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Risultati da 1 a 2 di 2
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07-04-2014, 21:52 #1
Junior Member
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[GUIDA] Scelta diffusori HI-FI/caratteristiche tecniche da scaffale
Salve a tutti. ho scelto di aprire questo thread affinché tutti gli utenti esperti del forum che volessero dare un loro parere lo possano fare su un argomento che viene trattato raramente.
Per la scelta di un diffusore HI FI o il confronto fra diffusori (scegliendo magari quello adatto alle proprie esigenze) vi sono varie caratteristiche tecniche che li descrivono:
Carico del sistema
Crossover frequency (kHz)
Tipo e grandezza altoparlanti
Frequency response (Hz) (il range che l'orecchio umano percepisce va dai 20hz ai 20Khz)
Nominal impedance (ohms)
Sensitivity (dB)
Quindi, secondo le vostre esperienze, un ottimo diffusore (anche in base al prezzo), a quale caratteristiche top si deve avvicinare?
Un diffusore che prende il range di frequenza top diciamo per un diffusore da scaffale che penso possa andare +/- dai 40hz ai 40Khz, è "garantito" che li distingua per bene (frequenze bassissime/basse, medio-basse/medie, medio-alte/alte, molto alte) e che non "impasticci" tutto facendo sentire solo bassi e medio alti?
L' esito di questo risultato dipende solo ed esclusivamente dai diffusori oppure centrano anche il lettore cd ed eventuale amplificatore?
Inoltre per esempio 2 diffusori che raggiungono frequenze basse di 45hz o alte di 10Khz identiche, la qualità cambia in base alla grandezza degli altoparlanti? O un diffusore che raggiunge bassi a 45hz con woofer da 10cm è qualitativamente uguale a un diffusore che raggiunge bassi a 45hz con woofer più grande?
Se ho tralasciato altro, fatelo presente.
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09-04-2014, 11:24 #2
Posso provarci, basandomi sulla mia personale esperienza (pertanto soggetta ad essere opinabile e fallace).
Non si può capire dai dati tecnici come suona un diffusore. La dimostrazione sta nel fatto che spesso ci troviamo di fronte a due altoparlanti con caratteristiche tecniche di etichetta molto simili, ma uno costa 200€ e l'altro 2000€, suonano uguali? NO, neanche per idea.
In parte è dovuto al fatto che i produttori tendono a tirare acqua al proprio mulino, usando metodi di misura "proprietari" o ad essere molto "ottimisti" sulle misure di laboratorio.
Le caratteristiche tecniche di un diffusore hanno solamente un valore indicativo. Se sono oneste, una garanzia questa che possiamo avere solo dal "nome" del costruttore, se è pregiato, rinomato, rispettato, cioè se ti fidi di lui.
Allora, qual'è il valore indicativo dell'etichetta?
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Potenza Min e Max (W): i diffusori non hanno una potenza, sono dispositivi passivi! Quindi quando leggiamo ad esempio 20w-100w questo valore ci indica sia la potenza consigliata minima dell'amplificatore per far funzionare correttamente le casse che la potenza MAX che il diffusore è in grado di sopportare. In realtà non esistono controindicazioni particolari ad usare amplificatori meno potenti (Valvolari, T-AMP, Classe D), con 1w-10w effettivi/reali un diffusore può suonare anche forte. Così come non esistono controindicazioni particolari ad usare amplificatori che indicano di etichetta dei valori più elevati della tenuta max, anzi, solitamente si ottengono risultati migliori per via della maggiore qualità dell'amplificatore. A patto ovviamente di non esagerare con la manopola del volume. Questo dato di per sè non dice nulla sulle caratterstiche qualitative del suono.
Nel caso dei diffusori attivi, questo dato è sostituito dalla potenza dell'amplificazione che è integrata nel diffusore.
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Crossover frequency (Hz, kHz): questo dato compare nel caso in cui il diffusore sia a 2 o più vie. Ci indica la frequenza di incrocio degli altoparlanti. Nel caso di una cassa a due vie ad esempio al di sopra di tale valore (ES: 2Khz) lavora il tweeter (il più piccolo, deputato alla riproduzione delle frequenze elevate), al di sotto di tale valore il suono è prodotto dal Woofer.
Alcuni sostengono che avere meno crossover sia meglio, di contro questo costringe gli altoparlanti a lavorare sforzandosi fino ai propri limiti fisici. Ciò può essere compensato dall'uso di ottimi materiali o progetti particolari. Tuttavia non sempre l'integrazione dei diffusori a più vie è critica o rappresenta un punto debole, alle volte è molto ben riuscita e si fa valere, permette l'inserimento di woofer di dimensioni diverse, deputati alla riproduzione di frequenze diverse: Tweeter, Midrange Woofer, Woofer, Subwoofer in cassa ecc.
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Materiale e grandezza altoparlanti: Vengono espresse le misure fisiche in mm/cm e le caratteristiche dei materiali che le compongono. Solitamente più un altoparlante è grande ed ha woofer generosi e più è in grado di riprodurre lo spettro delle frequenze sonore basse. Tuttavia non sempre questa regola generale trova un riscontro, questo perchè l'utilizzo di materiali diversi (Gomma, Kevlar, Cartone, Alluminio, Ceramica, Seta ecc..) e precise scelte progettuali consentono ai produttori di raggiungere risultati anche molto diversi.
Non mi addentro nelle diatribe tra i materiali, ma certamente plastica non è equivalente ad un MDF che a sua volta non è equivalente ad una cassa in Legno vero. Così come la scelta dei materiali dei woofer/tweeter ha una serie di ripercussioni per quanto concerne la durata nel tempo e la timbrica. Chiaramente ci si aspetta che un tweeter in ceramica o alluminio suoni diversamente (più analitico, freddo) di uno in seta (raffinato, morbido) ed in effetti accade. Ma non sempre questa "deduzione ingenua" è rispettata.
Un dato utile che si può inferire dalle immagini è la presenza o meno di un condotto reflex, cioè di un buco per fare uscire l'aria. Tutte le casse hanno bisogno di spazio per suonare bene, ma chiaramente se il reflex è anteriore o non è presente, questa cassa è possibile farla lavorare più vicina ad una parete (laddove non sia addirittura esplicitamente consigliato). Al contrario con un condotto reflex posteriore, lo spazio dovrebbe essere abbondante >20-30cm, pena la distorsione sui bassi e una risposta in frequenza non pulita.
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Frequency response (Hz-Khz) il range che l'orecchio umano percepisce va dai 20hz ai 20Khz, il produttore garantisce che il diffusore riproduce certe frequenze. Il motivo per cui non troverete facilmente un diffusore che riproduca frequenze al di sotto dei 40Hz è legato a limiti fisici. Per questo esistono i grandi ed ingombranti subwoofer. Quando un produttore vi dice che il tweeter arriva fino a 24-34Khz, vuole solo vantarsi dei suoi materiali e della sua efficenza, cioè garantisce sulla carta che i 20Khz sono uno scherzo per questo tweeter.
Ovviamente se prendiamo a paragone due diffusori, uno con una frequenza limite di 35Hz, l'altro di 55Hz, chiaramente ci possiamo aspettare che il primo diffusore sia molto più generoso in basso. Però chiaramente bisognerebbe anche valutare la qualità di questi bassi prodotti, poichè non sempre avere tanti bassi significa averli belli, cioè controllati e definiti.
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Nominal impedance (ohms): tendenzialmente va da 4 a 8 ohm. Questo dato può essere utile per capire a grandi linee la difficoltà di pilotaggio delle casse. A valori più bassi corrisponde un carico di lavoro maggiore per l'amplificatore. Quindi un diffusore targato a 4 ohm è più impegnativo di uno a 8 ohm. Bisogna prestare attenzione perchè non tutti gli amplificatori digeriscono bene carichi di impedenza bassi. Ma anche laddove è indicato 8 Ohm o 6 ohm non è comunque assicurato al 100% che la cassa sia "facile" per l'amplificatore, è solo più probabile.
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Sensitivity (dB): Questo dato ci indica tendenzialmente un valore di SPL, di pressione sonora. Ad esempio ci viene detto che con 1W di potenza un diffusore suona a 90Db a 1 metro di distanza. Più è alto questo valore in DB, più il diffusore suona forte e meno potenza ha bisogno di erogare l'amplificatore per raggiungere certi livelli di pressione sonora. E' un dato utile per l'abbinamento con i sistemi, ad esempio se abbiamo un amplificatore di pochi watt potrebbe essere saggio puntare su casse con una sensibilità maggiore.
Purtroppo anche questo dato non dice nulla sulla qualità del suono emesso da una cassa. Anche se ci si può aspettare che una cassa con 93Db sia più propensa al "Punch" (all'impatto sonoro) rispetto ad una con 86Db. Di contro questo può essere anche essere un aspetto giudicato negativamente.
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In conclusione non esistono delle misure ideali sulla carta, che ci consentano di scegliere a occhi chiusi un diffusore. Bisogna necessariamente provarli, possibilmente con le elettroniche a nostra disposizione.
Non so se ho colto bene lo spirito di questo thread. Spero di essere stato utile.Ultima modifica di -Diablo-; 09-04-2014 alle 11:37