Purtroppo in campo H-Fi, quanto meno in una certa parte di esso, l'argomento "cavi" è sempre foriero di discussioni a volte anche feroci, una vera e propria guerra di religione, nel senso più deteriore.
Ci sarà sempre chi dice che date e rispettate certe premesse a seconda che il cavo sia per segnali, per diffusori, per audio digitale, premesse dettate da sani e robusti argomenti tecnici tutto il resto è grande e sapiente marketing, auto suggestione (in buona fede) e nulla più.
Di contro ci saranno invece sempre coloro che assicureranno che i cavi assumono una importanza fondamentale nella realizzazione di un impianto, sino a spingersi ad affermare che i cavi eliminano risonanze, correggono la timbrica, equalizzano un ambiente e lo faranno affermando che i cambiamenti apportati dal cavo "giusto" rispetto ad un altro (buono solo per i criteri citati al paragrafo precedente) sono drammatici e riconoscibilissimi da chiunque in ogni momento.
Magari richiesti di fare una prova rispettando però alcuni parametri e con metodi statistici rispondono che è inutile farla perchè loro hanno sentito le differenze e non devono dimostralo a nessuno.
Come vedi polemiche a non finire.
Morale ?
Se dai ascolto agli appassionati della prima categoria acquisti un buon cavo dal costo umano, se di lunghezza inferiore al metro ed ottico credo che 10 o 20 € siano più che sufficienti, se dai ascolto agli appassionati della seconda categoria hai solo l'imbarazzo della scelta, i cataloghi di alcuni produttori di grido ne hanno di tutti i tipi, scegli quanto puoi spendere al massimo e dormi poi sonni felici, peggio del cavo del primo tipo non andrà.
Scegli a quale categoria vuoi appartenere.
Personalmente ho autocostruito tutti i miei cavi, di potenza e di segnale e digitali coassiali, usando quelli ottici solo nel caso in cui non erano disponibili uscite/ingressi coassiali; ora poi con la diffusione del protocollo HMDI la necessità di collegamenti SPDIF è diminuita quasi del tutto.
Probabilmente acquisterò un DAC esterno per il mio mediapleyer, posso scegliere tra le due tipologie di trasporto segnale e penso che utilizzerò un cavo coax, realizzato con il solito RG59 (come tutti gli altri), sperando che 30 cm. di cavo non rovinino del tutto il segnale

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Nano70 ha detto:
Su cosa intendo per suono "freddo" o "caldo" mi riferisco alla timbrica. Ad es. il timbro classico di un valvolare è caldo e rotondo
Se si vuole dare una definizione di un termine non si possono usare gli stessi termini usati nella frase da definire.
Tu definisci che un timbro "caldo" è quello "caldo delle valvole", al che potrei chiedere: e cosa significa suono caldo delle valvole? E non ne usciremmo più.
Questa digressione solo per far notare una cosa, su cui alcuni anni fa avevo aperto una discussione proprio sull'uso della marea di termini, a volte molto stravaganti, di cui però molte volte non si sa dare un riscontro oggettivo, ovvero ognuno li interpreta come meglio gli aggrada.
Avevo infatti chiesto che venissero spiegati i vari aggettivi usati in questo campo, nessuno era stato in grado di darne una spiegazione, alcune volte le descrizioni cozzavano tra loro (ci fu solo un intervento degno di nota, di Puka, se ben ricordo).
Chiudo la digressione con un pensiero personale sul tema: per me, che sono abituato a ragionare terra terra, se sento dire che un suono è "caldo" penso subito "Mancanza di gamma alta o eccesso di gamma bassa, no buono" idem per il suono "freddo" (viceversa).
Secondo me un impianto/apparecchio/diffusore dovrebbe invece essere neutro e basta, però non sento mai dire: questo ampli/diffusore è favoloso, ha un suono neutro e non modifica in alcun modo il segnale originale.
Che poi un suono caldo sia più piacevole, che la distorsione delle valvole sia più piacevole non discuto, ma non dovremmo stare a discutere di quanto un suono o distorsione (che non ci dovrebbe essere) siano più piacevoli, dovremmo invece discutere di quanto un suono sia reale, ovvero aderente allo strumento sentito dal vero (parlo di musica).
Ciao