Trasformatore per proiettore 8mm Bell & Howell

lello

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Possiedo un vecchio proiettore a pellicola 8mm e super8 Bell & Howell Design 466, e sulla targhetta leggo "120 volts 5 amps 60 cycle" e per farlo funzionare dovrei quindi munirmi di trasformatore da 120 a 220 volts.

Ho dato uno sguardo in giro, ma non ho capito qual'è il trasformatore adatto al mio caso: prima di creare danni, qualcuno sa indirizzarmi verso il modello adatto di trasformatore?

Grazie, per me è importante.
 
Un trasformatore si definisce in base alle tensioni (220 e 120 in questo caso) e dalla corrente erogabile che potrebbe essere indicata in VA (volt-ampére) perché la corrente sul circuito a 120 e quella sul circuito a 220 del trasformatore sono diverse mentre mentre i volt-ampére sono gli stessi, 120x5 = 600 in questo caso.

Poiché la tensione in Italia è 230 ±10% (da 207 a 253 volt) suppongo che un trasformatore da 220 a 110 sia ok perché in media produrrebbe 115V (da 104 a 126).

La frequenza di rete italiana è 50 (non 60) e questo non si risolve con un semplice trasformatore bisognerebbe sapere con certezza se il motore del propiettore è sincrono cioè con una velocità (giri/min) determinata dalla frequenza di rete perché questa potrebbe avere a che fare (ma anche no!) con il numero di fotogrammi al secondo.

p.s. mi riferisco a trasformatori tradizionali (con avvolgimento in rame, come ad esempio i MANUMAG reperibili su amazon) anche se credo che per i dispositivi switching le regole siano simili, salvo il fatto che la corrente è la stessa (5 ampere) sia in entrata che in uscita.
 
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Grazie per la risposta.

Mi sono ritrovato in casa questo adattatore, potrebbe fare al caso mio?



Questo è il cavo del proiettore:

 
questo adattatore, potrebbe fare al caso mio?
Assolutamente no, quello è semplicemente un adattatore per la forma della spina, ma non opera alcuna conversione (è scritto anche sopra l'involucro).

A te serve un banalissimo trasformatore 230<->110, colleghi il lato 230 V alla presa di rete di casa e quello a 110 V al proiettore.

Per la potenza necessaria, ovvero i Watt, se sono quelli indicati serve un trasformatore da 600 W, anche se di più non capita nulla di male, anzi.

Per quanto riguarda la Frequenza non c'è nulla da fare, se il motore elettrico del proiettore è sincrono e non c''è possibiità di regolazione meccanica, come in alcuni proiettori, avrai una velocità di proiezione leggermente sfalsata.

Credo che qualsiasi grossista di materiale elettrico posso procurartelo o averlo già in magazzino.

Nel mio piccolo museo A/V che ho nella mia saletta ho un proiettore 8 mm. in cui però la lampada funziona a 160 V, mentre il motore è commutabile tra 160 V o 220V.
 
A te serve un banalissimo trasformatore 230<->110,..........[CUT]

Alla faccia del banalissimo! :D

Sono andato dal grossista di materiale elettrico, e mi ha chiesto € 130 per un trasformatore 230>120 da 600W. Sicuramente li varrà tutti, ma praticamente vale più il trasformatore che il proiettore.
 
Hai visto quelli che ti ho detto su amazon?
Ma hai letto cosa chiede il nostro amico? Mi pare di no, altrimenti non consiglieresti degli autotrasformatori, con tutte le avvertenze che si devono rispettare nel loro uso.

Credo infatti che tu ti stia riferendo a quei 3 modelli che si trovano su Amazon, di metallo con la maniglietta per il trasporto; costano poco, è vero (usano molto meno rame), ma sono appunto autotrasformatori, non basta leggere quelle due righe di presentazione, la valutazione va fatta in base a diversi parametri, il prezzo avrebbe già dovuto far scattare l'allerta in testa a chi abbia anche un minimo di conoscenza nell'elettricità di base.
 
Cortesemente, vi prego di non litigare per queste cose.

Comunque, giusto per per farmi capire meglio, io non vorrei spendere molto semplicemente perchè vorrei rimettere in funzione questo proiettore per poter visionare UNA sola pellicola in mio possesso, risalente a 51 anni fa. Se si può fare, senza incorrere in rischi, bene, altrimenti pazienza.

Giusto per capire, pace830sky si riferisce a questo?:https://www.amazon.it/Manumag-DMA75...?srs=9990657031&ie=UTF8&qid=1546193650&sr=8-2
 
Sì, ammetto che nemmeno mi ero accorto che si trattasse di autotrasformatori.

@Nordata: ho scavato nei miei ricordi scolastici e non mi sovviene il motivo per cui un autotrasformatore sarebbe inadatto alla bisogna, non essendovi nella fattispecie esigenza alcuna di isolare l'apparecchio utilizzatore dal circuito di rete.

@tutti: no problem, se una mia soluzione risulta inadatta non posso che esser grato a chi la corregga prima che questa possa far danni. Io stesso invito spesso i miei interlocutori di attendere altri pareri...
 
Un autotrasformatore fa lo stesso lavoro di un trasformatore, la differenza sta che il trasformatore ti isola dalla rete, quindi se tocchi solo uno dei morsetti d'uscita non prendi la scossa (se li tocchi entrambi si). Per l'utilizzo che ne deve fare l'utente (saltuario) e se il proiettore non ha problemi di isolamento elettrico, un autotrasformatore va bene.
 
Un autotrasformatore fa lo stesso lavoro di un trasformatore
E chi ha mai detto il contrario?
la differenza sta che il trasformatore ti isola dalla rete, quindi se tocchi solo uno dei morsetti d'uscita non prendi la scossa (se li tocchi entrambi si)
Differenza da poco, non credi? Un autotrasformatore però bisogna saperlo collegare, punto.
Per l'utilizzo che ne deve fare l'utente (saltuario) e se il proiettore non ha problemi di isolamento elettrico
Un po' troppi "se", mi pare.

Hai il 50% di probabilità di collegare la Fase al morsetto del Neutro nel proiettore, che, visto che si tratta di un apparecchio vecchiotto difficilmente sarà del tipo a Doppio Isolamento, qualche parte metallica scoperta ci sarà con le conseguenze facili da immaginare.

Se però voi dite che va tutto bene allora OK,, usatelo pure senza alcuna preoccupazione, personalmente non darei mai quel consiglio, infatti gli autotrasformatori erano abbastanza usati in molti apparecchi radio o TV B/N negli anni 50-60 e dintorni, ma poi le parti metalliche erano ben protette da eventuali contatti con l'esterno.

Poi la cosa andò scemando e si usarono i normali trasformatori un po' ovunque.

Ma se se voi dite che va bene così vorrà dire che mi sbaglio io, d'altra parte basta avere sempre tra le mani un cercafase ogni volta che lo si collega e si è sicuri.
un autotrasformatore va bene
Siamo su un forum per dare consigli e quando si tratta della sicurezza delle persone e delle cose non si deve scherzare ed affidarsi ai "se" oppure ai "probabilmente".

C'è il rischio molto serio di rimanere fulminati se qualcosa va male, vedo che siete tutti molto esperti, ve la sentite di prendervi questa responsabilità?
 
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Un ragionamento ulteriore potrebbe essere fatto sulla tensione, perché in Italia non è 220V ma 230, oltretutto con una tolleranza del 10%. Su ebay con tensione nominale da 230 a 120 (sempre 500VA) c'é un VP-500VA però ha la spina inglese ed il prezzo comincia a salire.


@Nordata: sono un fautore della massima cautela per quanto riguarda la sicurezza, intuisco il tuo ragionamento, ma un apparecchio, anche molto vecchio, che ha una spina da infilare nella presa al muro, non può prevedere che la spina sia inserita in un verso piuttosto che in un altro. In questo caso invece di infilare la presa al muro la si infila (letteralmente) all' uscita dell' autotrasformatore.
 
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Guarda che nessun apparecchio elettrico o elettronico che acquisti ha un trasformatore d'isolamento. Per questo gli impianti elettrici domestici devono essere dotati d'impianto di terra ed interruttore differenziale. Nel caso che il proiettore fosse in basso isolamento interverrebbero le protezioni dell'impianto elettrico.
Non vedo perché dovrebbe rimanere fulminato col proiettore e non con qualsiasi altro apparecchio elettrico che ha avuto n casa sinceramente. E comunque ribadisco che se la casa ha un impianto a norma (terra e differenziale) al massimo quando collega il proiettore all'autotrasformatore se c'è un problema scatta il differenziale.
P.S. se lo compra già assemblato (come ho visto nei link su) non deve fare alcun collegamento, deve solo mettere la spina dell'autotrasformatore in una presa di corrente ed inserire la spina del proiettore nella presa sull'autotrasformatore.
 
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un apparecchio, anche molto vecchio, che ha una spina da infilare nella presa al muro, non può prevedere che la spina sia inserita in un verso piuttosto che in un altro
Solitamente non si prevede neanche che chi utilizza un certo prodotto non sappia come e quando usarlo.

Se infili la presa nel verso sbagliato puoi provocare seri danni.
nessun apparecchio elettrico o elettronico che acquisti ha un trasformatore d'isolamento
Se avessi letto quanto avevo appena scritto in precedenza avresti visto che ho fatto una brevissima storia di questa situazione.

Gli autotrasformatori si usavano in abbondanza negli anni indicati, sia nelle radio (AM/FM) che nei TV (B/N) per risparmiare costi e peso.

Poi con il boom economico il fattore del costo e quello della sicurezza (personalmente mi ricordo i bollettini tecnici in tema fatti circolare tra i riparatori dalle case costruttrici (mai letto un Bollettino Tecnico Geloso?), ed il Rame scese anche di prezzo, pertanto inserire due avvolgimenti invece di uno in un trasformatore non influiva molto e si usarono praticamente sempre i normali trasformatori; ora con lo switching c'è stato il ritorno ad altri sistemi (sempre per via del costo, ingombro, peso).
se lo compra già assemblato (come ho visto nei link su) non deve fare alcun collegamento, deve solo mettere la spina dell'autotrasformatore in una presa di corrente ed inserire la spina del proiettore nella presa sull'autotrasformatore.
Scusa se te lo dico, ma se scrivi questo vuol dire che non hai assooutamente capito di cosa si stia parlando, di quando e perchè si può provocare un rischio.

Qui si fa cenno ai seri problemi di sicurezza (anche se è solo uno scritto dell'Università di Bologna viene spiegato bene come funziona e cosa è un autrotraformatore):

http://www.die.ing.unibo.it/pers/negrini/didattica/dispense/Appendice 3 - Autotrasformatore.pdf

Questo è un forum di riparatori di vecchi apparecchi radio, in cui si evidenzia, ma và, pure qui, l'alta pericolosità nell'uso di questo componente e come fare per evitare i problemi:

https://elettronialtramonto.forumfree.it/?t=70829818

Comunque il mio compito è quello di mettere in guardia gli iscritti da affermazioni che possono comportare un pericolo, purtroppo non basta leggere una paginetta di Wikipedia per diventare esperti di un settore.
 
Una domanda, ma se il proiettore in oggetto fosse stato un modello che funziona a 220 V. e quindi l'avrebbe collegato direttamente alla rete, rispetto a farlo funzionare a 110 V. collegato ad un autotrasformatore quale sarebbe stata la differenza secondo te? L'unica differenza è che con l'autotrasformatore hai 2 fasi invece che una fase ed un neutro, differenza che si annulla nel momento in cui chiudi l'interruttore di accensione e quindi chiudi di il circuito e la corrente circola. Tra l'altro non avendo noi in Italia prese col verso obbligato (come in Usa o UK) non sai su quale conduttore arriverà la fase visto che puoi inserire la spina nella presa in entrambi i versi, quindi in caso di eventuali perdite verso massa a circuito aperto, questo non ti salverebbe da un'eventuale scossa. Per questo è obbligatorio il conduttore di terra collegato alla carcassa metallica dell'apparecchio.
Conosco i bollettini Geloso, probabilmente sono più vecchio di te. E non leggo vikipedia, almeno per questi argomenti, visto che sono un ing. elettrotecnico.
P.S. Capisco che ti preoccupi per la sicurezza degli utenti, ma se si ha un impianto elettrico a norma (che è obbligatorio per legge) non si corre alcun pericolo nel collegare alla rete di casa anche degli autotrasformatori in quanto anche nel caso che il proiettore avesse dispersione verso massa, interverrebbe la protezione dell'interruttore differenziale a monte dell'impianto.
 
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Zio F. mi dice che già nel dopoguerra (ma forse anche prima) si usava il "finger probe", cioè il puntale di un voltmetro a forma di dito per verificare che nessuna parte accessibile anche solo ad un bambino curioso fosse sotto tensione:

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(finger probe attuale, i modelli d'epoca non erano diversi)

I nostri padri non erano così sciocchi da collegare il guscio metallico esterno di un apparecchio ad uno dei due poli della spina, anche se a quell' epoca non c' erano norme "europee" e nelle case non c'era "messa a terra", c'erano però le norme UNI (ed altre analoghe negli altri Paesi) ed un buonsenso diffuso, direi una sapienza artigianale anche nel mondo dell' elettronica, che l'iper normazione europea in stile tedesco ha fatto scomparire.
 
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Se colleghi uno dei due poli alla carcassa metallica dell'apparecchio la scossa la prendi sicuramente!
Non farlo mai se ci tieni alla salute!!!
 
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nel dopoguerra (ma forse anche prima) si usava il "finger probe
Quella del "Dito di Prova" era uno dei test che venivano eseguiti per poter dare la conformità ad una apparecchiatura elettronica, che io sappia lo si usa ancora.
Se colleghi uno dei due poli alla carcassa metallica dell'apparecchio la scossa la prendi sicuramente!
Che è esattamente il rischio che si corre usando un autotrasformatore, poi fate voi, io ho sentito il dovere di avvertire, voi siete liberi di rischiare di "prendere la scossa" ogni qual volta lo desiderate, una specie di mini-roulette russa: "Dove sarà collegata la Fase?".
 
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