costituisce un frame. Alla fine del frame, dopo il tracciamento dell'ultima linea, il fascio di elettroni viene spento ed inizia il frame successivo
Come per i timings orizzontali, anche per i timings verticali si distingue:
1.Frame attivo (V active)
2.Front porch verticale
3.Sync pulse verticale (Vsync)
4.Back porch verticale,
con analoga disposizione e significato, rispetto al frame attivo,.
NB: il sync pulse verticale (Vsync) determina il termine del frame e da' origine al frame successivo
L'insieme di questi valori corrisponde a timings video orizzontali e verticali.
Ciascun elemento della catena video, insieme all'immagine, trasmette al display i valori appropriati di blanking, secondo degli standard internazionalmente approvati. Tuttavia, l'enorme varietà di sorgenti e display, il fatto che alcuni apparecchi siano progettati per il mercato americano o viceversa (molto raro!) per il mercato europeo, rende conto di alcune incompatibilità tra apparecchi e display (caso noto l'HD Fury), che possono essere superate impostando dei timings personalizzati (custom) necessari a pilotare in modo appropriato il display.
Perchè utilizzare timings personalizzati?
Una prima risposta alla domanda è stata citata: correggere impostazioni errate che talora si ritrovano in alcuni apparecchi video e che determinano lo shift eccessivo dell'immagine verso una direzione (tale che non possa essere corretta dagli strumenti propri del display) o un overscan eccessivo, con perdita di significative parti dell'immagine
Secondo: è noto che lo sfruttamento della massima dimensione orizzontale del tubo (conservando un margine di sicurezza di circa 1 cm tra i margini dell'immagine ed i bordi del tubo) consente l'ottimizzazione delle prestazioni del CRT, in termini di emissione luminosa, risoluzione e durata nel tempo. La personalizzazione dei timings consente di ridurre al minimo il blanking e di sfruttare al massimo la superficie del tubo.
Terzo: il blanking orizzontale e verticale, se non incidono sulla riproduzione dell'immagine, tuttavia impegnano la banda utile del display (bandwidth) e degli altri dispositivi sulla catena video (il videoprocessore stesso, dispositivi di conversione del segnale etc); utilizzare dei valori ridotti (custom) di blanking consentono di minimizzare lo sfruttamento della banda video del display, con miglioramento generale delle prestazioni del display e minore sfruttamento dell'elettronica
Quarto: la manipolazione dei timings consente la centratura dell'immagine, senza utilizzare l'elettronica del CRT, il che produce un minore stress dell'elettronica e riduzione del drifting della convergenza
Quinto: per i display digitali, l'utilizzo di custom timings consente di annullare l'overscan del display, centrare l'immagine ed eseguire la mappatura 1:1 evitando l'intevento dello scaler/deinterlacciatore on-board, spesso di scarsa qualità.
Segue... (mi riservo alcuni post successivi)
Facendo seguito all'invito di EDOFEDE, ho preparato una breve guida all'impostazione di timings personalizzati, secondo le mie capacità, che non sono quelle di un tecnico, ma di un semplice utente che, resosi conto delle potenzialità derivanti dalla personalizzazione dei timings, ha ritenuto di approfondire l'argomento, in termini pratici/operativi.
Due precisazioni necessarie:
1)la “guida” è rivolta essenzialmente a possessori di videoproiettori CRT
2)alcuni dati riportati fanno riferimento specifico ai CRT Marquee, poiché dispongo di un Marquee 8500 ed ho ricercato informazioni pertinenti, che ho poi potuto sperimentare “sul campo”.
Ciò detto, tuttavia, ritengo che, gli stessi concetti, con poche variazioni, possano essere applicati a tutti i CRT e che la guida, nei principi generali, possa essere utile a chiunque utilizzi un videoprocessore evoluto/HTPC (con possibilità di personalizzazione dei timings) per il pilotaggio di un display, anche digitale.
Come è noto, i CRT suddividono ciascuna immagine in una successione di linee orizzontali (ad es: 1080 linee, nelle immagini ad alta definizione). Le immagini (frame) si succedono ad una specifica frequenza di scansione (ad es.: 50 per secondo – 50 Hz -per il PAL)
Il fascio di elettroni procede rapidamente da sinistra verso destra tracciando la linea di scansione, quindi viene spento (blanking orizzontale), ritorna a sinistra per tracciare la linea successiva; alla fine del frame (ultima linea di scansione), vi è un ulteriore periodo di blanking (blanking verticale) ed il ciclo ricomincia, con il tracciamento della prima linea di scansione del frame successivo.
Da quanto detto, ciascuna linea di scansione orizzontale comprende una fase in cui il fascio di elettroni è attivo (tracciamento della linea di scansione) ed una fase in cui il fascio di elettroni è spento (blanking) preparandosi il tracciamento della linea successiva.
In dettaglio, ciascuna linea comprende:
1.linea di scansione (H active): il fascio di elettroni è attivo e procede da sinistra a destra
2.front porch: il fascio di elettroni è spento e si muove da sinistra a destra
3.sync pulse (widht): il fascio di elettroni è spento e si muove rapidamente da destra verso sinistra
4.back porch: il fascio di elettroni è spento e si muove da sinistra verso destra
Schematicamente:
|_H back porch__|________H active_______|__H front porch__|___H sync width___|
NB: il sync pulse orizzontale (Hsync) divide ciascuna linea dalla successiva; in altri termini determina il reset del fascio di elettroni che termina una linea dando origine alla successiva.
Come si diceva, la successione di linee che disegna l'immagine costituisce un frame. Alla fine del frame, dopo il tracciamento dell'ultima linea, il fascio di elettroni viene spento ed inizia il frame successivo
Come per i timings orizzontali, anche per i timings verticali si distingue:
1.Frame attivo (V active)
2.Front porch verticale
3.Sync pulse verticale (Vsync)
4.Back porch verticale,
con analoga disposizione e significato, rispetto al frame attivo,.
NB: il sync pulse verticale (Vsync) determina il termine del frame e da' origine al frame successivo
L'insieme di questi valori corrisponde a timings video orizzontali e verticali.
Ciascun elemento della catena video, insieme all'immagine, trasmette al display i valori appropriati di blanking, secondo degli standard internazionalmente approvati. Tuttavia, l'enorme varietà di sorgenti e display, il fatto che alcuni apparecchi siano progettati per il mercato americano o viceversa (molto raro!) per il mercato europeo, rende conto di alcune incompatibilità tra apparecchi e display (caso noto l'HD Fury), che possono essere superate impostando dei timings personalizzati (custom) necessari a pilotare in modo appropriato il display.
Perchè utilizzare timings personalizzati?
Una prima risposta alla domanda è stata citata: correggere impostazioni errate che talora si ritrovano in alcuni apparecchi video e che determinano lo shift eccessivo dell'immagine verso una direzione (tale che non possa essere corretta dagli strumenti propri del display) o un overscan eccessivo, con perdita di significative parti dell'immagine
Secondo: è noto che lo sfruttamento della massima dimensione orizzontale del tubo (conservando un margine di sicurezza di circa 1 cm tra i margini dell'immagine ed i bordi del tubo) consente l'ottimizzazione delle prestazioni del CRT, in termini di emissione luminosa, risoluzione e durata nel tempo. La personalizzazione dei timings consente di ridurre al minimo il blanking e di sfruttare al massimo la superficie del tubo.
Terzo: il blanking orizzontale e verticale, se non incidono sulla riproduzione dell'immagine, tuttavia impegnano la banda utile del display (bandwidth) e degli altri dispositivi sulla catena video (il videoprocessore stesso, dispositivi di conversione del segnale etc); utilizzare dei valori ridotti (custom) di blanking consentono di minimizzare lo sfruttamento della banda video del display, con miglioramento generale delle prestazioni del display e minore sfruttamento dell'elettronica
Quarto: la manipolazione dei timings consente la centratura dell'immagine, senza utilizzare l'elettronica del CRT, il che produce un minore stress dell'elettronica e riduzione del drifting della convergenza
Quinto: per i display digitali, l'utilizzo di custom timings consente di annullare l'overscan del display, centrare l'immagine ed eseguire la mappatura 1:1 evitando l'intevento dello scaler/deinterlacciatore on-board, spesso di scarsa qualità.
Segue... (mi riservo alcuni post successivi)
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