Ho letto un po’ tutta la discussione e trovo che Gherson abbia fatto molto bene ad aprirla. Cercando di farmi il quadro della situazione, ho trovato il tutto (come spesso accade in Italia), poco equilibrato. L’intervento di Gherson per esempio è eccessivamente ottimista, altri sono eccessivamente detrattori. Ognuno in generale è poco obiettivo e tende a giustificare in un modo e nell’altro il proprio acquisto senza soppesare vari fattori, o meglio soppesandoli nel modo che più gli conviene. Il solito “tifo” di estrazione calciofilo-italica insomma.
Indubbiamente la polvere nella tecnologia LCD trasmissiva è un problema e non sarebbe intellettualmente onesto negarlo. Il solo fatto che se ne discuta lo testimonia. Però per avere realmente il quadro della situazione bisognerebbe avere delle statistiche serie. Piccolo spunto di riflessione: è’ vero che il problema riguarda esclusivamente (o quasi…non saprei) questa tecnologia ma mi chiedevo: dato che i proiettori LCD trasmissivi sono relativamente più economici delle altre tecnologie, soprattutto dei riflessivi, (non prendo in considerazione i DLP mono-chip, non sono un simpatizzante anche perché soffro di effetto rainbow), non sarà che la loro maggior diffusione, soprattutto ai primordi dell’alta definizione, abbia accentuato il problema?
E’ vero che la videoproiezione è un mercato di nicchia soprattutto qui in Italia, tuttavia AVMagazine concentra una buona cerchia di appassionati, quindi che sia per problemi tecnici o per note positive, sono in molti a passare di qui. Dato che in questo mercato di nicchia, la tecnologia LCD trasmissiva è probabilmente la più diffusa per un fattore di mera accessibilità economica, mi sembra tutto sommato normale che un problema sicuramente presente, sia in qualche modo anche piuttosto diffuso. La mia piccola esperienza è passata per un Epson TW1000 preso nel 2008. Il problema dei Blobs dust è arrivato solo dopo qualche anno (non saprei dire dopo quanto onestamente), ma a livello di normale visione è stato per me del tutto irrilevante. Due piccole auree verdi decentrate in basso a sinistra appena visibili durante il caricamento dei dischi e invisibili in proiezione, a meno che non capitasse qualche scena molto scura. Tuttavia qui secondo me, entra in ballo un altro fattore importante. Io non proietto in una stanza trattata, quindi tra le caratteristiche ricercate non ho mai avuto la pretesa del nero più nero. In un ambiente living con pareti bianche (tranne quella dello schermo che è grigio scurissimo), potrei anche prendere il miglior vpr, ma non potrei mai sfruttare al massimo questa caratteristica.
La macchina che ho attualmente da poco più di un mese è un altro LCD trasmissivo, nello specifico un TW7200. Il motivo per cui ho preso un vpr della stessa marca è presto detto: la qualità dell’immagine che già trovavo buona nel vecchio TW1000 qui è eccellente. Le caratteristiche generali di luminosità, contrasto, qualità dei colori della macchina sono già ottime “out of the box”, cosa non comune a tutti i vpr, tantomeno ai pluri-blasonati JVC. La garanzia di due anni, sia sul vpr che di 3000 ore sulla lampada, da una certa sicurezza. Posso rivolgermi al rivenditore nel caso la macchina sia da portare in assistenza che nel caso di Epson ha fama di essere piuttosto efficiente. Per adesso sono solo a 54 ore di funzionamento, ma sono ben conscio che per quanto si possa essere maniacali nella pulizia, il problema della polvere potrebbe presentarsi in qualsiasi momento. Tuttavia nessuna macchina in quella fascia di prezzo mi avrebbe garantito una qualità d’immagine del genere su quasi tre metri di schermo. Visto che tutte le tecnologie hanno comunque vantaggi e svantaggi e che per un motivo o nell’altro bisogna in realtà sempre sperare in un po’ di fortuna, per la mia esperienza non sconsiglierei un proiettore LCD per il problema dei blobs dust. Se andate sul tread del 7200 leggerete persone che purtroppo hanno avuto già il problema dopo pochi giorni e a cui la macchina è stata sostituita del tutto, come se il difetto fosse specifico del proiettore e non un problema intrinseco della tecnologia trasmissiva, anche se sappiamo che così non è.
Ho preso questo vpr anche sperando sia un transito verso il “futuro” 4K. Come dicevo non proiettando in una “bat-cave” per me il problema del nero è meno sentito che da altri utenti e se dovessero presentarsi i maledetti blobs dust, è da sperare che sia lieve e poco evidente come il precedente. Il nero è sicuramente una caratteristica importante nella qualità di un immagine e, dal proiettore precedente a questo già ne passa di differenza, ma non è certo l’unica prerogativa della qualità di un immagine. Quindi tutto sommato nel mio ambiente la cosa può essere sopportabile. Ma capisco benissimo ovviamente, che chi ha un ambiente completamente dedicato e trattato non voglia rischiare il problema e che la scelta risieda nelle altre tecnologie che oltre a presentare un rischio quasi nullo a riguardo, hanno anche neri e contrasto migliori.
Queste sono le mie motivazioni e le mie esperienze che ho voluto condividere con voi ovviamente.