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Citazione:
Aumentando la temperatura nei componenti passivi,
ad esempio le resistenze, aumenta però il rumore
... e il valore di R è proprio proporzionale alla temperatura,
aumenta con essa, quindi solo alla T d'esercizio
tutte le R ( quante saranno in un amp?) avranno il valore
previsto dal progettista ...
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In via teorica sicuramente, ma la variazione del valore effettivo delle resistenze causata dal riscaldamento delle stesse non è tale da influenzare il comportamento del circuito, sono già ben più ampi le differenze dei valori effettivi rispetto a quelli nominali di progetto, anche con componenti a bassa tolleranza.
Quello che può variare, comunque non in modo drammatico, è il punto di lavoro (ma si presume che qualsiasi buon progettista lo abbia preventivato, ad esempio scegliendo resistenze di wattaggio adeguato) ed il rumore termico, ma in questo caso il rischio è per quei componenti usati negli stadi ad alto guadagno e per segnali bassissimi; in pratica negli stadi di ingresso microfonici e negli stadi Phono, specialmente per quelli dedicati alle testine MC, ma in questi casi si utilizzano particolari avvertenze: resistenze a strato metallico, componenti attivi scelti appositamente per il basso rumore ed anche l'inserimento in paralllo di più componenti attivi (il rumore casuale generato da ogni dispositivo tende a minimizzare il risultato finale).
Ciao
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Quella di nordata mi sembra la risposta più fondata, io stesso stavo per scrivere qualcosa sul punto di lavoro dato dalla temperatura, ma fortunatamente lui ha fatto prima e meglio :asd:
ma a nessuno è passata per la testa l'idea che a scaldarsi o meglio sciogliersi siano le sospensioni e centratori dei altoparlanti nei diffusori?
credo che sia ancor più determinante della zona di lavoro dei amplificatori o almeno è l'impressione che mi son fatto con il subwoofer che dopo che suona un 30 minuti a volume sostenuto sembra quasi trasformarsi in un altro subwoofer tanto guadagna in trasparenza e l'amplificazione la tengo accesa 24h, stesso discorso vale per i diffusori, seppur in maniera molto più contenuta.
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Citazione:
Originariamente scritto da
Mich392
...ma a nessuno è passata per la testa l'idea che a scaldarsi o meglio sciogliersi siano le sospensioni e centratori dei altoparlanti nei diffusori?......[CUT]
Questa è una delle domande che mi sono sempre posto.
Magari è un po e un po,cioè sia ampl che diffusori !!!
Bo!misteri del Hi Fi
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Citazione:
Originariamente scritto da
hymn
Forse stò per dire una stupidagine, ma è da tempo che ho questa curiosità e mi rivolgo a voi esperti.
Noto che il mio sintoamplificatore Marantz PM6004 al quale ho collegato una coppia di B&W 685 ha una qualità sonora migliore dopo che è in funzione da circa una 20/30 minuti, è una mia sensazione (non veritiera) oppure è possibile? E se è po..........[CUT]
Secondo me vi è la somma di più effetti:
- Un amplificatore a stato solido in 10-20min raggiunge la temperatura ottimale, per le valvole forse ci vuole più tempo o meglio è evidente che i primi minuti sono pessimi.
- Le casse si "smollano".
- L'orecchio si abitua ad ascoltare musica.
- Il cervello quando ascollta musica è recettivo e rilascia endorfine, questo rende i momenti successivi sempre più piacevoli.
Non mi chiedere però di dare i pesi a queste compoinenti perchè non ne ho idea. :D
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Ho avuto un integrato Galactron 2060,che aveva addirittura un "semaforo" a led:rosso per 2-3 minuti dall'accensione,poi giallo,e verde dopo circa 15-20 minuti.
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Il mio tecnico di fiducia mi raccomanda sempre di lasciare acceso l'impianto almeno una decina di minuti perché si deve regolare il BIAS. Mi Diceva anche che la regolazione fine del Bias fatta da un tecnico è determinante e viene fatta quando si fa una revisione dell'impianto, ma mi pareva facesse riferimento solo ai finali.
nb: il tempo di riscaldamento deve essere fatto con la traccia musicale in play, magari col volume basso ma non a zero, perché altrimenti la corrente non passa per i finali.
non chiedetemi il perché. Riferisco quanto ho appreso senza rielaborarlo.
ps
non so cosa sia il bias :D
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Ma se uno accende l'ampli, mette su un CD (o un vinile) si siede tranquillamente sulla propria poltrona preferita ed ascolta il brano che preferisce, al livello normale di ascolto, senza curarsi cosa avvenga eventualmente all'interno dell'ampli stesso, che rischio si corre: l'ampli esplode, si deteriora in modo irreparabile, la sua vita si riduce drasticamente, le nostre orecchie potrebbero ricavarne un danno irreversibile, ci potrebbe essere una invasione di cavallette?
Forse non capita nulla di tutto questo (forse, non se sono sicuro, riporto la mia esclusiva esperienza personale) ed allora perchè porsi tutti questi problemi, si ascolta e se dopo un brano o due il suono migliora, bene, si continua ad ascoltare senza farsi assillare da ulteriori problemi.
Ciao
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Sono d'accordo con te, e anch'io per gli ascolti veloci non sto certo li ad aspettare che l'impianto sia "caldo", però non la butterei in vacca in questo modo.
Capisco anche che questa dell'impianto in temperatura, come anche il cercare la fase dell'impianto di cui si discuteva nell'altro 3D, siano voluttà da fine gourmet, ma le differenze -benché minime- ci sono. E soprattutto non costa nulla sentire un po' meglio.
Per quel che è la mia esperienza varia più il suono cambiando fase o aspettando che il bias sia alla corretta temperatura d'esercizio che non cambiando i cavi in rame con altri in berillonio che costano svariate decine/centinaia di euro.
Anche in quel caso il suono cambia (e non per forza migliora, come avviene invece nei casi gratuiti sopra citati), ma di talmente poco che non trovo sensato l'investimento.
Non voglio innescare nessun flame ma, volendo rispondere alla domanda fatta dall'autore del 3D, mi sembrava opportuno puntualizzare.
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Non è questione di metterla in animali vari o sollevare flames, la mia era solo una banalissima constatazione: accendo e mi metto ad ascoltare, dopo qualche minuto, (non ci vogliono delle mezze ore o simili) il suono magari migliora, benissimo, ma non è che nel frattempo non mi sono seduto ad ascoltare.
Non penso che il significato di questa discussione sia: aspettate ad ascoltare il vostro impianto se non dopo 20 minuti dall'accensione, non fate questo madornale errore.
Perchè farsi delle fisime, qualcuno potrebbe anche preoccuparsi di non aver lasciato trascorrere il tempo adeguato.
Se proprio devo fare un ascolto critico perchè devo scrivere un articolo per un test oppure devo scegliere se spendere o meno qualche migliaio di Euro e non voglio avere alcun dubbio o successivi rimorsi allora aspetterò il giusto tempo prima di emettere il mio giudizio, ma nel frattempo ascolto comunque.
In ogni caso non lo emetterei comunque mai dopo pochi minuti di ascolto.
Tutto qui, mi sembra che sia un "non problema".
Ciao
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Perfetto, mi ci ritrovo alla perfezione.
ciao
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Citazione:
Originariamente scritto da
Mino Topan
Ho avuto un integrato Galactron 2060,che aveva addirittura un "semaforo" a led:rosso per 2-3 minuti dall'accensione,poi giallo,e verde dopo circa 15-20 minuti.
Mitico il Galactron, quello sì che aveva necessità di scaldarsi altrimenti suonava proprio male. :asd:
Con gli stadi solidi tutta un'altra storia, inutile farsi problemi eccessivi. Io ci faccio caso ma non ritardo un ascolto perchè ho appena acceso l'amplificatore, di solito faccio partire una/due canzone a volume normale e costante poi me ne frego.
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Citazione:
Originariamente scritto da
nordata
Ma se uno accende l'ampli, mette su un CD (o un vinile) si siede tranquillamente sulla propria poltrona preferita ed ascolta il brano che preferisce, al livello normale di ascolto, senza curarsi cosa avvenga eventualmente all'interno dell'ampli stesso, che rischio si corre: l'ampli esplode, si deteriora in modo irreparabile, la sua vita si riduce d..........[CUT]
Avevo posto questa domanda per una pura curiosità tecnica, se l'argomento non interessa è inutile fare degli interventi di questo tipo, purtroppo è da tempo che noto questi suoi interventi poco opportuni.
Ringrazio tutti gli altri utenti che hanno contribuito con le loro risposte ed impressioni.
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Citazione:
Originariamente scritto da
hymn
è da tempo che noto questi suoi interventi poco opportuni
Poco opportuni? Da tempo?
Forse perchè non ho scritto:
"Certamente, il riscaldamento dell'ampli è fondamentale, prima di procedere all'ascolto bisogna farlo scaldare per 49 minuti, anzi, sarebbe meglio tenerlo sempre accesso, con il volume al minimo, dopo questo riscaldamento, con volume al minimo, bisogna far riprodurre un apposito segnale (rumore bianco leggermente virato all'ambra) per altri 14 minuti così che gli elettroni si svincolino dallo stato di inerzia ed inizino a fluire nei vari dispositivi, (la durata cambia però tra dispositivi con tubi a vuoto e a stato solido variando la valeocirò di transito nei due mezzi, come indicato dalle apposite tabelle da integrare con i valori di temperatura, pressione e umidità dell'ambiente), in questo modo anche i diffusori iniziano il riscaldamento. Solo in questo modo sarete sicuri che i bassi saranno molto rotondi invece della solita ellitticità e gli acuti saranna setosi al 100% invece di contenere la solita minima percentuale di acrilico. Per la migliore fruizione si consiglia di sedersi ad ascoltare la seconda parte del riscaldamento, quella con rumore apppsito, in modo che anche le cellule cigliate si predispongano a ricevere nel modo migliore possibile le stimolazioni successive".
Saresti allora stato più soddisfatto poichè sarei stato maggiormente in linea con i canoni della vera audiofilia?
Citazione:
Avevo posto questa domanda per una pura curiosità tecnica
Mi sembra di avere risposto tecnicamente, ho citato il punto di lavoro e l'effetto che ha la temperatura, ho citato il rumore termico e la sua dipendenza dalla temperatura, non ho riportato la formula che lega rumore generato alla temperatuta in gradi Kelvin, se per questo non hai ritenuto abbastanza tecnico il mio intervento allora posso rimediare e riportarla, così come posso riportarti le altre formule relative alla progettazione di un circuito.
Mi sembra di aver semplicemente scritto che il riscaldamento può avere una minima influenza sul suono, ma che non per questo bisogna temere chissà quali effetti o ricorrere a chissà quali accorgimenti, poichè alla fine il messaggico che può passare è questo, visti gli interventi sul forum di gente che si informa sul modo migliore per far fare "il riscaldamento" al proprio impianto.
E', ripeto, un "non problema", il tempo di ascoltarti un paio di brani e, magicamente, senza soluzione di continuità si entra nella zona di "ascolto sicuro".
Ciao
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Ecco, è proprio questo suo modo di rispondere che personalmente non piace, nessuno sta mettendo in discussione le sue conoscenze tecniche.