Mah... quello di Burton è l'unico per me che avesse un senso.
Era un pò surreale e in pieno stile del regista, ma la forza, la realtà, la totale follia del Joker di Nolan sono qualcosa di molto più forte a livello espressivo.
Il primo è quasi un fumetto anni '80 in movimento, il secondo è la trasposizione su schermo di un mondo reale dove il caos senza ragione è potente più di qualunque arma e solo l'idea di un eroe, che altri non è che un uomo il cui costume serve solo ad amplificare le proprie gesta rendendole paragonabili a quelle di un essere superiore che trascende la carne e le ossa, può confrontarvisi e vincere.
Quanto al richiamare il fumetto a paragone, non lo trovo corretto... soprattutto nell'universo letterario di Batman dove la caratterizzazione dei personaggi varia ed è variata in continuo a seconda di cui fosse dietro alla penna.
Questo è un Batman realistico, non un fumetto, non un supereroe della JL che affronta semidivinità di altri piani di esistenza... e per fortuna direi io. Noland parla di un uomo, parla di cosa la volontà di un uomo possa fare supportata dalle giuste motivazioni.