Un saluto a tutti, torno a scrivere in questo 3d dopo molto tempo solo perché nel weekend sono stato da mia madre, e per tenermi in forma (ho appena scoperto il mondo della calibrazione con software e sonda, e mi sto divertendo un mondo, seppur ancora a livello low...) ho calibrato il suo 50G10 (da lei acquistato nel settembre 2009 su mio consiglio). Non mi sono addentrato nel menu di servizio, quindi ho utilizzato solo i (pochi) comandi disponibili nella serie G, ma nononstante questo i risultati ottenuti sono stati davvero molto buoni, a riprova del fatto che i Panasonic sono particolarmente adatti ad essere calibrati, avendo comandi effettivamente funzionali e lineari.
Purtroppo, come sapete, la serie G non ha un menu di controllo della colorimetria, si limita alle preimpostazioni del Gamma e al menu di White Balance (che serve a linearizzare la scala dei grigi e regolare la temperatura del bianco), quindi a livello di Gamut (che di default è ovviamente più esteso rispetto al riferimento, ossia il diagramma CIE 1931) non ho potuto apportare alcuna modifica. I soli interventi sulla scala dei grigi, però, hanno migliorato non di poco l'immagine (niente dominanti cromatiche lungo tutto lo spettro e miglioramento del contrasto percepito dell'immagine, nel senso di maggiore tridimensionalità del quadro).
Rilevazioni effettuate con Calman v4.1 e XRite Colormunki. Test Pattern usati: AVCHD di AVForum per il REC709 (spazio colore HD) letto da un Panasonic DMP-BD65. Stanza oscurata.
Questi i setting finali (a titolo di informazione: non è detto che abbiano la stessa valenza su display diversi da quello calibrato, anche se della stessa serie, o comunque non necessariamente al 100%):
Imp. Immagine: Cinema; Gamma: 2.2; Temp. Colore: Calda; Contrasto: 60; Lumin. 0; Colore: 30; Nitid.: +5; Tutto il resto Off.
HighR: -13; HighB: +6; LowR: -1; LowB: -1;
Ho scelto la temp. colore Calda perché, non avendo il G10 la regolazione specifica del WB per il verde, questa è l'impostazione che di default (ovviamente ho rilevato con sonda la situazione di tutte le impostazioni, per scegliere la migliore) ha un livello del verde più vicino al riferimento (il valore 100 sull'asse verticale del grafico Livelli RGB postato sotto). Potendo lavorare su Red e Blu, sono partito dalla situazione migliore del Green agendo sugli altri due primari, sperando di migliorare la loro situazione senza peggiorare troppo quella del verde. Come detto, il Gamut è quello rilevato dopo la linearizzazione dei livelli RGB, sul quale senza entrare nel menu di servizio non è possibile apportare miglioramenti (agire sul comando generale Colore peggiora solo la situazione di tutti e tre i primari, a livello di luminance).
Infine, la luminosità totale del display, rilevata dalla sonda dopo la calibrazione, è di 34,335 ftL (le indicazioni per la visione dei plasma in ambiente oscurato sono 30-40 ftL), mentre con i setting indicati non sono visibili solo i livelli 17 e 18 all'interno dello spazio colore video (16-235, dove 16 è il nero assoluto e 235 il bianco assoluto). Personalmente, non avendo per di più il G10 un livello del nero pari a quello dei Pana 2010, tale impostazione consente un buon compromesso fra profondità del nero e distinguibilità dei particolari ai livelli più bassi dello spettro. Impostando la Luminosità a +1, diventavano visibili (nel segnale di test) non solo i livelli 17 e 18, ma anche il 16 e il 15, quindi il quadro diveniva davvero troppo chiaro: più che di nero, si trattava di grigio.
Sotto, riporto i grafici delle rilevazioni del Gamma e dei Livelli RGB prima e dopo la calibrazione, dai quali sarà molto facile notare il miglioramento della situazione (a questo proposito, l'unico effetto negativo della linearizzazione dei Livelli RGB è un peggioramento del Gamma in corrispondenza dei 90 IRE, che ha portato la curva ad alzarsi eccessivamente enfatizzando una pecca per altro già presente prima della calibrazione. E' un peccato, ma un difetto del genere è davvero poco riscontrabile durante la visione effettiva: la porzione 80-100 IRE è quella che viene indicata come sacrificabile nel caso in cui, durante la calibrazione, non fosse possibile ottenere buoni risultati su tutta la linea. Molto più importanti sono, infatti, le porzioni 50-70 IRE e 20-50 IRE. 0-20 IRE è la porzione invece più difficile da calibrare, per la quale fra l'altro serve un colorimetro professionale per avere la massima accuratezza di rilevazione...).
In più c'è quello del Gamut, dal quale si evince la non perfetta situazione (primari e secondari spostati rispetto al riferimento, Luminance, DeltaL del Blu e DeltaH del Magenta non ideali).
Ettore