Il senso dei piccoli diffusori, così diffusi e apprezzati anche in grandi metrature

Mi dai agio di aggiungere alle mie conclusioni qualcosa che avevo omesso:

>in un sistema casalingo "attuale" sarà meglio abbinare sempre un subwoofer alle mini casse

;)
 
35 anni fa sono riuscito a comperarmi le Rogers ls3/5a con il loro subwoofer (Rogers) abbinato. Per i tempi e le mie possibilità è stato un grosso esborso……. Prima di poterle cambiare le ho possedute per 20 anni circa e posso dire che non ho mai odiato un diffusore più di quelli che possedevo. Ora ho delle torri e non tornerei ad un diffusore piccolo neanche se me lo regalassero.
Questa è la mia esperienza
 
Il sub delle Rogers è un tentativo commerciale(mal riuscito) di avere un diffusore a gamma intera partendo da dei minimonitor.
Quelli tra i miei amici che hanno le Rogers hanno anche delle AR 3 o simili;).Per quando occorre.
 
L'intenzione della Rogers era sicuramente quella di vendere un AB1 per ogni LS3/5a che c'era in giro. Sembrava la perfetta quadratura del cerchio: aggiungeva i bassi e fungeva da piedistallo. Ma il progetto fu pressoché fallimentare e il subwoofer a differenza dei diffusori è tutt'altro che diffuso.
 
La questione del Rogers AB1 rischia di portarci fuori strada, si tratta di un sub passivo da mettere sotto la cassa che diventava... una cassa a torre!

A quel punto ci si chiede a che servisse avere delle mini casse!

Insomma a me sembra un cul de sac tecnologico, una strada che nessuno poi ha più battuto...
 
L'intenzione della Rogers era sicuramente quella di vendere un AB1 per ogni LS3/5a che c'era in giro. Sembrava la perfetta quadratura del cerchio: aggiungeva i bassi e fungeva da piedistallo. Ma il progetto fu pressoché fallimentare e il subwoofer a differenza dei diffusori è tutt'altro che diffuso.

Il mio sub non era l' AB1 ma bensi l' LSB1 che funzionava da crossover avendo l'entrata da ampli e l'uscita per i satelliti
 
Ok, lo LSB1 è meno strano (ho avuto un sistema sub+satelliti simile anche se infinitamente meno nobile) però, con rispetto parlando, stiamo sempre n un vicolo cieco della storia dell' hi-fi...

...è a mio avviso "attuale" parlare delle BBC / Rogers come precursori delle attuali mini casse...

...questi sub però non hanno precorso un bel niente, questa tecnologia è stata superata e basta...
 
Non ho mai molto apprezzato i minidiffusori.
Oggi ho avuto modo di ascoltare le Kii audio è mi son dovuto ricredere.
Correttezza timbrica, messa fuoco e soprattutto pressione sonora veramente notevole; purtroppo anche il prezzo è notevole.
 
con 4 woofers e 6 ampli da 250w, mi pare che di 'piccolo' nelle kii ci sia ben poco :rolleyes:
poi usano dei DSP quindi è da vedere se possano interessare proprio a tutti...

senza scomodare le kii, devo dire che anche delle contour 20 ben amplificate (e posizionate) possono dire la loro.
 
il processamento digitale del segnale non piace proprio a tutti, specialmente quando non è molto chiaro ciò che fa.
 
Ho capito; l'equalizzazione era flat ed ho ascoltato anche da vinile ma non so dirti se il segnale faccia una conversione AD/DA.

Comunque sono rimasto molto colpito dalla resa; purtroppo sono oltre le mie possibilità economiche per poterle prendere in considerazione.

Se non hai avuto modo di sentirle, visto che sei di Milano, ti consiglio di andarle ad ascoltare.
 
Ultima modifica:
credo ti riferisci al modello KII THREE (comunque fanno anche altre cose).

Le dimensioni forse sono "mini" per come suonano ma non in assoluto: cm 20 x 40 x 40.

@otaner: la "D" di DSP sta per "digitale"(Digital Sound Processor) è possibile che lavori con campionamento hi-res ma non può non farlo...

E' credibile che casse come queste siano "il futuro" e che i risultati siano già ottimi ora, credo però che per scoprire eventuali difetti dovrà crescere anche la nostra capacità di indagare su una tecnologia nuova...
 
Ultima modifica:
Un altro problema dei mini monitor veri e propri è che non sono progettati tenendo in considerazione la dispersione fuori asse. Proprio perché se ascoltati da vicino, il suono diretto in asse è preponderante.
Il problema del fuori asse è che poi influenza il timbro percepito quando si sta lontani, perché questo è dato dal suono diretto e da quello riverberato
 
I diffusori piccoli tendono a suonare meglio anche perché sono a due vie. È piuttosto complesso far suonare i diffusori linearmente nelle frequenze di incrocio, soprattutto senza xover attivi. Nei diffusori a tre vie il problema si ripete 2 volte. I grossi diffusori a due vie tipo le grosse Tannoy, altec, klipsh ecc hanno il problema di far suonare bene in tutta la gamma anche a spl elevate, cosa spesso complicata almeno in campo hifi. La coperta è cortina, la bontà del progetto e la caratterizzazione che da il progettista fanno la differenza. Nel mondo pro invece, a parte qualche caso, usano solo diffusori a due vie, anche coi woofer da 38.
 
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