Colorimetro fai da te e software free su hcfr

Girmi ha detto:
indicativo né se fosse rilevato tramite la classica scacchiera né tantomeno se fosse rilevato con schermo totalmente illuminato o totalmente scuro.

Giustissimo.

Infatti del contrasto mi interesso ben poco, quello che mi serve è trovare che la luminanza al 100% sia fra 40-70 cd/m^2 circa.
Se è così significa che ha taratura ultimata sto sparando allo schermo il giusto flusso luminoso. Se fosse più basso ad esempio dovrei avere il tipico effetto "occhiali da sole" sulle scene sotto il sole o comunque molto luminose.
Se è più alto probabilmente posso (se il sistema me lo permette) abbassare il flusso luminoso così da abbassare il nero.
 
Riker ha detto:
…quello che mi serve è trovare che la luminanza al 100% sia fra 40-70 cd/m^2 circa.
A parte l'ovvia impostazione "Low mode" della lampada, che credo possa anche dimezzare tale valore, c'è da considera l'impostazione del punto di bianco che influenza molto la massima luminosità esprimibile dal vp.

Si corre sempre dietro ai 6500° K, ma su questo io ho una mia idea già più volte espressa.
L'ultima qui:
http://www.avmagazine.it/forum/showthread.php?p=1013805#post1013805


Ciao.
 
Riker ha detto:
Allora provo a chiedere conferma ad Emidio.

.

sarà ma i valori max e min riportati nella finestra "contrast", sono coincidenti con i valori a 100 e 0IRE nella finestra "gray scale", quando viene impostata come "xyY".
Unitamente al fatto che lo spyder fornisce nativamente proprio il valore xyY, ai fini della misura del contrasto non credo abbia senso fornire un valore in "candele" .

l'help online cita genericamente le candele per m^2 ma anche un valore di luminanza riferita ad un valore di riferimento. Credo che lo spyder possa fornire solo il secondo tipo...
 
Luciano Merighi ha detto:
i valori max e min riportati nella finestra "contrast", sono coincidenti con i valori a 100 e 0IRE nella finestra "gray scale", quando viene impostata come "xyY".
Questo è normale. Qualunque siano i valori rilevati devono essere rapporti ai mini/max della scale IRE per permetterne la linearizzione.

Però c'è una cosa
Unitamente al fatto che lo spyder fornisce nativamente proprio il valore xyY, ai fini della misura del contrasto non credo abbia senso fornire un valore in "candele".
Io mi riferivo al sw HCFR, che è l'argomento del topic.
Lo Spyder è un colorimetro e non credo che possa rilevare valori fotometrici, come invece può fare uno spettrofotometro tipo l'EyeOne Pro.

Ciao.


p.s: a proposito dello Spyder2 Pro
http://www.avmagazine.it/forum/showthread.php?p=1012190#post1012190
 
Girmi ha detto:
A parte l'ovvia impostazione "Low mode" della lampada, che credo possa anche dimezzare tale valore

Ho letto ora il post che hai linkato.

Il mio scopo non è quello di raggiungere obbligatoriamente il valore di luminanza x al D65, ma trovare il miglior compromesso nella taratura fra luminanza max, nero, temperatura colore, saturazione colore e gamma.
Ad esempio con l'ultima taratura che ho fatto ho un buon gamma ed una discreta colorimetria RGB ma la luminanza massima è intorno a 18 e temo di aver abbattuto troppo il flusso luminoso del vpr.

In pratica non mi interessa molto avere una misura di luminanza in cd/m^2 o altro, ma vorrei capire (rispetto ai valori di hcfr che uso) qual'è un valore di luminanza massima a cui tendere nelle condizioni di calibrazione (dico tendere perché non è importante centrare il valore di riferimento ma avvicinarsi in modo sensato). Parlando con Emidio ho capito (ma potrei aver frainteso io) che un vpr dovrebbe avere nel bianco al 100% una luminosità di circa 50cd/m^2 per poter dire che il flusso lumisono è corretto (tutto compreso, quindi lettura da telo nel proprio ambiente nella modalità di visione scelta).
Se il riferimento è 50 ed io ho 18 penso che il divario sia eccessivo, forse dovrei arrivare almeno ad un 30 o 40 per fare una cosa ben fatta.
 
Luciano Merighi ha detto:
sfornire solo il secondo tipo...

Ma esiste la possibilità di rapportare quel valore a cd/m^2.
Dall'help dei francesi non riesco a capire se Y=cd/m^2 o 80cd/m^2=Y.

P.S.: vedendo i valori punterei su Y=cd/m^2 come approssimazione.
 
Girmi ha detto:
Ma tu stai testando il Panny 300 con ND2 che hai in firma?
Provato senza filtro?

E' la prova che voglio fare, ma senza avere un valore di riferimento strumentale non posso stabilire quale sia il compromesso corretto (o perlomeno lo farei come faccio ad occhio).
 
Riker ha detto:
Ma esiste la possibilità di rapportare quel valore a cd/m^2.
Dall'help dei francesi non riesco a capire se Y=cd/m^2 o 80cd/m^2=Y.

ho visto da qualche link, che effettivamente Y dovrebbe esprimere un valore in CD/m^2. Per avere un valore veritiero con qualsiasi sonda, immagino che la stessa vada utilizzata in un modo "normalizzato".
Non saprei se con lo spyder l'utilizzo a 30 cm dallo schermo dia automaticamente un valore assoluto (e affidabile) di Y...
 
Riker ha detto:
senza avere un valore di riferimento strumentale non posso stabilire quale sia il compromesso corretto
Allora considera che un ND2 ti toglie i 3/4 della luminosità totale.
Tu dirai, ma senza filtro il nero del PT-AE300 fa schifo.
Vero, ma forse è ormai di pensare ad un upgrade ;)

Ciao.
 
Luciano Merighi ha detto:
automaticamente un valore assoluto (e affidabile) di Y...

Sempre parlando al TAV ho capito che la sonda ha un certo angolo di analisi e quindi non è corretto posizionarla sempre a 30 cm ma va posizionata in modo da prendere tutto il telo (ovviamente parallelamente al telo). Per fare questo è necessario spostare la sonda fino a trovare il valore di luminosità più alto possibile (vuol dire che si legge quasi tutto il telo).
 
Girmi ha detto:
Vero, ma forse è ormai di pensare ad un upgrade ;)

Che devo fare un upgrade e che il nero del mio vpr fa schifo è sacrosanto :D

Lo scopo non è tarare il mio (lo faccio ma so già che più in la di tanto non posso andare) ma capire come fare una taratura decente ;)
 
Riker ha detto:
Per fare questo è necessario spostare la sonda fino a trovare il valore di luminosità più alto possibile (vuol dire che si legge quasi tutto il telo).

ciò è interessante... farò qualche prova. Il rischio è che cominci ad essere influenzata in modo improprio dalla luce riflessa dell'ambiente.
 
Finalmente forse ho trovato la quadra.

La tabella CIE per xyY (sia quella del 31 che quella del 64) prevedono per i vari valori di punto del bianco un Y=0.54.
Se non ho capito male HCFR normalizza a 100 nello spazio colore xyY e quindi il valore di riferimento al 100% della scala dei grigi dovrebbe essere Y=54.
 
Luciano Merighi ha detto:
che cominci ad essere influenzata in modo improprio dalla luce riflessa dell'ambiente.

Dal punto di vista delle componenti RGB è corretto, ma per la luminosità (quando arrivi al valore massimo) vuol dire che leggi solo il telo e null'altro.
Se vai oltre il telo, leggendo cose che non centrano nulla, la luminosità diminuisce.
 
ragazzi io sono un vero ignorante in materia....quindi posso servire a poco...
perchè qualche anima buona non crea una sorta di guida alla calibrazione con il software dei francesi?e poi la mettiamo in download...?:D
magari utilizzando una sonda economica come la spyder....
o addirittura(se qualcuno l'ha fatta) la sonda autocostruita...

io ho lanciato il sasso...qualcuno lo raccoglie?!?!;)
 
Riker ha detto:
Per fare questo è necessario spostare la sonda fino a trovare il valore di luminosità più alto possibile (vuol dire che si legge quasi tutto il telo).
Assolutamente no.
I valori non cambiano fintanto che la sonda inquadra del telo "utile", cioè fintanto che la proiezione del cono di lettura rimane inscritto nel rettangolo dello schermo.
La distanza, in queste condizioni, è ininfluente.

Poniamo che la sonda possa leggere un'area di 1 m^2 quando è posta ad un mt dal telo e sappiamo che la luminosità decade esponenzialmente in rapporto al quadrato della distanza.

Se hai uno schermo che riflette 1 cd/m^2, ad un metro avrai un lux di intensità luminosa.
Se ti allontani a 2 mt avrai 1/4 di tale intensità, cioè 0,25 lux.
A 3 mt poco più di 0,1 Lux e così via.

Ma, a parità di agnolo di lettura, al quadrato della distanza corrisponde un aumento esponenziale dell'area di lettura.

Quindi a 2 mt leggeresti 0,25 Lux per ogni m^2 di schermo rilevato, i quali salirebbero da 1 a 4: 0,25x4 = 1 Lux.
Idem a 3 mt o più.

Dell'angolo di lettura dello Spyder si era già parlato qui:
http://www.epiguren.com/forum/viewtopic.php?p=43228#43228

Ma per me è ancora un mezzo mistero.

Ciao.
 
Ultima modifica:
Luciano Merighi ha detto:
Il rischio è che cominci ad essere influenzata in modo improprio dalla luce riflessa dell'ambiente.
Anche a 30 cm è influenzata dalla luce ambiente, ma è giusto che sia così altrimenti la rilevazione non sarebbe equiparabile alle normali condizioni di visione.

Ciao.
 
Girmi ha detto:
Assolutamente no.

Non l'ho detto io Girmi, me lo ha spiegato chi ne sa molto più di me (sempre che ho capito bene io) :D

Comunque credo sia una semplice questione di geometria, se la sonda legge a circa 35° gradi (valore dello spyder2) se questa è troppo vicina "vede" solo una parte del telo e quindi riceve meno luce. Se è troppo lontana legge anche altro e quindi meno luce.

Se è alla distanza giusta (e ovviamente nella posizione in cui non interrompe troppo il flusso luminoso con la sua ombra) allora legge il maggiore flusso luminoso possibile.
 
Auran ha detto:
io ho lanciato il sasso...qualcuno lo raccoglie?!?!;)

NElla mia firma c'è la guida che ho scritto io (molto semplice).
Su Epiguren trovi in download un manuale tradotto dall'inglese ben più completo.
 
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