Ecco, proprio così, si paga e quindi sarebbe giusto poterlo usare ed ottenerne dei miglioramenti.
Questo è il motivo per il quale mi sono informato al massimo delle mie possibilità e ho capito tante cose sul sistema audyssey ma la cosa più importante che ho capito è che viene spesso utilizzato male, e non sempre per colpa dell'utente.
Ecco perchè mi sto intestardendo a cercare di passare tutte le info che ho raccolto a coloro che giustamente, avendolo pagato, vogliono usarlo ed ottenere un ritorno dal proprio denaro.
Detto ciò, mi sembra che valga la pena ricordare che il sistema audyssey ha come scopo primario quello di correggere il correggibile relativamente ai problemi derivanti da una stanza di ascolto non propriamente adeguata e ottenere il massimo dal surround.
Il surround, salvo forse per i SACD, non ha nulla a che fare con la musica la quale è registrata in modo diverso dall'audio dei film in surround e in modo tale da essere riproducibile in un sistema a due canali riportando l'immagine sonora lo stage la profondità e il dettaglio della fonte originale senza l'ausilio di 4 5 7 o 9 canali più un sub.
Come già detto il sistema audyssey corregge l'emissione degli altoparlanti misurando le riflessioni e cercando di ottenere un'area di ascolto che sia il più omogenea possibile sopperendo così alla necessità di avere un' unico punto di ascolto perfetto.
E' chiaro, almeno a me, che queste due funzioni sono due cose ben separate ma che si integrano nella pratica utilizzando la correzione audyssey.
Parlo di correzione e non dicurva perchè l'uso della parola curva è fuorviante in quanto richiama alla mente la normale equalizzazione parametrica che lavora semplicemente nel dominio delle frequenze, (cioè alza o abbassa una determinata frequenza e le sue vicine) secondo uno slope (curva d salita e discesa delle correzione rispetto al punto centrale) più o meno ripido.
Inoltre vorrei sottolineare che il bass management non ha nulla a che vedere con il sistema audyssey sono due funzioni separate tra l'altro decisamente diverse tra loro. Il bass management si appoggia a quanto rilevato dal MultEQ per decidere se gli altoparlanti sono large o small e nei sistemi meno sofisticati tale decisione viene presa in modo molto poco accurato definendo lare tutto ciò che sende sotto gli 80 Hz a small tutto ciò che non scende sotto gli 80 Hz. Ma l'unica responsabilità che ha il MultEQ in questa decisione deriva dalla semplice comunicazione al sistema del valore di frequenza al quale l'altoparlante viene rilevato calare di oltre 3dB in efficienza. Dopodichè è il bass management che decide cosa fare. In alcuni come già detto si valutano gli 80 Hz in altri si arriva a valutare i 40 Hz per cui si ottengo cross over settati a 70 60 50 0 40 HZ.
Tornando alla definizione di correzione rispetto a quella di curva, la differenza sta nel fatto che la correzione di audyssey si basa sul dominio dei tempi (cioè si valuta come si comporta il segnale emesso nel tempo successivo alla sua emissione e si apporta una correzione) che rende l'emissione il più piatta possibile. Queso tipo di correzione è l'unico che realmente consente di correggere i problemi derivanti dalla stanza in quanto tali problemi nascono dalle riflessioni. Utilizzando un equalizzatore parametrico si possono si attenuare o enfatizzare determinate frequenze compensando le enfatizzazioni o gli assorbimenti dovuti all'ambiente, ma non si potrà mai correggere la riflessione.
Inoltre mentre un equalizzatore parametrico opera in un limitato numero di bande, il MultEQ opera creando centinaia di punti di correzione riuscendo inoltre a concentrare i punti di correzione laddove i problemi sono più grandi. Vale a dire che la risoluzione del sistema è variabile a secondo della necessità riscontrata.
Detto questo, è ovvio che non andrà bene a tutti e che alcuni troveranno gli acuti enfatizzati e i bassi troppo bassi o viceversa. Ma non essendo un sistema creato per personalizzare il souno risultante dall'impianto non può certo soddisfare tutte le orecchie.
Di certo poi non sarà in grado di leggere le caratterstiche di targa delle casse che analizza e tanto meno questo è un dato importante in quanto le casse suonano un po' come gli pare in funzione dell'ambiente in cui si trovano. Questo è una dei motivi per i quali non vado mai ad ascoltare casse dai rivenditori ma se possibile me le faccio prestare e le ascolto a casa mia. Spesso questo non risulta fattibile ma comprando sul web si può sfruttare la possibilità di rendere ciò che non ci soddisfa.....
In quanto alla creazione di un'area di ascolto omogenea, cioè in cui molti punti siano equivalenti da un punto di vista della qualità del suono, bisogna dire che quando si ascolta un sistema a due canali viene fatto quasi d'obbligo orientare le casse verso il punto di ascolto e mantenre una rigida simmetria. Questo ha uno scopo ben preciso, ottenere che il suono emesso raggiunga le orecchie in modo preponderante rispetto alle riflessioni contando sul fatto che le riflessioni saranno percepite in modo inferiore rispetto al suono principale. (un po' come ascoltare in cuffia dove riflessioni della stanza non ce ne sono).
Ancora una volta questo non si può ottenere con un equalizzatore parametrico. Solo con un sistema come audyssey o similari si possono analizzare i vari punti di ascolto e tramite lìapplicazione di una logica di calcolo di tipo fuzzy uniformare il suono percepito nei vari punti di ascolto.
Per dare un accenno su cosa sia una logica fuzzy faccio un semplice esempio. Se io dico che sono giovane, non do un'informazione utilizzabile da un computer in quanto l'essere giovane o meno dipende dal mio interlocutore. Cioè se parlo a un ventenne mi dirà che per lui non sono giovane, ma se parlo a un novantenne mi dirà che sono giovanissimo.
Farei prima a dire la mia età ma otterrei comunque una interpretazione di parte venendo dichiarato vecchio dal ventenne e giovane dal novantenne. La fuzzy logic fa proprio questo lavoro, genera una risposta interpretabile da un computer utilizzando informazioni non numeriche ma appartenenti al mondo della logica e paragonando tra loro variabili opposte.
Grazie alla fuzzy logic quindi vengono analizzate le risposte ottenute nei vari punti di ascolto, messe in relazione tra di loro e generato quindi il miglio filtro di corrrezione possibile per quel gruppo di punti e per quella frequenza.
Ovvio che tutto ciò ha dei limiti e che sopratutto non si sostituisce ad un ottimo trattamento acustico dell'ambiente di ascolto. Permette però di ottenere il massimo dall'ambiente che si ha a disposizione, e di avvicinarsi al paradiso coadiuvando un ottimo trattamento ambientale che non può, o può non essere, perfetto.
Ciao
P.S. Oggi giornata di maestrale per cui in casa col PC....