gianka ha detto:
Credi veramente che la banda passante di un registratore, per quanto sofisticato, degli anni 50 fosse centinaia di Khz (perchè tale dovrebbe essere per richiedere il DSD)?
Ne abbiamo già parlato qui:
http://www.avmagazine.it/forum/showpost.php?p=1916646&postcount=22
La banda passante, giudicata così superficialmente, dice poco. Anche a parità di banda passante, diciamo da 20 hz a 20 khz, arrivarci in via "analogica", oppure in digitale, NON E' la stessa cosa, per tutto il discorso dei filtri e del funzionamento dei DAC che, nel mondo reale, non esibiscono le prestazioni che la teoria matematica gli permetterebbe.
E questo, a parità di banda passante. In realtà, un registratore a bobine professionale, ben tarato e un buone condizioni, arriva tranquillamente a 35 khz. Il che, ovviamente, non vuol dire che tu possa sentire QUELLE frequenze, però puoi sentire loro effetti (intermodulazione) sulla banda udibile, e quello che c'è in banda udibile suona comunque bene, perchè non ha avuto bisogno di nessun filtro antialiasing, come capita con il digitale.
Del resto, tra i fonici ci possono essere state discussioni a proposito di cosa possa essere meglio tra PCM oppure DSD, ma su una cosa sono tutti d'accordo: quello che *suona* meglio, pure con un certo rumore di fondo, è il bobinone...
Tutto il discorso del DSD, ad esempio, NON SERVE per farti sentire frequenze ultrasoniche, ma per fare rendere meglio quello che c'è un banda udibile.
Poi, a mio parere, il DSD ha altri problemi, perchè è basato sul principio del noise shaping, ma tutto il rumore lo sposta in banda ultrasonica, e a causa di questo, i lettori SACD hanno (come raccomandato da Sony) dei filtri a 50 khz, perchè il rumore non udibile ha comunque un certo contenuto energetico, e anche se non lo senti, va a finire nei tweeter, ne modifica le caratteristiche termiche, e di conseguenza il comportamento anche in banda udibile, e per evitare questo i lettori SACD usano questo filtro.
Dal mio punto di vista, è meglio il PCM ad alta risoluzione, anche perchè è GIA' quello che si usa in qualsiasi studio di registrazione, visto che TUTTO quello che ascoltiamo su CD è il risultato di una decimazione di bit e un cambio di frequenza. Sarebbe molto più semplice ascoltare direttamente il formato originale (96/24 oppure 192/24), e il DSD è molto spesso una complicazione in più, visto che quasi sempre, per esigenze di editing e di lavorazione, c'è sempre da qualche parte una conversione in PCM.