confronto AUDIO pre multicanale Emotiva XMC-1 vs Krell HTS 7.1 vs Copland CVA306 (?)

Ale, ma pensi davvero che in 40 anni di ascolti non abbia avuto riscontri "oggettivi"?
E quanto oggettivi sono, per davvero, i nostri "riscontri" s"oggettivi"?
Gli strumenti di cattura delle prestazioni audio sono sufficienti ad oggettivizzarli o, come giustamente sostenteva Emidio, al momento non c'è granché di certo (tralascio rapporto S/N od altre cose banali del genere che sono oggettivamente misurabili, ma tutto sommato non così influenti rispetto alla naturalezza di emissione)?

E poi quanti siamo qui dentro a leggere e a scrivere? Migliaia? Chiediamo una breve CV a tutti per valutare se quello che scrivono è supportato da una esperienza necessaria?
E se qualcuno di noi fosse un superorecchio naturale, ma si fosse affacciato da poco al nostro mondo, dovrei mobbizzarlo ritenendolo meno attendibile di me che ascolto questa roba da 40 anni? E perché mai? In effetti potrei essere sordo (forse un po' lo sono davvero! :D).

La terra è tonda? Chi siamo noi? Dove andiamo? Esistono gli UFO? Come hanno fatto a costruire le piramidi? ;)
 
Ultima modifica:
State dicendo cose uguali tutti e due eh!
Comunque l'analogico prima è un segnale digitale eh! Quindi il problema è chi fa la conversione, se piace l'analogico è sempre un problema di dac :)
 
siamo su piani paralleli, non ci incontreremo mai se non rispondi a quanto scrivo io o aggiungi elementi. ma ho detto questo?

ho semplicemente tentato di dare una spiegazione alle diverse sensazioni avute dagli ascolti del pre, basta. Non posso conoscere a priori l'esperienza altrui, pertanto parto dalle basi. se mi dice che ha notato differenze eclatanti a favore di una connessione piuttosto che l'altra, sono convinto che una misurazione possa evidenziarlo. Se mi avesse parlato di dettagli appena percettibili, non mi sarei mai sognato di suggerirgli tale prova.
ma dimmi se ho mobbizzato qualcuno, o l'ho in qualche modo posto su un piano diverso dal mio
 
Ale, dal tono che ho adottato mi sembra palese che stia scherzando sulla questione. ;)

Non scherzo invece sul nocciolo duro. Ma è una opinione che vale niente: una delle tante. La differenza tra i due percorsi c'è ed è molto udibile. Tutto qua. Non scuso chi sostiene il contrario, perché la differenza (sul famoso, odiato, "impianto rivelatore") è molto udibile. Poi ognuno si regola come vuole, per fortuna... Possiamo anche virare sul qualunquismo di chi dice "Sentiamo più musica, piuttosto che parlare di tecnica", ma questa non mi sembra la sede adatta per farlo. :D Vorrei poterla ascoltare bene, questa benedetta musica, dopo aver speso un bel po'!

Gio', gli speakers sono oggetti analogici, quindi prima o poi quella conversione la devo fare. Francamente preferisco farla fare al gold standard della produzione mondiale, il DAC ESS Sabre Reference ES9018 dell'Oppo (anche se mi sembra che a te non piaccia) o ad altro analogo o a me più gradito: perché la dovrei far fare ad un chippetto da smartphone che costa 50 cents? Prima di spendere del denaro, tanto o poco che sia, potrebbe risultare non inutile avere chiari i corni tecnici della questione...
 
Ultima modifica:
Non mi sembra che il PRE emotiva abbia a bordo un DAC proprio da schifo....
il punto è che sarebbe giusto confrontare i due DAC a parità di "manipolazione digitale" a bordo...
e se parliamo di un OPPO che non fa neanche correttamente il bass managment....
banalmente già il fatto che sul pre via digitale vengano gestite correttamente distanze e ritardi può far avere una ricostruzione del palcoscenico più corretta...
evidente che più "pastrocchio" in digitale e più levo naturalezza al suono...e da qui il mio consiglio di far lavorare DIRAC fino a 300 hz e non in full band
 
...secondo me, la taratura video non può essere paragonata a quella audio.
Quoto.

penso che nel video e anche semplicemente nell'apparato visivo umano, ci siano dei parametri abbastanza oggettivi per cercare di tendere alla naturalezza dei colori e dell'immagine....salvo che uno sia daltonico!:p

Per quanto riguarda l'audio, l'apparato uditivo umano e gli impulsi che arrivano al cervello siano molto più influenzati da criteri soggettivi di bellezza e correttezza di riproduzione sonora.

D'altronde i suoni vengono trasmessi dall'apparato uditivo attraverso una serie di piccole ossicina che vibrano....quindi diciamo un sistema più "analogico"!:D
....poi però c'è una conversione digitale nell'invio al cervello!:D
 
Non mi sembra che il PRE emotiva abbia a bordo un DAC proprio da schifo....(...)

Ale non mi riferivo, nello specifico, a nessun apparecchio. Parlavo in generale. Mi chiedevo se non sia il caso, in generale, di far fare l'operazione di conversione di TUTTO il segnale audio che sentiamo al DAC più performante e/o a quello che ci piace di più presente nella nostra catena. E' un particolare non indifferente, in termini di risultato finale...
 
Ultima modifica:
d'accordo con te, a parità di possibilità di gestione digitale del segnale per le cose fondamentali...
se esce l'oppo con DIRAC o correzione attiva a bordo.... è fatta...
 
Ale, dal tono che ho adottato mi sembra palese che stia scherzando sulla questione. ;)
sei una delle persone più equilibrate e preparate del forum in ambito musicale (oltre che rinomato orecchio "fino"), capisco il tuo tono ;)

Non scherzo invece sul nocciolo duro. Ma è una opinione che vale niente: una delle tante. La differenza tra i due percorsi c'è ed è molto udibile. Tutto qua. Non scuso chi sostiene il contrario, perché la differenza (sul famoso, odiato, "impianto rivelatore..........[CUT]

Come del resto quella che ho cercato di far capire pur magari non risultando estremamente chiaro. la mia filosofia sul trattamento musicale è molto spicciola e fa utilizzo di correzione, nonostante stia realizzando un ambiente ove un minimo di trattamento acustico sia utilizzato.
Ho cercato di fare un paragone col video per cercare di rendere agli occhi di tutti un'evidenza che magari può sfuggire, ma forse non l'ho azzeccato visto che in molti hanno trovato da ridire.
ad ogni modo sto portando fuori argomento la discussione, per cui concentriamoci sul pre Emotiva ;)
 
d'accordo con te, a parità di possibilità di gestione digitale del segnale per le cose fondamentali...
se esce l'oppo con DIRAC o correzione attiva a bordo.... è fatta...
parlare oggi di suono analogico è palesemente senza senso,dato che l'unico modo che avremmo per farlo è di ascoltare vinili o bobine incise prima degli anni 80.stessa cosa per il solito concetto del "suono naturale" o suono "dello strumento dal vivo".questo perché è relativamente utile sapere che suono ha uno strumento perché ne esitono migliaia e tutti hanno suoni leggermente diversi e se a questo aggiungiamo che suonano in ambienti diversi,l'utilita al nostro scopo è minima.
puo tornare utile assistere alla ripresa dell'evento acustico che si vuole riprodurre,cosa che permettera di capire quanto cio che è stato inciso è gia lontano dall'evento a cui abbiamo appena assistito per tutta una serie di motivi tra cui anche il limite tecnico degli strumenti utilizzati,ma ancora di più per le scelte di chi fa la ripresa.questo perché l'evento inciso,cosi come una ripresa o una fotografia sono "interpretazioni" e non rappresentazioni.
detto questo e già siamo palesemente ot,tornerei sul tema chiedendo/mi:se di nulla v'è certezza,su cosa mi potro basare per ottenere un risultato fedele a cio che è stato ripreso?la risposta credo sia quella di fornire un base neutra su cui sviluppare i contenuti.questo vale per il video e per l'audio.nello specifico di questo thread,cioè l'audio,posso cercare di fornire una risposta lineare ed estesa in frequenza su tutta la banda udibile,con riserve energetiche sufficienti ad esaudire ogni possibile richiesta dinamica alla pressione sonora che voglio ottenere.
se ci soffermiamo sulla base neutra,avremo 3 modi per ottenerla:attraverso un completo trattamento passivo,attraverso un completo trattamento attivo(drc) o con un mix di questi 2 metodi.la terza possibilità ad oggi sembra la più performante e praticabile,trattando la gamma medio alta e almeno le prime riflessioni passivamente e lasciando la correzione della gamma bassa alla ben più efficiente correzione attiva digitale.in definitiva credo all'importanza dei cavi,dei dac di qualità,dei condensatori da gioielleria e ai finali stabili su 1/2 ohm.tutto questo puo avere la sua influenza sul risultato finale,ma mettersi a lavorare di cesello quando il blocco di legno da lavorare è ancora un parallelepipedo credo sia inutile.
per tornare al post di ale77 che ho quotato,se l'oppo verra reso all'altezza del lavoro,con una sezione di bass management seria (che come dici è fondamentale) e con dirac a bordo,potra essere una soluzione molto interessante,per non dire ottimale,ma anche un pre come l'emotiva puo essere una strada da percorrere,specialmente perché permette di ottimizzare più sorgenti.
 
...stessa cosa per il solito concetto del "suono naturale" o suono "dello strumento dal vivo".questo perché è relativamente utile sapere che suono ha uno strumento perché ne..........[CUT]

Io posso ascoltare materiale che ho personalmente registrato e conosco il suono del mio strumento e di quelli che suonavano con me, conosco l'ambiente dove lo abbiamo registrato, conosco la presa originale di suono e il risultato dopo il mastering. Di conseguenza, quando affermo (parlando di XMC-1) che la riproduzione in entrata HDMI o corretta con Dirac è più fredda, ha meno armonici e naturalezza di riproduzione, lo faccio con cognizione di causa!

Vi posso garantire che la riproduzione che ho sentito anche da impianti dai costi proibitivi, molto ma molto spesso non era per nulla realistica, anzi!!

Il nostro ambiente è pieno zeppo di "ascoltoni", gente che ha investito migliaia e migliaia di euro in impianti pazzeschi, ma che spesso non ha mai sentito un concerto dal vivo! Si va alla ricerca di dinamiche assurde che in una vera sala da concerto mai sentiremo, semplicemente perché è enormemente più grande della nostra saletta ed i db vengono abbattuti dalla dispersione.

Naturalmente questo per quanto riguarda la classica ed il jazz, che principalmente ascolto.
Per il resto il discorso cambia.

PS: Ci sono anche registrazioni che hanno un suono brutto e freddo, quelle che impianti di livello sperdano alla grande...ma di quelle si sente la puzza da lontano :D
 
Ultima modifica:
che la riproduzione in entrata HDMI o corretta con Dirac è più fredda, ha meno armonici e naturalezza di riproduzione, lo faccio con cognizione di causa
da cio che scrivevi non mi sembrava avessi esperienze da fonico e tonemeister,errore mio.
pero a questo punto dovresti essere in grado anche di correggere la risposta in modo da non virare l'impronta timbrica e di conseguenza ottenere una risposta lineare,corretta all'impulso e senza colorazioni.
io ci riesco senza problemi,quindi non dovresti averne nemmeno tu :)
 
Forse ho scritto male: non sono ne' fonico ne' tonemaster, sono un esecutore, ma sono perfettamente consapevole di come vengono registrati i dischi che incido. E'la sinergia tra il mio orecchio e l'esperienza dei fonici con i quali ho collaborato che hanno prodotto il suono dei miei dischi...
 
Forse ho scritto male: non sono ne' fonico ne' tonemaster, sono un esecutore, ma sono perfettamente consapevole di come vengono registrati i dischi che incido. E'la sinergia tra il mio orecchio e l'esperienza dei fonici con i quali ho collaborato che hanno prodotto il suono dei miei dischi...
si,in particolare le scelte che avete fatto per ottenere la vostra interpretazione dell'evento che tu hai creato,che è cosa ben diversa da cio che avrebbe sentito uno spettatore presente durante la tua esecuzione.e più spettatori presenti allo stesso evento avrebbero percepito un risultato diverso l'uno dagli altri in base alla loro posizione.per questo dicevo che è utopistico pensare ad un evento reale come riferimento.
discorso sempre interessante,ma qui siamo ot.
tornando all'eq,anche se non sei un fonico parti da una base molto avvantaggiata rispetto all'utente medio,quindi non avrai difficolta ad ottenere quanto ho prospettato nel post precedente.lo strumento è potente,sta a noi saperlo sfruttare al meglio. :)
 
Quoto.

penso che nel video e anche semplicemente nell'apparato visivo umano, ci siano dei parametri abbastanza oggettivi per cercare di tendere alla naturalezza dei colori e dell'immagine....salvo che uno sia daltonico!:p

Per quanto riguarda l'audio, l'apparato uditivo umano e gli impulsi che arrivano al cervello siano molto più influenzati da cr..........[CUT]

Siamo pesantemente OT e me ne scuso, ma questo è un luogo comune trito e ritrito.

Sia in audio che in video hai degli standard di riferimento, e se vuoi "tarare" qualcosa fai fede a quelli.
Se ti riferisci ai paramenti "oggettivi" si apre un mondo ed ognuno ha i suoi, che diventano appunto "soggettivi".

La "naturalezza dei colori e dell'immagine" che cosa è ? Come si misura ? Quanto pesa ? Quanto è larga ? :)
Chi decide se i colori sono naturali o meno ? E non c'entra il daltonismo, ma l'esperienza personale, la capacità di discriminare le componenti fondamentali dell'immagine e la loro qualità globale.

Se la gente "sapesse guardare", non venderebbero i JVC :D :D (bastardo dentro, lo so ! Ma scherzo .....).
Comunque sia in audio che in video ci sono troppi e tanti fattori esterni che "colorano" la riproduzione, ma non mancano per nessuna delle due gli strumenti scentifici per partire da una base standard (e poi, se si vuole, crearsi la propria esperienza appagante).

Scusate ancora l'OT.
 
Front end.jpg
si,in particolare le scelte che avete fatto per ottenere la vostra interpretazione dell'evento che tu hai creato,che è cosa ben diversa da cio che avrebbe sentito uno spettatore presente durante la tua esecuzione.e più spettatori presenti allo stesso evento avrebbero percepito un risultato diverso l'uno dagli altri in base alla loro posizione.per q..........[CUT]

Si, ma qui non stiamo parlando della gente, stiamo parlando della riproduzione di un qualcosa che conosco per averla ascoltata dal vivo (addirittura suonata) e che so come è stata registrata, che vado a riascoltare io, col mio impianto, nel mio ambiente.
Di conseguenza posso dirti che, conoscendo il riferimento (l'esecuzione live), la riproduzione con collegamento analogico bilanciato risulta più fedele rispetto al collegamento HDMI.

Il mio riferimento è sempre il suono reale e quell'obbiettivo perseguo nella riproduzione del mio impianto.

Spero di essermi spiegato bene questa volta.

PS: Le scelte interpretative dei brani registrati (di Mozart e Schubert, per la cronaca) riguardano altro e nulla hanno a che vedere con il suono registrato che, per mia scelta deve risultare il più possibile fedele all'originale, registrando sempre in ambienti con una propria acustica per evitare di dover aggiungere algoritmi in post produzione.
 
Ultima modifica:
Ah, beh. Il tuo front end non mi sembra esattamente un set improvvisato alla megli'e peggio! :D
Concordo ancora una volta del tutto con te!
Oltre a tutto cedo il passo di fronte ad un forumer con quasi 10 anni di anzianità! ;)
Mi aritaccio.
 
Ultima modifica:
Il mio riferimento è sempre il suono reale e quell'obbiettivo perseguo nella riproduzione del mio impianto
quello che c'è nella registrazione del tuo evento non è cio che hai sentito tu mentre lo suonavi e nemmeno quello che ha sentito chi ti ha ascoltato dal vivo.il tuo è un obiettivo utopistico,ma non lo dico io,ma i fonici e gli addetti ai lavori con cui periodicamente si riapre questo discorso.
ma siamo ot.se vuoi continuare a parlarne apri un thread apposito :)
 
Top