Provai diversi DAC, tempo addietro, ma nulla sui 3k euro.
I cinesi hanno un suono simile tra loro (aka: digitale): chi va meglio su un aspetto, chi va meglio sull'altro, eccetera.
Poi ci sono i non cinesi, come i mio iFi, e come molti altri marchi.
Ecco, puoi trovare impronte sonore digitali, analogiche, in alcuni casi "valvolari" (così si dice dei R2R, che non è una marca ma una modalità costruttiva) sparse nei vari marchi.
C'è differenza tra un DAC da 700 euro (ai tempi, ma io lo comprai usato e spesi meno), e uno da 3mila?
Si, ci sono.
Valgono la spesa?
IMHO no: se un buon dac di fascia mediobassa suona bene per le tue orecchie, nel tuo impianto, nella tua stanza fermati li: le differenze, citando Marco Lincetto, sono "nuances". Mentre passare da un suono digitale (poi li dipende dai tuoi gusti sonori) a uno meno (o totalmente diverso) può veramente cambiarti l'ascolto.
Per me passare dal Cambridge Audio DacMagic al Topping D50s fu un bel passo in avanti (soprattutto data l'età del CA), ma passare la cinese al britannico fu qualcosa che cambiò il mio modo di percepire la musica digitale.
Ci potrebbe ssere di meglio del mio iFi? Forse si, forse no, ma (per ora?) mi accontento.
Diffusori ProAc Studio 140 - Preamplificatore Primare Pre30 e Finale Primare A30.2 - Tuner HK TU 9400 - Lettore di rete miniPC con Daphile - DAC iFi Neo iDSD - Lettore multiformato Oppo DB83 SE - giradischi Pioneer PL-112D - Pre phono Cambridge Audio Alva Solo - ampli cuffia Lake People G103 MKII - Cuffie: Meze 99 Classic e Grado SR60 Testine: Shure V15III, Shure M97x, Ortofon FF15XE, Audio-Technica AT420E/OCC