robersonic
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sigpilu ha detto:parlando della sua esperienza americana, fa capire chiaramente di essere stato PESANTEMENTE condizionato dalla produzione, che lo ha obbligato a dirigere con le mani praticamente legate...
eppure anche il suo Alien ha grandi momenti, scene magnifiche e uno humor nerissimo che non si trova nei precedenti capitoli. Io in genere non credo ai condizionamenti della produzione, anzi i film che esprimono questa dura lotta sono spesso molto belli, e non vi è dubbio che Alien 4 sia un film di Jeunet o che Alien 3 sia un film di Fincher.
La bellezza di questa saga è proprio l'approccio diverso utilizzato da ogni regista. Registi alquanto giovani quando furono scelti, assai talentuosi, dotati di uno stile già personale.
Alien 3, lo ribadisco, per me è bellissimo, anche nella versione cinematografica. Cupissimo, disperato, con una musica che mette i brividi e un unico mostro impressionante, come ai tempi del primo film.
Certo il capostipite di Scott è una pietra miliare, il mio preferito in assoluto della saga, un film dall'atmosfera inimitabile e irripetibile (anche perché Jerry Goldsmith non è più tra noi), ma avercene oggi film come Alien 3!
R.
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