Ho assistito ieri alla proiezione delle 17:30 all'Arcadia. Ha segnato la mia prima esperienza cinematografica in questo luogo di culto.
La mia postazione era centralissima, fila 8, poltrona 19. L'intero campo visivo era occupato totalmente dallo schermo tanto da dover muovere la testa per focalizzare alcuni dettagli posizionati ai lati dell'inquadratura, e questo ha contribuito favorevolmente a creare un'immersività accentuata ai massimi livelli. Ad inizio proiezione sono rimasto subito piacevolmente colpito dalla cristallinità del parlato anche se ho notato un lieve riverbero, e la cosa mi ha fatto storcere un po' il naso. Insomma, un "errore" così banale da una sala come l'Energia non me lo sarei aspettato. La qualità video mi ha inizialmente spiazzato, soprattutto per le numerose sfocature. Da proiezionista quale sono, ho subito pensato alla presenza di sporcizia sui pattini del proiettore che, facendo da spessore, alteravano la distanza della pellicola dall'ottica. Ma ora, apprendendo che il disturbo è presente anche nei DCP, allora forse la causa è attribuibile ad un dei svariati passaggi che la pellicola ha subito nel lungo processo che ha preceduto la distribuzione. Ma tornando alla proiezione in 70mm, uno dei problemi che ha da sempre caratterizzato la proiezione in pellicola, era (ed è) la presenza delle giunte. In questo caso, però, mi sento di affermare che le queste siano state fatte al meglio delle possibilità. Per quanta cura il proiezionista possa metterci nel giuntare le parti, per forza di cose le giunte non saranno mai invisibili. Per chi non avesse confidenza con il mondo della proiezione, per giuntare le diverse parti che compongono il rullo completo di un film, si fa uso di pochissimi e rudimentali strumenti: la così detta "pressa Catozzo" e lo scotch (il nastro adesivo, non il whisky

). Le parti vengono affiancate, avvicinate tra loro il più possibile evitando che le due estremità si sovrappongano senza però lasciare troppo spazio vuoto nel mezzo, allineare con precisione millimetrica la colonna sonora per evitare i famigerati salti improvvisi dell'audio e, infine, stendere lo scoch sulle due facciate della pellicola, facendo attenzione a non creare bolle d'aria e pieghe. Tutto questo ovviamente facendo affidamento unicamente alla propria manualità. Operazione non facile, se fatta con puntigliosità, e qualche imperfezione è più che giustificabile. Confermo la presenza di grana grossa nella prima parte del film, la seconda era molto più pulita e nitida (e le immagini erano davvero di una bellezza sorprendente, superiore, per senso di tangibilità, al digitale).
In generale la stampa della pellicola è di ottima fattura, la colorimetria è costante e coerente per tutta la durata del film e, tenendo conto del fatto che anche durante il periodo d'oro della pellicola non era raro trovare copie in cui la temperatura colore variava da una scena all'altra, è un fattore che merita una lode. Mi ha invece procurato un brivido di terrore un grave salto di frame durante un'inquadratura di una delle ultimissime scene, troncando addirittura una battuta di McConaughey. E' un qualcosa che mi ha disturbato non poco, soprattutto tenendo conto dell'alto livello che vuole mantenere la struttura. Ci sono svariate motivazioni che spingono l'operatore a trovarsi costretto a dover sacrificare qualche frame. Uno di questi è il danneggiamento dei frame stessi da parte di chi maneggia la pellicola. Ma non conoscendo le motivazioni che stanno dietro a questa esigenza così estrema, non posso che limitarmi a fare supposizioni.
Tralasciando la deformazione professionale e tornando a vestire i panni dello spettatore, non posso che essere entusiasta della proiezione. Nonostante i piccoli difetti che comunque fanno parte della proiezione analogica, la maestosità del 70mm è riuscita ad amplificare ulteriormente l'impatto emotivo che già di per se Nolan è in grado di regalare, e di dare il giusto respiro agli spettacolari (seppur pochi) campi lunghi, e ad accentuare il senso di ansia, dinamicità e concitazione ai piani stretti in shake.
P.S: Confermo: lo schermo presenta due fastidiose macchie al centro e, osservandolo da vicino, si può notare una più estesa sporcizia generale presente su tutta la superficie. E' quasi grigio.