Prima di tutto ringrazio Alpy per aver aperto la discussione e l'amico Mario (Grunf) per avermi fatto notare che esiste. Andrebbe posta più in evidenza, perché sinceramente è abbastanza "persa" qui nel forum dei BD UHD 4K.
E non perché non sia in topic, ma perché il contesto nella quale si sviluppa è tutta l'industria A/V, per cui avrebbe potuto occupare "più slot" del forum principale.
Senza ripercorrere i passi della mia "infanzia da appassionato" o per quali e quanti sistemi sia passato (mi fa sentire vecchio

), arriverei direttamente al punto, che è stato toccato dai più coi quali sono ovviamente d'accordo, avendo di base la stessa passione.
La pirateria è una pratica vomitevole, la scelleratezza delle Majors e la totale forma di qualche tipo di "ringraziamento" per gli appassionati disposti a spendere, non è da meno. Se ci aggiungiamo che i nuovi media (streming e VOD) sono disponibli su ogni device che abbia uno schermo (smartphone e tablet, compresi), la frittata è fatta. Se i nuovi benchmark sono un TV piatto ed una soundbar, si ha poco da profondere ogni tipo di sforzo per chiedere a gran voce una localizzazione dell'audio ad oggetti per il Bel Paese, quando anche numericamente escono solo una parte dei titoli a disposizione nel mercato globale. La UHD comporta poi la "rivoluzione" HDR, che di fatto ha ucciso la proiezione domestica, sebenne si provi a metterci una pezza con i vari algoritmi interni ed esterni, ma la doppia modulazione (
conditio sine qua non tecnologica per un HDR che tale possa definirsi su VPR) è una sorta di chimera, perché è più comodo far usare un placebo come gli schermi "attivi" o processori esterni che non possono ovviamente garantire miracoli, ma almeno chi li vende, muove il flusso di cassa.
Da questo punto di vista sono "meno talebano" di una volta, ed auspico l'arrivo di display piatti con diagonale "abbastanza grande" da poter offrire l'effetto cinema in casa, sebbene una saletta dedicata sia un'altra cosa, sebbene un VPR sia un'altra cosa. In questo modo (che siano OLED, o anche li i nuovi display LCD a doppia modulazione) almeno si potranno avere immagini calibrate ed aderenti a quanto il direttore della fotografia avesse in mente a disposizione di tutti, e sebbene una frazione percentuale si farà calibrare il display (pratica da nerd o da impallinato, mi è capitato di sentire ...), almeno chi produce contenuti saprà che la base installata è almeno omogenea.
Non avendo la sfera di cristallo e ne essendo parente della sibilla cumana

non so dire cosa capiterà domani. Di certo, volendo fare un parallelo col mondo audio, si potrebbe pensare di avere uno streaming loseless, anche se il digital divide è una menzogna su scala globale ed avere una banda adeguata alla fruizione di una visione con flusso dati "pari al disco" (con buona pace del codec utilizzato o che si utilizzerà) non è al momento qualcosa che si vede nel vicino orizzonte. Però sarebbe almeno auspicabile, sebbene un Tidal/Qobuz video potrebbe avere meno appeal fra gli appassionati, ma mai dire mai ......
Sempre per parallelo con l'audio, sperare di avere comunque la stampa di BD UHD 4K anche "domani", ma a differenza di CD o Vinili (con buona pace di chi dice che suonino sempre e molto meglio dei primi, così sono contenti

) abbiamo capito che (almeno nel nostro caso) è la localizzazione che ci uccide, relegandoci al terzo mondo digitale per l'audio a bordo del disco.
Audio, che come più che correttamente dice Mario, è il valore aggiunto che permette all'appassionato di investire su pre/processori di nuova generazione, di un set-up multicanale con vie adeguate alle codifiche ad oggetti, e tutto quello che ne consegue. Perché è molto bello far vedere/ascoltare spezzoni di dischi demo, ma prima o dopo l'impianto va usato per la sua reale ragione: riprodurre al meglio delle possibilitè offerte un'opera che deve regalare emozioni, suscitare la voglia di godersela più volte e farci godere delle sensazioni che una fruizione A/V di livello sappia regalare. E mi ripeto, NON per l'hardware utilizzato.
Per cui gli appassionati in genere, ma soprattutto quelli Italiani, vivono in un limbo da anni, in balia di burocrati (e non di appassionati) nelle sale "dei bottoni" che guardano ai freddi numeri ed ai ritorni economici, più che alla voglia di offrire qualcosa con qualità.
Qualità. Termine che sta perdendo di significato, perché il marketing bombarda tutti con concetti inulti e futili, perché non esiste più un minimo di alfabetizzazione sull'A/V e perché gli operatori del settore che dovrebbero fare divulgazione ed informazione, sono seduti su quel deserto che hanno contribuito a creare per mero tornaconto personale, per tenere in vita l'orticello, oramai privo di linfa e prospettive, in un corto circuito di mediocrità, senza soluzione di continuità.
Di mio, così come facciamo tutti quelli che leggiamo questo thread, continio ad acquistare dischi UHD nostrani ed all'estero (per fortuna non ho problemi a fruire della traccia originale), per sostenere l'industria, e sebbene non disprezzi lo streaming/VOD perché è oggettivamente comodo (e non sempre si è nella condizione di richiedere la massima qualità, quando soprattutto il contenuto non richiede chissà quali evoluzioni tecnologiche), spero che in qualche modo per noi appassionati non manchi mai un'alternativa di qualità almeno come gli attuali dischi. Se migliore, non disdegnamo. Anche a costo di pagarla di più, perché comunque avere un set-up tecnologico di livello e poi piratare i contenuti è come pretendere di guidare una supercar, ma fotocopiare e ritoccare il certificato dell'assicurazione perché ci si rifiuta di pagarlo, in quanto "troppo caro".
A volte servirebbero più pudore ed amor proprio. In tutti i campi.