Pirateria digitale in forte crescita in Italia

l'equo compenso era originariamente pensato per la copia personale.
Peccato però che le stesse autorità che piangono per il crescere della pirateria poi sono le stesse che, nonostante l'equo compenso, applicano restrizioni ridicole (ad esempio protezioni anticopia o impossibilità di leggere le iso nei lettori bd) che impediscono proprio il diritto a crearsi una copia personale! E nel frattempo i veri pirati se la ridono perché tali restrizioni a loro fanno solo il solletico!Questi mi sembrano i pianti dei coccodrilli, o peggio ancora di quelli che da un lato fanno finta di voler combattere la pirateria ma dall'altro gli può anche star bene così perché un tornaconto ce l'hanno comunque...
 
Guardare un film non è un diritto, come non lo è andare in vacanza al grand hotel, come non lo è mangiare ogni sera al ristorante.

Per chi li acquista è un diritto eccome,
ed i miei diritti di acquirente (pagati), debbono essere gli stessi di chi acquista in USA o nel resto del mondo,
degli oltre 700 titoli che ho acquistato in Blu-ray, circa un 20% sono di qualità inferiore rispetto alle edizioni estere,
quindi io in Italia per avere la stessa qualità devo acquistare l'edizione estera per il video e l'edizione Italiana per la traccia audio,
muxare il tutto così da avere un'edizione dignitosa,
ma a che costo?
che è il ladro o lo speculatore?

e proprio per questo motivo, per mia esperienza, girovagando in rete, in cerca di informazioni sulle edizioni estere, e su come muxare, ho scoperto per la prima volta il mondo della pirateria.

quindi mettiamoci anche questo, in Italia chi vuole la massima qualità molte volte è obbligato a scegliere se acquistare due edizioni o averle entrambe gratis, si facessero due conti...

Poi naturalmente esiste e sempre esisterà chi non acquista per principio perche troppo "furbo"
ma comunque queste persone non sono mai entrate nelle ricerche di mercato n'è dai tempi del vhs e del commodore 64
 
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@Picander

Scusa a Te,
ho sbagliato a quotare,
era soltanto per riprendere il discorso del diritto,
non una critica generale al tuo commento :)
 
Se scarichi qualunque cosa coperta da copyright illegalmente, sei punibile dalla legge, se copi in formato digitale eludendo le protezioni stai commettendo comunque un reato. Appurato questo piccolo particolare, la mia generalizzazione si riferisce alla cultura della gran parte della popolazione Italiana, che appunto per storicità ha bisogno delle bacchettate sulle mani per rispettare quelle che sono le normative di legge. :muro:
 
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Non sarei così negativo. La pirateria è un fatto legato anche alla congiuntura economica, ma, con il tempo, è destinata a ridursi drasticamente, fino a scomparire.
 
Il prezzo a cui sono venduti i BD non è un aspetto trascurabile del fenomeno della pirateria. Lo streaming a prezzo abbordabile la ridurrebbe drasticamente. Guardate l'esempio delle app, vendute a prezzi contenuti, chi si mette a cercare di scaricarle pirata? È la strada presa dalla Apple e ora anche da Microsoft con Windows 8. Se funziona per Windows (credo il sw più piratato nella storia dell'informatica), perché non dovrebbe funzionare per i BD?

Il fatto e' che le major cinematografiche sono ancora ancorate a modelli di business che non esistono più.
 
se copi in formato digitale eludendo le protezioni stai commettendo comunque un reato.
Su queste parole potremmo aprire un bel capitolo e sevuoi sono disposto a farlo in privato. Ci sono fior di sentenze che hanno scagionato persone che le hanno aggirate dimostrando di averlo fatto per uso personale..., e questo a cuasa dei buchi normativi presenti nella nostra legge sul copyright.
 
Riguardo la copia personale, ci sono una marea di leggi e provvedimenti in vigore che in un ricorso fino alla corte costituzionale, si scioglierebbero come neve al sole. L'idea di proibire di tenermi una copia che non presto a nessuno, è una di queste.

Certe norme mi ricordano Minority Report e la precrimine... Il concetto del libero arbitrio ( e della punizione vera se si sbaglia) è estraneo a noi e al nostro ordinamento purtroppo.


Cmq vorrei proprio sapere che conti della serva si sono fatto quelli di Confindustria... No perché secondo me, tipo, la finanza sequestra 1000 borse false di vuitton, vedono qual è il prezzo in negozio, e poi fanno moltiplicato mille. Non ci vuole un economista per far notare che si tratta di una stima della min@hia! Come se la wannabe che se la compra, avesse davvero speso quei soldi per l'originale....
 
Sono tutti imprenditori con le tasche degli altri :)

Penso che se un manager se ne saltasse fuori con una proposta del tipo "sì lo so, stiamo sull'orlo del fallimento e guadagnamo sempre meno. Perchè non vendiamo i nostri prodotti a metà prezzo?" come minimo un annetto di aspettativa con cure psichiatriche pagate non gliele toglie nessuno :D

Anch'io penso che una diminuzione dei prezzi combatterebbe la pirateria, bisogna vedere se effettivamente salva le aziende però. Non si può demandare ai produttori la responsabilità di correggere il malcostume degli utenti.
 
Per la copia personale si può chiudere un'occhio, ma per la pirateria "scaricare illegalmente, acquistare copie illegali, o peggio rivenderle" la situazione in Italia sta, diventando intollerabile " 37% in crescita", non per niente il titolo del 3d riporta "Pirateria digitale in forte crescita in Italia" :cry:
Come è stato ripetuto più volte, non è ammissibile il fatto che se non ho il denaro per acquistare il supporto originale, perché costa troppo, o per andare al cinema, diventi automaticamente lecito appropriarsi di una copia pirata, se non ho il denaro non lo compro e basta. Se non fosse così, tutti gireremo a bordo di auto di lusso rubate a costi irrisori. :mc:
 
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..Penso che se un manager se ne saltasse fuori con una proposta del tipo "sì lo so, stiamo sull'orlo del fallimento e guadagnamo sempre meno. Perchè non vendiamo i nostri prodotti a metà prezzo?" come minimo un annetto di aspettativa con cure psichiatriche pagate non gliele toglie nessuno...
Mah veramente sono infiniti i casi di aziende che hanno deciso drastiche riduzioni di prezzo dei prodotti venduti, anche senza essere sull'orlo del fallimento (che renderebbe la cosa ancor più giustificabile). Ho già citato il caso della Microsoft con Windows 8, ma quando si parla di software (dove il costo marginale è tendente allo zero) gli esempio sono innumerevoli, sia nel mondo consumer che professionale.
 
Mah veramente sono infiniti i casi di aziende che hanno deciso drastiche riduzioni di prezzo dei prodotti venduti, anche senza essere sull'orlo del fallimento

Photoshop Lightroom 4 è un ottimo esempio. ora costa sui 130€, la versione 3 veniva uno sproposito, ed è pure migliorato di molto!
 
...Se non fosse così, tutti gireremo a bordo di auto di lusso rubate a costi irrisori.........
Secondo me la questione è meno bianca o nera di come la si descrive. Grazie allo sviluppo della tecnologia, i software come i BD hanno ormai assunto le caratteristiche di bene pubblico, quasi in modo perfetto. Da wikipedia le caratteristiche sono:
- assenza di rivalità nel consumo (se io vedo un BD questo non significa che anche tu non possa vederlo)
- non escludibilità del consumo (una volta che il BD è prodotto e distribuito, non è possibile impedirne l'utilizzo)

Se questo è vero, bisogna rendersi conto che l'opzione di trarne profitto diventa, per definizione, non perseguibile. L'aspetto legale (e persino morale) diventa irrilevante, destinato ed essere sorpassato.

A questo punto esistono solo 2 strade: interrompere la produzione dei BD o ricercare fonti di reddito alternativo.

Le major ovviamente lo sanno, e un po' si muovono, ma fanno anche di tutto per preservare lo status quo. A mio parere è uno sforzo vano.
 
In altre parole il BD diventa di pubblico dominio solo perchè si può copiare? Perchè se non si potesse copiare non si verificherebbero entrambi i casi.
 
Esatto, è la possibilità di copia a costo quasi zero che rende i BD uno pseudo bene pubblico.

Per la musica è un dato di fatto ormai accettato anche dagli artisti. Non potendo derivare profitto dalla vendita di CD, si dedicano ai concerti, avete notato come negli ultimi anni sono aumentati?
 
Giusto un paio di considerazioni.

La prima riguarda le cifre indicate come perdite, pari ad 1,4 miliardi di euro e la contrazione di 22.000 posti di lavoro.

Ebbene, non sono assolutamente d'accordo con questi dati. Poiché, ammesso - e non concesso - che se tornassimo indietro nel tempo di un anno e potessimo azzerare completamente la pirateria, non sta scritto da nessuna parte che le persone che hanno scaricato o copiato gratuitamente quel bene, lo avrebbero acquistato.

Fino a qualche anno fa spendevo parecchi soldini in software. Prima Laserdisc e CD, poi DVD, SACD e CD. Più recentemente quasi esclusivamente Blu-ray Disc, CD, qualche SACD e alche qualche file HD. Quest'anno ho speso quasi un decimo rispetto a dieci anni fa. E non certo perché scarico illegalmente. Compro meno poiché ho meno soldi da spendere.

Faccio un esempio concreto.

E comunque, le persone che scaricano abitualmente a costo "zero" 200i Blu-ray Disc all'anno (in realtà i dischi rigidi devono comunque acquistarli), se non potessero più scaricare "aggratise", non credo che spenderebbero quelle 4.000 Euro di controvalore. Spero di essermi spiegato.

D'altra parte mi metto per un attimo dall'altra parte della barricata.

Sto producendo un Blu-ray Disc musicale assieme ad Ermanno. Si tratta della Band prog-rock francese Lazuli:

http://youtu.be/1kNOBMC6HRQ

Si tratta di un live in studio. Abbiamo usato in media 12 punti di ripresa in HD per ogni brano. Per un brano abbiamo anche realizzato un piano sequenza a risoluzione 4K. Tornando alla realizzazione del disco, credo che considerando la produzione vera e propria (affitto dell'attrezzatura, spese di viaggio, alloggio e vitto, compensi per il regista e gli operatori per 4 giorni di riprese e consulenze varie), i costi per la post produzione (mix audio, montaggio video, effetti speciali, grafica e color correction), authoring e stampa del Blu-ray, distribuzione ed un minimo di pubblicità, se ipotizziamo una stampa preliminare di 1.000 copie (costo netto di circa 3.500 Euro), il disco non potrebbe essere venduto a meno di 15 Euro al pubblico, iva compresa.

Orbene, sappiamo benissimo che dopo qualche ora dalla prima vendita, la ISO sarà già online, anche per dischi misconosciuti come questo. Successe già con il film L'Uomo Fiammifero, distribuito da Medusa. E succederà anche con quest'altro. E il fatto di dover accettare questo stato di cose mi fa davvero arrabbiare. Secondo voi, da microproduttore, cosa dovrei fare? Arrendermi e gettare la spugna?

Emidio
 
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