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Risultati da 16 a 30 di 49
Discussione: Catastrofi naturali: dobbiamo preoccuparci?
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04-03-2010, 10:21 #16
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Personalmente credo che questi eventi, specialmente quelli sismici, siano del tutto normali, in fondo la crosta terrestre galleggia sul magma sottostante e gli unici dati su cui possiamo fare affidamento riguardano le zone con piu' o meno attivita' tettonica. Per cui la cosa mi da' piu' che altro un senso di impotenza (immaginiamoci poi quelli che vivono con la fagila di Sant'Andrea sotto le chiappe
).
Piuttosto un discorso apocalittico che mi stuzzica di piu' in quanto dipende da noi riguarda la fine del petrolio, di cui nessuno mai parla, ma con cui presto dovremo fare i conti ...
il surriscaldamento globale cessera', e questo e' un dato piuttosto certo, ma per il resto ? Cosa accadra' ? In che epoca verremo catapultati ?
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04-03-2010, 10:26 #17
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E' una balla anche la fine del petrolio. Vi sono pozzi che sembravano esauriti e che si stanno di nuovo riempiendo da soli. C'è tanto di quel petrolio in giacimenti ancora sconosciuti o da sfruttare, più di tutto quello che è stato estratto fino ad ora dall'inizio delle trivellazioni nell'800.
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04-03-2010, 10:38 #18
Originariamente scritto da obiwankenobi
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04-03-2010, 10:43 #19
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Si ma si stanno riempiendo di cosa ? Di petrolio non penso, dato che ci mette milioni di anni a formarsi ; gia' con questo dato, non ci vuole molto per rendersi conto che non e' una fonte di energia rinnovabile e prima o poi dovremo farne a meno.
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04-03-2010, 11:16 #20
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A me sembra che da quando l'uomo cammina sulla Terra, ma ovviamente anche da prima, le catastrofi naturali siano all'ordine del giorno (non in senso stretto, ovviamente). Anzi, a volte è da chiedersi come abbiamo fatto a giungere fin qui: ci sono stati parecchi "colli di bottiglia" nella storia dell'evoluzione, ed espansione, della razza umana su questo pianeta. Probabilmente, quando esplose l'ultimo (nel senso di "più recente") supervulcano i nostri progenitori si ridussero a una decina di migliaia in tutto...
Ultima modifica di PynkyZ; 04-03-2010 alle 11:27
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04-03-2010, 11:30 #21
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No, no si stanno riempiendo proprio di petrolio. Evidentemente le rocce sono impregnate a tal punto che in qualche maniera il livello si ristabilisce. Calcola che gli strati petroliferi si possono paragonare a rocce spugnose, non dobbiamo pensare a laghi di petrolio sotterranei. Sì, prima o poi finirà, ma il "poi" coi livelli di consumo attuali significa qualche centinaio di anni.
Ricordate l'austerity del 1972 ? Tutti dicevano "entro 30 anni non ci sarà più petrolio...." solo balle diffuse per questioni esclusivamente economiche.
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04-03-2010, 12:25 #22
Vogliamo parlare della corrente prodotta coi pannelli solari, finanziati col riacquisto della corrente da parte dell'Enel a 4 volte il valore di mercato? Se li montassimo tutti cosa succederebbe? E se non ci fossero gli incentivi?
Panny 500 user
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04-03-2010, 12:32 #23
Sulle colpe dell'uomo relative ai fenomeni catastrofici ci andrei cauto nel senso che le nostre "buone" cattive azioni accelerano, in alcuni casi, disastri che forse non sarebbero mai accaduti.
Ma quanto è piccolo l'uomo rispetto all'universo? quanto può determinarne cambiamenti?
Giusta riflessione di Picander sull'attività del sole e noi piccoli esseri, per quanto presuontuosi, non possiamo certo modificare, a milioni di chilometri, l'attività di una stella, peraltro vitale per il nostro sistema.
E poi, siamo sicuri che si vada verso il riscaldamento globale? O come sostengono alcuni siamo alla fine di un'era glaciale e sta per cominciarne un'altra?
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04-03-2010, 12:37 #24
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Beh, non per niente la fase in cui viviamo è chiamata "interglaciale", sicuramente usciamo dall'ultima era glaciale, finita circa 18000 anni fa e stiamo andando incontro alla prossima, chissà quando inizierà.
Il mondo continuerà a esistere, che il clima sia caldo o che sia freddo, il problema in verità è tutto nostro, e qui vorrei fare una riflessione, iniziando con una domanda. Secondo voi, per l'intero genere umano, è meglio un periodo mediamente più caldo o uno mediamente più freddo?
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04-03-2010, 12:56 #25
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Sì, prima o poi finirà, ma il "poi" coi livelli di consumo attuali significa qualche centinaio di anni
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04-03-2010, 13:21 #26
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Su questo concordo perfettamente con te, la nostra civiltà dei consumi esasperati, dell'inarrestabile incremento demografico, dei disastri ambientali ecc. ecc. ecc., si dirige velocemente al capolinea e dopo??
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04-03-2010, 13:24 #27
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Originariamente scritto da Pollastrello
Sfruttare il pianeta senza certamente preoccuparsi del fatto che sarebbe meglio riforestare i deserti piuttosto che distruggere l'incommensurabile valore della foresta amazzonica,tanto per fare un esempio.
Il domani e' il frutto dell'oggi e l'uomo di oggi ha il potere di incidere sui cambiamenti climatici.
Solo fino a cento anni fa non ce l'aveva quasi ancora.
Al massimo andava in giro a far estinguere gli ultimi "Dodo" esistenti.
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04-03-2010, 13:29 #28
E' comunque inquietante che si stiano costruendo arche come quella sita a Svalbard, ad opera delle fondazioni Rothschild e Gates, ufficialmente destinata allo stoccaggio di semi OGM. L'arca italiana in grado di ospitare 300.000 persone potrebbe forse trovarsi in Sardegna.
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04-03-2010, 13:31 #29
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Secondo voi, per l'intero genere umano, è meglio un periodo mediamente più caldo o uno mediamente più freddo?
Comunque questo fa davvero riflettere su quanto siamo vulerabili, anche senza stare a scomodare super terremoti e tsunami vari
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04-03-2010, 15:39 #30
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Io direi mediamente più freddo. Pensa solo ai disastri provocati dal scioglimento delle calotte glaciali. E' vero, l'agricoltura non gode con il freddo, ma con la siccità penso sia ancor peggio. Le prossime guerre nei paesi sub-sahariani in genere, non saranno per il petrolio o per ricchezze minerarie di varia natura, ma per l'acqua.
Ragazzi..... siamo in troppi su questo pianeta, e non vengano a raccontarci storie che la terra può ospitare altri miliardi di persone. Non è vero, guardate cosa stanno combinando un miliardo e duecento milioni di cinesi nel loro paese e nei confronti dell'economia mondiale.