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Risultati da 1 a 15 di 20
  1. #1

    Link alla notizia: http://www.avmagazine.it/news/diffusori/104.html

    Texas Instruments annuncia due nuove soluzioni a chip singolo per amplificazione digitale ad alta potenza da 100 e 125 watt per canale in modalità stereofonica

    Click sul link per visualizzare la notizia.

  2. #2
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    Primo! ^__^

    O__O

    altro che T-amp!!!!

    bisogna solo vedere come suonano alla prova dei fatti!!
    qualche industria ha già annunciato il loro utilizzo in qualche ampli di prossima generazione?

    walk on
    sasadf

  3. #3
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    Non ancora. TI ha annunciato solo la disponibilità dei primi sample

    Emidio

  4. #4
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    però hanno già trovato il nome: TI - Amp

    scherzi a parte, mi sembra che sia una strada che stiano per percorrere in molti.

    la tecnologia di amplificazione digitale è sempre stata "frenata" da difficoltà tecniche intrinseche, che abbiano trovato la soluzione e quindi il via??

  5. #5
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    Mah, Stazzatleta, direi proprio di sì: se consideri che anche dei poveri tapini come me (!) presenteranno al Top Audio 2005 delle amplificazioni digitali (di nostra produzione e basate su altri moduli), direi proprio che ci siamo.....Maggiori dettagli tra un paio di mesi, state in campana!

    Ciao,
    Andrea
    ...Una scrivania pulita ed ordinata e` il primo sintomo di una mente malata...

  6. #6
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    stazzatleta ha scritto:
    ]...che abbiano trovato la soluzione e quindi il via??
    E' da un po' che le amplificazioni digitali - a basso prezzo - hanno iniziato a convincere.

    Ricordo un integrato Panasonic di un anno e mezzo fa da circa 100W per 5 canali che non andava affatto male. Ma era comunque a componenti discreti.

    Qui si tratta di una cosa molto diversa. Un singolo chip per soluzioni a prezzo ancora più contenuto, come per il T-AMP

    Probabilmente verranno adottati in apparecchi all-in-one come lettori DVD oppure sistemi di HT-in-a-box.

    Per le amplificazioni DUCL, anche di tipo switching, credo che le soluzioni a componenti discreti continueranno ad essere utilizzate ancora per un po'

    Magari le vedremo in qualche sub amplificato...

    Emidio

  7. #7
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    andrea aghemo ha scritto:
    Mah, Stazzatleta, direi proprio di sì: se consideri che anche dei poveri tapini come me (!) presenteranno al Top Audio 2005 delle amplificazioni digitali (di nostra produzione e basate su altri moduli), direi proprio che ci siamo.....Maggiori dettagli tra un paio di mesi, state in campana!

    Ciao,
    Andrea
    moduli UcD?

  8. #8
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    Michele Spinolo ha scritto:
    moduli UcD?
    No, DUCL ossia Di Un Certo Livello .................


    Saluti
    Marco

  9. #9
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    Michele Spinolo ha scritto:
    moduli UcD?
    Bè, Michele,
    è ancora presto per dirlo: diciamo che si tratta di una delle cinque tipologie che stiamo valutando.
    Entro la fine di Aprile dovremmo avere definito quella che, a nostro parere, è la opzione con la somma delle prestazioni e delle caratteristiche più convincente, ed a quel punto si passerà alla industrializzazione della macchina in uno chassis adeguato.
    Per adesso posso solo dirti che vi saranno almeno due livelli di potenza disponibili, e soluzioni dai 5 ai 7 canali.
    Ciao,
    Andrea
    ...Una scrivania pulita ed ordinata e` il primo sintomo di una mente malata...

  10. #10
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    andrea aghemo ha scritto:
    Bè, Michele,
    è ancora presto per dirlo: diciamo che si tratta di una delle cinque tipologie che stiamo valutando.
    Entro la fine di Aprile dovremmo avere definito quella che, a nostro parere, è la opzione con la somma delle prestazioni e delle caratteristiche più convincente, ed a quel punto si passerà alla industrializzazione della macchina in uno chassis adeguato.
    Per adesso posso solo dirti che vi saranno almeno due livelli di potenza disponibili, e soluzioni dai 5 ai 7 canali.
    Ciao,
    Andrea
    io voto UcD!

    se fai un giro su AVSForum e su DIYAudio trovi thread fiume su questi moduli, magari non economici come i tri-path ma con prestazioni assolutamente strabilianti!
    Qui:
    http://www.hypex.nl/classd/UcD400.pdf
    il PDF con le caratteristiche, mentre qui:
    http://www.diyaudio.com/forums/showt...threadid=42146
    la discussione su DIYAudio forum, dove interviene anche il progettista, Bruno Putzeys (detto poco eh!).
    Avevo anche trovato delle misure dello stesso Putzeys ma non riesco a recuperarle, ricordo però assoluta indipendenza della risposta in frequenza al variare del carico e distorsione bassissima, minore di ampli in classe A.

    Prestazioni analoghe, forse un filo migliori, le ha la topologia mueta:
    http://www.mueta.com/
    ma dovrebbe essere più cara!

    Nota bene che nessuno ha ancora commercializzato ampli basati su questi moduli, almeno non che io ne abbia trovati stuprando Google!

  11. #11
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    Michele Spinolo ha scritto:
    io voto UcD! ....

    .....Nota bene che nessuno ha ancora commercializzato ampli basati su questi moduli, almeno non che io ne abbia trovati stuprando Google!
    Michele,
    come ti ho detto, ci stiamo ragionando su: ci sono tipologie diverse, e caratteristiche più o meno convincenti per questa o quella soluzione.
    Circa il fatto che nessuno li usi, mhh, sarei più propenso a pensare che chi li sta usando forse non dà pubblicità od informazione in merito, preferendo non dichiararne l'uso.
    Ciao,
    Andrea
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  12. #12
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    Andrea, permettimi l'indiscrezione.
    A parità di qualità di riproduzione audio (come giudizio globale, nonostante le credo ovvie peculiarità) il costo finale di un amplificatore digitale, risulta inferiore o sovrapponibile rispetto a uno tradizionale a stato solido?

  13. #13
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    dovrebbe essere inferiore, per il dimensionamento dei componenti e per l'utilizzo di materiali più economici in quanto non vi è necessità di dissipare il calore come negli ampli tradizionali (va bene anche la plastica )

  14. #14
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    stazzatleta ha scritto:
    dovrebbe essere inferiore, per il dimensionamento dei componenti e per l'utilizzo di materiali più economici in quanto non vi è necessità di dissipare il calore come negli ampli tradizionali (va bene anche la plastica )
    Non lo do così per scontato.
    La dissipazione è un problema risolvibile con un estruso in alluminio da pochi euro e un buon posizionamento dei componenti.
    L'ottimizzazione di un segnale amplificato in digitale e i componenti di contorno (alimentazione, filtri, ecc...) potrebbero non essere così banali per un buon risultato in alta fedeltà....
    ...appunto per quello chiedo!

  15. #15
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    Kilo,
    la risposta di Stazzatleta potrebbe anche essere corretta, se includesse la frase A PARITA' DI QUANTITA' PRODOTTE.

    Il problema, oggi, è che la diffusione di amplificazioni tradizionali è enorme, mentre non si può dire altrettanto della classe D.

    I prodotti che presenteremo noi, ad esempio, avranno un costo che, sebbene competitivo, sarà ancora paragonabile a quello di soluzioni tradizionali, fondamentalmente a causa del fatto che le nostre produzioni saranno, giocoforza, limitate.
    La proporzione è che quello che a noi costa 10, per capirsi, ad un colosso tipo Matsushita costa circa 2 o 3, e la differenza è pesante.
    Quello che è certo è che la grossa azienda che passa al digitale, se mantiene prezzi analoghi ai precedenti, incrementa il prorio profitto, percentualmente: tuttavia, anche qui sarà il mercato a portare ad una ragionevole riduzione dei prezzi, nel medio termine.

    Tieni inoltre conto che il modulo di amplificazione, parlando di classe D, è sostanzialmente un oscillatore, e una importante fetta dei costi risiede, piuttosto, nell'alimentazione e nel mobile.
    Se decidiamo di realizzare, ad esempio, un 5 x 200 W, occorre un signor alimentatore se vogliamo la potenza nominale con tutti i canali in funzione, e anche l'uso di alimentatori switching comporta costi considerevoli se vogliamo realizzare un prodotto che rispetti gli standard EMI (interferenze elettromagnetiche) Europei.
    A mio parere (e questa è la ragione che mi spinge ad operare per commercializzare un simile prodotto), il vantaggio di questa tecnologia è che ad oggi possiamo avere la stessa qualità sonora di un ottimo ampli in classe A o AB con dimensioni davvero contenute e con un consumo energetico enormemente inferiore; un importante vantaggio in termini di prezzi di acquisto per l'utente finale è probabilmente ancora di là da venire, ma credo non occorrerà attendere più di un paio di anni, per vedere le cose smuoversi piuttosto seriamente, grazie al peso dei grossi costruttori capaci di influenzare i reali andamenti di mercato.

    Resta il fatto che ci sarà sempre chi ci proporrà una qualche diavoleria dell'ultimo minuto come giustificativo di un prezzo più elevato: il mercato, checchè se ne dica, VUOLE la presenza di oggetti comunque costosi ed elitari, indipendentemente dalla loro natura realizzativa.

    Ciao,
    Andrea
    Ultima modifica di barbara aghemo; 24-03-2005 alle 17:13
    ...Una scrivania pulita ed ordinata e` il primo sintomo di una mente malata...


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