Michele Spinolo
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Originariamente inviato da renato999
Michele, ti sarai accorto che tutti i miei discorsi "teorici" (la pratica poi è ancora un'altro discorso) ruotano attorno al fatto che il sistema non è a regime.
Mi chiedi come faccio per esserne sicuro, senza misure?
Allora, basta pensare a cosa occorre affinchè il sistema vada a regime. Occorre un segnale di ampiezza costante per un tempo maggiore a quello necessario affinchè il sistema vada a regime, e da quell'istante in poi avremmo un sistema a regime, dove il segnale in ingresso sarà pari a quello in uscita moltiplicato una costante k. Quanto tempo durano nella musica i segnali di ampiezza costante? Direi che, salvo casi particolari, varia da istante ad istante, o comunque, considerando una certa approssimazione, varia molto spesso, è un po' diverso dal caso della posizione del pedale del gas a tavoletta, qui il gas si muove sempre.
Inoltre pensa a quello che senti dopo che hai fatto un battito di mani in una stanza non trattata. E per quanto tempo continui a sentire suoni. E' quel suono, che se il segnale fosse rimasto di ampiezza costante, avrebbe POI contribuito a mandare il sistema a regime, ma invece l'onda sonora partita dalle mani è già terminata. Siamo dunque sempre piuttosto lontani dall'avere un sistema a regime.
Lo stesso avviene per le sisonanze a bassa frequenza, che hanno bisogno di tempo per eccitare tutta l'aria della sala.
Ciao
Scusa se il sistema necessita di 1ms per andare a regime e il segnale dura 3ms che problema c'è? saremo a regime per 2ms.
Senza misure e dati è inutile parlare di questo a mio parere.
L'esempio del gas era solo per far capire di cosa parlavo.
Riguardo al tuo esempio di battito delle mani c'è del vero in quello che dici, ma un'equalizzazione, o un qualsiasi controllo, aiuta proprio a rendere piatta la risposta del sistema al variare della frequenza nel tempo, diminuendo l'importanza di questo problema.
è però indubbio che se c'è una eco di 3 secondi nella stanza e il segnale in ingresso dura che so 1s, avremo per 2s un segnale anomalo sia che il sistema sia equalizzato sia che non lo sia, tuttavia l'equalizzazione può aiutare a smorzare questo segnale.
Se con l'equalizzazione si potesse modificare a piacimento il segnale in uscita i grafici riportati da Marco sarebbero molto più piatti di quello che sono, tuttavia noterai come questi lo siano molto di più di quelli senza equalizzazione, e ricorda che nelle misure è compresa risonanza e riverbero.
Quello che mi sembra tu faccia fatica a capire è come ogni segnale musicale sia praticamente SEMPRE composto da infinite sinusoidi di frequenza diversa.
Se tieni questo in conto molte cose ti saranno più chiare rileggendo i post.