[BD] Interstellar

Bene, ho capito la posizione di chi possiede un 16:9.

Sei completamente fuori strada. Non giudico la fotografia o l'aspetto tecnico di un film in base al mio impianto. Se devo riferirmi a qualcosa di personale, al limite, preferisco attingere alla trascorsa esperienza nel campo della fotografia. Per farti un piccolo e banale esempio, quando avevo l'esigenza di usare il formato 6x6, ma sapevo che dal negativo avrei dovuto ottenere anche stampe con misura rettangolare, lo tenevo ben presente nella composizione dell'inquadratura, e per ovvie ragioni (spero). Concetto che fatichi a fare tuo. Se uso un formato Imax, sapendo che lo stesso sarà soggetto a riduzioni per poter essere proiettato nelle sale di tutto il Pianeta, che non sono di certo tutte Imax, allora DEVO lasciare spazio intorno al soggetto, soprattutto se si tratta di pp o ppp, perché quello che tu definisci "lo spazio sopra le teste" (e che pare essere il tuo unico riferimento fotografico, ahimè) serve a garantire la compatibilità al formato scope, pena la mutilazione dell'inquadratura. Questo, però, non può escludere che per valorizzare come merita un fotogramma a 15 perforazioni, nelle sale che lo consentono, Nolan abbia composto nell'intera area di pellicola utile, prevedendo aspect ratio diversi, o variabili che dir si voglia. Non ci vedo nulla di strano, anzi! Perché per riprendere con uno scope qualitativamente ineccepibile, ribadisco, non era necessario scomodare un'attrezzatura Imax.
Se ti fa piacere, però, illuditi pure che sia soltanto una questione commerciale, oppure crogiolati con l'idea di complotti delle major a danno dei creduloni, o quello che ti pare. Amen.

Mi scuso con tutti coloro che ritengono l'argomento ot. Fine :)
 
Ragazzi visto oggi x la terza volta, tutte le volte che lo rivedo è sempre meglio, apprezzo ogni minimo particolare scelta tecnica ed in più capisco certe finezze della storia... Ottimo consigliato
 
Sei completamente fuori strada. Non giudico la fotografia o l'aspetto tecnico di un film in base al mio impianto. Se devo riferirmi a qualcosa di personale, al limite, preferisco attingere alla trascorsa esperienza nel campo della fotografia. Per farti un piccolo e banale esempio, quando avevo l'esigenza di usare il formato 6x6, ma sapevo che dal n..........[CUT]

Quoto l'ineccepibile post di Dario per dire che a mio parere questo argomento è tutt'altro che OT, perché è una discussione tecnica che ha avuto conseguenze DIRETTE sul disco Blu-ray di cui è oggetto questa discussione...
 
Ciao a tutti allora io sono più per il commento "spicciolo"
Film visto ieri, devo dire che l'aspetto tecnico mi è piaciuto, l'aspetto artistico se pur fatto bene, mi è risultato un pochino pesante, ma comunque di interessate visione (imho) con una piccola lacrimuccia finale, complice l' ottima l'interpetrazione dei protagonisti.

Video 9 io proietto su schermo 16:9 e le scene imax sono straordinarie, :O ho notato una leggera grana in alcune scene, ma tutto davvero ben equilibrato, forse qulche primo piano i colori tendevano al "caldo"

Audio ita 8+ anche se semplice DD è d'impatto buona dinamica e grande uso del subwoofer, dialoghi chiari.

Trama 7 (imho) lo consiglio per i fan della fantascienza.
 
Video 9 io proietto su schermo 16:9 e le scene imax sono straordinarie,
icon_redface.gif
ho notato una leggera grana in alcune scene, ma tutto davvero ben equilibrato,
Da come ne parli sembra che la grana sia una cosa negativa...
 
Un'ultima cosa:
Io non rimango deluso se un film non è in scope al cinema perché non penso sia più stretto ma più alto in termini di informazioni visive
Ecco cosa mi era sfuggito! Tu consideri la risoluzione prioritaria rispetto all'aspect ratio, quindi quel film con la Diaz e la Upton è più alto del Signore degli Anelli... e allora dimmi, un 1.85:1 in 2K lo visualizzi più piccolo di un 1.85:1 in 4K?

E' l'aspect ratio ad indicare la dimensione del film, mentre la risoluzione è la densità del dettaglio. L'SMPTE è ben chiara in merito: altezza costante e distanza di riferimento pari a 3 volte l'altezza dell'immagine.
smpte.gif
quando avevo l'esigenza di usare il formato 6x6, ma sapevo che dal n..........[CUT]
Nell'intenzione di controargomentare mi hai involontariamente dato ragione: tu non componevi nel ratio del negativo 1:1, ma per il ratio della stampa (1.5:1?). Stessa cosa in Interstellar: ratio del negativo 15/70, 1.34:1; ratio della composizione, 2.39:1.
IMAX.jpg
 
Un'ultima cosa:

Ecco cosa mi era sfuggito! Tu consideri la risoluzione prioritaria rispetto all'aspect ratio, quindi quel film con la Diaz e la Upton è più alto del Signore degli Anelli... e allora dimmi, un 1.85:1 in 2K lo visualizzi più piccolo di un 1.85:1 in 4K?

E' l'aspect ratio ad indicare la dimensione del film, mentre la risoluzione è..........[CUT]


Boh, ragazzi non ho parole. Non importa come lo vedo io! Se ho uno schermo da 5 o 500 pollici a 800K di risoluzione...

Un film 1.85:1 ha nel suo QUADRO VISIVO più informazioni verticali (cioé più IMMAGINE verticale) rispetto a un film in Scope è un dato di fatto, mi pare banale e non c'entra nulla la risoluzione

Su Interstellar ormai stiamo rasentando il comico.... Non commento più....
 
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@Frontino

Non c'è nulla di involontario, so pefettamente quello che ho scritto e pure come componevo . Proprio prevedendo questa tua possibile obiezione ho messo in grassetto il termine "anche", anche stampe di misura rettangolare, ma tu non l'hai neppure notato. Se avessi voluto comporre solo immagini rettangolari avrei potuto usare una più maneggevole fotocamera 6x4,5 oppure un'ottima 6x7. Insomma, il mio era soltanto un esempio personale, e come tale non andava interpretato o stravolto soltanto per cercare di avere ragione a tutti i costi; anzi, se leggi tra le righe puoi capire che la cosa ti si è rigirata contro ;)
 
Boh, ragazzi non ho parole. Non importa come lo vedo io! Se ho uno schermo da 5 o 500 pollici a 800K di risoluzione...

Un film 1.85:1 ha nel suo QUADRO VISIVO più informazioni verticali (cioé più IMMAGINE verticale) rispetto a un film in Scope è un dato di fatto, mi pare banale e non c'entra nulla la risoluzione

Su Interstellar ormai stiamo rasen..........[CUT]

Non sono assolutamente d'accordo. Ancora una volta trascuri il fatto che in sala praticamente sempre viene adottato il CIH: altezza costante. Un film 1,85:1 si vede più stretto in orizzontale, non più alto e i film in scope hanno più informazioni in orizzontale, non meno in verticale. Se fosse come tu dici, vedremmo (banalizzando) "persone più piccole" nei film 1,85:1 e non è questo il caso.
Come sappiamo è un formato adottato dove non si punta molto sull'aspetto visivo, come possono essere invece film d'avventura o comunque con paesaggi panoramici da sogno, ma piuttosto incentrati su dialoghi e con scene prevalentemente al chiuso.
Tu ragioni come se la maggior parte delle sale avesse uno schermo 16:9, dove effettivamente i film in scope si vedrebbero male e riduttivi.
Il film 1,85:1 ha più informazioni in verticale sul frame del BD, ma questo non ha alcuna implicazione su ciò che ci viene rappresentato.
 
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Un film 1.85:1 ha nel suo QUADRO VISIVO più informazioni verticali (cioé più IMMAGINE verticale) rispetto a un film in Scope è un dato di fatto, mi pare banale e non c'entra nulla la risoluzione
Ha! Ha! E voi sareste "esperti"? Tu e Dario65 non sapete una cippa di cinematografia. Un primissimo piano ha la stessa informazione verticale in tutti gli aspect ratio.
Voi 16:9isti vi prendete la ragione senza averla. Questo thread è un ammasso di disinformazione amatoriale.
Addio.
 
Un primissimo piano ha la stessa informazione verticale in tutti gli aspect ratio

Anche se questa tua ennesima sparata non c'entra nulla, mi faresti la gentilezza di dirmi quando ho asserito il contrario?

Tra l'altro, un primissimo piano andrebbe battezzato subito in termini di aspect ratio, altrimenti voglio proprio vedere come lo adatti. Mi spieghi come un ppp spinto pensato per il 2.39 si possa adattare al 1.85? Sei forse un nostalgico del pan& scan?
Stai parlando di argomenti più grandi di te, citando dati a sproposito, come l'SMPTE, per esempio.
Quando non sai più come argomentare, passi alle offese. Cosa su cui avrei scommesso.
Guarda, non basta leggere Wikipedia per divenire esperti; studia un po' di più, applicati e ripassa a settembre più preparato :D
 
Non sono assolutamente d'accordo. Ancora una volta trascuri il fatto che in sala praticamente sempre viene adottato il CIH: altezza costante. Un film 1,85:1 si vede più stretto in orizzontale, non più alto e i film in scope hanno più informazioni in orizzontale, non meno in verticale. Se fosse come tu dici, vedremmo (banalizzando) "persone più..........[CUT]

Non è così, io rispetto le scelte registiche. Se un regista sceglie l'1.85:1 è perché vuole dare un maggior senso di "verticalità" che non riuscirebbe a dare con lo scope. E anche ricreare lo stessa composizione in 2.40:1 con lo stesso effetto voluto sarebbe impossibile

Anche perché seguendo il vostro ragionamento: La maggior parte delle sale è 2.40:1 quindi i film dovrebbero essere tutti 2.40:1.

Invece perché non è così? Perché evidentemente i film non si devono adattare alle sale ma viceversa! Così come si devono adattare i televisori...

Per quanto riguarda Interstellar, l'utente fenomeno qua sopra, che ritiene la sua opinione più autorevole di quella di Nolan, parla di Open-Matte come se fosse un film girato in Super 35, senza sapere che il formato IMAX non è pensato e voluto assolutamente per lo scope ma per la proiezione Flat nel suo formato originale 1.43:1 senza alcun tipo di taglio...

Se poi nel nostro orticello Italia non esiste una sala in grado di proiettarlo nel formato corretto (tranne una, fallita) non è un problema del regista né della casa di distribuzione...

Vi annuncio che Tarantino sta girando in Super Panavision 70 a 2.76:1, cosa facciamo Frontino diciamo che è open matte orizzontale e lo tagliamo in 2.40:1? :rolleyes:
 
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Infatti, Luca, dici bene.
Il nodo, secondo me, è che si continua a confondere formato con inquadratura e composizione. Sono due concetti diversi, legati ma diversi.
Inoltre, si continua ad ignorare un aspetto fondamentale riguardo a "Interstellar", cioè che esitono proiettori in grado di proiettare TUTTO il fotogramma 15 perforazioni; quindi, nello specifico, il discorso CIH è assolutamente secondario; stiamo discutendo di un sistema particolare, fuori standard per così dire.
Sul discorso della composizione dell'inquadratura, se il grande esperto Fortino conoscesse almeno l'abc della fotografia, si renderebbe conto delle sciocchezze che ha affermato. E, si badi, inutile citare, in casi come questo, la cinematografia come fosse materia a parte rispetto alla fotografia, in quanto se si parla di composizione la matrice è comune. Che la discussione nasca da un madornale equivoco lo si può dedurre dal fatto che Fortino sia partito da un concetto assolutamente errato: l'open matte. Una volta corretto, ha dovuto ammettere l'errore (probabilmente è dovuto correre a verificare su Wikipedia), ma l'ha fatto con sufficienza, come dire vabbè mele o pere il concetto non cambia. Ma si, un tanto al chilo! Cita SMPTE a sproposito in relazione alla composizione dell'immagine -perché di questo si stava parlando - e dopo ha la faccia tosta di deridere gli altri accusandoli di non capire nulla di cinematografia! La sua presunzione ha poi fatto il resto.
 
CyberPaul ha detto:
Come sappiamo è un formato adottato dove non si punta molto sull'aspetto visivo, come possono essere invece film d'avventura o comunque con paesaggi panoramici da sogno, ma piuttosto incentrati su dialoghi e con scene prevalentemente al chiuso.

No, Paolo, qui sono io a non essere assolutamente d'accordo. Oppure abbiamo due concetti diversi di aspetto visivo. Ti faccio il primo esempio che mi viene in mente: Schindler's list. Un vero e proprio trattato di fotografia in bianco e nero, che rapisce ed incanta. Alcune inquadrature sono da brivido. Le ciminiere di Auschwitz hanno una forza evocativa tremenda, da pugno nello stomaco. E l'analisi potrebbe continuare per ore.
Il film in scope forse avrebbe perso proprio sull'aspetto visivo. Dico forse. Sta di fatto che l'opera è stata inquadrata con uno splendido ed efficace Academy standard 1.85:1.

Insomma, imbrigliare l'aspect ratio con regole di genere precise, imho, non porta a nulla. È piuttosto una scelta artistica legata al linguaggio visivo con cui l'autore decide di esprimersi. Quando non sia imposto dalla produzione :D
 
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Un caso emblematico di quanto dicevo prima ovvero che NON sempre il formato che si vede più frequentemente in sala sia quello corretto vi porto questo esempio:

Nel 1992 Ron Howard gira Cuori Ribelli in 70mm (formato che stava morendo). Il numero di copie 70mm è molto ridotto ed hanno il formato originale corretto 2.20:1. La maggior parte delle copie del film vengono stampate in 35mm anamorfico quindi con aspect ratio 2.35:1.

Ovviamente Howard questo lo doveva sapere in fase di ripresa e l'avrà considerato, ma questo non vuol dire che il 2.35:1 sia il formato corretto

PS. Per la cronaca la Universal ha ovviamente sbagliato completamente il Blu-ray del film in questione partendo da una riduzione 35mm col formato sbagliato. Un disco vergognoso rispetto a quello che poteva dare la pellicola che ho rivisto 2 settimane fa in tutto il suo splendore in Sala Energia Arcadia in proiezione 70mm (2.20:1 con audio magnetico)
 
Si, altro esempio corretto. Infatti tutte le produzioni in grande formato devono fare i conti con lo standard delle sale comuni, che dire siano la maggioranza è un eufemismo. È sempre stato così, anche in passato; l'aspect ratio ha sempre dovuto subire un adattamento, consapevole e tenuto in preventivo, ovviamente.

Guarda, a dirla tutta, io penso che spesse volte all'origine dell'utilizzo dello scope ci sia una semplice ragione pratica: al cinema, grande è bello!
Le produzioni riempiono lo schermo nel suo massimo formato; nulla di più. Ciò spiega, ai miei occhi, l'utilizzo dello scope in film in cui lo stesso non porta valore aggiunto alcuno. Anzi.
Sarà una conclusione semplicistica, ma personalmente non la escludo. IMHO, ovvio.
 
No, Paolo, qui sono io a non essere assolutamente d'accordo. Oppure abbiamo due concetti diversi di aspetto visivo. Ti faccio il primo esempio che mi viene in mente: Schindler's list. Un vero e proprio trattato di fotografia in bianco e nero, che rapisce ed incanta. Alcune inquadrature sono da brivido. Le ciminiere di Auschwitz hanno una forza evoc..........[CUT]

Schindler's list pero' e' un caso particolare, per lo stesso motivo per cui fu scelto il bianco e nero farlo in Cinemascope avrebbe avuto poco senso, e' un film nel quale le immagini dovevano mantenere un aspetto da film girato nel periodo, in parte documentaristico, qualunque scelta che dovesse esaltare la fotografia o gli esterni sarebbe stata fuori luogo per lo spirito con cui e' stato girato, tutto doveva rimanere incentrato sulle persone.
Che poi alla fine il risultato sia di alto livello nessuno lo nega.
 
Appunto, ci sono le scelte motivate degli autori.
Detto questo, tanti sono i film girati in Cinemascope ed in bianco e nero, emblematico è il caso de L'appartamento: che paesaggi doveva esaltare, Wilder?
Ma potrei citarne molti altri.
Come esempio opposto mi viene in mente Passaggio in India, apparentemente ideale per sbizzarrirsi con il Cinemascope. Invece…

Il discorso comunque è complesso, ma molto interessante. Però credo che stiamo andando pericolosamente ot :D
 
Innanzitutto dissento completamente dal modo di rapportarsi di Frontino, del resto il numero esiguo dei suoi messaggi la dice lunga.
Siamo qui per discutere in maniera civile di un hobby, non per farci guerra a suon di insulti.
Si possono dire anche cose giuste, ma quando si arriva a questi modi è tutto vanificato.

@Dario65
Quando parlavo di aspetto visivo mi riferivo a film incentrati su mostrare panorami o viste d'insieme d'effetto.
Che poi non tutti lo facciano dove per noi "profani" sembra avere senso rientra nelle scelte stilistiche personali.
Casi come Shindler's List sono particolari perché si cerca di emulare anche un certo stile retrò come conferma l'uso del bianco e nero.
Forse sarebbe dovuto essere addirittura 4:3 :)
E convengo che è di grande impatto, ci mancherebbe, e che non lo cropperei per nulla la mondo!
Ma dico altresì che tale film non sia stato visto "più alto" in sala, e questo non si può negare.

@ludega
Per questo non capisco come fai a parlare di senso di verticalità... L'altezza della sala quella è, e quella era anche per il resto del mondo all'epoca dell'uscita del film.
Diciamo che non c'era esigenza di espandere la vista per i motivi detti sopra.
E come fai a dire che le sale devono adattarsi ai film? L'unico modo per adattarsi è ridurre la visione orizzontale. Infatti le sale Warner (quando c'erano nella mia città) avevano le tendine che si chiudevano quando veniva proiettato un film non in Scope.
 
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