I cavi "direzionali" mi fanno sempre sorridere...
Non preoccuparti non succede proprio nulla né in meglio né in peggio.
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I cavi "direzionali" mi fanno sempre sorridere...
Non preoccuparti non succede proprio nulla né in meglio né in peggio.
Grazie luia,sai sono ancora un neofita del suono:D
Allora, eccomi qui giunto a scegliere i cavi di potenza per i miei diffusori (Jamo 626 hcs 3).
Partendo dal fatto che non vorrei spendere troppo (se devo spendere 100 euro preferisco investirli in elettronica che sicuramente danno maggiori miglioramenti), quale è la migliore scelta?
Per i diffusori anteriori mi serviranno 2x 2/2,5m (x4 se bi-amplificate), per il centrale circa 1 metro e per le posteriori circa 2x10m
per un totale di circa 32m (mi sono tenuto largo per una eventuale modifica di disposizione).
Innanzitutto, stesso diametro di sezione (2,5mmq) sia per le anteriori che per le posteriori, oppure per queste ultime posso scendere a 1,5mmq?
Se conta solo la sezione, perchè dovrei scegliere dei cavi monster xp-hp 2,5 da 3euro/metro invece del cavo hi-fi sempre da 2m5 del leroy merlin a 0,85euro/metro?
O meglio ancora perchè non potrei mettere del semplice cavo da elettricista sempre da 2,5mmq? (parlo del cavo diretto, non twistato)
Illuminatemi :)
Ci sono differenze tra un cavo hdmi della j&bl o hama da 20 euro e uno della van den hul da 70 euro? Mi riferisco soprattutto a livello di qualità audio...
X la lunghezza intendo dai 1.5 metri ai 3.0 metri....
Qualità "audio" in un cavo che trasporta informazioni veicolate in uno stream digitale?
Quasi che fossero segnali separati tra loro trasportati su percorsi diversi. :rolleyes:
La differenza ovviamente c'è: esattamente 50 €.
Ma differenze di materiali non comportano nessun miglioramento audio video?
Mi sembra di ricordare che il Rame (Cu) sia sempre e solo Rame, non mi sembra che esistano altri materiali rivoluzionari impiegati per condurre il segnale.
Beh allora non dovrebbero esistere nemmeno cavi di potenza da 1 euro al metro e cavi da 20 euro al metro...un po di differenza credo di sia...poi magari sei il primo ad avere cavi da 100 euro...mah..
Proprio poca fiducia nelle mie affermazioni. :rolleyes:
Mi dispiace pertanto deluderti, nel mio scarso impianto da qualche decina di migliaia di € uso tutti cavi autocostruiti, quelli di potenza con normale cavo 4x2,5 mm.2, quelli di segnale con normalissimo cavo schermato coassiale RG59, che va benissimo anche per il video ed i collegamenti S/PDIF, oppure del coassiale microfonico o del doppino stereo, quelli di alimentazione sono quelli originali o sono stati realizzati pure loro con il normalissimo cavo da 2 o 3 conduttori utilizzando ancor più normali spine italiane poichè la prima cosa che faccio se ho un cavo con le ingombranti ed inutili Schuko è infatti tagliarle via evitando così di dover inserire un adattatore (questo sì cosa da evitare).
Come facevo quando operavo in campo professionale quando dovevo cablare decine e decine di metri di collegamenti tra mixer, regie, studi, diffusori, microfoni, rack zeppi di apparecchiature elettroniche.
In compenso il tutto è alimentato tramite un buon filtro di rete con protezione contro le sovratensioni, autocostruito pure quello, non c'è il minimo fruscio o ronzio, mai sentito neanche un click o un pop di interruttori o motori.
Una piccola parte di quanto risparmiato usando cavi normali l'ho impiegata per fare un po' di correzione acustica dell'ambiente poichè questa influisce sulla resa finale di diversi ordini di grandezza maggiori di quanto possa mai influire un qualsiasi cavo (sempre che possa influire).
io sono sempre stato un medio cavo scettico, ovvero tra un cavo da 20 euro al metro e uno da 3 tendenzialmente scelgo quello da 6...l'unico cavo da 20 euro al metro che ho è 1 metro per il centrale di van den hul...il resto si di marca, ma versioni standard da poco...eccetto le HDMI dove ho visto che cose troppo economiche posson dare dei problemi.
visto l'esauriente spiegazione di nordata e di molti altri utenti che la pensano come lui, quando mi imbatto in cavi di potenza da 1500 euro o addirittura i cavi di alimentazione da 700 quando questo denaro può essere impiegato in elettroniche e/o componenti extra la mia domanda è: chi li compra, li compra perché ce li ha semplicemente da "buttare via" oppure perché su un impianto da 50.000 euro il cavo da 1000 effettivamente fa qualcosa che il cavo da 100 non fa?
in conclusione, è PURO marketing concepito per far sborsare soldi? dato che credo, da profano, che anche su un impianto da 50000 euro il cavo da 1000 o il cavo da 100 sarà dura da riconoscere con l'orecchio, e anche in caso si possa riconoscere credete che mentalmente sia accettabile "oh, questo miglioramento vale i 1000 euro!" ?
va bene la passione, van bene che prendo 10000 al mese (affermazione di me immedesimato in tizio o caio), però....boh...leggendo spiegazioni come le tue nordata, che mi sembrano assolutamente scritte con cognizione di causa ed in modo oggettivo....non me la spiego questa cosa che sembra andare al di la della passione, anche la più spiccata.
io prendo sempre come metro di paragone la mia vecchia passione per le auto, passione che ti poteva far spendere 100 o 10000, ma la modifica da 10000 la sentivi 100 volte di più di quella da 100 :)
spero di non aver divagato troppo
Un conto è la differenza che, per quanto minima, è avvertibile da chi abbia un minimo di orecchio allenato (ovvero chi almeno qualche volta vada anche a sentire musica dal vivo, possibilmente non un concerto heavy metal), differenze che possono esistere tra finali o pre di alto livello, differenze che sono giustificate anche già dal fatto che si tratta di due circuiti elettronici diversi, un altro è la supposta differenza che si dice esista tra il cavo di alimentazione di serie o quella da 100 € con spina ricavata per tornitura dal pieno (o anche solo la differenza tra una spina normale ed una come quella pena descritta).
In questo caso già in partenza non esistono spiegazioni o giustificazioni tecniche serie se non fumose descrizioni di risultati mirabolanti senza però alcuna base per poter affermare questo.
In pratica come se qualcuno un giorno proclamasse che dopo anni di studi e ricerche ha appurato che 3x2=7, senza però fornire alcuna dimostrazione matematica valida se non una dichiarazione del tipo: "io l'ho studiato ed è vero, credetemi".
Nel primo caso potremo stare a discutere se la leggera sfumatura che sentiamo e che risulta effettivamente presente ed avvertibile, cosa dimostrata con ascolti condotti con metodo e rigore, valga la cifra richiesta, ognuno è libero di dare un valore che per lui è congruo a quella differenza, per me vale 10 e per te vale 100, assolutamente nulla da obiettare.
Nel secondo caso prima di poter fare questo ragionamento bisogna dimostrare che la differenza esiste, purtroppo è qui che il tutto cade miseramente.
E' inutile che arrivi Tizio che dichiara: "io sento chiaramente la differenza" e magari chiama a testimone la nonna che abita di fronte e che a finestre chiuse ha sentito pure lei le differenze, esiste un metodo solo ed unico, accettato universalmente, che lo si segua e poi si tirino le conclusioni.
No, solo in questo campo la prova del doppio cieco non è accettata, anzi, è vituperata e la si rifugge come la peste, forse perchè nessuno vuole provare la strana sensazione di scoprire che si è sbagliato?
Io nei tanti decenni ascolti ne ho fatti, proprio perchè volevo sincerarmi della cosa, ma i risultati sono sempre e solo stati aleatori quindi privi di valore, o meglio, confermanti la totale assenza di certi effetti.
Se poi c'è gente che per sentirsi sicura preferisce spendere soldi perchè in questo modo dorme meglio o non si sente inferiore ad altri che hanno fatto la stessa spesa, libero di farlo.
Per finire, c'è anche la categoria che: "Ma io volevo spendere molto di più!" della famosa pubblicità, ovvero se non costa fa schifo.
Ultima cosa, ho sempre parlato di "differenze", se poi queste differenze portino o meno un miglioramento è tutto un altro discorso.
Ok sull'analogico, un piccolo appunto invece sui cavi per segnali digitali. In questo ambito le differenze fra i vari cavi si possono misurare con tecniche standard ad esempio visualizzando il diagramma ad occhio con oscilloscopio e generatore di segnali. Il problema è che finchè il segnale non è così degradato da generare corruzione dei dati non è possibile distinguere un buon cavo da uno scadente dalla visione o dall' ascolto(evitiamo il discorso del jitter). Quindi in generale ad esempio con i cavi hdmi corti non si vedono differenze fra cavi di marca e non, mentre con cavi lunghi si rischia di prendere una fregatura...
Visto che credo che la maggior parte degli utenti medi non ha le tue capacità pratiche me compreso...ed utilizza per l alimentazione di più dispositivi semplici ciabatte prese in centri commerciali con l ausilio di adattatori per schuko...e dato che credo che in pochi siano in grado di costruirsi filtri di rete ad hoc evitando di sentire i rumori che descrivi...può avare senso investire qualcosa in ciabatte professionali con filtri di rete integrati e magari con già la predisposizione di alcune prese schuko? O è un ennesima cosa senza senso?
Tipo questa:
http://www.amazon.de/gp/aw/d/B000EDPN1E/ref=mp_s_a_1_1?qid=1432806593&sr=8-1&pi=SL75_QL70&keywords=monster+cable+hts+ 1000
Alcune volte il problema con i cavi HDMI anonimi non è tanto il cavo quanto il connettore che già di per sè è una schifezza come concezione, se oltre a questo non è preciso come come realizzazione può capitare che vi siano contatti non proprio stabili, ma da questo ad affermare che i cavi costosissimi migliorano l'immagine ce ne passa.:D