[Panasonic VT60-ZT60] Tecnica e calibrazione

Lasciami dire che però è solo una questione psicologica... i normali contenuti prima di andare a schermo mica ti chiedono con quale pattern hai calibrato! :p

Si certo, ma se fra tutte le variabili in gioco ci mettiamo pure a variare le dimensioni dei patterns durante la calibrazione ...
E poi ... a questo punto, perché non i full field?
Ancora ... ma se non c'è tutta questa differenza, perché cambiare i patterns?
Inoltre ... la storia di AVSHD ver. 2 con Calman insegna che, a parte le dimensioni, anche la "qualità" dei patterns può cambiare ...
Quindi ... perché complicarsi inutilmente la vita?
 
per quando mi riguarda la comodità del TED è notevole per il cms per cui non mi sono posto il problema ed ho cambiato disco, poi i riscontri con i vari checker sono stati molto positivi per cui non ci ho dato peso. Unico ritocco da fare in manuale è sul verde e blu perché il verde fogliage e blu non ricordo cosa mi superavano leggermente il 3 di delta E. il resto, toccando solo il magenta in autocal, era intorno ad 1 di delta E
 
per quando mi riguarda la comodità del TED è notevole per il cms per cui non mi sono posto il problema ed ho cambiato disco.......[CUT]

Dario, quoto Mav per il motivo per cui cambiare, dato che imho non complica la vita (anzi) e oltretutto non vedo come possa introdurre "variabili" dannose. Innanzitutto Ted è creato su Calman, chiede i pattern nello stesso ordine, lascia un pattern nero fra i colori, possiede i color checker, gli sweeps a passi del 10%... insomma, direi che di motivi ce ne sono. ;)
Al contrario per i VT preferisco utilizzare i 4-6,5% per WB e gamma.
 
..........[CUT] Beh il risultato devo dire che, a parte la differenza sul gamma nelle scene a basso APL.... non ho trovato altre differenze, né nella colorimetria né sugli incarnati, ecc... differenze davvero irrisorie che mi hanno portato alla conclusione che le mie prime impressioni circa l'efficienza del nuovo approccio erano falsate dall'aver paragonato la calibrazione di Stefano con contrasto a 54 con la mia che stava a 65 e che nei bassi IRE era a riferimento, restituendo di conseguenza un'immagine più punch e forse innaturale!
Daniele, sai che però onestamente non ho capito quale sia la tua idea conclusiva? Cioè... stai dicendo che fra le due calibrazioni, una con il vecchio approccio eseguita con Autocal (e quindi presumibilmente con interventi marcati anche nel 10p su tutte e tre le componenti RGB, oltre che con un wb 2pt linearizzato solo a 100 IRE e 5 IRE) e una con quello nuovo, in manuale, con le ormai note caratteristiche di intervento in 2pt e 10pt rispettivamente non hai trovato sostanziali differenze, a parte la ovvia questione gamma a 10-20 IRE viste le differenze di intervento specifiche in questa fascia? Niente dominanti, niente problemi sugli incarnati, niente quadro percepibilmente - e complessivamente - migliore in nessuno dei due casi?
Comunque, questo è ovviamente quello che mi ripromettevo di fare anch'io a breve: linearizzazione del Service preventiva, quindi ovviamente in manuale, e poi una calibrazione vecchio stile in Autocal e una in manuale per prendere confidenza con il nuovo approccio suggerito da Stefano e Filippo, potendo switchare velocemente tra Pro1 e Pro2. Fra l'altro avendo finalmente di nuovo il mio lettore BD, e avendo anche salvato Frozen nel MYSKY HD, volevo sfruttare la cosa per affinare per il segnale di SKY la calibrazione migliore fra le due ottenute, paragonando un analogo fermo immagine BD a uno del MYSKY HD, oltre a poter finalmente sperimentare la 3DLUT del Radiance chiudendo al 100% il cerchio.

Ti rispondo sinteticamente: dove legge lo spettro legge la sonda mentre si profila (al netto di dominanti, disuniformità etc. etc.) quindi rimango più propenso a ritenere corretta l'info di Emidio. I fosfori sono gli stessi fra tagli differenti e inoltre la conferme sono molteplici: anche Zoyd che ha profilato tagli differenti ha sempre rilevato di..........[CUT]
Okay Stefano, tu però continui a considerare solo l'aspetto legato allo spettro emissivo (fosfori analoghi etc. etc.). Quello che sostengo però è che oltre alle variabili generiche, legate quindi alle caratteristiche dello spettro di ogni famiglia di plasma, in una matrice contano - e tanto secondo me! - le variabili dell'accoppiata specifica. Certi numeri correttivi, cioè, saranno determinati nella tua matrice da una certa caratteristiche unica della tua i1D Pro nel leggere in una determinata situazione una caratteristica unica del tuo vecchio 50VT60. In assenza di uno - o di entrambi - di questi fattori, quel numero sarebbe stato in una certa misura differente, cosa che rende appunto la tua matrice unicamente valida solo per quella accoppiata. Ovvio che come ben dici - e come ben dice Emidio - tra tagli diversi di VT60 le differenze nello spettro emissivo saranno minime, o addirittura irrisorie a questo scopo, ma tutte le altre differenze dovute all'unicità rispettivamente di plasma e sonda lo saranno molto meno. Sarebbe come dire che è assolutamente corretto usare un plantare fatto su misura per il mio piede solo perché anche tu hai il 43 (a memoria, immagino che non porti il 43 vista la tua altezza...).
Fra l'altro, nel tuo caso - come avevo già detto - almeno uno dei due vertici del binomio è rimasto comunque identico (la sonda), per tutti gli altri invece cambiando anche quella la cosa per me ha davvero ancora meno senso. A me pare sinceramente evidente.
Ettore

PS: sebbene non abbia mai sperimentato la questione non avendo mai usato HCFR né la matrice di Zoyd... avendo comunque letto molto a riguardo ricordo anche bene che l'opportunità di utilizzarla non era universalmente condivisa (sebbene largamente diffusa e accreditata, questo sì). Proprio per le ragioni che sostengo qui...
 
Ultima modifica:
Daniele, sai che però onestamente non ho capito quale sia la tua idea conclusiva? Cioè... stai dicendo che fra le due calibrazioni, una con il vecchio approccio eseguita con Autocal (e quindi presumibilmente con interventi marcati anche nel 10p su tutte e tre le componenti RGB, oltre che con un wb 2pt linearizzato solo a 100 IRE e 5 IRE) e una con ..........[CUT]

Esatto Ettore,la mia idea finale è proprio quello che hai descritto tu e cioè che il risultato finale tra i due approcci è il medesimo a parte appunto il gamma ai bassi IRE e quindi il fatto di intervenire pesantemente sui 10e20IRE del 10p non porta nessuno scompenso!
Poi si può benissimo preferire la calibrazione manuale che lascia visibili più dettagli nelle sene a basso apl,però sono gusti e comunque se pensiamo al tempo risparmiato grazie all'autocal,che può essere relativamente poco per un utente esperto ma un sacco di tempo per chi lo è meno,direi che il binomio Autocal e vecchio approccio può dire ancora la sua a voce alta!
Questa è la mia opinione e cmq attendo riscontri anche da te e altri utenti..
 
Ultima modifica:
Molto rispettosamente non concordo, basta una rampa di grigi per accorgersi delle differenze ma non ho certo intenzione di iniziare un'opera di convincimento, lungi da me!
È ovvio che non stiamo certo parlando di differenze radicali ma certamente identificabili in certe situazioni. Per quanto riguarda l'apertura in basso anche in manuale si può "lisciare" (e ha senso farlo dato che con gli APL siamo a target? ;) ) ma solo spingendo sui comandi e siamo da capo.
Detto fra noi a me autocal che muove il G del 10p ai bassi IRE magari di 30 click non è mai piaciuto e l'avevo anche fatto notare, quindi per quanto mi riguarda la mia scelta l'ho fatta, ne sono convinto e non torno indietro.
Ognuno poi utilizzi l'approccio che ritiene più opportuno a seconda delle proprie esigenze/capacità.
 
Ultima modifica:
@arydany per curiosità hai fatto un confronto a 21 punti?

agendo sul 2p su tutta la scala, la linearità sui punti intermedi è sensibilmente migliore (senza salti/buchi). nei normali contenuti ho notato un minore effetto solarizzazione sulle scene con molte sfumature (frozen è un buon esempio).
per contro avendo il gamma sui bassi un pò più aperto (near black intorno a 1,9 e 10 ire introno a 2.1) si perde un po di effetto punch --> passando da pro 1 con calibrazione local 2p (100, 5 ire) + 10p automatica + contrasto 65 (fatta da glad) e nuova calibrazione con approccio full 2p + 10p manuale (molto light)+contrasto 54 la differenza è tanta e sto preferendo la seconda in quanto più naturale.

@arydany seconda curiosità, rispetto alla stabilità del gamma al variare dei pattern, sei riuscito a confrontare i due approcci anche rispetto a questo? credo che tale punto sia un ulteriore elemento di confronto ...

comunque alla prima occasione faro' anche io un confronto fra i due approcci a parità di contrasto e vi faro sapere.
 
Ultima modifica:
Stefano onestamente la rampa di grigi non l'ho controllata,però nella visione reale di differenze io a parte il gamma non ne trovo ed in più col nuovo approccio per quanto il near black sia piuttosto neutro preferisco comunque quello restituito dal vecchio approccio,basta un click sbagliato e si perde la 17 del BLack clipping ed il pattern del disco Ted 0,5%grigio inizia o a scomparire o a dare problemi di dithering colorato..
Ad esempio caricando la tua calibrazione da device control,sul mio pannello si perde la 17 e lo 0,5%(che poi sono la stessa cosa)nonostante la resa nella normale visione sia quasi identica..mentre col vecchio approccio è matematico che la combinazione CUT a 0 e 100IRE perfetto non dà mai problemi di near black anche se qualunque utente copiasse la calibrazione!
Riguardo i 10 e 20ire sono d'accordo che anche manualmente si può tirare il gamma a riferimento ma ovviamente toccando pesantemente al ribasso i comandi,cosa che ci eravamo prefissati di evitare seguendo il nuovo approccio!
Concludo dicendo che sono entrambe soluzioni valide,una più divertente se si ha tempo e l'altra piu veloce e precisa per quanto concerne i grafici ma all'atto pratico nella normale visione per me cambia pochissimo..
 
@arydany per curiosità hai fatto un confronto a 21 punti?

agendo sul 2p su tutta la scala, la linearità sui punti intermedi è sensibilmente migliore (senza salti/buchi). nei normali contenuti ho notato un minore effetto solarizzazione sulle scene con molte sfumature (frozen è un buon esempio).
per contro avendo il gamma sui bassi un pò pi..........[CUT]

1) no,non ho fatto un confronto sul 21punti ma penso che se guardiamo i grafici non ci sarà storia..nel senso che con Autocal e vecchio approccio i grafici sono tutti a riferimento..
Anzi adesso che ricordo il 21punti l'ho controllato più volte con le calibrazioni passate(quindi vecchio approccio) ed i grafici erano perfetti,se ricordate anche a casa di ettore provammo la famosa lettura dei "tantissimi punti" Riccardo ed anche lì i risulatato erano perfetti!
2)purtroppo non ho pattern 6% quindi questa prova non posso farla per ora,ma a giudicare dalle differenze irrisorie che ci sono tra la mia calibrazione fatta con i TEd 11% e quella di Stefano coi 6% a parità di approccio,direi che non dovrebbero esserci grandi scostamenti..

Attendo allora o tuoi riscontri....
 
Primo, non devi sbagliare click :D... secondo, coi miei settings perdi la 17 perché sono appunto I MIEI. Sul mio non perdo nulla...

Ovvio,non ho dubbi che sul tuo pannello sia tutto perfetto,era solo per dire che il nuovo approccio è comunque molto più delicato sul near black..e visto che molti utenti copiano pari pari le calibrazioni e poi si ritrovano senza la barra 17 volevo sottolinearlo...
Mentre col vecchio approccio,eravamo tutti concordi che mettendo luminosità a +7 e lasciando i Cut a 0,black clipping e near black erano sempre perfetti al di là del pannello!
 
Eh no! A casa di Ettore il colpo dei 100 punti l'abbiamo verificato sul gamma, il tracking RGB non l'abbiamo proprio guardato...

Giusto!:D però uno dei motivi del cambio di approccio era anche il fatto di non toccare troppo i comandi del gamma pena minore stabilità..
E allora fatela voi per me questa prova,sai che adesso sono impossibilitato! ;-)
 
Ultima modifica:
Esatto Ettore, la mia idea finale è proprio quello che hai descritto tu e cioè che il risultato finale tra i due approcci è il medesimo a parte appunto il gamma ai bassi IRE e quindi il fatto di intervenire pesantemente sui 10 e 20IRE del 10p non porta nessuno scompenso!
Poi si può benissimo preferire la calibrazione manuale che lascia visibili più d..........[CUT]
Okay, grazie Daniele, non ero sinceramente sicuro sull'interpretazione da dare al tuo post.
Come detto quella che hai fatto è davvero la prova che intendo fare anch'io durante il periodo natalizio, non mancherò di riferire anche le mie impressioni, per quello che valgono.
Fra l'altro, l'idea di lasciare comunque un po' più aperto il gamma ai bassissimi IRE proprio per una maggiore intelligibilità nelle scene a basso-bassissimo APL è comunque valida a prescindere dall'approccio, se ne era parlato molto anche in passato quando si discorreva di gamma preset da cui partire con i VT60 (2.2 o 2.4?), formula per il gamma target da preferire (2.2 power law, 2.4 power law oppure BT1886?) etc. etc. per cui è una strada che si può scegliere di percorrere qualunque scelta procedurale si faccia.
Il tuo post mi aveva incuriosito proprio perché, se l'interpretazione fosse stata appunto quella che hai confermato, la tua era la prima e unica testimonianza in controtendenza, e il fatto che fosse passata inosservata era il motivo per il quale mi era sorto il dubbio di aver male interpretato le tue parole. Comunque sia, proverò a farmi un'idea precisa direttamente prima possibile e ovviamente vi farò sapere.

Molto rispettosamente non concordo, basta una rampa di grigi per accorgersi delle differenze ma non ho certo intenzione di iniziare un'opera di convincimento, lungi da me!
È ovvio che non stiamo certo parlando di differenze radicali ma certamente identificabili in certe situazioni. Per quanto riguarda l'apertura in basso anche in manuale si può &qu..........[CUT]
Avevo scritto una risposta quotando anche il post di Stefano qui sopra... ma quando ho finito - sono stato anche interrotto per altre questioni, dilatando i tempi... - ho visto che lui stesso l'aveva editato, quindi ho cancellato quanto scritto a proposito. Sono sinceramente felice di notare che Stefano stesso l'abbia modificato proprio laddove io avevo preso spunto per esemplificargli alcuni aspetti che non condividevo del suo approccio, e il fatto che le sue modifiche siano state esattamente le stesse che - ironicamente - gli avrei fatto notare io dimostra che non sono ovviamente in cattiva fede, e che forse questa volta lui stesso si è accorto subito che poteva essere quanto meno male interpretato.

... secondo, coi miei settings perdi la 17 perché sono appunto I MIEI. Sul mio non perdo nulla...
Stefano, diciamo che questa era la risposta che mi aspettavo da te in precedenza quando parlavo di matrice specifica e validità o meno di utilizzo altrui, e tu mi rispondevi solo a proposito dello spettro pressoché identico da tagli a taglio, di matrici di Zoyd pressoché identiche etc. etc...
La prendo per buona ora, anche se arrivata in risposta ad altra questione. Quindi siamo d'accordo: sono i tuoi setting, ottenuti con la tua matrice, messa a punto per la tua sonda, e i risultati della loro applicazione su un diverso VT60 indicati da Daniele ora, ma anche nel caso precedente (dithering rosso che portava a intervenire sul comando di Luminosità perdendo, appunto, la barra 17) mostrano meglio di qualunque altro esempio che potrei fare quello che intendo a proposito della validità del loro utilizzo da parte di altri rispetto a te.
Poi, appunto, ognuno è libero di usare i setting altrui ottenuti con matrice altrui, ma una differenza simile io non la considererò mai irrisoria. Spero concorderai chiaramente almeno su questo aspetto.
Ettore
 
Ultima modifica:
Interessante la tua capacità di estendere una mia risposta ad altri ambiti! :D
Un conto è un click di brightness, che può saltare a seconda di quanto si muovano i CUT, in particolare il G. Un altro conto è l'influenza di una matrice magari alla terza decimale...
Concordo poi sul fatto che settings altrui non saranno mai perfetti in senso stretto, nè una matrice etc etc ma bisogna valutare l'incidenza e ti sfido a calibrare utilizzando una matrice creata su un 50", in seguito a calibrare con una matrice creata su un 55" (ovviamente stessa sonda, su questo non si discute) e poi a rilevare differenze che siano superiori alla tolleranza stessa dello strumento di misura...


P.S. Per quanto riguarda l'EDIT del post precedente con te nei paraggi mi è sembrato opportuno specificare meglio, scanso equivoci... :fiufiu:
 
Ultima modifica:
No, dai, a me sembra davvero lo stesso identico ambito. Facciamo così, provo a farti sorridere, questa volta, con un esempio: qualche sera fa a Otto e Mezzo su La7 c'era ospite Marchini, ex candidato sindaco di Roma e attuale futuro candidato sindaco di Roma non appena l'attuale giunta si dimetterà. Ora... nonostante l'abilità di conduttrice e giornalista ospite, non c'è stato verso di fargli dire chiaramente se si sente (e posiziona politicamente) più al centro-sinistra o più al centro-destra. Tutti l'hanno dedotto e capito chiaramente dalle sue risposte alle domande incalzanti dei due sopracitati, ma lui la risposta diretta non l'ha mai data (per ovvie ragioni: non vuole perdere elettori né di qua né di là, quindi se lo dice apertamente la cosa sarebbe impossibile, almeno in parte). Ecco... a questo proposito mi sembri Marchini! A domanda precisa sull'utilizzo della matrice altrui non rispondi direttamente, poi sei il primo a rispondere a Daniele dicendo "ovvio, sono i MIEI setting!" Ma scusa, non stai dicendo esattamente quello che sto dicendo io? Se le differenze fossero irrisorie la barra 17 non dovrebbe sparire a Daniele o il dithering rosso apparire a non mi ricordo più chi... Altro che terza decimale!
Ettore
 
Top