Possiedo uno spettrofotometro e profilo il colorimetro sempre prima di effettuare ogni calibrazione.
Non trovo che i gamut più ampi rispetto a quelli di qualche anno fa siano IL problema.
Il vero problema sarebbero le fonti laser che hanno una banda di emissione particolarmente stretta al di furoi della portata degli strumenti amatoriali ma queste considerazioni riguardano in particolare VPR di fascia alta.
Un esempio di vita vissuta, quando arrivò lo spettrofotometro ho fatto qualche esperimento su due tipologie di TV (vecchiotti) con calibrazioni in REC709.
Display 1 LCD retroilluminato CCFL (SONY 40W2000)
Display 2 Plasma Panasonic 42PX70.
Nel Display 1 la profilazione non apportava vantaggi (giusto per dire una cifra il punto del bianco rilevato post profilazione era di solo 30°K differente) il gamut nativamente era ben aderente al REC709.
Nel Display 2, che aveva una naturale sovrasaturazione del verde (il gamut eccedeva le specifiche del REC 709 solo sul verde), la differenza nel punto del bianco era superiore ai 400°K
Di sicuro comunque consiglio di usare il colorimetro anche senza profilazione ed esorto i neofiti a intraprendere la via oscura 
Meglio addirittura con HCFR.... si imparano molte cose utili e se non altro si impara ad utilizzare e partire dai preset "giusti".
...ovviamente i cavi vengono indovinati solo se si sa bene prima cosa si sta ascoltando, guai a chiedere di fare un ascolto ignorando questo piccolo particolare. Nordata 02-09-2020