Le parti convengono di esentare dal pagamento del compenso di copia privata i supporti vergini (cd-r e dvd-r), di cui al punto 2.1, che l’impresa acquisterà e cederà a soggetti pubblici o privati che utilizzano tali supporti per l’attività di diagnostica medica strumentale o a distributori in possesso del certificato rilasciato dalla SIAE di cui al successivo punto 4 del presente protocollo.
A ben vedere, infatti, le parti non convengono proprio nulla.
E’ la legge – e prima ancora la disciplina europea – a stabilire che nessun compenso può essere preteso per la compravendita di supporti destinati ad un uso professionale ed è SIAE che, arrogandosi un potere attribuitole da un atto amministrativo illegittimo ovvero dal famigerato Decreto Bondi, finge di riconoscere la “grazia” agli operatori del settore e, ipocritamente maschera un “edictum principis” sotto le mentite spoglie del “protocollo d’intesa” e, dunque, dell’accordo negoziale.
E’ un ennesimo abuso al quale, tuttavia, chi volesse piegarsi facendo di necessità virtù ed in attesa che giustizia sia resa, dovrà seguire le istruzioni disponibili sul sito della SIAE e richiedere un inutile certificazione a quest’ultima.
Ancora una soluzione all’italiana: si impone ad un imprenditore di farsi certificare da un ente pubblico economico portatore di un interesse configgente per poter accordargli niente di più che l’esercizio di un proprio diritto.