fedetad
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JohnT, ma chi ti credi d'essere?!? Che vuoi lo stesso trattamento e al Verona e al Milan? Ma sei impazzito??!!??
Questo è il paese dei tarallucci e vino... non lo hai ancora capito? Ma tarallucci e vino saltano fuori solo quando ci sono di mezzo i potenti...
Mi va di riportare uno stralcio di una intervista apparsa online. Non riporto il nome dell'intervistato (che pure a me in genere non piace eccessivamente) così nessuno ha preconcetti, legge e giudica.
Tanto poi se andate nei maggiori siti nazionali di informazione la trovate...
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«Nessuna sorpresa. Quando ci sono forti interessi economici in ballo, va sempre a finire così, tarallucci e vino».
Se l’aspettava?
«Diciamo che non mi stupisco. Lo schema di questa vicenda è tipico dell’Italia e dell’illegalità diffusa che abbiamo nelle vene».
Lo riassuma.
«Si comincia con una forte indignazione, seguita da un fiero proclama emanato all’unisono da classe politica e società civile: chi ha sbagliato paghi, dobbiamo ridare credibilità al sistema, eccetera».
Come si finisce?
«Così, con un’altra occasione persa. Quelli che blaterano di rispetto della legalità si accorgono che per ristabilirla davvero dovrebbero anch’essi pagare un prezzo».
A quel punto che succede?
«Si aprono i banchetti, le trattative, le minacce più o meno velate. Gli imprenditori coinvolti prospettano ritorsioni economiche, i politici auspicano il rispetto delle regole ma senza far male a nessuno, ai loro amici soprattutto. E si arriva a un bel compromesso dove si cambia qualcosina per non cambiare nulla».
È andata così anche nel calcio?
«Ci sono dei dubbi? L’unica cosa che sorprende è la velocità di questo ciclo. In un paio di mesi siamo passati dall’indignazione al sospiro di sollievo».
Lei lascia intendere che per Mani Pulite, almeno, ci vollero un paio d’anni.
«È così. All’inizio un grande entusiasmo che poi si attenua, per stemperarsi poi in una malcelata insofferenza che nasconde un timore: non è che questi giudici vogliono fare piazza pulita per davvero? ».
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Questo è il paese dei tarallucci e vino... non lo hai ancora capito? Ma tarallucci e vino saltano fuori solo quando ci sono di mezzo i potenti...
Mi va di riportare uno stralcio di una intervista apparsa online. Non riporto il nome dell'intervistato (che pure a me in genere non piace eccessivamente) così nessuno ha preconcetti, legge e giudica.
Tanto poi se andate nei maggiori siti nazionali di informazione la trovate...
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«Nessuna sorpresa. Quando ci sono forti interessi economici in ballo, va sempre a finire così, tarallucci e vino».
Se l’aspettava?
«Diciamo che non mi stupisco. Lo schema di questa vicenda è tipico dell’Italia e dell’illegalità diffusa che abbiamo nelle vene».
Lo riassuma.
«Si comincia con una forte indignazione, seguita da un fiero proclama emanato all’unisono da classe politica e società civile: chi ha sbagliato paghi, dobbiamo ridare credibilità al sistema, eccetera».
Come si finisce?
«Così, con un’altra occasione persa. Quelli che blaterano di rispetto della legalità si accorgono che per ristabilirla davvero dovrebbero anch’essi pagare un prezzo».
A quel punto che succede?
«Si aprono i banchetti, le trattative, le minacce più o meno velate. Gli imprenditori coinvolti prospettano ritorsioni economiche, i politici auspicano il rispetto delle regole ma senza far male a nessuno, ai loro amici soprattutto. E si arriva a un bel compromesso dove si cambia qualcosina per non cambiare nulla».
È andata così anche nel calcio?
«Ci sono dei dubbi? L’unica cosa che sorprende è la velocità di questo ciclo. In un paio di mesi siamo passati dall’indignazione al sospiro di sollievo».
Lei lascia intendere che per Mani Pulite, almeno, ci vollero un paio d’anni.
«È così. All’inizio un grande entusiasmo che poi si attenua, per stemperarsi poi in una malcelata insofferenza che nasconde un timore: non è che questi giudici vogliono fare piazza pulita per davvero? ».
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