Mi spiegate cos'è il " Bi-Amping ".

Sole4

New member
Spero di non sbagliare sezione del forum.

Qualcuno può illuminarmi in merito, grazie.

Da quanto ho potuto leggere (se non erro) potrei in un futuro imminente collegare le mie casse ant. con un doppio cavetto audio per migliorare le prestazioni (!)?

Il mio impianto sarà un 2.1 inizialmente (forse anche per un bel pò di tempo).
Alla fine ho deciso di acquistare un DENON 1906 + B&W DM 601 s3 + Sub B&W ASW300.
Anche se non le ho mai sentite, spero di non dovermi mangiare le mani (praicamente in Africa=Sicilia) non si trovano negozi attrezzati seriamente per l'HT, almeno nella zona di Palermo).
 
La bi amplificazione viene utilizzata per dare la possibilità di pilotare separatemente tweeter e woofer.

Ovvio che in taluni casi ciò può determinare un aumento della qualità generale del suono riprodotto.
 
Sole4 ha scritto:
Da quanto ho potuto leggere (se non erro) potrei in un futuro imminente collegare le mie casse ant. con un doppio cavetto audio per migliorare le prestazioni (!)?
Attenzione a non confondere il biwiring con il biampling: nel primo caso si usano due coppie di cavi per collegare ogni diffusore, partendo dalla stessa coppia di morsetti di uscita dell'ampli ed andando sulle due coppie di morsetti della cassa predisposta per il biwiring.
Per il biampling occorre un crossover elettronico per dividere a monte le frequenze basse da quelle medio-alte che andranno poi amplificate da due coppie di finali.
Ciao, Marcello.
 
Re: Re: Mi spiegate cos'è il " Bi-Amping ".

Toro Seduto ha scritto:
Per il biampling occorre un crossover elettronico per dividere a monte le frequenze basse da quelle medio-alte che andranno poi amplificate da due coppie di finali
Questo è vero nei casi di biamplificazione attiva.
Sarebbe la solunzione migliore per la biamplificazione ma anche la più costosa.
Oppure si può anche evitare il crossover attivo a monte dell'amplificazione ed affidarsi al corssover interno.
In ogni caso i diffusori devono essere predisposti alla biamplificazione.

Altre info qui.

Ciao.
 
Luka74 ha scritto:
Questo non mi torna.
I morsetti non devono essere gli stessi.2 per un circuito e 2 per l'altro.
Non è detto. Biwiring vuole solo dire "con due fili".

Dai morsetti dell'ampli partono due fili.
Questi arrivano al diffusore che avrà una sola coppia di morsetti oppure due se sono diffusori predisposti per la biamplificazione (quindi con il crossover separato in due "circuiti").
A questo punto è indiffirente collegare in BiWirnig una delle due coppie di morsetti (lascia i ponticelli) o i due morsetti separatamente (togliendo i ponticelli).
In pratica l'unica utilità del biwiring è di aumentare la sezione dei cavi.
Mi risulta sia una pratica in disuso visto il diamentro dei morsetti moderni.
Potendo spendere, meglio il bi-amp.

Ciao.
 
Girmi ha scritto:
A questo punto è indifferente collegare in BiWirig una delle due coppie di morsetti (lascia i ponticelli) o i due morsetti separatamente (togliendo i ponticelli).
In pratica l'unica utilità del biwiring è di aumentare la sezione dei cavi....
Sono abbastanza confidente (e mi sembra che l'articolo di tnt audio lo confermi) che non si può parlare di biwiring se non si tolgono i ponticelli sui morsetti del diffusore.
Lasciandoli al loro posto sarebbe come avere comunque un solo cavo, magari di sezione più grande e diversa configurazione, ma non il biwiring. Quest'ultimo prevede l'andata ed il ritorno del segnale separati per alti e bassi con i potenziali, è bene ripeterlo, miglioramenti che ne derivano dal punto di vista dell'intermodulazione tra le diverse frequenze.
Ciao, Marcello.
 
Toro Seduto ha scritto:
Sono abbastanza confidente (e mi sembra che l'articolo di tnt audio lo confermi) che non si può parlare di biwiring se non si tolgono i ponticelli sui morsetti del diffusore.
Grande capo, temo tu abbia ragione.

BiWirng
0.23C.gif


BiAmping
0.23C.gif


Da AFDigitale

Ciao.
 
Quindi in pratica io potrei vedere come funziona il BiAmping con il mio ampli e casse?
Se la risposta è "SI", dovrei prendere due cavi con sezioni diverse?


601back.jpg


:confused:
 
Vanno bene anche cavi uguali, dal tuo ampli puoi provare solo se hai la possibilità di pilotare due tipi di casse diverse, ( A+B) .

Io ho trovato nettissimi miglioramenti facendo un Biamping Passivo sulle mie 603s3 collegate ad un finale Rotel.

L'unico problema della Biampiflicazione passiva sta nel taglio del crossover interno alle casse.
Cio' comporta un carico di potenza non uniformemente distribuito sulle frequenze che intendo potenziare.
Cerco di spiegarmi meglio ( è difficile per me ) se volessi potenziare i bassi, " spremendo" solo le frequenze dai 100Hz in giu' e le mie casse hanno il crossover interno tagliato a 4000Hz, andrei a coprire con i 100Watt del finale tutto lo spettro di frequenze che va dai 4000Hz in giu', andando a disperdere potenza dove magari non ne ho bisogno.
Allo stesso tempo e avrei altri 100W collegati sull'ingresso alto dei diffusori che andrebbero a lavorare da 4000Hz in su.

Sono naturalmente pronto ad essere smentito, il tutto è nato solo da un mio ragionamento non basato su alcuna nozione tecnica.


:rolleyes:
 
Sole4 ha scritto:
Quindi in pratica io potrei vedere come funziona il BiAmping con il mio ampli e casse?
Cutellone ha scritto:
Vanno bene anche cavi uguali, dal tuo ampli puoi provare solo se hai la possibilità di pilotare due tipi di casse diverse, ( A+B) .

Io ho trovato nettissimi miglioramenti facendo un Biamping Passivo sulle mie 603s3 collegate ad un finale Rotel.
Ribadisco, nel caso la cosa non fosse del tutto chiara, che per il Biampling occorrono 2 finali stereo, non è sufficiente un solo finale stereo anche se dispone di due uscite per i diffusori (A+B), quest'ultimo caso può solo agevolare i collegamenti nel caso del Biwiring ma non permette il Biampling.
Con il DENON e le B&W puoi provare il Biwiring, non il Biampling.
Ciao, Marcello.
 
Sole4 ha scritto:
Quindi in pratica io potrei vedere come funziona il BiAmping con il mio ampli e casse?

(per canale) 1 amplificatore + 1 diffusore + 2 cavi = BiWiring

(per canale) 2 amplificatori + 1 diffusore + 2 cavi = BiAmping

Se hai un solo ampli puoi fare solo un collegamento in BiWiring.
Ha senso solo se devi fare molti metri. Sotto i 3/4 mt devi essere alieno per percepire i benifici.
Fai prima a farti un bel cavo su uno dei progetti TNT, ci sono molte disussioni a proposito sul forum.

Ciao.
 
Toro Seduto ha scritto:
Ribadisco, nel caso la cosa non fosse del tutto chiara, che per il Biampling occorrono 2 finali stereo, non è sufficiente un solo finale stereo anche se dispone di due uscite per i diffusori (A+B), quest'ultimo caso può solo agevolare i collegamenti nel caso del Biwiring ma non permette il Biampling.
Con il DENON e le B&W puoi provare il Biwiring, non il Biampling.
Ciao, Marcello.

Perche' mai Dici cio?
useresti le DUE USCITE separate anche dal tuo ricevitore Stereo. Canale A ( ad es. Per I bassi ) e Canale B ( alti ). Naturalmente non otterresti nessun beneficio eclatante visto che tutti e due stadi finali fanno capo alla stessa alimentazione.
Ma è comunque BIAMPING PASSIVO !:D
 
Cutellone ha scritto:
Perche' mai Dici cio?
useresti le DUE USCITE separate anche dal tuo ricevitore Stereo. Canale A ( ad es. Per I bassi ) e Canale B ( alti ). Naturalmente non otterresti nessun beneficio eclatante visto che tutti e due stadi finali fanno capo alla stessa alimentazione.
Ma è comunque BIAMPING PASSIVO !:D
Ciao Cutellone.
La biamplificazione prevede l'uso di due amplificatori (anche di potenza diversa fra loro). Altrimenti si parla di biwiring.
L'attività o passività della biamplificazione dipende solo dall'uso o meno di un crossover attivo posto fra il pre e gli stadi finali.

Ciao.
 
Girmi ha scritto:
Caio Cutellone.
La biamplificazione prevede l'uso di due amplificatori (anche di potenza diversa fra loro). Altrimenti si parla di biwiring.
L'attività o passività della biamplificazione dipende solo dall'uso o meno di un crossover attivo posto fra il pre e gli stadi finali.

Ciao.


Senza innescare alcun tipo di FLAME, ma vedi che il BIWIRING non è altro come da te detto il collegamento a doppio cavo , partendo dalle uscite di potenza e bypassando l'inutile ponticello.
Collegando i 4 cavi ai rispettivi morsetti, controllando la polarità ma non necessariamente il verso di inserimento ( sopra o sotto )

Il Biamping Passivo invece consiste nel mandare da due stadi di potenza differenti ( due finali, o anche due uscite di potenza come quella presente in alcuni ampli canale A e Canale B in contemporanea quindi ove possibile A+B) quattro cavi ai rispettivi ingressi sui diffusori( connettori bassi - gamma medio Bassa , connettori alti-gamma medio alta , anche se qui dipende dal taglio del crossover )

Biamping Attivo, stesso concetto del precedente ma con una variante che ne determina la complessità mostruosa dell'opera, bypassare il crossover interno delle casse. Applicando a monte del segnale, quindi tra pre-finale un crossover elettronico, in modo da decidere ( vedi post precedente ) come ripartire la potenza e su che spettro di frequenza ai vari diffusori. Naturalmente andiamo a sconvolgere in toto il diffusore con risultati magari non proprio eccellenti se non si è dotati di adeguata strumentazione.

Opterei per questa soluzione solo su progetti di casse autocostruite, ho avuto modo di provare il TRIAMPING a casa di un membro del forum e dire che la resa sulle casse autocostruite era magnifica mi sembra superfluo.

Ps: a Seconda dei diffusori si possono anche aumentare i canali da amplificare, cosi' passiamo dal Biamping, al triamping o la quadriamplificazione......ma solo pochi diffusori hanno questa possibilità.

Credo che abbiam detto la stessa cosa, e comunque non credo che avere ampli uguali o diversi incida sul modo di chiamare questa operazione.
 
Ultima modifica:
Cutellone ha scritto:
Senza innescare alcun tipo di FLAME,…
Ma quali flame? Si chiacchera, mancano solo i salatini e la birra :)

Il Biamping Passivo invece consiste nel mandare da due stadi di potenza differenti ( due finali, o anche due uscite di potenza come quella presente in alcuni ampli canale A e Canale B in contemporanea quindi ove possibile A+B) …
In un ampli stereo dotato di uscita A e B lo stadio finale (per canale) è comunque uno solo. Non ci sono uscite di potenza separate sullo stesso canale. I connettori sono separati all'esterno, ma partono dallo stesso stadio finale. Non si può parlare di biamping in questo caso, è solo un biwiring più comodo da collegare.
Diverso sarebbe usare un ampli stereo (anzi due) usando i canali Sx e Dx come se fossero due stadi separati per alimenare un solo diffusore in biamping.
In questo caso si potrebbe parlare di biamping in dual mono (una roba simile la vorrei fare con due T-Amp, uno per il canale sx e l'altro per il canale dx, tanto per giocare un po').

Biamping Attivo, stesso concetto del precedente ma con una variante che ne determina la complessità mostruosa dell'opera, bypassare il crossover interno delle casse. Applicando a monte del segnale, quindi tra pre-finale un crossover elettronico, in modo da decidere ( vedi post precedente ) come ripartire la potenza e su che spettro di frequenza ai vari diffusori.
Non ricordo dove ho letto che quando non sia possibile escludere il crossover interno ai diffusori, ma si voglia comunque adottare una biamplificazione attiva, bisogna impostare i tagli del crossover esterno almeno un'ottava sopra o sotto al passabasso o passalto rispettivamente (ovviamente se il crossovoer lo permette).
Questo per ottimizzare comunque la banda di intervento di ogni singolo finale.

Credo che abbiam detto la stessa cosa, e comunque non credo che avere ampli uguali o diversi incida sul modo di chiamare questa operazione.
Come hai già detto tu, la potenza degli ampli da usare dipende molto dai tagli del crossover.
Non è assolumente necessario avere ampli di uguale potenza se uno dei due, ad esempio, lavora sul tweeter con taglio alto.

Ciao.
 
Bhe' spero non sia davvero cosi' , sul discorso dell' A+B, in alcuni ampli, vedi ultimi pioneer o Denon et similia con 7 canali amplificati, viene data la possibilità di sfruttare i canali eccedenti la decodifica 5.1 per il biamping.

Comunque io ho provato ed infatti ho comprato un ulteriore Finale per completare il mio Biamping Passivo

Cosi' composto

Rotel RMB 985 5x100-----Biamplifico 2 Frontali + 1° canale BAssi CENTRALE
Rotel RMB 976 3x100 ----2° Canale per Centrale e restanti due per Surround.

In totale 8 Canali per 5 Diffusori !

Per ora la resa in stereo è Ottima....vedremo appena ricevo il secondo Finale cosa accade, l'idea di multiamplificare il centrale mi solleticava da molto.
Chissa' se avessi aggiunto un secondo Centrale invece di biamplificare quello esistente !....bho' magari un giorno


:cool:
 
Confermo quanto detto da Cutellone (non so il tuo nome :) ) per il Denon 3805. L'amplificatore in questione ha la possibilità di riprodurre due sorgenti diverse in zona A, ad esempio una 5.1, ed una sorgente stereofonica in zona B disponendo di 7 canali amplificati. Se di reindirizza la medesima sorgente sulle due zone (A e B) è possibile ottenere il BiAmpling. Ovviamente, come precedentemente precisato da Cutellone, lo stadio di alimentazione dell'ampli è quello che determina la corrente max erogabile in continuo anche se nell'utilizzo pratico ciò non costituisce un problema :)
 
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