Allestimento OXO HT

Riprendo questo post per aggiungere alcune cose.

Tony359 ha detto:
Se il pavimento è "flottante" cioè appoggiato su qualcosa di morbido, la vibrazione non si propaga al massetto sottostante. Se c'è continuità tra pavimento e massetto, si propaga.

La cosa è un pò più complicata.
Quando realizzi un pavimento flottante crei un sistema che isola
maggiormente certe frequenze, ma con almeno un "buco".

é piuttosto facile per quel che capisco, che una mano inesperta mal
calcoli la frequenza di risonanza del sistema col risultato di far passare
alcuni suoni con più facilità che senza il pavimento flottante.

Per questo occorre che tu VIGILI come un avvoltoio quando e se ti montano il piomboroll: il muratore magari non sa o non capisce l'importanza di stendere il materiale perfettamente, senza fessure, senza piantarci dentro niente...

Parole sante, una delle cose che mi spaventerebbe di più a far fare
un lavoro del genere a gente non specializzata, è che io, che non ho
esperienza reale di queste cose, dovrei sorvegliare della gente che non
solo ne capisce molto meno, ma che probabilmente pensa che certe
attenzioni siano solo il frutto di qualche capriccio o mania di
persecuzione.

Un incubo. :mbe:

Idem per ogni cosa, teoricamente odvresti fare la "stanza nella stanza" ma mi sa che per limiti di costruzione...

Già, non dimentichiamoci che, al di là dei soldi, una struttura del genere
ha un peso non indifferente, povero solaio!

oppure lo riempi di lana di roccia e fai tanti fori sulla parete...

Io sono sempre a favore della lana di roccia :D

Ah, chiedi che venga inserita nelle pareti lana di roccia ad alta densità!!!! Spesso mettono un pagliericcio ridicolo. Insisti per pannelli da 80KG/mq almeno.

Qui la penso diversamente.
Per riempire la cavità non occorre lana di roccia ad alta densità, anzi.

Poi secondo me ponendo della lana di roccia in sala avrai una acustica migliore e anche meno "rimbombo". Anche se la lana di roccia non è esattamente un isolante acustico, avere una migliore acustica aiuta a rendere l'ambiente più sordo e quindi a risparmiare un po' di rumore in uscita!

Come ho già detto, semmai avviene il contrario, il trattamento acustico
tende a peggiorare l'isolamento (per l'intervento della manina del
proprietario sulla manopola del volume :D)
 
é piuttosto facile per quel che capisco, che una mano inesperta mal
calcoli la frequenza di risonanza del sistema col risultato di far passare
alcuni suoni con più facilità che senza il pavimento flottante.

Ogni sistema ha una sua risonanza, ok. Ma ora tra avere il pavimento flottante e non averlo... Non so, sarebbe da nuvoletta di fantozzi.

Qui la penso diversamente.
Per riempire la cavità non occorre lana di roccia ad alta densità, anzi.

Al solito, l'isolamento avviene dalla massa. Meno massa, meno isolamento.
Sul sito rockwool o isover c'è un grafico molto illuminante.
La lana di roccia che mettono nei cantieri è per isolare termicamente, non acusticamente. Il "PAR", il tappeto di roccia (!) non isola nulla...

Come ho già detto, semmai avviene il contrario, il trattamento acustico
tende a peggiorare l'isolamento (per l'intervento della manina del
proprietario sulla manopola del volume :D)

Hai perfettamente ragione, ci pensavo prima ed è proprio così: senti meglio, alzi il volume... :)

Ciao
A
 
OK ragazzi, il fatto che il trattamento debba riguardare l'intera stanza è un fatto ormai assodato, da qui l'ipotesi a cui accennavo poco sopra sulla convenienza di chiudere la stanzetta eliminando il lato aperto e ottenere un doppio beneficio (minor superficie verticale da trattare, maggiore facilità di trattamento acustico sul fronte resa) al prezzo di altri inconvenienti (predisposizione di un nuovo punto luce e di climatizzazione): in ogni caso, diamo pure per scontato che se sarà possibile applicherò il phonoroll (o il piomboroll) all'intera superficie del pavimento.

Piuttosto, mi inquieta non poco il fatto che un'approccio scientifico all'argomento possa portare a valutazioni anche diametralmente opposte... :confused:
 
OXO ha detto:
Tenendo conto che in un (molto) prossimo futuro vorrei ricavare un bagno sul fondo della stanza (in pratica, recuperando la profondità dell'intercapedine dove già esiste la predisposizione per gli attacchi idrici e gli scarichi sul lato corto e parte della profondità dell'intercapedine sul lato lungo - vedi foto 2) si pone comunque il problema: se tratto tutta la stanza, poi che faccio? Sono costretto a buttare il materiale che dovrà essere inevitabilmente smontato o è recuperabile?

tutto quelllo che monti è recuperabile, però visto che parliamo di trattamento acustico, se il bagno risulta poi dentro la stanza trattata non è un problema no? Oppure prevedi oggi dove fare il bagno, e ci fai il muro ora (che poi puoi farlo direttamente con il cartonpiombo come fosse un normale muro di cartongesso)

Allora mi pongo un'altro quesito, se non sia forse meglio prevedere di "chiudere" completamente la saletta, creando una stanza separata di 4,35 x 2,65 m... :confused:

sarebbe meglio, e se magari, anche riprendendo i discorsi corretti fatti dopo, ti fai un bel controsoffitto piano (potendo) in modo da ricavarti un parallelepipedo sarebbe ancora meglio per le dimensioni vedi il discorso che faccio dopo

Per quanto riguarda la spesa, ho provato a contattare la Ghirotto, la quale mi ha mandato i cataloghi ma senza prezzi, invitandomi a richiedere eventualmente un preventivo.

se vuoi io te li posso procurare, un po' di sconto ce l'ho, posso sentire con la ditta a cui mando i clienti, mi faccio fare un prezzo e poi ti so dire

Questo credo che riguardi comunque lo stadio successivo, ovvero il trattamento acustico della stanza, giusto?

ehm no :) evidentemente non mi sono spiegato bene

Secondo me è la cosa principale da fare, devi decidere prima le dimensioni del tuo cubo finito.
Alla fine dati i tuoi 4 muri non fai altro che fare una stanza nella stanza (io all'inizio avevo lasciato fuori il tetto), vedi anche il progetto di gherson nel quale c'era il mio zampino per l'ideazione degli spazi.

Questo perché per trattare devi mettere almeno del phonoroll/piomboroll sotto il pavimento e le pareti le devi rifare in cartongesso (cartonpiombo), ora spostare queste nuove contropareti di qualche cm dal muro non costa nulla, ma potrebbe aiutare molto, come detto è necessario fare un calcolo.

Io però lo farei ora.

L'avevo trovata su Casaviva, che non è certo una rivista specializzata nel settore dell'acustica: posso provare a informarmi, ma se tu hai qualcosa di meglio da proporre, non fare complimenti.

Io le ho sempre fatte fare da un fabbro, porta ray120 battentata sui 4 lati, aperti come fosse una scatoletta di tonno, e farcita con piomboroll e isolpiombo N

Potresti spiegare meglio questo particolare? Mi pare chiaro che forando il cartonpiombo si pregiudica tutto il suo lavoro, ma non ho capito bene come funziona questo sistema da appoggio all'americana scollegato dal resto della casa...

Il discorso, come detto da altri, è che ogni buco presente nella struttura insonorizzante pregiudica fortemente il risultato finale.
Quando studio e realizzo gli studi di registrazione facciamo in modo che gli attraversamenti siano i minori possibili ed anche in quel caso adottiamo tutta una serie di specifiche per evitare che il suono si propaghi lungo il muro. Ad esempio invece di bucare il cartonpiombo in prossimità della presa elettrica si fa una canalina fra muro e cartongesso, che percorre anche diversi metri per spuntare fuori dalla parte opposta della stanza, e lungo il tragitto la canalina viene imbottita di isolante acustico.
Possibilmente si crea un solo attraversamente e poi se necessario si fanno delle scatole di derivazione esterne.
Oppure si fa una unica grande presa.
 
OXO ha detto:
farebbero già un'eccezione per la stesura del phonoroll

sai come facciamo noi?

Richiediamo la stanza "grezza"... poi ci metti il piomboroll, e poi un pavimento in prefinito legno che vendono al castorama/ikea/brico etc.
Spendi poco ed hai un risultato di sicuro rilievo.
Il materiale lo stendi tu, è una cavolata visto che sono rotoli, e poi chiami qualcuno solo per metterti il pavimento sopra, che in questo caso diventa flottante, ed un cartongessista a cui poi devi spiegare anche di fare una struttura autoportante o simile. Ad esempio non è male pensare ad una prima serie di lastre di cartongesso avvitate ed una seconda serie di cartonpiombo incollate, e così via

Oltre a questo (che già non è poco), alcune delle tue interessantissime considerazioni sono purtroppo non più attuabili: tutti i muri, per esempio, sono stati eretti (dalle foto si vede bene),

ma tu poi i muri li rivesti... il problema è minore

le uniche cosa che si possono eventualmente modificare sono il riempimento fra il solaio e il massetto del pavimento (che sarà di piastrelle di gres porcellanato di 60 x 30 cm) e la chiusura della stanzetta (da effettuarsi comunque a casa consegnata).

ok, non è poco :-)

Inoltre, non vorrei essere stato frainteso: l'obbiettivo (per evidenti motivi logistici e di budget) non è quello di isolare completamente dal resto del mondo la saletta, ma di permettere la visione e l'ascolto di film e musica a volumi accettabili senza l'angoscia di inimicarmi l'intero vicinato.

ovvio :-)
ma qui o troviamo l'uovo di colombo o spendiamo un capitale, perché purtroppo i lavori a metà rendono... come se non fossero stati fatti.

Però facendo piomboroll e cartonpiombo secondo me fai veramente tanto...

Apprezzo moltissimo le varie disquisizioni tecniche ad alto livello finora prodotte, ma non vorrei che le soluzioni prospettate fossero troppo al di là delle mie reali capacità economiche e di allestimento (nel senso più pratico del termine).

non credo proprio
 
Riemergo da un lungo periodo di silenzio legato (ahimé) a diverse problematiche legate alla casa: per quello che concerne questa discussione il problema fondamentale riguarda l'assenza di risposte circa la mia richiesta di insonorizzazione del pavimento.
A questo punto temo che i lavori siano quanto meno iniziati, se non già conclusi: in quest'ottica, molte delle considerazione fatte fin qui potrebbero essere soggette a radicali riconsiderazioni. :(

Fatto questo doveroso preambolo, e passando alle considerazioni espresse da Danilo Ronchi, innanzitutto approfitterei volentieri di un eventuale sconto sui materiali: per quanto riguarda la messa in posa sono già sistemato.

Nell'eventualità di non poter realizzare l'insonorizzazione del pavimento, mi chiedo se possa avere un senso controsoffittare la stanza sottostante la saletta, magari con il cartonpiombo.
Riguardo al soffitto, invece, non credo ci siano possibilità di ottenere un parallelepipedo, dato che la parete posteriore ha un altezza di 180 cm.: potrei comunque rivestirlo con questo sistema di pannellatura che oltre al fonoassorbimento provvede alla regolazione climatica della stanza (soprattutto nel caso di chiusura della saletta con conseguente esclusione del climatizzatore).

Per la porta ogni suggerimento è il benvenuto: la mia era una banalissima proposta piovutami per le mani quasi per caso, io non ho alcuna esperienza in materia. Riferimenti e prezzi della Ray120?

Riguardo invece alla questione dei "buchi", essi si limiterebbero alle prese di corrente, d'antenna e LAN (posizionate sulla parete frontale), un'interruttore e i collegamenti delle casse posteriori e del proiettore: sinceramente vorrei evitare di passare canaline esterne, anche l'occhio vuole la sua parte.

Infine, sulla conformazione finale della saletta: evidentemente chiudere la stanza (per ottenere un cubo più o meno regolare) è la soluzione migliore dal punto di vista acustico e forse anche economico; d'altro canto, pone dei problemi a livello estetico e funzionale.
Sicuramente questo è un aspetto da approfondire, magari quando sarà più chiara la situazione del pavimento.
 
STANZA NELLA STANZA E TAGLIO ACUSTICO

Salve a tutti,
mi permetto di dare qualche consiglio.
Dal punto di vista puramente costruttivo, per ottenere un ottimo effetto di trattamento insonorizzante si dovrebe procedere per sezioni. Tento di spiegarmi meglio.
Oltre a seguire il principio della "stanza nella stanza" si dovrebbe anche seguire quello della costruzione ad incastro o "a taglio acustico".
Per il primo, c'è poco da fare: se si ha intenzione di realizzare una struttura in cartongesso, per le pareti bisogna necessariamente distanziarsi dalle pareti di qualche centrimetro e poi procedere ad effettuare un'insonorizzazione per strati. Nel capitolato relativo all'utilizzo dei materiali, tieni presente che la lana roccia o la lana vetro da sole non servono a nulla, devi sempre accoppiarle tra loro o ad altro materiale. Questo perchè la lana roccia in rotoli (quella più utilizzata per questo tipo di impieghi) essendo una fibra minerale ha un ottimo potere di isolamento termico (è utilizzata come coibendazione per i camini) e ha un potere di assorbimento acustico di poco superiore a 10-13db (5cm). Un valore ancora basso se si considera che il parlato dell'uomo ha un valore quasi del doppio. Dovresti accoppiarlo alla lana vetro (per intenderci la lana roccia è di colore verde-grigio, mentre la lana vetro è giallo pallido) così da avere un potere di assorbimento acustico più del doppio. Ora se vuoi ottenere un'insonorizzazione a regola d'arte, lo schema più utilizzato è questo:

|___||||__|___||||
__1_234_5__6__789

1 - distanza dalla parete in laterizio (x cm). Si utilizza questo spazio per creare la struttura che sorreggerà i pannelli di cartongesso;
2 - primo pannello di cartongesso (a seconda dell'ambiente e dell'umidità, si possono utilizzare anche quelli idrorepellenti oppure mettere un pannello di europron da 4mm per l'umidità). Da notare che lo spazio per le giunture deve essere rifinito con garza;
3 - pannello di europron/sughero da 4mm. L'europron non è altro che un foglio di polistirolo pressato e resto duro (simile al polistirene). Il sughero è invece ottimo per il trattamento delle alte frequenze comprese tra 1000hz e 6000hz. E' inoltre utilizzato anche come isolamento termico.
4 - secondo pannello di cartongesso. Da rifinire con garza.
5/6 - A terra e sul soffitto è posizionato un binario (in gergo U da 70mm). Si creano delle barre verticale ogni 60cm (la larghezza dei rotoli). All'interno dell'intercapedine viene posizionato il rotolo di lana roccia prima e sovrapposta la lana vetro. Lo spessore dei materiali consigliato per l'accoppiamento è: 4cm lana roccia, 5cm lana vetro. Avrai una compressione di due cm.
In alcuni casi sul secondo pannello (punto 4) puoi addirittura incollare dei pannelli in poliuretano espanso bugnato da 2-3cm e procedere a spostare di qualche cm la posa del binario (questo ti permetterà anche di correggere le storture o le obliquità del muro).
7 - Chiudi il wafer con un nuovo pannello di cartongesso che rifinisci con garza. questa volta però non utilizzare stucco per giunture ma OIKOS Elastrong. E' uno stucco murario per esterni ad alto potere elastomerico (è cioè formato da migliaia di filamenti gommosi che evitano allo stesso di spaccarsi se sollecitato da forti vibrazioni. E' solitamente utilizzato per gli esterni delle mura delle abitazioni o delle cinte murarie che affacciano sulle strade. Costa un botto).
8 - Rotoli di sughero. Incollare i vari spezzoni con colla per sughero direttamente sul cartongesso. Stuccare con stucco per sughero le eventuali le giunture larghe (non troppo max 2-3mm).
9 - Chiudi con il quarto pannello di cartongesso e rifinisci le giunture con Elastrong. Poi procedi a stuccare con rasante.
IMPORTANTE!!! AL punto 5/6 quando si posano a terra e a soffitto i binari E? NECESSARIO ISOLARLI con striscie di gomma e gommapiuma adesiva. Sono infatti gli unici punti dove la nostra struttura tocca quella esterna (soffitto e solaio esistenti) e necessitano quindi di essere smorzati per evitare la propagazione delle vibrazioni sonore.
Vado a pranzo, a risentirci

P.S.: posso postare circa 400 foto se mi date una mano:D .
Stefano
 
Ultima modifica:
Oxo, ti rispondo con calma...

elrabbinos ha detto:
Salve a tutti,
mi permetto di dare qualche consiglio.
P.S.: posso postare circa 400 foto se mi date una mano:D .
Stefano

Elrabbinos, ho tagliato qualcosina.

Avendo fatto e gestito diverse situazioni di isolamento acustico, e non ultimo due studi di registrazioni, mi viene da chiedere come pensi di abbattere le basse frequenze con il sistema che citi.
Perché mi pare ottimo per una insonorizzazione "semplice", ma poco risolutiva per dei sub importanti e per un volume "da cinema".

Inoltre invece di fare un sandwich del genere, con relativo costo e manodopera, io, come detto prima, userei materiali bicomponente, al limite con lana di roccia (quella gialla non mi risulti essere lana di vetro ma proprio lana di roccia, che tra l'altro è vietata dalle normative per l'uso in campo libero)

Comunque sono curioso :-)

A presto e grazie del tuo contributo!

Danilo
 
GIALLO e' PROPRIO Lana vetro...

@ GIANDEGIAN

Ciao,
come costi posso dirti quelli del solo materiale, visto che la manodopera l'ho messa io:D .
Allora inizio con il dirti subito che i materiali più costosi sono:
- il poliuretano espanso bugnato (12,00 euro al mq, ma sono riuscito ad averlo a 9,00);
- il sughero, rotoli da 10 mq spessore 4mm sono venduti da CASTORAMA a 55,00 a pezzo;
- pannelli di cartongesso, per le pareti lasciate stare il 10mm (che è in realtà 9) ma prendete il 13mm (che è 12,5mm). Il normale costa cira 5,50 ero a pannello (200cm x 120cm) mentre l'idrorepellente (ha un lato verde) sui 6,20 euro;
La struttura è tutta in alluminio zincato e li si va per tipo di pezzo ed a metraggio che non è mai superiore ai 90 cent a metro.
- La lana di roccia ROCKWOOL costa tra i 2,50 e i 2,90 euro a metro quadrato (l'altezza del rotolo è 120cm,cioè quanto un pannello di cartongesso standard);
- la lana di vetro, non so perchè da Roma in su l'ho trovata mediamente più cara che al Sud, boh. Comunque, il suo costo è più o meno equivalente alla lana roccia (con l'unica differenza che la si trova della ISOVER, qualsiasi spessore, in rotoli alti max 60cm. Io ne ho presi 80mt quadrati e l'ho pagato 1,50 a metro).
- la gomma da utilizzare come smorzante, spessore 6mm da mettere sotto i binari 15,00 euro al mt lineare (altezza rotolo 120cm);
-gommapiuma espansa biadesiva, venduta in rotoli da 20mt spessore 4mm e larghezza fascia 50 oppure 70mm (quanto la larghezza delle barre in alluminio zincato), rispettivamente 39cent e 49cent al metro lineare.
- un bel po di viti per cartongesso diverse lunghezze, fischer, sacchi di stucco, elastrong, garza, ecc.
Per i materiali io ho speso quasi 2000,00 euro. Con un costo di circa 32-34 euro al mq.


@ DANILO

Ciao,
Confermo quanto detto, ovvero che quella che comunemente i venditori di articoli per l'edilizia o per il fai da te vendono come lana roccia, se gialla è solo ed esclusivamente lana vetro. Purtroppo è un comune errore. Quella di cui tu parli è in realtà il pannello di lana roccia e non il rotolo che non è proprio giallo ma più un marrone chiaro ed ha una struttura più dura (il colore è in pratica quello delle coppelle che sono miste roccia/vetro)
L'unica concessionaria in italia che rivende lana roccia (verde grigio giallognolo) e la ROCKWOOL spa.
il più grosso fornitore di lana vetro è la ISOVER (consociata della Saint Gobain, vi ricondano qualcosa i vetri blindati ed i vetri delle automobili di lusso??) sito www.isover.it.
Infine la lana vetro come la lana roccia non sono vietate ma devono essere maneggiate con cura poichè il loro movimento rilascia nell'aria fibre che se respirate (esasperando significa che devi chiuderti in una stanza con 4 tonnellate di materiale ed accendere 18 ventilatori industriali...:D ) possono creare dei danni. Basta una tuta da imbianchino ed una maschera da verniciatore per evitare il problema. In realtà la controindicazione è il prurito che si genera in alcuni soggetti. Sul sito trovate diversi manuali per la posa in opera, tra cui come creare pareti insonorizzate per uso civile.
 
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Per la BASSE FREQUENZE...

Due sono le strade per il trattamento delle basse frequenze che mi sento di esporre e di sottoporre a tutti Voi, non si finisce mai di imparare.
La struttura a sandwich ha un vantaggio intrinseco, come alcuni materiali bicomponenti, cioè di poter assorbire e/o smorzare alcune (trattamento mirato tipico dei tube traps), la maggior parte (insonorizzazione tipica) o tutte le frequenze sonore (è in realtà un utopia, però...).
Nello schema prima proposto si ha il vantaggio di bloccare quasi immediatamente le frequenze alte. Le medio/basse o quelle che sopravvivono attraversando i diversi materiali perdono energia per assorbimento o trattenuta.
Diverso è il caso delle basse frequenze al di sotto dei 240hz, dove effettivamente potrebbe esserci un problema di assorbimento e abbattimento della propagazione (ricordiamoci che stiamo insonorizzando e non trattando la stanza). Gli smorzanti (gomma e biadesivo) posti sotto i binari ci danno una mano per abbattere la propagazione delle basse frequenze al soffitto ed al pavimento, mentre il biadesivo sull'intera struttura evita di farle propagare tra componenti e componenti, infine poichè abbiamo avuto l'accortezza di mettere ogni 60cm un palo portante così da sigillare tra due pali lana roccia e lana vetro, le basse frequenze rimarranno bloccate nella struttura. Per perdita di forza, ad un metro e 20 saranno state abbattute di oltre la metà (non debbo perderne l'effetto ma trattarlo successivamente). Per aumentare il potere d'assorbimento e per correggere eventuali pendenze della parete sul secondo cartongesso (vedete lo schema di prima, ma è meglio se posto qualche foto.) io ho posto dappertutto dei pannelli di bugnato spesso 3cm. Il bugnato si comporta quasi come il piramidale, in parte cioè assorbe l'energia ed in parte provvedere a diffonderla, spezzando però in maniera meno netta, l'onda sonora.
Il taglio acustico poi, provvede a fare il resto dell'insonorizzazione (SESE). Brevemente la regola della costruzione a taglio acustico dice che parete, soffitto e pavimento sono tre elementi separati ma interagenti tra loro. Poichè separati vanno trattati ognuno secondo modalità apposita e, poichè interagenti la loro costruzione deve ottenere un unico risultato: insonorizzazione di uno spazio.
Ho iniziato dalle pareti perchè sono proprio queste che debbo realizzare per prima se voglio fare un pavimento flottante...ricordiamoci che il nostro amico ha a disposizione un appartamento in fase di costruzione.
Senza stare troppo a pensarci su o a pensare che non debba sentire niente al piano inferiore (non debbo spararmi a 150w per canale la colonna sonora in THX senza che nessuno la senta, ma debbo poterla apprezzare al meglio!)
Un pavimento flottante ha una struttura disaccoppiata dal solaio dove lo si va a costruire dalle pareti intorno. Regola d'oro vuole che si utilizzino materiali gommosi o bituminosi. In alcuni si inserisce sughero e piombo per il trattamento dello spettro sonoro in toto (di nuovo il sandwich di materiali o l'accoppiamento di multi materiali). Lo svantaggio è che si appesentirebbe il solaio mettendo lastre di piombo (anche con spessore di pochi mm otterrei come effetto un 7-10Kg per mq). Si preferiscono dunque materiali gommosi: smorzano bene il suono, evitano la propagazione e abbattono bene le basse frequenze. Non a caso il nostro sub deve essere messo a terra e non sospeso o montato a parete:p .
Poiche la propagazione delle onde generate dal sub avviene per contatto e propagazione, il pavimento dovrà essere fatto in maniera tale da colpire soprattutto quelle frequenze. Le alte non sono un problema, una copertura di sughero può aiutarci. Considerate che solitamente su di una struttura del genere si posa sempre il parquet, ma nessuno ci vieta di mettere delle majoliche, del cotto fiorentino e poi dopo un bel tappeto. De gustibus non disputandum est!! dicevano i Romani.
ATTENZIONE!! L'accortezza sta proprio nel fatto che parete e pavimento debbono congiungersi ma non devono essere a contatto se non attraverso un risvolto gommoso. Quindi il pannello di cartongesso a vista (cioè il quarto) verraà in contatto con la striscia di gomma che divide la parete dal pavimento.
In tutto questo discorso, ho dimenticato di dirvi le misure delle nuove pareti e del pavimento.
La parete a sandwich avrà uno spessore, a seconda del tipo di realizzazione e della densità dei materiali (poliuretano espanso, lana vetro e lana roccia) tra i 12 ed i 33cm oltre alla parete in muratura (io ho una parete in cemento armato da 30cm e una parete insonorizzata da 33cm).
Il pavimento solitamente varia tra i 5-7cm ed i 9-12cm a seconda dello spessore utilizzato, del livellamento da fare, prima di poter posare il pavimento finale.
Attendo pareri e grazie per lo spazio dedicatomi fino a questo punto.
Chi mi insegna a postare le foto!!! Almeno vi rendo partecipe dell'opera che mi vede coinvolto da ormai 9 mesi e passa...
 
Ultima modifica:
Ciao elrabbinos e benvenuto su questo 3d. :mano:

Innanzitutto, lasciami elogiare la tua competenza in materia: è evidente che hai una certa esperienza e che sai quel che dici. Inoltre, non devi ringraziare nessuno, anzi, siamo noi tutti a doverti ringraziare per i tuoi interessanti spunti: ne faremo certamente tesoro. :idea:

Detto questo, lasciami solo muovere qualche critica alle tue argomentazioni:
  • forse sottovaluto le mie capacità nel bricolage, ma ad occhio e croce i procedimenti che hai ampiamente spiegato non mi sembrano proprio alla portata di tutti...
  • forse non hai valutato un fattore fondamentale, ovvero le dimensioni della saletta: anche soltanto i 12 cm (x2 se non ho capito male) minimi di spessore delle contropareti porterebbero il fronte anteriore a 2.40 m. Purtroppo non ho grosse dimensioni in ballo, speravo di riuscire ad ottenere un'abbattimento sonoro proporzionato alla pressione sonora necessaria a riempire la stanza con qualcosa meno
  • forse non hai valutato che i 2000 € che tu ventili come spesa per i soli materiali potesse essere il mio budget massimo all inclusive

In altre parole, forse sei troppo più avanti rispetto a me! :p

A questo punto (e credo di parlare a nome di noi tutti), urge una bella dose di foto e di testimonianze dirette sui risultati raggiunti con la tua creatura. :D

A tale proposito, per postare le foto ti consiglio di utilizzare ImageShack: anche senza iscriverti (mossa comunque consigliata, è un servizio gratuito) basta scegliere la foto da postare sull'hdd, cliccare su "Host it!" e fare copia/incolla nel messaggio. Puoi dare un'occhiata all'apposita sezione palestra del forum dove potrai esercitarti a dovere.

Aspettiamo presto tue notizie! ;)
 
elrabbinos,

per postare le foto devi caricarle su un sito tipo imageshack e poi riportare
il link diretto nel post racchiuso tra tag IMG.

Ho letto quanto hai detto e trovo che ci sono cose sostanzialmente
corrette (lana di roccia-lana di vetro) ma altre che mi danno parecchio
da pensare.

Qualche domanda secca:

Non ho mai sentito che accoppiando lana di vetro e roccia si ottenga un
qualche beneficio, hai dei riferimenti con dati di laboratorio?

Già che ci siamo, hai dati di laboratorio anche per quel particolare tipo di
assemblaggio della parete?

Per il pavimento flottante, ma non è logica che venga prima il pavimento
e poi su questo si poggino le pareti?

Fare un pavimento flottante leggero non ti espone a valori di risonanza
troppo alti, con conseguente perdita di isolamento acustico a frequenze
"di lavoro"?

'mmazza che rompi che sono :D
 
Spettacolo, ragazzi!!!

Ah, avevo ragione, ora si entra nel bello!! Lasciatemelo dire mi fa davvero piacere trovare gente con cui parlare.

@ OXO

Grazie per i complimenti. Ti dico però che io non sono propriamente del settore, cioè si, mi piace l'audio ed il video, ho progettato da solo il mio impianto (2 anni di lavoro) e da 9 sono passato alla sua completa realizzazione nei fine settimana. Ovviamente mi sono documentato tantissimo ed ho dalla mia una discreta manualità:O .
Passando ad elencare il tuo reale problema, beh che dirti, hai ragione non ho tenuto conto delle tue esigenze tecniche. Nel caso specifico: abbiamo il muro di laterizi, a questo punto dovresti procedere in questa maniera:

|__||
1 2 3

doce cioè ad
1 - fare solo l'arricciatura ai laterizi;
2 - posa in opera del binario da 70mm, distanzialo dalla pareteanche solo 1cm, allinea la struttura in verticale e poni le C (sono i "pali" dove andremo ad avvitare i pannelli di cartongesso). Ricordati di stendere sotto e sopra i binari a U lo strato di gomma (ti conviene creare a terra uno zoccolo alto 5-7cm considerando il fatto che hai solo il solaio) incollandolo con normale colla per pvc (dato il peso della gomma quando la incollerai a soffitto tagliala in strisce di 10 cm. Sul binario attacca la striscia di biadesivo ed allinea il binario a squadro.
Monta le C ogni 60 cm incastrandole nel binario. In pratica, quando devi iniziare una nuova sezione di 60cm monterai spalla a spalla le C e tra di esse metterai del biadesivo.
Ora hai il solo problema di livellare la parete che prima ti ho detto di far arricciare solamente (in realtà dipende dai costi...se ti conviene portarla a rasatura, cioè liscia o no, altrimenti segui questa strada) prendi dei pannelli di cartongesso idrorepellenti e dell'europron (il polistirolo compresso). Se la parete lo permette, fissa prima i pannelli di europron (10mt quadri spessore 4mm 18,00euro) e immediatamente sopra fissi i pannelli di cartongesso (la parte verde è dietro a contatto con il polistirolo). Se non puoi fare così, con colla per il polistirolo, fissa sul lato verde i pannelli di europron (mis. 125cm x 80cm) e poi fissi il pannello accoppiato alla parete. Otteniamo così un doppio vantaggio, un buon potere termico oltre che contro l'umidità ed una parete uniforme. Le giunture verranno trattate con stucco elastrong e garza.
In ogni sezione da 60cm opererai in questa maniera: incollerai con colla da tappezziere (quello adatto è in realtà collante per poliuretano espanso, ma non so se riuscite a trovarlo facilmente:( ) pannelli in poliuretano espanso bugnato da 3cm, poi lana roccia da 3cm e lana vetro da 2cm. Ti renderai conto che nel binario da 7cm c'è troppa "roba":

|___|___|__|| = fisico 8,3cm (7cm il binario + 1,3 il pannello di chiusura di cartongesso)
s _3__3__2 1,3 = 8,7 cm di materiale chiuso nel binario e pannello da 1,3cm di chiusura

La "S" sta pannello accoppiato (ricordare quel cm lasciato dalla parete prima di posare il binario?)
3 - fissi il pannello di cartongesso di chiusura (1,3cm) e qui devi decidere se passare direttamente alla posa del sughero, ovvero lo lasci a vista e lo usi come base per il trattamento acustico, oppure crei il solito wafer pannello/sughero/pannello e poi procedi al trattamento acustico.
Nel primo caso, stendi il rotolo di sughero da 4mm. Lo puoi tranquillamente verniciare, anche se avendo il tetto spiovente di converrebbe utilizzare i fogli di sughero grezzo da 3 cm. Dovrai procedere spuzzandoli di colla vinilica mischiata ad acqua (almeno un paio di spruzzate) e poi con il rullo gli dai una passata di mordente e vernice per legno (colore legno scuro non sarebbe male). Prenderei in considerazione anche i pannelli in fibra minerale di cui si parlava (non quelli classici della knauf et similia ma qualcosa simile al sughero..ora non ricordo il nome...).
Nel secondo caso, dopo il wafer, crerei dei telai in legno lunghi anche un paio di metri ed alti almeno 60cm e spessi 2-3 al cui interno metterei del bugnato liscio densità almeno 40kg/m3. Sui telai poi procederei a fissare della tela acustica (il procedimento ricorda moltissimo la costruzione di uno schermo per videoproiezione).
A conti fatti in 13,1-14,1cm hai ottenuto una insonorizzazione e un trattamento di armonizzazione. Abbatti le alte frequenze in entrambi i casi, le medio/basse vendo attutite ed assorbite ma non perdi l'intellegibile, le basse frequenze vengono attutite in primis dai telai riempiti, poi dal cartongesso/sughero e poi dall'accoppiamento dei materiali. A grandi linee è il procedimento con cui realizzano i multicinema, solo che li parliamo di almeno 60cm di parete con densità dei materiali almeno doppie (fateci caso, i Multisala del gruppo Medusa hanno le pareti completamente ricoperte di pannelli telati al cui interno vi è poliuretano espanso da, almeno al tatto, 80-100Kg/m3)
Il resto viene fatto dal pavimento...
Per i costi, nel tuo caso credo non vadino oltre i 700 euro nel primo caso, ed intorno ai 1000 nel secondo, solo materiale purtroppo.

@ ZAPHOD
Fai un pò una ricerca sulla lana di roccia in inglese troverai tanti suggerimenti. Lana roccia e lana vetro sono due fibre di natura completamente diversa, la prima naturale con una propensione ad avere un'ottima conduzione termica e fibra medio lunghe, la seconda di natura artificiosa ha fibre medio-corte ed è dunque più compatta anche se al tatto tende facilmente a sfaldarsi se esposta all'umidità (diventa giallo-ocra). La loro unione è perfetta per livellare l'impatto sulle frequenze. A seconda di come costruisci la parete, se cioè metti prima l'uno o l'altro abbatterai prime certe frequenze di altre. Se le frequenze raggiungono prima la lana vetro (l'ultima ad esste messa nel nostro caso) le alte, più fitte, saranno spezzate e poi poco alla volta il loro effetto verrà annullato, le basse invece avendo una frequenza più ampia e quindi un onda più forte, tenderanno ad attraversarla, cambiando solo direzione e accorciandosi. La lana roccia di origine minerale serve proprio a questo scopo: ha fibre più dure con cristalli più ampi e porosi, ad alto assorbimento. Quello che rimane delle basse frequenze viene spezzettato dalla lana roccia. Solo una minima parte di esse giungerà alla parete di laterizio che potrà tranquillamente assorbirle.
Metterla poi dopo (cioè più a contatto con il muro) permette poi un maggiore controllo termico.

Se costruisci prima il pavimento flottante e poi su di esso costruisci le pareti, hai un maggiore rischio che le basse frequenze si propaghino alle pareti. Tutto segue una logica ad incastro derivante dalla legge del taglio acustico.

Hai ragione, mi sono espresso male. Per mq hai un solaio/pavimento di circa 400Kg con uno spessore finito di 30 cm. Non è proprio poco. Concordo. Ecco perchè dicevo che aggiungere le lastre di piombo sarebbe esagerato. Dovresti rifare i calcoli del punto di rottura.
In M.P. scrivimi che ti invio i manuali così li si posta insieme su AVM.

A presto,
Ste
 
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