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Originariamente scritto da Buba
...non entra ancora in gioco quel suono squillante e forse un pelino troppo aperto che si può rilevare a volumi medio/alti...
Questo dipende quasi sempre dalla saturazione raggiunta dall'amplificatore che non è in grado di erogare la potenza richiesta e la scena sonora si restringe, il suono proviene chiaramente dai diffusori, il contenuto armonico della musica viene a mancare e la gamma alta diventa troppo acuta e fastidiosa.
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Citazione:
Originariamente scritto da Avenger
...saturazione... potenza richiesta... scena sonora si restringe... contenuto armonico viene a mancare... gamma alta diventa troppo acuta e fastidiosa...
:eek:
ho detto forse un pelino..... :D
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Il fenomeno è più o meno accentuato in base al livello di saturazione raggiunto ed al contenuto dinamico del messaggio musicale ;)
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Citazione:
bastava comprarsi un ampli da 300watt di 100 euro e saremmo stati tutti felici e contenti
Intendendo la frase in senso più ampio ti inviterei a sentire ampli da 250W e 300 euro: da chiedersi perchè gli ampli hi-fi costino uno sproposito.
Ciao.
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Originariamente scritto da Doraimon
E' ovvio che aldilà dei watt quello che conta è il circuito, i trasduttori ed il progetto in generale di un ampli per avere una buona resa finale...
Questo weekend vado a sentire un Maestro Settanta usato.
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Ziggy Stardust "la sà lunga", amici miei ;)
Io non sono un tecnico esperto di laboratorio in questo campo, quindi mi baso sulle mie esperienze e sul mio modo di ragionamento riguardo questo discorso.
A prescindere dal "preambolo" di apertura, perdonatemi, ma giudico l' utilizzo del "loudness" molto poco "qualificante" se si parla di Hi-End ed Hi-Fi e tollerabile se si parla di Stereofonia.
Per i "puristi" del settore Hi-End ed Hi-Fi della "vecchia guardia" è un vero abominio musicale che però risulta utile nell' utilizzo per il quale è stato pensato e sviluppato.
Detto questo passo al mio pensiero che sinceramente non si sente di tirare in ballo esempi come quello delle automobili, dove anche l'uso di altri organi come le gomme, cerchi alleggeriti o cose varie possono incidere pesantemente sull'utilizzo di un mezzo e le sue performance.
Vorrei invece usare l'esempio di vari tipi di cantanti ... .
Passiamo dai tenori, ai baritoni ... a quelli "commerciali" strappa corde vocali :D
Trà un amplificatore di 40W ed un amplificatora da .... 40W può cambiare tanto a parità di diffusore acustico che però non'è detto si adatterà al suono riprodotto.
A parità di potenza è come se si incontrasse un cantante tenore, un baritono, un "classico" ... uno strizza corde vocali ... .
A fare la differenza è la quantità di corrente erogabile sotto carico resistivo ed induttivo (4/8 Ohm) e la scelta del finale uilizzato (Mosfet, i vecchi e cari transistor bipolari .. con il loro clipping ma la loro caratteristica audio, la valvola termoionica ... etc. etc. etc.).
Diciamolo .. che i finali audio "integrati" non piacciano agli " audiofili" perchè nascono per accontentare il marketing delle grandi produzioni ... !
Il filtraggio e l'elettronica di contorno ha il suo peso, ma il progetto di base e la scelta realizzativa ancor di più.
Insomma, ti viene voglia di "upgradite acuta" ?:D
Ascolta di persona amplificatori di "diversa natura".
Così corri il rischio di sostituire anche i diffusori perchè se un tenore canta a 10 cm dal microfono di registrazione da studio ... c'è il rischio che lo rompa :D
Ad ogni "voce" il suo microfono = ad ogni elettronica il suo abbinamento con il diffusore.
E' questione di gusti, di scelte musicali (spesso in particolare quando si è costretti a non spendere cifre enormi) , e di "cuxo" ... :rolleyes:
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Citazione:
Originariamente scritto da Zio Mano
...E' questione di gusti, di scelte musicali (spesso in particolare quando si è costretti a non spendere cifre enormi) , e di "cuxo" ... :rolleyes:
...E quello non guasta mai..eh si...anche in hi-fi ci vuole cuXo!!!!
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Mi sà allora che davvero devo valutare di cambiare hobby ... :D ;)
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Quando si trova la giusta sinergia sarebbe meglio non toccare più niente si correrebbe il rischio di :muro: con conseguente sborso di denaro
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Assolutamente concorde per esperienza diretta.
Un bel dì il mio amplificatore Harman Kardon della serie Signature ha deciso di "abbandonarmi" :cry:
Faceva suonare benissimo una coppia di B&W 602 S2 .... qualcosa di molto "piacevole".
Da allora non'ho trovato mai più la "pace dei sensi" :mc:
Ora ci stò "riprovando" (ancora ed ancora ... ) ... ma una "lezione" l'ho già avuta.
A seconda delle esigenze audiofile, per migliorare .. bisogna "investire" qualche soldino :rolleyes:
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Io la penso diversamente: per me la singergia nasconde solo problemi di qualche componente e quindi il cuXo conta poco.
Ciao.
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Ti giuro chiaro_scuro, a parità di elettroniche non ne ho mai trovate due uguali che suonassero allo stesso modo (discorso a parte per quelle "commerciali / consumer" dove la qualità musicale lascia il tempo che trova ...) ... :cry:
Allora è vero, meglio che cambio hobby o che inizio a pensare di diventare meno "esigente" :rolleyes:
E' vero quello che dici ... ma l'elettronica lineare, perfetta ... devono ancora inventarla (e cribbio se ci stanno provando).
Se poi parliamo di diffusori .. non finiamo più.
A seconda della "religiosità" o meno delle persone, mi sento di dire che ad oggi solo il buon Dio sarebbe in grado di farlo bene :D
Altrimenti qualsiasi sistema "suonerebbe" senza colorazioni e ... uno equivarrebbe a l'altro.
Purtroppo non'è così, ma anche il tuo modo di vederla è immensamente giusto !
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Citazione:
Originariamente scritto da Zio Mano
...A parità di potenza è come se si incontrasse un cantante tenore, un baritono, un "classico" ... uno strizza corde vocali ... .
A fare la differenza è la quantità di corrente erogabile sotto carico resistivo ed induttivo (4/8 Ohm) e la scelta del finale uilizzato (Mosfet, i vecchi e cari transistor bipolari .. con il loro clipping ma la loro caratteristica audio, la valvola termoionica ... etc. etc. etc...
Se parliamo di quantità di erogazione di potenza ai fini di un corretto dimensionamento in base alla sensibilità e modulo di impedenza dei diffusori, alla distanza del punto di ascolto e alla pressione sonora media che si vuole raggiungere, l'intensità di corrente a parità di potenza (watt), secondo me, non è un parametro da prendere in considerazione: se l'erogazione (watt) non è sufficiente il clipping avverrà lo stesso a prescindere dall'intensità della corrente.
Se parliamo di qualità, l'intensità della corrente, tipologia di finali (mosfet, valvole, bipolari,...) ci dicono ancor meno e, come è stato già detto, occorre valutare l'intero progetto dell'amplificatore.
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Concordo totalmente anche se lo sviluppo di potenza in un amplificatore è legato sia dalla tensione che dalla corrente.
Ci sono diverse "filosofie" progettuali.
C'è chi pensa sia meglio "generare" molta corrente e poca tensione e chi viceversa ... per ottenere la stessa potenza.
Ad ogni modo il risultato finale è quello che dici .. ma secondo le mie conoscenze sono solo scelte legate a molti altri aspetti realizzativi ... .
Facilità o meno di sviluppare certi circuiti .. che si sà più semplici sono meglio è ... .
Il clipping è dovuto ad un punto di lavoro degli stadi amplificatori o pre non lineare che cima la sinusoide del segnale.
Alcuni "clipping" , come quelli delle valvole, sono percepiti dal ricettore umano (orecchio) come più "normale" o "Piacevole" ... .
L'assenza di clipping è cosa buona e giusta, ma a volte si sfruttano delle "colorazioni" per definire un timbro (una voce) di riproduzione.
Una voce "neutra" , sebbene sia l'ideale, a volte non viene "piaciuta/accettata".
Ribadisco che mi trovo allineato con quanto dici.
http://img716.imageshack.us/img716/6...ping20onda.gif