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Moderatore
Questo è vero, Alberto, però pensa anche al contrario.
Un esperto di componentistica A/V anche senza grandi risorse economiche potrebbe essere in grado di ingegnerizzare una macchina "no-compromise" in Italia, senza dover disporre di tutta la catena di produzione (che è a disposizione a basso costo in Cina), ma partendo solo dal proprio progetto, magari affidando a qualche esperto di design industriale (e da noi ce ne sono) l'estetica dell'apparecchio, a qualche professionista del ramo un packaging del livello di quello dell'Oppo e mantenendo in house amministrazione, contabilità e marketing. Anche questo creerebbe posti lavoro.
Nei fatti Oppo si è fatta strada solo con il passaparola degli appassionati e il consenso (sommesso, quasi sotterraneo) di molti operatori del settore, che quando ascoltavano un lettore universale ben suonante di certi marchi blasonati (sappiamo tutti quali) finivano col dover ammettere che gran parte del merito era ascrivibile alla "base" Oppo: tipica frase off-records da me captata in una dimostrazione "ti credo che suona bene, dentro è un Oppo". Insomma, si è trattato di una piccola rivoluzione copernicana operata "dal basso". Un'altra tipica "success story" americana nata in un capannone.
Un esperto di componentistica A/V anche senza grandi risorse economiche potrebbe essere in grado di ingegnerizzare una macchina "no-compromise" in Italia, senza dover disporre di tutta la catena di produzione (che è a disposizione a basso costo in Cina), ma partendo solo dal proprio progetto, magari affidando a qualche esperto di design industriale (e da noi ce ne sono) l'estetica dell'apparecchio, a qualche professionista del ramo un packaging del livello di quello dell'Oppo e mantenendo in house amministrazione, contabilità e marketing. Anche questo creerebbe posti lavoro.
Nei fatti Oppo si è fatta strada solo con il passaparola degli appassionati e il consenso (sommesso, quasi sotterraneo) di molti operatori del settore, che quando ascoltavano un lettore universale ben suonante di certi marchi blasonati (sappiamo tutti quali) finivano col dover ammettere che gran parte del merito era ascrivibile alla "base" Oppo: tipica frase off-records da me captata in una dimostrazione "ti credo che suona bene, dentro è un Oppo". Insomma, si è trattato di una piccola rivoluzione copernicana operata "dal basso". Un'altra tipica "success story" americana nata in un capannone.
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