Kilo,
la risposta di Stazzatleta potrebbe anche essere corretta, se includesse la frase A PARITA' DI QUANTITA' PRODOTTE.
Il problema, oggi, è che la diffusione di amplificazioni tradizionali è enorme, mentre non si può dire altrettanto della classe D.
I prodotti che presenteremo noi, ad esempio, avranno un costo che, sebbene competitivo, sarà ancora paragonabile a quello di soluzioni tradizionali, fondamentalmente a causa del fatto che le nostre produzioni saranno, giocoforza, limitate.
La proporzione è che quello che a noi costa 10, per capirsi, ad un colosso tipo Matsushita costa circa 2 o 3, e la differenza è pesante.
Quello che è certo è che la grossa azienda che passa al digitale, se mantiene prezzi analoghi ai precedenti, incrementa il prorio profitto, percentualmente: tuttavia, anche qui sarà il mercato a portare ad una ragionevole riduzione dei prezzi, nel medio termine.
Tieni inoltre conto che il modulo di amplificazione, parlando di classe D, è sostanzialmente un oscillatore, e una importante fetta dei costi risiede, piuttosto, nell'alimentazione e nel mobile.
Se decidiamo di realizzare, ad esempio, un 5 x 200 W, occorre un signor alimentatore se vogliamo la potenza nominale con tutti i canali in funzione, e anche l'uso di alimentatori switching comporta costi considerevoli se vogliamo realizzare un prodotto che rispetti gli standard EMI (interferenze elettromagnetiche) Europei.
A mio parere (e questa è la ragione che mi spinge ad operare per commercializzare un simile prodotto), il vantaggio di questa tecnologia è che ad oggi possiamo avere la stessa qualità sonora di un ottimo ampli in classe A o AB con dimensioni davvero contenute e con un consumo energetico enormemente inferiore; un importante vantaggio in termini di prezzi di acquisto per l'utente finale è probabilmente ancora di là da venire, ma credo non occorrerà attendere più di un paio di anni, per vedere le cose smuoversi piuttosto seriamente, grazie al peso dei grossi costruttori capaci di influenzare i reali andamenti di mercato.
Resta il fatto che ci sarà sempre chi ci proporrà una qualche diavoleria dell'ultimo minuto come giustificativo di un prezzo più elevato: il mercato, checchè se ne dica, VUOLE la presenza di oggetti comunque costosi ed elitari, indipendentemente dalla loro natura realizzativa.
Ciao,
Andrea