Re: Re: Re: Re: Re: Filtri di rete
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gizampic ha scritto:
......E un filtro passa-basso, anche cammuffato da filtro di rete, è sempre un filtro passa-basso.
La mia opinione da due centesimi.
Anch'io la pensavo come Te...
Ma hai visto le misure ???
Ho persino interpellato la Schaffner che notoriamente produce filtri anche per poche decine di euro.
Ebbene, di fronte alle specifiche richieste, col i dati dei Blacknoise alla mano mi sono state chieste cifre analoghe per di piu' per un filtro grezzo senza neanche lo chassis !
Mi e' stato spiegato che per ottenere quelle specifiche attenuazioni sono necessari vari passaggi e componentistiche costose e particolari, tant'e' vero che me ne ha chiesto l'uso che ne dovevo fare, dicendomi che certi valori loro li implementano solo su filtri industriali o militari.
:cool:
Re: Re: Re: Filtri di rete
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gizampic ha scritto:
1- OK, e allora perchè ci metti il filtro esterno? I disturbi che peggiorano il suono da dove arrivano? Questo black noise è una gabbia di Faraday schermata in mu-metal in cui si introduce il pezzo o una ciabatta da interporre tra la presa a muro e il/gli apparecchi da filtrare?
2- L'energia che viene mandata sugli speakers, da dove arriva, di grazia? A me risulta dall'alimentatore......con ciò che ne consegue.
3- Rimane il fatto che un componente che ha bisogno di aggiunte esterne per migliorare, è mal progettato. E, guarda caso mai che si facciano questi tweaks su componenti poco costosi su cui si sono fatte scelte di compromesso dettate dai costi, e forse allora avrebbe un senso. No, sempre su apparecchi che costano un sacco di soldi: ma allora perchè queste 'patches' non sono previste in sede di produzione? Arriva uno con una ciabatta...... e miracolo! A te quadra, a me no.
Saluti.
1- Il filtro serve. Anche se la reiezione ai rumori esterni, di rete, da parte di una alimentazione (e ribadisco QUALSIASI, non particolarmente raffinata) è maggiore della PSRR stessa, non è sufficiente. Nella mia risposta mettevo in evidenza che la PSRR è ALTRO rispetto ai disturbi di rete, spero che questo si sia capito. Il punto che invece non si capisce e riguarda anche normative e certificazione: i disturbi di rete che "passano" nell'alimentazione e contaminano il segnale sono di entità talmente piccola che se fossero presentati al legislatore quello si farebbe una bella risata e ci farebbe portar via legati ben bene.
Il "mondo reale" non è il mondo audio, perlomeno. I disturbi che interessano i legislatori sono quelli che fanno perdere soldi, sono quelli che bloccano le fabbriche o gli uffici, sono quelli a rischio per la salute; di quelli che comportano una perdita di "microdinamica" interessano solo a noi... e neanche a tutti! :D
2- Figurati, sfondi una porta aperta! Sono proprio il primo a dire che "...il suono restituito dall'impianto altro non è che la tensione della rete elettrica, modulata". Ma non metterei mai un filtro di rete prima dei diffusori o un crossover sulla 220V, per quanto siano entrambi concettualmente dei "passabasso" e anche se non si "friggesse" nulla. Puoi confrontare ananas e ciliege dicendo che si tratta sempre di frutta, ma il paragone termina li.
3- Anche ad una bicicletta se ci metti delle gomme/cerchioni/cambio/pedane quello che vuoi, più leggero o più raffinato, la bicicletta "va meglio": vuol dire forse che è mal progettata?? No, vuole solo dire che quello che compri è l'equilibrio che il produttore ha ritenuto di offrire a quel prezzo. E' però vero che sono pochi, pochissimi, i produttori di elettroniche Hi-End che si preoccupano seriamente di migliorare la qualità del proprio apparato tenendo in considerazione le problematiche della rete elettrica e magari investendo in un filtro di rete ad hoc. Ci ho pensato spesso e (dato per scontato che parlando di Hi-End il prezzo non sia un problema) credo che per strano che possa sembrare dipenda da una scarsa informazione; una volta i cavi erano dei pezzi di filo e basta. Ora si riconosce che sono importanti. Penso che con i filtri di rete accadrà lo stesso, è solo questione di tempo... e da parte mia mi sto adoperando per questo. Almeno un prodotto, un DAC al momento, da parte di una nuova azienda italiana è in produzione con un mio filtro custom interno. Ed è un prodotto dal costo complessivo "ridicolo".
Per concludere, non penso assolutamente che filtrare la rete elettrica sia un "tweak" o una "patch", penso che si tratti di un punto di importanza assoluta nell'insieme dell'impianto. Una punta è un "tweak", l'energia sottostante a tutto l'audio riprodotto non lo è. Le aziende Hi-Fi arriveranno man mano a riconoscere il problema, non fosse altro perchè il "rumore" elettrico (sulla rete) cresce ogni giorno di più.
ciao,
Roberto Amato
P.S.
Arrivare con una ciabatta sola non quadra neanche a me: perlomeno due, e ancor meglio, che siano pantofole! :D
Re: Re: Re: Re: Filtri di rete
Citazione:
Roberto Amato ha scritto:
...
P.S.
Arrivare con una ciabatta sola non quadra neanche a me: perlomeno due, e ancor meglio, che siano pantofole! :D
Un sano pizzico di ironia non guasta mai.
Un saluto Roberto. Ti vengo a trovare presto.
MASSIMO