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  1. #1
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    Euro alle stelle, guai grossi per gli importatori italiani...


    Euro alle stelle, guai grossi per gli importatori e rivenditori italiani: dovranno inventare scuse sempre più fantasiose per giustificare prezzi in Euro assurdamente più alti di quelli con i quali gli stessi prodotti sono venduti in dollari in USA.

    Ciao, Marcello
    "...Tutte le cose sono collegate. Tutto ciò che accade alla terra accade anche ai figli. Non è l’uomo che ha tessuto la trama della vita: egli ne è soltanto un filo. Tutto ciò che egli fa alla trama lo fa a se stesso..." Capo Indiano Seattle - 1854

  2. #2
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    L'euro è oggi ai livelli del gennaio 2005, mentre a gennaio 2006 era circa il 14% in meno, lo stesso valore che aveva a dicembre 2003.

    Tutto sommato fluttuazione del 14% in quattro anni e mezzo non sono molti e rientrano, per la maggior parte dei prodotti, nel normale rischio cambio per qualunque impresa di import/export.

    Prova ad immaginare cosa avrebbero significato fluttuazioni di prezzo del 15% una volta in più, qualche mese dopo in meno.

    Chi avrebbe più comprato qualcosa? Tutti avrebbero aspettato nella speranza che il prezzo calasse.

    Il problema grosso, secondo me, è per la nostra bilancia commerciale ed in particolare per l'industria manifatturiera, che è poi il grosso del nostro sistema industriale.

    A questi valori di cambio non si può essere competivi con nullae ci salva solo il fatto che essendo nell'area euro, almeno non abbiamo competitori in casa.

    I prezzi di tutto il comparto elettronico sono comunque in calo costante.

    Io mi preoccuperei di più della differenze di prezzo che gli stessi prodotti hanno all'interno dell'area euro, con differenze anche notevoli, nell'ordine del 15%, ad esempio con la germania o altri paesi nordici.
    Differenze solo in minima parte giustificate dalle differenti attitudine al consumo o dai diversi costi distributivi (purtoppo l'Italia è lunga e da noi le merci viaggiano per il 90% su gomma quindi i costi salgono).


    Ciao.
    Mitsubishi HC-5000, Toshiba HD-XE1; Samnsung BD-P2500; MacMini; Onkyo TX-NR905; diffusori autocostruiti.
    Il contenuto di questo messaggio è frutto di opera intellettuale. Ne è concesso l'uso, l'indirizzamento, la copia parziale o totale e la diffusione solo a fini non commerciali e solo se effettuati da privati. Non è concesso l'uso da parte di operatori professionali, la modifica, anche se parziale (ad eccezione dell'admin e moderatori di questo forum) e qualunque altro utilizzo non espressamente autorizzato. I marchi citati sono di proprietà delle rispettive aziende.

  3. #3
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    Aug 2005
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    1.164
    Condivido nell'insieme le tue osservazioni, compresa ovviamente quella sul calo generalizzato del prezzo dell'elettronica. Calo comunque che riflette in Italia l'andamento generalizzato che si vede nel resto del mondo, non scalfendo quel troppo grande differenziale che si nota con gli USA, differenziale che secondo me non si può semplicemente giustificare con le differenti tassazioni, spese di trasporto, dogana, ecc.

    Proprio oggi controllavo il prezzo nei negozi online di un prodotto Harman Kardon, nei siti Italiani si sta intorno ai 350 Euro così come anche l'unico sito tedesco che ho verificato. In USA si scende sotto i 200 dollari, cioè circa 140 Euro al cambio attuale! E ti offrono anche la spedizione via terra gratis (negli USA, ovvio). Eppure anche i negozi online statunitensi avranno le loro spese, il loro personale da stipendiare, le loro tasse, ecc.
    Peraltro, su questa base si può facilmente ipotizzare un costo alla fonte inferiore ai 100 Euro, il che significa che il prezzo si quadruplica prima di arrivare al consumatore italiano.

    Un altro esempio: ho acquistato da un sito Italiano due SACD di classica (la serie Living Stereo) ad un prezzo che, visto l'andazzo generale, mi è sembrato più che accettabile, undici Euro cadauno. Gli stessi SACD nei siti USA si trovano anche a 7-8 Dollari, cioè circa 5-6 Euro.

    Ciao, Marcello
    "...Tutte le cose sono collegate. Tutto ciò che accade alla terra accade anche ai figli. Non è l’uomo che ha tessuto la trama della vita: egli ne è soltanto un filo. Tutto ciò che egli fa alla trama lo fa a se stesso..." Capo Indiano Seattle - 1854

  4. #4
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    May 2004
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    1.222
    Citazione Originariamente scritto da Toro Seduto
    Gli stessi SACD nei siti USA si trovano anche a 7-8 Dollari, cioè circa 5-6 Euro.

    Ciao, Marcello
    Con l'euro così forte...aspetto di ammucchiare degli acquisti e li compro in america....

    si risparmia poco ( tra trasporto e dogana ecc) ...però ..ancora si risparmia qualcosa

    max996

  5. #5
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    May 2002
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    6.236
    [QUOTE=Girmi]
    ...
    Io mi preoccuperei di più della differenze di prezzo che gli stessi prodotti hanno all'interno dell'area euro, con differenze anche notevoli, nell'ordine del 15%, ad esempio con la germania o altri paesi nordici.
    ...
    QUOTE]

    ciao
    ma ti pare che il cinturino del mio suunto (finlandese) l'ho acquistato online dalla suunto stessa (arrivato ieri) perche' nei negozi in Italia sparano cifre quadruple?
    addirittura per un cinturino di un orologio conviene l'estero accollandosi le spese postali... ha dell'incredibile!
    ciao
    Gianni
    giapao at yahoo punto com

  6. #6
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    May 2005
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    6.895
    Citazione Originariamente scritto da Toro Seduto
    … il che significa che il prezzo si quadruplica prima di arrivare al consumatore italiano.
    Forse non sono stato del tutto chiaro o avevo compreso male il topic.

    Che gli importatori italiani ci marcino parecchio è vero ed è un conto, ma vedo poca influenza del cambio euro/dollaro su questo comportamento.

    Comportamento peraltro molte volte stupido perché la stragrande maggioranza dei prodotti IT oggi può essere in qualunque parte del mondo al prezzo più conveniente.

    Ciao.
    Mitsubishi HC-5000, Toshiba HD-XE1; Samnsung BD-P2500; MacMini; Onkyo TX-NR905; diffusori autocostruiti.
    Il contenuto di questo messaggio è frutto di opera intellettuale. Ne è concesso l'uso, l'indirizzamento, la copia parziale o totale e la diffusione solo a fini non commerciali e solo se effettuati da privati. Non è concesso l'uso da parte di operatori professionali, la modifica, anche se parziale (ad eccezione dell'admin e moderatori di questo forum) e qualunque altro utilizzo non espressamente autorizzato. I marchi citati sono di proprietà delle rispettive aziende.

  7. #7
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    Citazione Originariamente scritto da giapao
    addirittura per un cinturino di un orologio conviene l'estero accollandosi le spese postali... ha dell'incredibile!
    Si è davvero paradossale la situazione, all'utente finale conviene far arrivare la merce a spese sue da migliaia di kilometri piuttosto che comprare in Italia. Per l'hi-tech per esempio le differenze con la germania sono notevolissime !

    PEr quanto riguarda gli USa, se non fosse che le spese di trasporto e la cavolo di dogana pesano tantissimo, comprerei sempre da là...

  8. #8
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    Ciao Girmi, l'Euro forte mi ha dato lo spunto per rispolverare l'annoso problema delle grandi differenze di prezzo tra il nostro Paese e l'estero, in particolare gli USA, differenze che l'Euro forte rispetto al dollaro rende ancor più ingiustificate.

    Ciao, Marcello
    "...Tutte le cose sono collegate. Tutto ciò che accade alla terra accade anche ai figli. Non è l’uomo che ha tessuto la trama della vita: egli ne è soltanto un filo. Tutto ciò che egli fa alla trama lo fa a se stesso..." Capo Indiano Seattle - 1854

  9. #9
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    Citazione Originariamente scritto da Girmi
    ...Che gli importatori italiani ci marcino parecchio è vero ed è un conto, ma vedo poca influenza del cambio euro/dollaro su questo comportamento.

    Comportamento peraltro molte volte stupido perché la stragrande maggioranza dei prodotti IT oggi può essere in qualunque parte del mondo al prezzo più conveniente....
    Su questo credo che pesi il fatto che i volumi di merci acquistate online siano ancora una parte minima del volume d'affari globale, questo per diversi motivi: scarsa dimestichezza di molti con il PC o con le lingue straniere, paura delle truffe, timori di smarrimenti o danneggiamenti durante il trasporto, problemi con le garanzie, ecc.

    Ciao, Marcello
    "...Tutte le cose sono collegate. Tutto ciò che accade alla terra accade anche ai figli. Non è l’uomo che ha tessuto la trama della vita: egli ne è soltanto un filo. Tutto ciò che egli fa alla trama lo fa a se stesso..." Capo Indiano Seattle - 1854

  10. #10
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    Citazione Originariamente scritto da MesserWolf
    Si è davvero paradossale la situazione, all'utente finale conviene far arrivare la merce a spese sue da migliaia di kilometri piuttosto che comprare in Italia. Per l'hi-tech per esempio le differenze con la germania sono notevolissime !
    Giusto qualche mese fa mi sono scontrato su una "leggera" differenza di prezzo.

    Abbonamento a MTV Unlimited per 12 mesi, su un shop italiano 120€ smartcard inclusa.
    Costo sul sito ufficiale di MTV Unlimited, 37€ senza smartcard.

    La smartcard l'ho trovata su ebay per 6€, l'abbonamento a MTV Unlimited (che altro non è che un codice inviato via mail, come per le ricariche del cellulare) anche su ebay per 35,90€ (entrambi da venditori tedeschi).

    In totale ho speso 46€ (di cui 4 per la spedizione della scheda), al posto di 128 (di cui 8 per la spedizione)
    Ultima modifica di BoothbY; 14-09-2007 alle 11:28

  11. #11
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    Citazione Originariamente scritto da BoothbY
    ...
    In totale ho speso 46€ (di cui 4 per la spedizione della scheda), al posto di 128 (di cui 8 per la spedizione)
    Si è lo standard che sia così, per non parlare della disponibilità... le novità da noi arrivano almeno con 1 mese di ritardo dalla germania.

    Nel tuo caso vuol dire che un tedesco ha 3 anni quasi di abbonamento per la stessa cifra che paga un italiano per un solo anno :°(

    Io avevo guardato per dei monitor per pc, e anche lì differenze nell'ordine del centinaio di €, solo che se poi ho problemi che faccio lo rispedisco in geramania [perdendoci minimo un mese], o li chiamo che non so il tedesco? l'unica è informarsi bene per la garanzia, quali casa danno una vera garanzia europea senza fare storie, ma anche così ti passa un po' la voglia per prodotti così grossi costosi e delicati.

    Poi vorrei anche capire come mai spesso costi meno la spedizione da paesi come germania/inghilterra/australia persino piuttosto che da italia per italia.... mi è capitato + volte! Il solito metodo di farci la cresta sopra... allucinante
    Ultima modifica di MesserWolf; 14-09-2007 alle 11:41

  12. #12
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    questo è un problema che sollevo costantemente.
    ma non credo sia imputabile al singolo distributore: i prezzi delle elettroniche infatti sono ingiustamente maggiorati IN TUTTA EUROLANDIA.
    quindi non è (solo) la fastidiosa politica di questo o quel distributore.
    qui si parla di politiche di prezzo delle case costruttrici. non ha più alcun senso vedere prodotti pari nel cambio €/$, è assolutamente fuori di testa. diamine, siamo intorno agli 1,40 $ per €, è assurdo!
    Ultima modifica di matazen; 15-09-2007 alle 13:10
    Saluti
    Matteo

  13. #13
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    Citazione Originariamente scritto da matazen
    .... non ha più alcun senso vedere prodotti pari nel cambio €/$, è assolutamente fuori di testa. diamine, siamo intorno agli 1,40 $ per €, è assurdo!
    Magari fossero pari, molte volte gli Euro richiesti in Italia sono molti di più dei Dollari chiesti in USA, vedi l'esempio che ho riportato del prodotto Harman Kardon.

    Ciao, Marcello
    "...Tutte le cose sono collegate. Tutto ciò che accade alla terra accade anche ai figli. Non è l’uomo che ha tessuto la trama della vita: egli ne è soltanto un filo. Tutto ciò che egli fa alla trama lo fa a se stesso..." Capo Indiano Seattle - 1854

  14. #14
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    Citazione Originariamente scritto da matazen
    quindi non è (solo) la fastidiosa politica di questo o quel distributore.
    qui si parla di politiche di prezzo delle case costruttrici.
    Ti assicuro Matteo che di solito è difficile che la casa produttrice riesca ad imporre un listino worldwide.
    Di solito lo fanno le grosse aziende che operano attraverso filiali o che comunque hanno prodotti molto richiesti.
    Molte case invece non hanno il potere contrattuale necessario ad imporre prezzi.

    Ovviamente questo dipende molto dal settore merceologico e di sicuro non riguada molti dei marchi che compongono il settore IT ma sappiamo tutti che ci sono importatori italiani famosi per i prezzi dei marchi da loro distribuiti, mediamente un 30% più alti dei prezzi che si trovano oltr'alpe.

    Ciao.
    Mitsubishi HC-5000, Toshiba HD-XE1; Samnsung BD-P2500; MacMini; Onkyo TX-NR905; diffusori autocostruiti.
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  15. #15
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    Quando si tratta di vender al pubblico in Italia i prodotti d'oltreoceano hanno quasi sempre di un rapporto 1:1...1 dollaro per 1 euro...non male vero?


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