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  1. #1
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    La fusione fredda funziona


    Dal momento che tratta di un argomento Hi-Tech con ripercussioni anche sulla nostra passione comune, posto anche qui' un articolo che avevo scritto per luogocomune:

    Gelo sulla Fusione Fredda

    di Stefano Vernacotola


    Introduzione

    All’Università di Osaka, il 22 Maggio 2008, qualche invitato al salone di Arata si sarà sicuramente chiesto se fosse stato invitato solamente per assistere al movimento del pistone di un motore. Certo, agli osservatori più attenti non sarà sicuramente sfuggito il particolare che il motore in questione era uno Stirling, uno dei più interessanti motori a combustione esterna.
    Probabilmente, tuttavia, la maggioranza dei presenti era più interessata a vedere la fonte del calore alla base del movimento del motore, prodotto dalla fusione di atomi di deuterio gassoso su una matrice a struttura nanometrica di soli 7 grammi di palladio e ossido di zirconio, piuttosto che lo stesso motore Stirling, un’invenzione del 1884. Esperimento, questo di Yoshiaki Arata, che non solo conferma le intuizioni di Fleischmann e Pons ma che dimostra platealmente la possibilità di ottenere energia dalla fusione nucleare a bassa temperatura.

    Sono passati quasi 20 anni da quando, il 13 marzo 1989, i chimici Martin Fleischmann dell'Università di Southampton in Inghilterra e Stanley Pons dell'Università dello Utah annunciarono alla stampa di essere riusciti a ottenere la fusione di atomi di deuterio (un isotopo dell’idrogeno), usando una cella elettrolitica con due elettrodi (platino + e palladio-) ottenendo elio insieme ad un certo quantitativo di energia in eccesso [1].

    Eppure, l’esperimento di Yoshiaki Arata, padre del nucleare avanzato nipponico e delle ricerche sulla fusione calda, e decorato nel 2006 dall'Imperatore, è stato accolto da un misterioso gelo mediatico mondiale, al pari delle molteplici conferme ottenute da importanti centri di ricerca pubblici e privati, compreso l’italiano ENEA [2], che si sono susseguiti in questi ultimi quattro lustri.

    Venti anni di silenzio mediatico

    All’ indomani del clamoroso annuncio di Fleischmann e Pons, con la scusa della scarsa riproducibilità degli esperimenti lamentata dai ricercatori e con la complicità di gran parte della comunità scientifica internazionale che accolse con scetticismo e sfiducia i risultati sperimentali, come al calar delle tenebre un’inesorabile cortina di silenzio è stata stesa sull’argomento.

    E questo anche dopo l’emersione di alcuni retroscena della vicenda, quando, nel 1991, l’allora capo redattore scientifico dell'ufficio stampa del MIT Eugene Mallove (assassinato nel 2004 in circostanze misteriose [3]), ammise come l'importante relazione scritta dal Centro Ricerche sui Plasmi del MIT nel 1989 (che aveva avuto un'influenza non piccola nelle polemiche sulla fusione fredda), contenesse dei grafici in cui i dati erano stati modificati nel tentativo di evitare possibili cali nei finanziamenti della fusione "calda"[4], l’argomento Fusione Fredda continuò ad essere oggetto di censura, e, come ammesso dal premio Nobel Julian Schwinger, molte redazioni di riviste scientifiche si erano adeguate alle pressioni negative degli ambienti accademici verso la fusione fredda [5].

    L’impressione è che questa censura continui ancora oggi; infatti, nonostante l’importanza del successo raggiunto in quest’ultimo esperimento di Arata, che in ultima analisi si limita a confermare ancora una volta gli innumerevoli successi sperimentali conseguiti da rinomati centri di ricerca pubblici e privati, la notizia resta nell’ombra. In Italia compaiono solo un paio di trafiletti striminziti sul Sole 24 Ore [6] e sul Messaggero [7], mentre, per uno strano scherzo del destino, lo stesso giorno, il ministro Scajola annuncia la decisione del governo di voler riprendere la corsa al nucleare tradizionale, notizia che chiaramente viene riportata in prima pagina, e con toni spesso trionfalistici, dalle principali testate giornalistiche.

    Ma che cos’e’ questa fusione fredda? E’ una realtà scientifica? E’ veramente possibile ricavare dell’energia utilizzabile concretamente e che rimpiazzi l’energia prodotta utilizzando combustibili fossili o quella prodotta con la fissione nucleare?

    La Fusione Nucleare Fleischmann-Pons

    Come suggerisce il nome, la “fusione” nucleare implica la fusione di nuclei atomici.

    Affinché avvenga una fusione tra due nuclei, questi devono essere sufficientemente vicini in modo da lasciare che forza nucleare forte predomini sulla repulsione coulombiana (i due nuclei hanno carica elettrica positiva quindi si respingono, un po’ come le estremità di 2 calamite con la stessa polarità).

    Secondo la fisica classica, per fare avvicinare i nuclei di due atomi diversi tanto da vincere la repulsione coulombiana e fare agire il campo delle forze nucleari che innescano la fusione, bisogna creare delle condizioni di altissima pressione che si sviluppano con temperature altissime, dell’ordine di centinaia di milioni di gradi centigradi, come quelle previste negli acceleratori nucleari alla base del progetto I.T.E.R. [8], o di altissima densità, come avviene nelle stelle.

    La fusione fredda ottenuta con il metodo Fleischmann-Pons, sfrutta invece le caratteristiche peculiari di alcuni elementi come il palladio che, caricati con idrogeno oltre un limite di saturazione, rendono possibile la fusione senza dover ricorrere alle alte temperature per innescare la fusione.
    Dentro al cristallo di Palladio, secondo questa teoria, le molecole di idrogeno, in particolari condizioni di saturazione, si comportano un po' come la struttura solida circostante e, avvicinandosi molto, grazie ad una provvidenziale "buca di potenziale", producono una particolare fusione, senza emissioni radioattive, con produzione di elio, (il nuovo elemento che risulta della fusione di due atomi di idrogeno) e di un certo quantitativo di energia.

    Ma da dove viene questa energia?

    Semplificando enormemente una materia affascinante ma molto complessa, possiamo dire che ogni atomo, o meglio ogni nucleo possiede un energia potenziale che deriva dalla struttura atomica stessa, ed e’ questa energia che viene rilasciata durante una reazione nucleare. Si tratta di un energia enorme, anche di un milione di volte superiore a quella che può essere rilasciata da un eventuale reazione chimica che usi lo stesso elemento, come ad esempio quella prodotta della combustione dell’idrogeno.

    Possiamo provare a raffigurarci questa energia potenziale come quella di una mela appesa ad un albero. Fintanto che il pomo resta appeso al ramo, non possiamo catturare questa energia, che può essere tuttavia misurata. L’energia potenziale viene rilasciata quando la mela, matura, cade dall’albero. A questo punto l’energia rilasciata può essere catturata, ad esempio mettendo una pala che azioni una dinamo sotto la mela.

    E’ possibile sfruttare questa energia?

    I vari esperimenti condotti da molteplici istituti di ricerca pubblici e privati dimostrano al di la’ di ogni ragionevole dubbio che è possibile ottenere delle reazioni nucleari a basse temperature con il metodo Fleischmann-Pons e le sue varianti come quelle suggerite da Giuliano Preparata o da Yoshiaki Arata.

    Che si tratti di reazioni nucleari è anche provato dal fatto che simultaneamente alla produzione di energia si osserva anche la produzione di nuclei di elio. La mole dei documenti prodotti da questi centri di ricerca e’ enorme. A quanti volessero approfondire suggerisco l’ottimo rapporto dell’ ENEA [3] curato dal recentemente scomparso Giuliano Preparata, il quale perse il Nobel per la fisica in elettrodinamica quantistica, forse perchè si era sconvenientemente interessato alla fusione fredda piuttosto che a quella che va per la maggiore.

    Tuttavia questi studi dimostrano soltanto la possibilità teorica di ottenere reazioni nucleari a basse temperature, mentre poco o niente e’stato fatto per cercare di catturare questa energia per fini pratici, cioè l’ingegnerizzazione di un eventuale pila a fusione fredda.

    Una difficoltà non trascurabile deriva dal fatto che mentre l’energia di origine chimica o meccanica viene prodotta lentamente e quindi si diffonde in senso termodinamico, quella della fusione fredda è emessa in modo molto veloce, inizialmente in forma di un’eccitazione elettromagnetica che poi man mano degrada in termini di frequenza e, di cui, solo una piccolissima parte viene assorbita dalla materia circostante sotto forma di calore, che comunque può essere convertito in energia utilizzabile, come dimostrato dal funzionamento del motore Stirling nell’ esperimento di Yoshiaki Arata.

    Tornando all’ esempio della mela sull’albero, bisogna ancora inventare un meccanismo efficiente per tradurre la forza rilasciata dalla caduta, in un energia utilizzabile per fini pratici (la dinamo).

    Ma uno studio per cercare di sfruttare a pieno questa energia richiede delle competenze enormi che spaziano moltissime branchie della scienza, mentre oggi, purtroppo, la tendenza è finalizzata verso una specializzazione sempre più estrema.

    Considerando poi che, ad esempio, sono passati quasi tre secoli tra i primi studi di Leonardo sul vapore all' invenzione del sistema cilindro-pistone, e almeno venti anni dalle scoperte di Fermi nel 1934 alla realizzazione di un motore a reattore nucleare funzionante, è difficile pronosticare eventuali sfruttamenti immediati di tale scoperta, visto anche lo scarso interesse dimostrato dalla grande maggioranza del mondo scientifico e politico.

    Continua.........
    Ultima modifica di vernavideo; 11-06-2008 alle 19:14

    Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sarà utile a tutti per capire meglio i termini della questione

  2. #2
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    Continua.....

    Conclusioni

    Le prospettive aperte dai primi studi di Martin Fleischmann e e Stanley Pons sono a dir poco, entusiasmanti. Si apre la possibilità concreta di ottenere energia pulita abbondante ed a basso costo.

    Non solo, oltre alla fusione fredda ottenuta con il metodo Fleischmann-Pons e le sue varianti, ci sono gli esperimenti delle trasmutazioni nucleari a debole energia, dei giapponesi Ohomori e Mizuno [9] e portati avanti in Italia dai ricercatori Iorio-Cirillo, che potrebbero rendere possibile l'eliminazione in sicurezza di sostanze radioattive indesiderate, come quelle prodotte dalla esistente industria nucleare.

    E come non menzionare le scoperte dei due fisici italiani, Fabio Cardone e Roberto Mignani descritte nel libro "Deformed spacetime (Geometrizing Interactions in Four and Five Dimensions)" appena pubblicato dalla prestigiosa casa editrice tedesca Springer Verlag, sulle reazioni nucleari indotte dagli ultrasuoni?
    Gli esperimenti che confermano le scoperte menzionate nel libro, sono stati condotti in Italia dal 2003 presso laboratori militari e civili con la collaborazione di tecnici militari (!) ottenendo il 100 per cento di ripetibilità del fenomeno.
    Secondo Cardone e Mignani, le reazioni nucleari provocate dagli ultrasuoni, battezzate dai due fisici ”reazioni piezonucleari” permettono di liberare neutroni da elementi naturali inerti. Oltre alla produzione di energia e l’eliminazione di sostanze radioattive, i due fisici affermano che le loro scoperte potrebbero avere un clamoroso impatto anche in medicina, introducendo dei metodi per l’ eliminazione dei tessuti dannosi nel corpo umano, quali i tumori, mediante la loro trasformazione in elementi innocui che verrebbero facilmente espulsi dall’organismo [10].

    Eppure, nonostante queste fantastiche scoperte che farebbero impallidire anche uno scrittore di fantascienza positivista, e le conferme sperimentali delle teorie alla base di questi fenomeni fisici, l’argomento della fusione fredda e’ ancora considerato tabù, ignorato dai grandi media e snobbato dalla scienza mainstream, rallentando la ricerca e la scoperta delle possibili applicazioni pratiche che potrebbero scaturire da queste innovative teorie.

    La recente notizia dell’incidente al reattore nucleare sloveno, ci ricorda drammaticamente dei rischi collegati alla produzione di energia ottenuta con la fissione nucleare. Nessun reattore nucleare di x generazione potra’ mai ovviare ai limiti della fusione nucleare: radiotossicità intrinseca e penuria di materiale fissile.

    D’altra parte la fusione nucleare “calda” che si cerca di perseguire con il reattore a fusione ITER, riduce, ma non risolve il problema delle scorie radioattive. La ricerca in questa direzione assorbe risorse economiche enormemente superiori rispetto a quelle necessarie per continuare gli studi sulla fusione fredda, e comunque, non garantisce la possibilità di poter sfruttare l’energia così prodotta, che richiederebbe delle soluzioni tecniche addirittura più complesse (e a tutt’oggi inesistenti) di quelle necessarie per sfruttare l’energia della fusione fredda.

    Si rende quindi auspicabile la diffusione quanto più possibile di questa situazione, cui spero di aver contribuito anche se in minima parte, con questo breve ed incompleto articolo.

    Stefano Vernacotola (vernavideo)

    Note:

    [1] Fleischmann, Martin & Pons, Stanley (1989), “Electrochemically induced nuclear fusion of deuterium”, Journal of Electroanalytical Chemistry 261
    (2A): 301-308, Electrochemically induced nuclear fusion of deuterium

    [2] Enea: EXPERIMENTAL EVIDENCE OF 4 HE PRODUCTION IN A COLD FUSION EXPERIMENT (pdf)

    [3] Murder of Eugene Mallove

    [4] E. Mallove, "MIT and cold fusion: a special report", 1999. (pdf)

    [5]"The pressure for conformity is enormous. I have experienced it in editors’ rejection of submitted papers, based on venomous criticism of anonymous referees. The replacement of impartial reviewing by censorship will be the death of science." Schwinger, J., "Cold fusion: Does it have a future?", Evol. Trends Phys. Sci., Proc. Yoshio Nishina Centen. Symp.,
    Tokyo 1990, 1991. 57: p. 171.
    Cold Fusion—Does It Have a Future?(pdf)

    [6] Nucleare, la fusione fredda funziona

    [7] Giappone, la fusione fredda funziona. Riuscito l'esperimento del professor Arata

    [8] ITER

    [9] Mizuno, Tadahiko (1998), Nuclear Transmutation: The Reality of Cold Fusion, Concord, NH: Infinite Energy Press .

    [10] intervista al fisico Roberto Mignani

    Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sarà utile a tutti per capire meglio i termini della questione

  3. #3
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    Speriamo bene una cosa del genere se andrebbe in produzione il prezzo del petrolio crollerebbe.

  4. #4
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    Speriamo che questa volta la cosa venga confermata, dopo le opportune verifiche, anche ai massimi livelli scientifici e non finisca nel modo direi abbastanza inglorioso, per non dir peggio, di venti anni fa.

    Senza però ricorrere poi a tesi complottistiche per giustificare eventuali insuccessi.

    Ciao
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  5. #5
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    @ TUTTI

    Poichè prevedo che, abbastanza facilmente, si possa sconfinare in altri temi che non siano la validità del metodo adottato per ottenere la Fusione Fredda quali, ad esempio, la necessità del nucleare o meno e da qui, sconfinare ulteriormente in argomenti poltici, preferisco avvertire chiaramente fin da subito.

    Rimanete in tema, ovvero: il metodo proposto (ci sono i riferimenti alla bibliografia) è valido o meno ?

    - riferimenti al nuclere, quali che siano

    - riferimenti a eventuali scelte politiche inerenti tale adozione o anche generiche

    non sono permessi, eventuali infrazioni saranno punite.

    Grazie e ciao.
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  6. #6
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    Ciao nordata,
    Citazione Originariamente scritto da nordata
    Speriamo che questa volta la cosa venga confermata, dopo le opportune verifiche, anche ai massimi livelli scientifici
    Non credo che hai letto l'articolo e le note...
    La fusione fredda e' stata confermata da premi nobel per la fisica (vedi link nota 5), dall' italiano dream team :-) di frascati all' enea (vedi link nota 2), insieme a decine di laboratori e centri di ricerca pubblici e privati.
    toh!, c'e' pure la pirelli
    La parte teorica non sara' comprensibile ai piu', ma per le conclusioni basta conoscere l'inglese:
    •The generally accepted theory of condensed matter
    misses the contribution of the radiative field, that in
    particular circumstances cannot be neglected.
    •Consideration of the radiative term brings to a
    potentially rich and powerful theroretical tool.
    •New kinds of many-body, non-local interactions are
    possible even at high temperature (biology).
    Although all that seems very promising, the theory is still in a
    preliminary stage and a large effort must be made before these ideas
    be universally accepted
    Citazione Originariamente scritto da nordata
    e non finisca nel modo direi abbastanza inglorioso, per non dir peggio, di venti anni fa.
    Lo vedi che non leggi prima di obiettare?
    Non erano fleischmann e pons ad avere le traveggole, semplicemente furono dette molte bugie nel tentativo ignobile di screditare le loro scoperte.
    per punizione leggiti tutto il "MIT and cold fusion: a special report", 1999. (pdf) linkato alla nota 4 dove eugenio mallowe, ingegnere e redattore capo dell'ufficio stampa del mit, ammette che la relazione del mit da cui scaturirono tutte le critiche contro la fusione fredda era stato manipolata e i grafici modificati (o meglio, "tagliati" ) e il tutto con lo scopo di negare il fatto che la fusione fredda funzionava, in modo da non far diminuire i sovvenzionamenti miliardari alla ricerca sulla fusione "calda"..
    Senza però ricorrere poi a tesi complottistiche per giustificare eventuali insuccessi.
    Nessuna tesi gomplottistica: il cover-up mediatico mi sembra evidente, e i tentativi di discreditare la fusione fredda sono documentati.

    Suggerisco a tutti anche l'interessante documentario di rainews24,rapporto41, che mi ha dato lo stimolo alla stesura di questo articolo

    Buona notte,
    il gomblottista
    Ultima modifica di vernavideo; 12-06-2008 alle 00:23

    Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sarà utile a tutti per capire meglio i termini della questione

  7. #7
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    Rimembriti di Pier da Medicina, se mai torni a....
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    Non ho obiettato ho solo fatto una banale constatazione, ai tempi la cosa, dopo i primi facili entusiami, alle ulteriori verifiche ed analisi approfondite si sgonfiò poi abbastanza in fretta, pur rimanendo sicuramente una cosa interessante su cui lavorare.

    Sicuramemte si è continuato a studiare la cosa con risultati abbastanza altalenanti, principalmente sul fatto della ripetibilità, sembrerà una cosa noiosa, ma in fisica se si enuncia una teoria la si deve spiegare e verificare e, se poi risulta valida, è valida sempre; non so in chimica, l'ho studiata solo al primo anno con mia grande noia, ma un po' di chimica pare fosse obbligatoria anche per i fisici.

    Per quanto riguarda i riferimenti, sì ci ho dato un'occhiata, girellando velocemente ho trovato altrettanti link a dichiarazioni ed estratti che asseriscono esattamente il contrario, ma non è che la cosa mi interessi più di tanto, come in tutti i campi ognuno tira lacqua al proprio mulino ed anche gli scienziati ed i ricercatori non fanno eccezione, specialmente quando si cerca di ottenere una sovvenzione per il proprio Dipartimento o Laboratorio: si pubblica di tutto e si annunciano e si intraprendono gli studi più strani, anche in Università prestigiose.

    Se sono rose fioriranno, ma se non fioriranno non sarà certamente perchè c'è un complotto internazionale contro tale scoperta, altrimenti si ricade nelle solite favolette di Area51, dell'autoattentato dell'11 settembre e del falso sbarco sulla luna; anche su questi argomenti si trova moltissimo in rete; il bello della rete è proprio questo, si trova di tutto e il contrario di tutto, per ogni gusto.

    Alla fin fine quello che più mi interessa è che non si sfoci nella solita stucchevole discussione con risvolti politici.

    Gia il fatto che questa storia, visto che pare sia da 20 anni che si fanno esperimenti con successo, sia improvvisamente venuta fuori proprio ora in cui si ritorna a parlare di nucleare mi rende sospettoso, per cui riformulo l'invito a parlare solo del lato tecnico dell'argomento base: la Fusione Fredda; se qualcuno è in grado di darne una spiegazione tecnica-divulgativa sarà il benvenuto, quanto meno a spiegare se si sia riusciti ad ottenere, in forma inequivocabilmente ripetibile e magari stabile una reazione che fornisca energia più di quanta ne richieda.

    Ciao
    Ultima modifica di Nordata; 12-06-2008 alle 00:58
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  8. #8
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    Salve, molto interessante l'argomento!
    Noi forumisti, forse non siamo in grado di dare giudizi sui risultati dei vari esperimenti, ma il silenzio di Rubbia, mi lascia molto perplesso. Da un premio nobel, forse un commento ai risultati del primo gruppo di Frascati sarebbe stato quantomeno indicativo. Da amante del fai da te, mi affascina l'esperienza della "caverna casertana". Il duo Iorio-Cirillo, mi sembra molto volenteroso, ma come al solito privo di finanziamenti. Chiedo a qualcuno del forum, più esperto di me, impressioni sul loro lavoro.

  9. #9
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    Ciao nordata,


    Sicuramemte si è continuato a studiare la cosa con risultati abbastanza
    altalenanti..
    Questo e' vero per i primi esperimenti di Fleischmann e Pons. Successivamente il premio nobel per la fisica Schwinger e il quasi nobel per la fiisca Giuliano Preparata, ipotizzarono che la struttura della matrice del palladio usato negli esperimenti giocasse un ruolo determinante nel fenomeno osservato. Yoshiaki Arata intui' inoltre che anche la densita' dell'idrogeno avesse una sua importanza.
    Le ricerce di preparata e arata sono state dimostrate con esperimenti che offrono il 100% di riproducibilita'.

    (lo vedi che non leggi;-)

    principalmente sul fatto della ripetibilità, sembrerà una
    cosa noiosa, ma in fisica se si enuncia una teoria la si deve spiegare e
    verificare e, se poi risulta valida, è valida sempre;
    Questo e' vero per fenomeni stabiliti, non nello studio di un nuovo fenomeno, di cui non si conosca ancora la teoria e le leggi alla base del fenomeno osservato.

    Se il criterio per continuare gli studi su un fenomeno fisico non dovesse prescindere da una ripetibilità del fenomeno osservato non si sarebbe mai continuato a studiare il fenomeno della superconduttivita', il quale, nelle prime osservazioni, riportava un indice di ripetibilità inferiore a quello dei primi esperimenti di fleischmann e pons.

    Eppure, in quel caso, si e' accettato il concetto senza comprenderne i meccanismi.

    E non dimentichiamo che al tempo della scoperta del fenomeno della superconduttività, le teorie fisiche relative al fenomeno osservato fallirono nel predire questo fenomeno, e anzi cozzavano con il fenomeno osservato della superconduttività ad alte temperature.

    L'essenza del metodo scientifico e' quello di proporre un ipotesi che non deve necessariamente essere provata matematicamente in base a teorie fisiche esistenti. Piuttosto, i risultati sperimentali dell'ipotesi sono la base per correlare maticamente i dati riportati e per proporre nuovi esperimenti il cui risultato confermera' o meno la validita' dell' ipotesi.

    Come ho ricordato prima, ipotesi sono state avanzate da premi nobel, emeriti professori e ricercatori fisici di primo piano e queste ipotesi sono state confermate da risultati pratici.

    girellando velocemente ho trovato altrettanti link a dichiarazioni ed estratti che asseriscono esattamente il contrario
    Non avrai quindi difficolta' a riportare un link che invalidi i risultati sperimentali del famoso rapporto 41 dell'enea o di quello di arata.

    Se sono rose fioriranno, ma se non fioriranno non sarà certamente perchè
    c'è un complotto internazionale contro tale scoperta, altrimenti si ricade
    nelle solite favolette di Area51, dell'autoattentato dell'11 settembre e
    del falso sbarco sulla luna; anche su questi argomenti si trova moltissimo
    in rete; il bello della rete è proprio questo, si trova di tutto e il
    contrario di tutto, per ogni gusto.
    Le rose sono fiorite, eppure le notizie delle conferme di questi esperimenti restano nell'ombra.
    Non c'e' un complotto dici, allora perche' i grandi media girano la testa dall'altra parte?
    se qualcuno è in grado di darne una spiegazione tecnica-divulgativa sarà il benvenuto, quanto meno a spiegare se si sia riusciti ad ottenere, in forma inequivocabilmente ripetibile e magari stabile una reazione che fornisca energia più di quanta ne richieda
    I risultati degli esperimenti all'enea commissionati da rubbia li ho gia' linkati, qui'' trovi l'articolo di arata sull'esperimento pubblico (e con risultato positivo) di replica della Fusione Fredda (file pdf)

    Se invece aspetti che annuncino la notizia sul telegiornale di raiuno, magari in apertura, ho il sospetto che dovrai aspettare ancora un po'....

    Ciao,
    Stefano
    Ultima modifica di vernavideo; 12-06-2008 alle 14:28

    Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sarà utile a tutti per capire meglio i termini della questione

  10. #10
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    Chiedo una piccola sintesi terra terra. A parte il discorso delle scorie quali sono i pregi e i difetti della fusione fredda contro la calda?
    Suppongo che se la fredda suscita ancora poco interesse a livello istituzionale ci sia un motivo, o no? (che so... economico, rendimento)
    DVD Pulizia Plasma e LCD Omogeneizzatore: Chicco Cuocipappa + Pappa Calda Paperotto - Scarpe: Geox - Lampadine: Osram - Dentifricio: Elmex

  11. #11
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    Ciao Picander
    A parte il discorso delle scorie quali sono i pregi e i difetti della fusione fredda contro la calda?
    Sintetizzando, rispetto alla fusione fredda, gli investimenti per continuare la ricerca per la fusione "calda" sono dell'ordine dei miliardi di euro, da aggiungere ai miliardi di euro necessari per costruire un reattore nucleare, sempre che in il progetto ITER dimosti la fattibilità di produrre più energia di quanta ne venga consumata nel processo, e la possibilità che la fusione nucleare possa essere sostenuta per un tempo superiore a pochi secondi.
    Gli investimenti per continuare gli studi (sopratutto quelli concernenti la produzione di energia) sulla fusione fredda richiedono al contrario investimenti dell'ordine di migliaia di volte inferiori, con costi di ingegnerizzazione dell'ordine di miliardi di volte inferiore.
    Quanto alla possibilita' di produrre piu' energia di quella consumata dal processo, nel caso della fusione fredda, al contrario che per la fusione "calda", questo e' gia' stato dimostrato dall'esperimento di arata, che ricordo, utilizza solo una piccolissima parte dell'energia rilasciata dalla reazione nucleare, quindi con enormi margini di ottimizzazione.


    Inoltre la reazione nucleare che avviene nella fusione fredda non rilascia radiazioni, non produce scorie radioattive e non utilizza materiale radiotossico.
    Il principale elemento combustibile della fusione "calda" è invece il trizio, un isotopo radioattivo dell'idrogeno. Fughe accidentali di Trizio potrebbero avere conseguenze non diverse da quelle prodotte da incidenti nucleari da fissione.
    Inoltre, la reazione D-T (su cui si basa la fusione calda perseguita nel progetto ITER) rilascia neutroni con più di ¾ dell'energia emessa: questi neutroni sono la causa principale delle quantità di scorie radioattive prodotte da un reattore a Fusione.
    In sostanza, un reattore a fusione produrrebbe una quantità di radioattività appena inferiore a quella di un reattore a fissione ordinario della stessa potenza.

    Ci sarebbe poi da discutere sugli evidenti vantaggi di una produzione delocalizzata, rispetto al modello centralizzato di eventuali reattori a fusione.

    Suppongo che se la fredda suscita ancora poco interesse a livello istituzionale ci sia un motivo, o no? (che so... economico, rendimento)
    I motivi scaturiscono dagli enormi interessi politici, economici e militari che si cerca di proteggere.
    Per quello che riguarda gli interessi economici, non devi solo considerare quelli strettamente legati ai combustibili fossili, ma a tutta la filiera. Pensa ad esempio, per fare un esempio banale, ai milioni di km di cavi per alta tensione prodotti ogni anno (in italia anche dalla pirelli).
    Per quello che riguarda gli interessi militari, basti ricordare che gli stessi principi alla base della fusione fredda potrebbero essere usati anche per innescare facilmente la reazione a catena di ordigni a fissione nucleare.

    Ciao,
    Stefano

    Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sarà utile a tutti per capire meglio i termini della questione

  12. #12
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    Gli investimenti per continuare gli studi (sopratutto quelli concernenti la produzione di energia) sulla fusione fredda richiedono al contrario investimenti dell'ordine di migliaia di volte inferiori, con costi di ingegnerizzazione dell'ordine di miliardi di volte inferiore.
    Benchè anch'io spero che un giorno la fusione fredda diventi realtà non credo che questo possa avvenire con 10 euro spesi per la ricerca e 2 centesimi di euro per realizzare il "generatore" di corrente.
    Pensavo fosse un thread più serio.

    Ciao.

  13. #13
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    Anche io speravo di ricevere critiche piu' serie....

    Ciao,
    Stefano

    Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sarà utile a tutti per capire meglio i termini della questione

  14. #14
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    Hai idea di cosa stai dicendo con, ad es., "costi di ingegnerizzazione dell'ordine di miliardi di volte inferiore"?
    Io no, me la puoi spiegare?

    Ciao.
    Ultima modifica di chiaro_scuro; 12-06-2008 alle 15:36

  15. #15
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    Francamente non capisco lo spirito con cui si può aprire un thread simile.

    Siamo in un forum di audio-video.. è vero che lo spazio OT è dedicato a tutte le discussioni NON legate all'audio ed al video ma ho sempre pensato che si trattasse di una sezione dove gli utenti, che partecipano attivamente alle discussioni tecniche, possono fare due chiacchere sugli argomenti più disparati.. ma sempre nel clima di relax e distrazione che dovrebbe contraddistinguere il tempo dedicato al nostro hobby.

    Io non so quanti utenti sul forum siano in grado di reggere una discussione tecnica sulla fusione fredda (magari il solito Girmi ) ma immagino che siano pochini.

    E cominciare ad erudirmi sull'argomento partendo da un articolo pubblicato su luogocomune, mi pare inadeguato... poco scientifico..


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