Saluti a tutti…
La mia esperienza di masterizzazione risale al 1998.
Credo che il requisito fondamentale di un supporto Cd sia la sua longevità nel tempo. Ho alcuni cd masterizzati solo 6-7 anni fa che in alcuni punti saltano o si ammutoliscono, segno che lo strato organico si è alterato, anche leggendo il cd con diverse macchine. Nel 98 si trovavano ancora i cd con lo strato dorato, ricordo alcuni Kodak e alcuni Traxdata,da letteratura i migliori per la masterizzazione. I non plus ultra erano i Mitsui dorati giapponesi, (costosi 4 volte i cd normali!) ma qui in Italia non ne trovai nemmeno uno.Poi sono cominciati a diffondersi i vari Cd verdi, blu, argentati e quelli dorati scomparsi. Tentai di cercarli sui siti all’estero, ma anche all’estero erano introvabili :un caso? Non credo Oggi pare che i Mitsui siano ricomparsi, andate a leggere le loro caratteristiche: sono garantiti per più di 100 anni!
Un altro parametro da chiarire è la velocità a cui vanno masterizzati i cd. Io ho provato con tutte le velocità possibili… all’inizio masterizare un cd in 10 minuti era fantastico, ma il risultato mi lasciava perplesso rispetto l’originale, e il mio impianto non è proprio da principianti (Teac VRDS 20 e convertitore Parasound 1500) forse era solo suggestione, ma con l’andare del tempo mi accorsi che quelli masterizzati a 1X ( si, avete letto bene, “1X”) , mi lasciavano più soddisfatto; certo ci metto un ora a cd, ma se devo sentirli per un bel po’ di anni preferisco farli bene.
Un altro parametro è il masterizzatore, ho avuto Yamaha, LG,Pioneer, ma l’affidabilità e le prestazioni dei Plextor non sono fama usurpata.
Per finire la conservazione. Se possibile mantenere i Cd lontano dalla polvere e mantenerli ad una temperatura il più possibile costante. Se poi dovete proprio pulirli il Pronto Mobili è ottimo.
Spero di aver dato un mio piccolo contributo.
Maurizio.