3 domande? cosa si differisce il passivo attivo?
e poi.. 400 hz di differenza??? li noto oppure 400 e' gia tanta roba?
i possessori come si trovano con il pannello? pixel bruciati, sbiaditi etc..
Il
3D attivo è così chiamato perchè necessita di alimentazione separata e perchè si basa sull’interazione con la TV. Le particolari lenti ad otturatore utilizzate per la tecnologia attiva, alternano gli stati di “chiuso” e “aperto”. In particolare quando l’immagine viene mostrata all’occhio sinistro, l’altra lente è nello stato “chiuso”, e viceversa. Quest’alternanza è sincronizzata con la TV, che a sua volta alterna le due immagini, tenendo conto dell’angolazione, con una frequenza di aggiornamento tale che l’occhio non è in grado di percepire gli stati di chiusura e apertura (a 60 frame al secondo). Il 3D attivo è quindi frutto di un processo di interazione delle lenti con la TV, al fine di creare la percezione dell’effetto di profondità. Il 3D attivo è utilizzato delle TV LCD (sia CCFL che a LED) che nelle TV al plasma.
Il
3D passivo si basa su economici occhiali polarizzati, come quelli forniti dalle sale cinematografiche durante la proiezione di un film in 3D. La TV in questo caso ha un particolare filtro che polarizza ogni riga di pixel, con l’obiettivo di mostrare le righe dispari ad un occhio e le righe pari all’altro. In altre parole, ciascun fotogramma viene scomposto in righe verticali, solo metà delle quali è visibile a ciascun occhio.
vantaggi e svantaggi
1) Risoluzione. Uno svantaggio del 3D passivo è la riduzione di risoluzione percepita. Ogni occhio vede infatti la metà dei pixel effettivi, dando luogo, difatto, ad una risoluzione verticale dimezzata. Questo vuol dire che un’immagine in risoluzione Full HD (1920 x 1080) viene vista da ciascun occhio a 1920 x 540 pixel. Guardando l’immagine a distanza ravvicinata potrà capitare di notare delle sottili linee nere tra le immagini attive. Questo è tanto più vero quanto maggiori sono le dimensioni della TV 3D. Nel 3D attivo invece, dove viene mostrata un’immagine prima ad un occhio e successivamente all’altro, ogni occhio “vede” una risoluzione Full HD. Questo divario potrà essere risolto in futuro raddoppiando la risoluzione verticale (portandola a 2160 pixel) in modo tale che anche la tecnologia 3D passiva possa lasciare inalterata la risoluzione originale (Full HD).
2) Immagini scure. La tecnologia 3D attiva tende a rendere le immagini più scure, dato che bloccano una buona quantità di luce. Per la maggior parte delle TV LCD non rappresenta un grosso problema, ma con TV al plasma o proiettori, può rappresentare un problema. La quantità di luce filtrata dalle lenti dipende ovviamente dai particolari occhiali 3D utilizzati.
3) Prezzo e ingombro. Il prezzo degli occhiali 3D è piuttosto elevato, soprattutto se rapportato a quello degli occhiali 3D passivi. Se si considera che spesso il prezzo va moltiplicato per il numero di membri di una famiglia e che il prezzo degli occhiali 3D fatica a scendere, si comprende come possa portare ad un esborso economico non trascurabile, dopo l’acquisto di una già costosa TV 3D. Oltre al prezzo, il peso degli occhiali 3D attivi è un altro fattore da considerare, che mina la visione confortevole di un film.
4) Effetti di crosstalk e ghosting. Si parla di crosstalk quando le immagini nei due canali di trasmissione, invece di rimanere perfettamente separate, interferiscono tra loro, con il risultato che parte dell’immagine destinata ad un occhio venga parzialmente visto dall’altro. Da questo punto di vista entrambe le tecnologie possono potenzialmente presentare il problema, se non risolto in fase di progettazione da parte dei produttori, ma tra le due è il 3D passivo a soffrirne maggiormente, almeno in passato. Un altro effetto è quello del ghosting, ovvero la presenza di immagini sbiadite. Piccoli effetti che possono apparire anche con gli occhiali 3D attivi.
5) Durata di utilizzo. A fronte di un utilizzo prolungato (es.4-5 ore) sono generalmente gli occhiali 3D passivi a risultare meno fastidiosi, grazie alle immagini più brillanti, peso e ingombro inferiori e una visione più naturale rispetto all’alternanza ripetuta di stati “aperto-chiuso”.
400 Hz/ 800 Hz
Adesso ti spiego
non si nota la differenza. si risolve soltanto in un effetto scia (tipio nelle img di sport) piu o meno elevato
E' necessario ricordare ancora una volta che, volenti o nolenti, in Italia vi e' il PAL:
un sistema televisivo analogico dotato di 625 linee di raster verticale con una scansione di 2 semiquadri cadauno lungo 1/50 sec. : l' occhio ha un tempo di otturazione che e' intorno a 1/15s, la scansione a 50 semiquadri risolve elegantemente il problema: poca spesa tanta resa.
Il perche' dei 50Hz e' semplice: in tutto il paese l' illuminazione LAMPEGGIA a quella frequenza. A 50Hz l' occhio non e' NORMALMENTE il grado di notare queste pulsazioni. Nessuno ha mai fatto caso che i lampioni stradali come la lampadina del nostro ufficio lampeggiano. Le telecamere sono molto + precise, per questo motivo e' necessario che la scansione sia sincronizzata. Chi fa delle riprese oltreoceano deve tenerne conto perche' in America la luce oscilla a 60Hz.
Poi arrivo' un genio. Racconto' a tutti che i televisori "ballavano" e riusci a far sganciare dei bei milioni a clienti ignoranti.
La scansione a 100Hz, pero', non puo' vernir fatta in maniera indolore..
1)Se veramente propongono come dai cataloghi una sequenza a quadri (progressiva) di 100Hz si commette un errore nel TEMPO
I due semiquadri, se non ripresi con una macchina progressiva anch'essa, fan parte di due attimi diversi: La palla da tennis diviene presente in 2 posti contemporaneamente dello schermo. Come dire che 1234 divenga 12123434 e' facile notare che dalla casella 2 si torni alla casella 1
2)se il segnale, come ci raccontano, viene elaborato per intero i costi non sono una passeggiata.
Per evitare tutto questo i circuiti 100Hz applicano molte strategie. Troppe.
Il risultato e' che la pesante elaborazione (che non e' MAI indolore) diminuisce la risoluzione.
In particolare nelle scene in movimento e' spesso possibile ammirare artefatti, rumori digitali, moire che appaiono e scompaiono e un pesante effetto scia.
Ma forse era un modo per abituare il popolino allo step successivo: gli LCD.
i possessori come si trovano con il pannello? pixel bruciati, sbiaditi etc..
io ho avuto un 47w807 per tre giorni, ma o il mio pannello era particolarmente sfigato o la retroilluminazione di pannelli cosi grandi presenta dei coni di luce non indifferenti. penso sia una caratteristica che piu o meno si presenta in tutte qst tv. ragion per cui ho virato verso il plasma della Panasonic