C'era una volta... la sigaretta in ufficio

Psychorunner

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Da questa notte, svolta epocale per i fumatori!
Giunto stamane nel mio ufficio capitolino, ho trovato i colleghi non fumatori sul piede di guerra :eek: ...
Ridotto come sono in minoranza, ho fumato la mia prima sigaretta proprio adesso ;) ...

C'è chi parla di tutela del diritto fondamentale alla salute, chi di vero e proprio proibizionismo.
Che ne pensate?
 
Personalmente - da non fumatore con decine di amici fumatori - ritengo che se chi fuma avesse rispetto e autoregolamentazione, il problema della legge non sarebbe mai esistito.
Per intenderci: se un fumatore prima di accendere la sigaretta chiedesse "dà fastidio se fumo?", se al ristorante non ci fosse il vicino di tavolo che ti soffia in faccia ciò che ha respirato, se in ufficio il tuo vicino di scrivania si ponesse il problema che puoi non sopportarlo, etc. etc. etc., forse non saremmo dovuti arrivare a una legge così rigida.
Insomma, se il fumatore rispettasse chi non fuma e viene danneggiato o semplicemente infastidito, si sarebbero potute studiare modalità differenti.
Da non fumatore sono solo contento, ma sia ben chiaro che si riacquisisce un diritto - quello di non essere danneggiati - che dovrebbe essere scontato e non in discussione.
 
Penso che come al solito il punto di equilibrio si attesta sul 50%.
Da una parte c'è il diritto di chi non fuma e non vuole subire il fumo passivo che oltretutto e dannoso ancor di più che fumare, e dall'altro lato i diritti di chi vorrebbe fumare in santa pace.
La soluzione forse è di creare un ambiente apposta per i fumatori dove possano andare a fumare in santa pace di tanto in tanto durante lo svolgimento delle proprie attività.
Ma tutto questo è solo teoria, la realtà è sicuramente più difficile per varie problematiche di carattere logistico.
Credo che siamo di nuovo davanti al solito dilemma del cane che si morde la coda.
Ci sarà una reale ed applicabile risposta per questo quesito ?
si accettano suggerimenti..................:(
 
Masterbit ha scritto:
...Da una parte c'è il diritto di chi non fuma e non vuole subire il fumo passivo che oltretutto e dannoso ancor di più che fumare, e dall'altro lato i diritti di chi vorrebbe fumare in santa pace...
D'accordo con te che l'equilibrio e i locali distinti sono probabilmente il miglior compromesso.
Ma ricordiamoci una cosa: il diritto di "fumare in santa pace" dei fumatori finisce nel momento in cui lede l'altrui diritto alla salute, o anche semplicemente l'altrui fastidio.
Splendida frase - non mi ricordo di chi - diceva "la tua libertà finisce dove inizia la mia".
Chi fuma danneggia chi non lo fa, non viceversa.
Questo principio dovrebbe essere alla base del comportamento di qualunque fumatore, ma purtroppo non lo è nella stragrande maggioranza dei casi.
 
Peter ha scritto:
Insomma, se il fumatore rispettasse chi non fuma e viene danneggiato o semplicemente infastidito, si sarebbero potute studiare modalità differenti.

Quoto.
A commento posso solo dire che siamo in un paese in cui troppi "maleducati" pensano esclusivamente ai propri diritti o presunti tali (io ho il diritto di fumare) senza curarsi minimamente di quelli degli altri (io ho il diritto di non respirare quello schifo).
Per certi versi spiace ma a scanso di equivoci hanno fatto bene a delimitarli con una linea ben netta e marcata.
 
Sono d'accordo con Peter e con Peval.

Non esiste un diritto di fumare se facendolo dai fastidio ad un'altra persona.

Purtroppo per colpa della maleducazione si deve arrivare ad imporre un comportamento con una legge, con tutto le forzature del caso.

Imparate a chiedere il permesso di fumare.
 
in Azienda (e nelle altre del gruppo) dove lavoro, ormai da mesi non si fuma piu'.
ci sono dei locali appositi e chi vuole fumare va li'.
e' una questione di civilta' e correttezza.
ciao
;)
 
E' un dibattito che nn avrà mai fine un po' come fra crt e dlp! :D

Io vi propongo due documenti scegliete voi!

Pro fumo

Contro fumo

Una cosa però la devo dire: i nostri parchi sono pieni di ragazzi che fumano le canne, l'alcol viene venduto anche ai minorenni, all'eroinomane viene data la dose di metadone dallo stato mentre noi poveri fumatori siamo visti come degli untori della società!

Mi è capitato anche camminando per strada che una signora dietro di me mi ha chiesto di spegnere la sigaretta perchè gli arrivava il fumo, non pensata che anche voi non fumatori a volte esagerate?
 
Esistono sempre gli eccessi, e di norma sono sbagliati.

Rimane comunque il fatto che qualsiasi cosa uno faccia (fumo o no) che interferisce con chi ci sta intorno non è giusto nei confronti di quest'ultimi.

Non possiamo non essere d'accordo su questo. Poniamo il fatto che io e te siamo vicini di casa e io periodicamente brucio le foglie che si trovano nel mio giardino, e il fumo lo respiri anche tu. Tu naturalmente non fai una piega, vero?:)
 
Pienamente d'accordo con Peter e Peval.

Per quanto riguarda la pratica ho qualche dubbio; in Italia il problema non è la mancanza di leggi, ma la volontà di applicarle.

Esempio molto banale, ci sarebbe l'obbligo del guinzaglio e museruola per i cani portati a passeggio, nonchè l'obbligo di provvedere alla raccolta del "surplus", quando mai viene fatta rispettare sistematicamente ? Non credo che tutti i cani in circolazioe siano randagi.

Esempi ce ne sarebbero moltissimi altri, si fa una legge, la si strmbazza un po' e poi finisce lì.

Per tornare al fumo, mi ha dato fastidio la levata di scudi dei proprietari di pubblici esercizi che, all'ultimo momento, hanno chieste proroghe e simili; ma da quando la legge è uscita, ci hanno pensato solo all'ultimo mese ad eventuali adeguamenti; va precisato (e questo in molti interventi di rappresentanti di categoria non era evidenziato) che eventuali adeguamenti non sono obbligatori, per cui la spesa è nulla, a meno che tutte queste lamentele non fossero strumentali e mirassero esclusivamente ad ottenere sgravi e/o contributi.

Quando, molti anni fa, venne introdotto il divieto di fumo nei cinema si disse che sarebbe stata la fine per gli stessi, che nessuno sarebbe più andato al cinema; non si è verificato nulla di tutto ciò e non mi sembra che i fumatori abbiano patito danni inenarrabili, idem per aerei o treni.

Se, come ha detto Peter, ci fosse stata un po' più di educazione in molti fumatori probabilmente non si sarebbe arrivati a questo punto e, comunque, non siamo gli unici al mondo.

Ciao
 
Concordo in pieno con Peter e Peval.

Io da fumatore (tenendo conto che in azienda, fra tutte le sedi, siamo in 6 a fumare) non ho mai avuto problemi perche' ho sempre evitato di fumare negli uffici dei non fumatori... e se proprio preso dalla disperazione anche di inverno esco...

Devo pero' dire che ho anche trovato non fumatori che si imbestialivano anche solo se sentivano arrivare odore di fumo dal corridoio (ma solo l'odore veramente).

Insomma se fumatori e non fumatori imparassero a rispettarsi il problema non ci sarebbe mai stato, IMHO!
 
Concordo con chi ha accennato ad un discorso di civiltà e correttezza.
Il 6 sono partito per Londra e a Roma Fiumicino non c'è un'area fumatori ! Ieri riparto da Londra e ad Heatrow (si scrive così ?) ci sono le aree fumatori con sedie e posaceneri: questione di civiltà :rolleyes:

Ale
 
Peter ha scritto:
Personalmente - da non fumatore con decine di amici fumatori - ritengo che se chi fuma avesse rispetto e autoregolamentazione, il problema della legge non sarebbe mai esistito.
Per intenderci: se un fumatore prima di accendere la sigaretta chiedesse "dà fastidio se fumo?", se al ristorante non ci fosse il vicino di tavolo che ti soffia in faccia ciò che ha respirato, se in ufficio il tuo vicino di scrivania si ponesse il problema che puoi non sopportarlo, etc. etc. etc., forse non saremmo dovuti arrivare a una legge così rigida.
Insomma, se il fumatore rispettasse chi non fuma e viene danneggiato o semplicemente infastidito, si sarebbero potute studiare modalità differenti.
Da non fumatore sono solo contento, ma sia ben chiaro che si riacquisisce un diritto - quello di non essere danneggiati - che dovrebbe essere scontato e non in discussione.

Quoto in pieno!
Sino a qualche tempo fa ci si trovava a chiedere di spegnere la sigaretta alla persona seduta nel tavolo vicino e si veniva squadrati come a voler dire "ecco il solito spacca-palle":rolleyes:

Personalmente godo come una bestia che sia passata questa legge:D
 
L'educazione del fumatore è una dote rara.
Raramente, in passato, mi è capitato di vedere un fumatore in un luogo chiuso farsi problemi se "intossicava" i vicini.
Raramente mi è capitato un fumatore che si preoccupava in ambienti frequentati da bambini, farsi problemi ad accendere la sua sigaretta.
Duclis in fundo, per 2 anni sono stato con una roulotte in un campeggio vicino Tarquinia; i non fumatori (bambini sotto i 12 anni esclusi) saranno stati non più di 50 (su 7-800 posti, forse più).
Ebbene ad inizio stagione in spiaggia forse dovevi eliminare qualche bastone e qualche altro residuo "invernale"; a fine stagione non potevi scavare una buca per giocare con la mia bimba senza "trovare" una quindicina di mozziconi....
Se le persone fossero rispettose nell'utilizzo di un mezzo che è dannoso alla salute altrui, non sarebbe stata necessaria questa legge. Ma sotto il vessillo della "libertà" si nasconde l'assoluta noncuranza per il prossimo.
Avete mai visto i padroni dei cani: il 20% è civile, gli altri fanno fare i bisogni alle proprie bestioline davanti al portone di casa TUA (non loro), nei giardini dove giocano i bimbi (e non negli spazi a ciò adibiti, perchè "puzzano"), ecc, ecc.
Le cacche dei cani fanno schifo, il fumo ti fa venire il cancro (senza se e ma, ho dei lutti in famiglia a ricordarmelo); evidentemente l'unico modo per rispettare gli altri è quello di mettere dei divieti, il buon senso, purtroppo non è patrimonio comune.
 
Da persona che fuma sono d'accordo con i concetti espressi fatto salvo che:

1) La buona educazione (o buon senso) è merce rara: sigarette a parte, provate ad andare su una spiaggia in luglio-agosto o su una pista da sci sotto Natale; nel primo caso sarete ammorbati dall'invadenza urlante e nel secondo rischierete anche che qualche
imbecille vi spezzi una gamba.

2) L'intolleranza è una grave forma di fascismo della nostra epoca ed il fatto di incoraggiarla, anziche' stroncarla, mi sembra una delle cose peggiori che stanno accadendo in questa societa' pseudo-moderna.

3) La categoria "fumatori" è un'astrazione su cui sarebbe meglio non esprimere giudizi in quanto, per l'appunto, totalmente inapplicabili: Maurocip parla di "educazione del fumatore" io potrei parlare di "idiozia del non-fumatore", ma entrambi stiamo parlando di maleducati o di idioti, che poi fumino o meno è del tutto irrilevante.

4) Nei limiti della mia percezione soggettiva, cerco da sempre di chiedere il permesso nel momento in cui faccio qualcosa che penso
possa dar fastidio a qualcun'altro, il problema è che molto raramente
vengo ripagato con la stessa moneta.

Quindi, visto tutto cio', sarei molto tentato, d'ora in avanti, di farmi i ca**acci miei alla stragrande, fregandomene altamente del prossimo, ma, ATTENZIONE, nel PIENO RISPETTO DELLA LEGGE.

Vorrei quindi cominciare a:

1- andare allo stadio non certo per il calcio ma per impestare di sigaro tutti i miei vicini

2- camminare in casa con gli scarponi da sci, tanto per allietare
quello del piano di sotto

3- comprare un bel suv da 8.000cc giusto per inquinare un po' di piu'
i miei concittadini

4- aumentare di 20db il mio tono di voce in qualsiasi situazione cosi' da risultare fastidioso ai piu'

5- ecc. ecc.

Purtroppo non ce la faccio a fare tutte queste cose... mi limitero' a fumare la mia bella sigaretta al tavolino del bar all'aperto senza chiedere a nessuno se da' fastidio come ho invece sempre chiesto fino ad oggi.
 
nordata ha scritto:

Esempio molto banale, ci sarebbe l'obbligo del guinzaglio e museruola per i cani portati a passeggio,

Naaaa:
Estratto dall'Ordinanza per la "Tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressività di cani" (G.U. n. 213 del 10 settembre 2004)

Art. 2.

1. I proprietari e i detentori di cani, analogamente a quanto previsto dall'art. 83, primo comma, lettere c) e d) del regolamento di Polizia veterinaria, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 8 febbraio 1954, n. 320, hanno l'obbligo di:

a) applicare la museruola O il guinzaglio ai cani quando si trovano nelle vie o in altro luogo aperto al pubblico;

b) applicare la museruola e il guinzaglio ai cani condotti nei locali pubblici e nei pubblici mezzi di trasporto.

;) BAU!
 
elche99, dal tuo messaggio traspira una certa amarezza, ma sono convinto che tu stesso ti renda conto che il tuo comportamento civile antecedente al divieto era comune a una minoranza.
Che poi l'imbecillità e la maleducazione siano patrimonio di tutti, fumatori e non, su questo (purtroppo) non ci piove.
 
elche99 ha scritto:
2) L'intolleranza è una grave forma di fascismo della nostra epoca ed il fatto di incoraggiarla, anziche' stroncarla, mi sembra una delle cose peggiori che stanno accadendo in questa societa' pseudo-moderna.

Vorrei solo farti riflettere su questa frase ...

da tutto il tuo post traspare una grande amarezza e sconcerto per quello che devi "subire" mentre eri in quella minoranza di persone che in piena civiltà esercitavano il loro diritto di fare qualcosa.

Come ha sottolineato Lorenzo però, la "mia libertà iniza dove finisce la tua" e questo principio universale dovrebbe essere un pò più impresso nella mente di tutti.

Perchè se è vero che dove esiste una "educazione del fumatore" esiste anche una "idiozia del non - fumatore" , è altrettanto vero che se esiste una "educazione alla civiltà" esiste anche una "idiozia del maleducato cronico".

Mandi!

Alberto :cool:
 
elche99 ha scritto:
...La categoria "fumatori" è un'astrazione su cui sarebbe meglio non esprimere giudizi in quanto, per l'appunto, totalmente inapplicabili: Maurocip parla di "educazione del fumatore" io potrei parlare di "idiozia del non-fumatore", ma entrambi stiamo parlando di maleducati o di idioti, che poi fumino o meno è del tutto irrilevante...

Sono d'accordo ;) , soprattutto nella mia qualità di fumatore c.d. "gentiluomo", se mi perdonate tanto il termine quanto l'apparente presunzione che il suo utilizzo sembra supporre: magari anche per egoismo, lo ammetto, poiché non mi sarei mai goduto una sola boccata se avessi ritenuto - per mia intima disposizione - di dare fastidio a qualcuno col mio fumo.
 
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