[BD] 2001: Odissea nello spazio - BD4K + BD remaster

Mah, bisogna dire che la pellicola non ripropone esattamente la realtà, se tu per colore reale intendi le fotografie delle stesse poltrone fatte di recente. La pellicola in particolare faceva (e fa) un interpretazione che è a sua volta viziata dalla sensibilità dalla luce che entra nell'ottica della macchina da presa, dall'ambiente circostante, dal..........[CUT]

Ottime considerazioni, però più guardo caps-a-holic in quella scena e in alcune altre, non sò sembra il gamma che sia molto diverso. Poi quel corridoio nella discovery? passato da un bel bianco a un giallo, saranno pure cose soggettive ma mi fanno storcere il naso.
Se comunque ti riferivi a quello e quindi dicono che non era bianco, vabbè mi dovrò disaffezionare a quell'idea di bianco candido del discovery.
 
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A proposito del corridoio, anche nel blu-ray vecchio ci sono alcune inquadrature in controcampo da cui si nota un colore che va sull'arancio pallido, e non il bianco che si vede in quella scena nello stesso disco.
 
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Ora che ho visto gli screens di confronto, a me pare che forse si stai un pò esagerando..

tanto per cominciare, da quale catena video state vedendo gli screens?

il discorso sul giallo mi ricorda, un pò il confronto tra l'edizione tedesca de "L'amante" con quella Remasterd 4K francese, quest'ultima visti gli screens su una catena video diversa e non tarata, rispetto alla visione del disco su calibrato, la forte dominante gialla che notavo negli screens non era percepibile durante la visione, anche osservando le stesse scene degli screens, nel caso specifico di 2001, non vedo cose "grosse" neppure su gli screens, che a mio avviso sono migliori in tutto e per tutto, rispetto all'edizione del vecchio BD, ad esempio la scena delle poltrone rosse, era come "boostata" nel precedente BD, ora invece è molto più naturale e meno aggressiva, anche se cè da vedere come apparirà quella ed al altre scene su una catena tarata per 4K HDR-10, o Dolby Vision, perchè immagino che quasi tutti i futuri blu-ray remastered, non saranno mai ottimizzati al massimo, come poteva accadere prima dell'avvento del HDR, dando come principale l'edizione 4K, mentre la BD standard, sarà sempre tirata un pò via, vedi il caso del primo Matrix, il master è nettamente migliore del precedente, ma l'edizione BD remastered, pare troppo sparata-contrasta sul bianco-alte luci, perdendo qualcosa in naturalezza e sfumature, nella scena delle poltrone di 2001, per certi versi accade esattamente il contrario.

PS: se vogliamo giocare al "Memorabilia", vidi tempo fà un vecchio vinile con delle foto della stazione spaziale, dove il bianco non era del tipo "DASH" più bianco non si può, ma neppure tendente al blu-freddo, per quanto questo possa valere
 
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Il discorso è sempre il solito; si fanno paragoni improponibili. Cito testualmente:
La precedente edizione Blu-ray fu masterizzata dalla MPI nel 2007 partendo da una scansione 2K della riduzione ottica 35mm derivata dal negativo 65mm (creato nel 1999). Questo passaggio ulteriore era necessario in quanto le scansioni dovevano essere effettuate partendo da un elemento 35mm.
Purtroppo, la riduzione 35mm non è dettagliata quanto il negativo 65mm e il processo ottico di riduzione portò a contaminazione incrociata dei colori che rese necessari dei compromessi cromatici in modo da bilanciare l’immagine finale. Il dettaglio nelle basse luci veniva compresso e c’erano errori nelle sfumature insiti nel processo di riduzione ottica – la luminanza e il colore calavano ai lati dell’immagine – che risultarono in un campo cromatico irregolare lungo l’intera immagine. In generale questo limitò la gamma cromatica del color grade del master video 2007.In più l’edizione 2018 offre l’aspect ratio corretto in quanto scansionato direttamente dal negativo originale 65mm, che è sferico (flat) e non anamorfico. La riduzione 35mm anamorfica (scope) che fu scansionata per le edizioni 2000 e 2007 mostrava un po’ più di informazioni sul lato sinistro e destro del frame di quanto non fosse previsto per il formato voluto, 2:20:1. Inoltre, la riduzione ottica scope aveva aggiunto una leggera distorsione lineare dell’immagine, che non è presente nel negativo 65mm sferico.

Sebbene l’edizione 2007 avesse utilizzato la tecnologia migliore disponibile a quel tempo, l’edizione 2018 sfrutta risoluzioni e profondità di colore superiori. Il colore si basa sulle luci originali MGM per il timing e le possibilità tecnologiche dei software per il color grading sono aumentate enormemente. La stessa squadra ha messo insieme questa nuova versione (quasi 20 anni dopo il restauro precedente) e Leon Vitali ha visionato e approvato entrambi i dischi “finali” Blu-ray e 4K UHD.

Il pubblico avrà familiarità con le edizioni home video precedenti di 2001: Odissea nello spazio e potrà rimanere stupito da alcune differenze. Tuttavia, la nuova versione rimasterizzata è stata scansionata e poi “colorata” per replicare esattamente la pellicola originale piuttosto che i master video precedenti.
I nuovi Blu-ray 1080p e 4K UHD hanno più dettaglio, profondità di colore, precisione cromatica nel replicare la versione originale di Stanley Kubrick del 1968. Grazie alla continua evoluzione della tecnologia digitale, diventa sempre più possibile ricreare l’esperienza di visione di una stampa in pellicola in casa propria.

I nuovi master video sono stati ottenuti scansionando il negativo originale 65mm a risoluzione 8K utilizzando i migliori software per la color correction, permettendo così ai tecnici di seguire le curve (caratteristiche) di colore e di luminanza dello stock di pellicola per la stampa. Il riferimento per il colore nella creazione del DI è stato fornito dall’”answer print” del 1999 derivata dal negativo originale e da una “check print” proveniente da un nuovo negativo duplicato. Vince Roth (ora direttore tecnico alla Fotokem) ha ultimato personalmente il duplicato e la “check print” per il color grading 2018.
Christopher Nolan e Hoyte van Hoytema (che hanno lavorato estensivamente con formati in pellicola "large format") hanno supervisionato le nuove stampe 70mm e sono stati chiamati per un consulto durante la creazione dei master video in modo che risultassero conformi alle stampe 70mm di riferimento. Questi master video 2018 sono stati ultimati sotto la direzione di Leon Vitali e Ned Price. Il color grading è stato completato da Janet Wilson della Warner MPI che aveva già lavorato con Leon ai master HD di Barry Lyndon, Full Metal Jacket e Lolita.


Chiaro, ho aperto la discussione immaginando tutte queste disquisizioni, ed è normale in un certo senso. Per me il discorso si chiuderebbe qui, ma è comunque divertente.
 
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Ora che ho visto gli screens di confronto, a me pare che forse si stai un pò esagerando..

tanto per cominciare, da quale catena video state vedendo gli screens?

il discorso sul giallo mi ricorda, un pò il confronto tra l'edizione tedesca de "L'amante" con quella Remasterd 4K francese, quest'ultima visti gli screens su una catena video d..........[CUT]

Quindi il gamma differente in alcuni screen sarebbe un miglioramento?
Mi ripeto, le poltrone non erano rosse e sfido a pensare che un set illuminato e con scenografia bianca faccia diventare un magenta rosso, è tutta una questione del gamma: aumentandolo tornano del colore reale, come per esempio tutto l'ambiente nella camera da letto perde parecchia saturazione e luminosità. Riguardo a questo, citando il bellissimo documentario di Tyler Knudsen, visibile anche da youtube, riporta le parole del production designer Tony Masters riguardo all'illuminazione nel set di quella scena:

“You never see behind the camera, so it isn’t that apparent on the screen; but, in fact, the set had no windows or doors in it – there was no way in and no way out. It was built something like twelve feet up from the stage, and the floor was made up of three-foot squares of Perspex—each one with a 5K lamp underneath it. I’ve never seen so many lamps. It was like an oven in there” (Cinefex 116).

Mi riesce difficile pensare che la scena possa essere venuta sul negativo con i valori di luminosità mostrati negli screen.
Poi non so, magari quando entra in gioco l'HDR queste cose vengono corrette, gli screen sono della nuova edizione ma del bluray e non del UHD.

Invece, il corridoio del discovery sul giallo è assolutamente corretto, come Nex77 ha postato. Probabilmente è dovuto ai riflettori quindi quei punti luce non erano illuminati da tubi neon come avevo sempre pensato.
 
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Ma basta anche solo vedere il vecchio DVD italiano:



Solo nella scena principale il corridoio è bianco, nei controcampi e persino nella stessa famigerata scena, verso la fine sull'apertura dell'ingresso, il corridoio è arancio (cliccate sulle immagini per visualizzarle intere).

E' la vecchia versione ad essere cromaticamente errata in quella scena, almeno penso sia così.
 
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Bellissimo articolo che chiarisce tutto per me discorso chiuso. Tanto comunque non si è mai contenti neanche sui restauri. Ora quando uscirà non resta che goderselo.
 
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Poi non so, magari quando entra in gioco l'HDR queste cose vengono corrette, gli screen sono della nuova edizione ma del bluray e non del UHD.[CUT]
Se vuoi vedere screen in UHD (tenendo sempre presente la conversione da HDR), ne trovi ormai abbastanza sia su bluray.com che su caps a holic.
' la vecchia versione ad essere cromaticamente errata in quella scena, almeno penso sia così.[CUT]
In un certo senso si. Io preferisco dire che aveva più compromessi, anche perché ripeto, quando ho visto la proiezione 35mm per me era peggio.
Bellissimo articolo che chiarisce tutto per me discorso chiuso. Tanto comunque non si è mai contenti neanche sui restauri. Ora quando uscirà non resta che goderselo.
Anche per me, come dicevo. Però mi aspettavo sia contenti che scontenti. :)
 
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Se vuoi vedere screen in UHD (tenendo sempre presente la conversione da HDR), ne trovi ormai abbastanza sia su bluray.com che su caps a holic.

Avevo fatto altre aggiunte al mio post precedente, basandomi sempre sul confronto Bluray 2007 vs 2018, ma in effetti le cose migliorano in quelle scene che mi sembravano sballate di gamma, guardando gli screen fatti dall'UHD, parlo sempre di luminosità.

Non mettevo discussione l'opera del restauro, ne assolutamente sono un nostalgico alla "vinile", comprerò subito l'uhd come ho sempre fatto per i film di Kubrick a ogni nuova edizione, ma prendere tutto per oro colato sulla crominanza/colorimetria no! [vedi la pallina da gialla a rosa in Shining, Barry Lyndon Warner e Criterion], visto che il "negativo originale" è scansionato quando possibile, come riportato nei vari post.
La mia critica è più al punto debole, sono i contenuti extra in cui la warner è sempre avara e ricicla di edizione in edizione. Una nuova edizione, in un nuovo formato, per 50°anniversario di un capolavoro del cinema che, non vorrei essere inesatto, non ha nessun nuovo extra....probabilmente quelli presenti saranno ancora in definizione standard e il commento al film non sarà sottotitolato.
 
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No, di extra nuovi da quanto ho letto in giro non ce ne saranno in questa edizione. Per il discorso "oro colato", purtroppo i film di Kubrick editi da Warner sono (erano, per 2001 non vale più, ma per gli altri ancora si) tutti trasferimenti vecchi. L'unico fatto meglio (AR a parte sul quale anche li non si finirà mai di discutere) è Barry Lyndon, che pur essendo un trasferimento da positivo, è comunque dagli screen che ho visto un bel vedere, in quanto la Warner MPI quando vuole lavora bene (Criterion è partita da negativo a 4K, ovvio non c'è storia, anche se la compressione non è gran che). Warner ha un concetto diverso, in genere parte da interpositivo, ma i trasferimenti che fa sono fedeli a quanto visto in sala. I film di Kubrick come dicevo fanno eccezione, non si sa bene il perché. Il vecchio master di 2001 era comunque il migliore fra quelli del maestro. Eyes wide shut ne ho viste varie copie in pellicola e non riesco proprio a digerire il trasferimento. Spero che ora col 4K Warner metta riparo anche a tutto il resto. Però concentriamoci su 2001, altrimenti ci chiudono la discussione ;).
 
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Ciao, alpy, complimenti per il tuo entusiasmo e per la tua tenacia. Hai fatto davvero un'ottima sintesi, un paziente riporto dei commenti sparsi qua e là, anche fuori forum, sull'imminente uscita di una fra le opere fondamentali della Storia del Cinema.

Vince Roth - oggi direttore tecnico di FotoKem- nel 1998/99 (come racconta Robert Harris), salvò quello che rimaneva di un negativo usato fino al limite del sovrastampaggio, unendolo a parti duplicate, cercando il più possibile (dove era possibile) di mantenere l'originale

Tanto tempo fa, mi capitò di leggere (non ricordo la fonte, ma senza dubbio "cartacea") che pochissimi registi hanno la possibilità di operare il montaggio direttamente sul negativo di camera. Tra questi, ricordo che venivano citati, tra gli altri, Spielberg, Coppola e Kubrick, appunto. Non ho del tutto compreso gli effetti di questa notizia, anche se mi sono dato delle spiegazioni, ma, di certo, il concetto può ben spiegare, in questo caso, e considerato il successo del film all'epoca, l'utilizzo intensivo e la relativa usura del negativo originale. Oltre a considerare vari incidenti di percorso.

Per quanto riguarda l'utilizzo dell'OCN, io direi di non mitizzarlo eccessivamente. È assolutamente vero che ogni pellicola "interpreta" la realtà, ma è il lavoro del dop (per semplificare) plasmare alle esigenze artistiche le proprietà di una negativa. E lo fa, naturalmente, in primo luogo, con l'uso calcolato della luce.
Ma, siamo soltanto all'inizio. Non bisogna assolutamente sottovalutare la successiva fase di sviluppo/stampa, la cosiddetta post produzione, in grado di modificare, quando non stravolgere, la resa "standard" di una ripresa.
Vi assicuro che una negativa si può stampare in mille modi diversi.

“You never see behind the camera, so it isn’t that apparent on the screen; but, in fact, the set had no windows or doors in it – there was no way in and no way out. It was built something like twelve feet up from the stage, and the floor was made up of three-foot squares of Perspex—each one with a 5K lamp underneath it. I’ve never seen so many lamps. It was like an oven in there” (Cinefex 116).
La pellicola utilizzata è la Kodak 5251, una emulsione da 50 asa. Non mi meraviglia, dunque, la necessità di un'imponente illuminazione del set, anche perché la varietà di luci e sfumature, avrà di certo reso necessario l'impiego di filtri, che abbattono per loro natura la potenza luminosa delle fonti. Inoltre, il fatto che la 5251 sia una pellicola della serie "T", tarata per una luce di 3200K, e che l'illuminazione utilizzata nella scena specifica, sia di temperatura cromatica superiore (5000), fa presumere l'utilizzo di filtri direttamente sull'ottica, in ripresa. Ciò, esclusivamente per evidenziare le diverse possibilità a cui un tentativo di analisi va incontro.

A tutta la fase di ripresa, come dicevo, occorre aggiungere quella di laboratorio. L'opera è stata prodotta in Technicolor, quindi dal negativo sono state create 3 matrici di stampa. Insomma, ulteriori potenzialità di intervento e molte variabili in gioco.
L' unica certezza la potrebbe probabilmente fornire una "answer print" approvata direttamente dal Maestro, sempre considerando gli effetti del tempo su di essa; anche se il processo Technicolor garantisce una buona conservazione dei positivi, direi che ne è trascorso parecchio....

Al di là di tutte le elucubrazioni, alcune delle quali ormai non meritano neppure considerazione, penso sia davvero difficile, per non dire impossibile, un'edizione migliore e più fedele per questo film. Certo, è possibile che qualche dichiarazione sia un po' forzata e si sia arrivati a qualche compromesso, tuttavia non riesco a immaginare quale coniglio potrebbero estrarre, in futuro, dal cilindro, ragione per cui, direi che questo capolavoro del Cinema possiamo considerarlo archiviato. In bella mostra, nelle nostre preziose collezioni :)
 
Ciao Dario, grazie per aver risposto "all'appello" :). E per l'interessante intervento ovviamente. Non sapevo che solo pochi registi potessero avere accesso al negativo di camera.
L' unica certezza la potrebbe probabilmente fornire una "answer print" approvata direttamente dal Maestro, sempre considerando gli effetti del tempo su di essa; anche se il processo Technicolor garantisce una buona conservazione dei positivi, direi che ne è trascorso parecchio....[CUT]
Ecco, a tal proposito, ho sempre pensato che le copie 70mm positive da proiezione, ricevessero sempre una particolare cura e immagino sia così nella maggior parte dei casi. Tuttavia ricordo che nella cabina di proiezione di un cinema che frequentavo, c'era uno brevissimo spezzone di Patton in 70mm che ormai era tenuto li come test, probabilmente da qualche copia che ebbe un incidente ed era ormai tutto magenta. Quindi non è matematico che le copie 70mm, indipendentemente dalla cura nella conservazione (che comunque conta moltissimo), siano stabili nei colori.
 
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Sono d'accordo. Non c'è nulla di matematico nella conservazione delle pellicole, tanto che si deteriorano anche i negativi, negli strati "cromatici".
A quanto ne so, i supporti positivi per il Technicolor erano tra i più stabili, però, come ho sottolineato, il tempo trascorso non è poco ;)
 
“You never see behind the camera, so it isn’t that apparent on the screen; but, in fact, the set had no windows or doors in it – there was no way in and no way out. It was built something like twelve feet up from the stage, and the floor was made up of three-foot squares of Perspex—each one with a 5K lamp underneath it. I’ve never seen so many lamps. It was like an oven in there” (Cinefex 116). ..........[CUT]

Questo pezzo, se non l'ho specificato nel post precedente, si riferisce solo alla scena nella camera da letto. Non vorrei sembrare ottuso perchè ho chiarito abbastanza il mio punto di vista, ma in quella scena nella camera da letto, vedendo la vecchia versione bluray rispetto alla nuova, c'è abbastanza differenza, poi invece guardando gli screen dell'UHD le cose migliorano, ma il dubbio mi resta. Possibile che originariamente sia venuta/voluta così....semplificando... "scura" e nel 2007 avessero toppato tanto?. è chiaro comunque che il restauro del 2007 non è lo stato dell'arte ne da prendere più come riferimento. Perdipiù adesso mi sto basando su degli screen, poi quando mi guarderò il film su UHD e sul Bluray potrò dirlo per certo.
 
Sulla qualità video, tra poco più di una settimana avremo modo di appurare la bontà del nuovo master e toglierci qualche dubbio.
Relativamente ai contenuti extra, ho letto che c'è un terzo disco (blu ray) dedicato solo a quelli ma non ho capito se sono simili a quelli già contenuti nel BD del 2007 o se sono nuovi. Qualcuno di voi ha avuto modo di approfondire la questione?
Infine, il libretto di 20 pagine è in italiano o in inglese?
 
Nessun nuovo extra, solo il riciclo dei precedenti. Sulla qualità video non ho personalmente nessun dubbio, comunque fra una settimana vedremo.
 
A quanto ne so, i supporti positivi per il Technicolor erano tra i più stabili, però, come ho sottolineato, il tempo trascorso non è poco ;)

Anche se, come mi dice Wikipedia, il film fu stampato in Technicolor, quindi ricavando dal negativo le tre separazioni colore necessarie, la stampa in 70mm non è mai stata fatta in IB Technicolor, la Technicolor non ha mai avuto una filiera per la stampa col suo sistema in 70mm. quindi le copie dell'epoca in 70mm sono irrimediabilmente rosse, essendo stampate in Metrocolor (Eastmancolor). Solo copie più recenti su pellicola low fade possono aver mantenuto tutti i colori. Ed è probabile che anche il negativo Cinerama originale abbia problemi. Solo le separazioni colore Technicolor (in 35mm) hanno sicuramente mantenuto tutta la gamma cromatica.
 
Alcune domande, approfittando del tuo apporto e mi scuso per l'ignoranza.
Che significato ha per 2001 il termine Cinerama, dato che il negativo è unico e 65mm?
Possibile che il negativo 65mm di cui parla Warner e che è stato scansionato ad 8K sia rosso e che siano riusciti solo digitalmente a correggere (mi pare improbabile) tutto il problema?
 
Anche se, come mi dice Wikipedia, il film fu stampato in Technicolor...

Non ho fatto riferimento a Wikipedia, bensì a IMDb, che, per rispondere ad alpy, riporta anche l'esistenza di una stampa del film in Cinerama (non ci avevo neppure fatto caso).

Comunque, scrivendo di tempo ne è trascorso non poco, indendevo scrivere dell'impossibilità pratica dell'esistenza di una copia "answer" correttamente conservata. L'ho dato per scontato ;)

Non sapevo, invece, dell'impossibilità di stampare in Technicolor negative 65mm. Grazie per l'informazione :)
 
Possibile che il negativo 65mm di cui parla Warner e che è stato scansionato ad 8K sia rosso e che siano riusciti solo digitalmente a correggere (mi pare improbabile) tutto il problema?

Fosse così, sarebbe il destino di tantissime altre opere, tante delle quali con molti più anni sulle spalle...
 
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