Questione definitivamente risolta: rispetto alla prima edizione italiana del '66
il Blu-ray MHE è integrale, come sempre sostenuto da william.
Eccone la prova (la scheda contiene anche interessanti notazioni tecniche):
rassegna cinematografica di pellicole restaurate organizzata per iniziativa del Comune di Narni e del Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale
http://www.filmfestivalpopoliereligioni.it/cont/index.php?DY=A&ART=103
Il restauro del film è stato effettuato sulla base dei negativi originari scena “2p” (cioè a due perforazioni, anziché le 4 normali, per fotogramma, sistema noto come Techniscope, inventato per la Technicolor da Giovanni Ventimiglia) e colonna.
L’edizione corrisponde a quella originaria del 1966, testimoniata dalla copia d’archivio conservata alla CN. Nel 1969, Leone, per ripresentare il film in censura, allo scopo di ottenere la riduzione del “divieto ai minori” dai 18 ai 14 anni, aveva apprestato una ulteriore edizione, di oltre 500 metri più corta, eliminando dall’originale (fortunatamente, non dal negativo “2p”, ma solo dai duplicati intermedi) una serie di scene o brani.
Non abbiamo invece ritenuto opportuno integrare scene tagliate prima dell’uscita in sala nel 1966, e solo in parte conservate dagli aventi diritto. A questa proto-versione del film si riferisce probabilmente il minutaggio di 182’ riportato da Oreste De Fornari nel suo “Tutti i film di Sergio Leone” (Ubulibri, Milano, 1984). Dopo il confronto fra tutti gli elementi disponibili (oltre ai negativi originari e alla copia già citati, anche un duplicato negativo conservato presso la Alberto Grimaldi Production, partner del progetto di restauro, e una copia positiva dei tagli del 1969, anche questi affidati a titolo di deposito alla Cineteca), è stato stampato presso il laboratorio Studio Cine un interpositivo in formato scope standard. Da questo è stato ricavato il duplicato negativo, mentre un positivo della colonna è stato ritrascritto su nuovo negativo ottico, previo restauro digitale effettuato presso il laboratorio Di Cinecittà. Dai nuovi duplicati negativi, scena e colonna, è stato possibile stampare, con successive, progressive correzioni, sotto la guida di Tonino Delli Colli, le nuove copie positive.
Il restauro è stato presentato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nel settembre 2000.
formato: 35 mm, colore (Techniscope, Technicolor), mono,
lunghezza: 4776 m; durata: 174’ 34’’.